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Ericailcane – Rovina
La 3° edizione del festival POP UP! Arte contemporanea nello spazio urbano inaugura con uno degli appuntamenti più attesi in programma, ROVINA un’istallazione di Ericailcane. Un intervento site-specific che riapre al pubblico dopo un decennio di abbandono Porta Pia il monumentale ingresso alla città di fine ‘700.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione culturale MAC – Manifestazioni Artistiche Contemporanee, inaugura la 3° edizione del
festival POP UP! Arte contemporanea nello spazio urbano, con uno degli appuntamenti più attesi in
programma, ROVINA un’istallazione di Ericailcane. Un evento unico nel suo genere; un’esposizione
monografica dedicata all’artista Ericailcane1
, invitato a intervenire con istallazioni site-specific e con opere
pittoriche all’interno delle stanze disabitate di Porta Pia. L’imponente fabbricato, ingresso monumentale alla
città, realizzato tra il 1787 e il 1789, tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio
delle Marche, si erge totemico di fronte alla Mole Vanvitelliana, sede della cultura cittadina. Un’occasione
unica che ben si coniuga con la produzione artistica di Ericailcane, le cui opere (raffinate incisioni fiabesche
1 www.ericailcane.org
e grandi pitture murali) animano le gallerie e le strade di tutto il mondo, e che offre all’artista la singolare
possibilità di intervenire sui supporti murari, realizzando un’opera di pregio (ciclo di affreschi) pensato ad hoc
per questo luogo. Entrare a Porta Pia sarà come entrare in un libro di fiabe, ma la logica di Lewis Carrol è
capovolta, ora è la storia a divenire gigante!
Una storia, un racconto fantastico che si snoda tra scale e stanze passanti (700 mq di superficie utile
distribuiti su tre piani), un percorso evocativo, stimolato dalla poetica permeata di visioni, fascinazioni e
suggestioni di animali reali e fantastici.
L’evento è anche l’opportunità di riaprire alla fruizione del pubblico l’edificio di Porta Pia - di proprietà della
Guardia di Finanza, ad oggi concesso in uso al Comune di Ancona - un luogo abbandonato, una volta
adibito ad uffici e chiuso oramai da un decennio; un luogo originariamente eretto a simboleggiare il
collegamento commerciale tra i popoli e la difesa dell’entrata della città. Oggi questi valori sono rimessi in
gioco, riattualizzati, e l’arte contemporanea come strumento privilegiato di comunicazione culturale, offre a
questa straordinaria sede l’opportunità di rivestire un nuovo ruolo cittadino, quello di spazio espositivo
estemporaneo - prodromico a un auspicata futura destinazione culturale - per favorire la creazione di eventi
che siano forieri di scambi interculturali transnazionali. Un collegamento non più commerciale, ma ora
culturale, tra la città e il resto del mondo. L’evento è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Da sabato 26 giugno e per tutta la durata del festival è allestito presso Porta Pia il Bookshop POP UP! un
luogo nuovo, estemporaneo dove trovare i libri d’arte di tutti gli artisti ospitati dal festival, edizioni limitate e
serigrafie d’autore. Il Bookshop progettato dal designer Roberto Giacomucci è interamente realizzato con
arredi Kubedesign in cartone, customizzati dagli artisti Dem e Ericailcane.
INSIDE THE HISTORY
Ericailcane accetta un confronto che è per lui davvero opportunità d’avanguardia e pionieristica oggi in Italia:
quella di intervenire all’interno di un luogo storico com’è Porta Pia in Ancona (e sappiamo quanto il pubblico
– le istituzioni - qui siano mummificate e per lo più impermeabili a proposte che sappiano anche soltanto
lontanamente di un confronto con il contemporaneo). Accettare significa esporsi ad un controllo e ad un
giudizio che possono risultare soffocanti finendo per inibire la creatività. O liberarla. Perché la sfida è
importante, la splendida – rara – concertazione di intenti tra MAC e le Istituzioni locali pure, il luogo prescelto
(quella che era la Porta della città di Ancona alla fine del 1700) altrettanto. Uno spazio monumentale lasciato
morire lentamente, in un processo di degenerescenza che è destino proprio d’ogni edificio storico del nostro
Paese. Che si è svolto dapprima assegnando lo spazio ad una funzionalità collocabile altrove - gli uffici della
Guardia di Finanza – poi chiudendolo e abbandonandolo a se stesso.
