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Erica Saladino – Su l’acqua
Le superfici dipinte divengono pretesto per suggerire un’impressione liquida, di profondità cristalline nascoste da velature torbide, metafora di contaminazione umana
Comunicato stampa
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“Quel che rifletti non è l’immagine del reale, ma lo spettro dell’anima.
Quel che contieni è il mondo naturale, quel che contieni fa sentire un uomo ricco.”
“La tua mancanza per me è morte, sono nata nel tuo grembo e da te dipenderò per sempre.”
Acqua come simbolo primario di vita, nascita e rinascita dell’uomo.
Acqua come infinito gioco di riflessi, bagliori e movimenti.
Le superfici dipinte divengono pretesto per suggerire un’impressione liquida, di profondità cristalline nascoste da velature torbide, metafora di contaminazione umana.
Strato su strato, colore su colore, materia su materia, il risultato è un graffito dell’esistenza che riemerge mutata e mutevole.
L’apparenza è una patina monocroma epidermica che lascia intravedere, immaginare limpide profondità abissali, specchi delle complesse manifestazioni dell’anima.
I segni che il tempo ha tracciato sul volto dell’uomo si riflettono sulla superficie rigata dell’acqua in un inevitabile confronto, un equilibrio precario, monito di un complesso rapporto passato – presente -futuro.
Quel che contieni è il mondo naturale, quel che contieni fa sentire un uomo ricco.”
“La tua mancanza per me è morte, sono nata nel tuo grembo e da te dipenderò per sempre.”
Acqua come simbolo primario di vita, nascita e rinascita dell’uomo.
Acqua come infinito gioco di riflessi, bagliori e movimenti.
Le superfici dipinte divengono pretesto per suggerire un’impressione liquida, di profondità cristalline nascoste da velature torbide, metafora di contaminazione umana.
Strato su strato, colore su colore, materia su materia, il risultato è un graffito dell’esistenza che riemerge mutata e mutevole.
L’apparenza è una patina monocroma epidermica che lascia intravedere, immaginare limpide profondità abissali, specchi delle complesse manifestazioni dell’anima.
I segni che il tempo ha tracciato sul volto dell’uomo si riflettono sulla superficie rigata dell’acqua in un inevitabile confronto, un equilibrio precario, monito di un complesso rapporto passato – presente -futuro.
01
agosto 2005
Erica Saladino – Su l’acqua
Dal primo al 14 agosto 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO ALDOBRANDESCO COLLACCHIONI
Capalbio, Via Collacchioni, 2, (Grosseto)
Capalbio, Via Collacchioni, 2, (Grosseto)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-13 e 17.30-23.30
Vernissage
1 Agosto 2005, ore 17.30
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