Ericalcane, accettando la sfida, mostra di aver trovato una sede mai prima d’ora utilizzata per le sue
immagini ed i suoi mondi, in grado di fornirgli lo stimolo – l’attivante - adatto a fare e narrare. La Porta difatti
rappresenta in sé – tradizionalmente - il luogo di divisione tra territori, culture, ceti – tra vite. Tanto più –
com’è in questo caso - quando chiude/apre in direzione del mare. Che sa sempre di gente (qui d’Est),
d’invasioni, di mescolamenti – d’uomini. Una sede quindi suggestiva e stimolante. Perché Ericailcane
attraverso il suo surreale bestiario ci narra per analogia e metafora dell’uomo, delle sue relazioni, di come le
proprie, rispettive, molteplicità – la propria inestinguibile profondità – assumano forme e caratterizzazioni
superficiali distinguibili, evidenti. Ma anche di come queste nascondano altro, come al di sopra e al di sotto ci
siano a stati alterni e a seconda di chi si voglia analizzare, putredine e splendore, tenebre e illuminazioni.
Rappresentabili, perché no, attraverso un bestiario sceneggiato all’interno di trame che sanno di fiaba.
Perché l’animalità serve con chiarezza l’interpretazione, risulta ideale per attivare processi astrattivi
tipizzanti, simboli pregnanti fisicità, ictus (segno esemplare) da incarnare con massima evidenza, con
dettagliata e realistica sapienza, affinché non si condensi e prosciughi in memoria lontana e patetica.
L’artista entra all’interno della (S)toria per costruire un’altra – la propria (s)toria. Che sa d’oggi, popolata
com’è da nevrosi e da esperienze al limite, da tensioni tormentate e da inquietudini nuove.
Fortemente vogliamo che la comunità - nonostante sia oramai naturalmente smemorata nel suo essere
progenie lontana di coloro che vissero il ruolo di Porta Pia nella città – grazie al lavoro di Ericailcane si possa
riappropriare - ricalibrando le rispettive abitudini – di uno spazio vivo all’interno della propria storia.
di Gabriele Tinti
“Pop Up! Arte contemporanea nello spazio urbano” Franco Cosimo Panini Editore, Modena 2010
ERICAILCANE
(IT, 1981)
WALLS, INSTALLATIONS AND EXHIBITIONS
2010
Breaking The Wall, Wroclaw, Poland
With Kabu, Firenze
Ericailcane with Hitnes, Strike The Street, csoa Strike, Roma
Questa Macchina Può Andare Fuori Strada, Squadro Stamperia, Bologna
Bara Volante With Dem And Run, Brighton
Ericailcane with Kabu, Galleria Biagiotti, Firenze
2009
Los Angeles, LA California
Lambrate, Milano
Bartleby with Will Barras e Dem, Bologna
Fame Festival 2009, Grottaglie
N-Joy-Street, Cantiere San Bernardo, Pisa
Il Vecchione, Bologna
Guerra Civile, Armocida Gallery, Milano
Man Is The Bastard, Carmichael Gallery, Los Angeles
Gabols, Belluno
2008
with Rekal, Prato
Pop up! arte contemporanea nello spazio urbano, Ancona
Fame Festival, Grottaglie
Santa’s Ghetto, Palestine
Fur, Iguapop Gallery, Barcelona
Muffins, Italian Cultural Institute, Chicago
Arte Fiera 08
Ora, Festival de Grabado Contemporáneo, Cuenca, Spagna
2007
Torre Di Babele, Monfalcone
Galleria Biagiotti, Firenze
Artefiera 07
2006
Santa’s Ghetto 06, London
2005
De Motu Muscolari, Spina Festival, Comacchio
Ufficio Stampa
MAC- Manifestazioni Artistiche Contemporanee
Lucia Garbini tel. 3282691764 email info@maconline.it
festival POP UP! Arte contemporanea nello spazio urbano, con uno degli appuntamenti più attesi in
programma, ROVINA un’istallazione di Ericailcane. Un evento unico nel suo genere; un’esposizione
monografica dedicata all’artista Ericailcane1
, invitato a intervenire con istallazioni site-specific e con opere
pittoriche all’interno delle stanze disabitate di Porta Pia. L’imponente fabbricato, ingresso monumentale alla
città, realizzato tra il 1787 e il 1789, tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio
delle Marche, si erge totemico di fronte alla Mole Vanvitelliana, sede della cultura cittadina. Un’occasione
unica che ben si coniuga con la produzione artistica di Ericailcane, le cui opere (raffinate incisioni fiabesche
1 www.ericailcane.org
e grandi pitture murali) animano le gallerie e le strade di tutto il mondo, e che offre all’artista la singolare
possibilità di intervenire sui supporti murari, realizzando un’opera di pregio (ciclo di affreschi) pensato ad hoc
per questo luogo. Entrare a Porta Pia sarà come entrare in un libro di fiabe, ma la logica di Lewis Carrol è
capovolta, ora è la storia a divenire gigante!
Una storia, un racconto fantastico che si snoda tra scale e stanze passanti (700 mq di superficie utile
distribuiti su tre piani), un percorso evocativo, stimolato dalla poetica permeata di visioni, fascinazioni e
suggestioni di animali reali e fantastici.
L’evento è anche l’opportunità di riaprire alla fruizione del pubblico l’edificio di Porta Pia - di proprietà della
Guardia di Finanza, ad oggi concesso in uso al Comune di Ancona - un luogo abbandonato, una volta
adibito ad uffici e chiuso oramai da un decennio; un luogo originariamente eretto a simboleggiare il
collegamento commerciale tra i popoli e la difesa dell’entrata della città. Oggi questi valori sono rimessi in
gioco, riattualizzati, e l’arte contemporanea come strumento privilegiato di comunicazione culturale, offre a
questa straordinaria sede l’opportunità di rivestire un nuovo ruolo cittadino, quello di spazio espositivo
estemporaneo - prodromico a un auspicata futura destinazione culturale - per favorire la creazione di eventi
che siano forieri di scambi interculturali transnazionali. Un collegamento non più commerciale, ma ora
culturale, tra la città e il resto del mondo. L’evento è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Da sabato 26 giugno e per tutta la durata del festival è allestito presso Porta Pia il Bookshop POP UP! un
luogo nuovo, estemporaneo dove trovare i libri d’arte di tutti gli artisti ospitati dal festival, edizioni limitate e
serigrafie d’autore. Il Bookshop progettato dal designer Roberto Giacomucci è interamente realizzato con
arredi Kubedesign in cartone, customizzati dagli artisti Dem e Ericailcane.
INSIDE THE HISTORY
Ericailcane accetta un confronto che è per lui davvero opportunità d’avanguardia e pionieristica oggi in Italia:
quella di intervenire all’interno di un luogo storico com’è Porta Pia in Ancona (e sappiamo quanto il pubblico
– le istituzioni - qui siano mummificate e per lo più impermeabili a proposte che sappiano anche soltanto
lontanamente di un confronto con il contemporaneo). Accettare significa esporsi ad un controllo e ad un
giudizio che possono risultare soffocanti finendo per inibire la creatività. O liberarla. Perché la sfida è
importante, la splendida – rara – concertazione di intenti tra MAC e le Istituzioni locali pure, il luogo prescelto
(quella che era la Porta della città di Ancona alla fine del 1700) altrettanto. Uno spazio monumentale lasciato
morire lentamente, in un processo di degenerescenza che è destino proprio d’ogni edificio storico del nostro
Paese. Che si è svolto dapprima assegnando lo spazio ad una funzionalità collocabile altrove - gli uffici della
Guardia di Finanza – poi chiudendolo e abbandonandolo a se stesso.
Ericalcane, accettando la sfida, mostra di aver trovato una sede mai prima d’ora utilizzata per le sue
immagini ed i suoi mondi, in grado di fornirgli lo stimolo – l’attivante - adatto a fare e narrare. La Porta difatti
rappresenta in sé – tradizionalmente - il luogo di divisione tra territori, culture, ceti – tra vite. Tanto più –
com’è in questo caso - quando chiude/apre in direzione del mare. Che sa sempre di gente (qui d’Est),
d’invasioni, di mescolamenti – d’uomini. Una sede quindi suggestiva e stimolante. Perché Ericailcane
attraverso il suo surreale bestiario ci narra per analogia e metafora dell’uomo, delle sue relazioni, di come le
proprie, rispettive, molteplicità – la propria inestinguibile profondità – assumano forme e caratterizzazioni
superficiali distinguibili, evidenti. Ma anche di come queste nascondano altro, come al di sopra e al di sotto ci
siano a stati alterni e a seconda di chi si voglia analizzare, putredine e splendore, tenebre e illuminazioni.
Rappresentabili, perché no, attraverso un bestiario sceneggiato all’interno di trame che sanno di fiaba.
Perché l’animalità serve con chiarezza l’interpretazione, risulta ideale per attivare processi astrattivi
tipizzanti, simboli pregnanti fisicità, ictus (segno esemplare) da incarnare con massima evidenza, con
dettagliata e realistica sapienza, affinché non si condensi e prosciughi in memoria lontana e patetica.
L’artista entra all’interno della (S)toria per costruire un’altra – la propria (s)toria. Che sa d’oggi, popolata
com’è da nevrosi e da esperienze al limite, da tensioni tormentate e da inquietudini nuove.
Fortemente vogliamo che la comunità - nonostante sia oramai naturalmente smemorata nel suo essere
progenie lontana di coloro che vissero il ruolo di Porta Pia nella città – grazie al lavoro di Ericailcane si possa
riappropriare - ricalibrando le rispettive abitudini – di uno spazio vivo all’interno della propria storia.
di Gabriele Tinti
“Pop Up! Arte contemporanea nello spazio urbano” Franco Cosimo Panini Editore, Modena 2010
ERICAILCANE
(IT, 1981)
WALLS, INSTALLATIONS AND EXHIBITIONS
2010
Breaking The Wall, Wroclaw, Poland
With Kabu, Firenze
Ericailcane with Hitnes, Strike The Street, csoa Strike, Roma
Questa Macchina Può Andare Fuori Strada, Squadro Stamperia, Bologna
Bara Volante With Dem And Run, Brighton
Ericailcane with Kabu, Galleria Biagiotti, Firenze
2009
Los Angeles, LA California
Lambrate, Milano
Bartleby with Will Barras e Dem, Bologna
Fame Festival 2009, Grottaglie
N-Joy-Street, Cantiere San Bernardo, Pisa
Il Vecchione, Bologna
Guerra Civile, Armocida Gallery, Milano
Man Is The Bastard, Carmichael Gallery, Los Angeles
Gabols, Belluno
2008
with Rekal, Prato
Pop up! arte contemporanea nello spazio urbano, Ancona
Fame Festival, Grottaglie
Santa’s Ghetto, Palestine
Fur, Iguapop Gallery, Barcelona
Muffins, Italian Cultural Institute, Chicago
Arte Fiera 08
Ora, Festival de Grabado Contemporáneo, Cuenca, Spagna
2007
Torre Di Babele, Monfalcone
Galleria Biagiotti, Firenze
Artefiera 07
2006
Santa’s Ghetto 06, London
2005
De Motu Muscolari, Spina Festival, Comacchio
Ufficio Stampa
MAC- Manifestazioni Artistiche Contemporanee
Lucia Garbini tel. 3282691764 email info@maconline.it
26
giugno 2010
Ericailcane – Rovina
Dal 26 giugno al 05 settembre 2010
arte contemporanea
Location
PORTA PIA
Ancona, Via Xxix Settembre, (Ancona)
Ancona, Via Xxix Settembre, (Ancona)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 19-23
Vernissage
26 Giugno 2010, ore 19 e ore 21.00 Carlomargot Live Due chitarre in esilio dal rock e in piena crisi d'astinenza da riff
a seguire Carlomargot DjSet
Cocktail bar Raval
Sito web
www.maconline.it
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