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Erik Kessels
Erik Kessels sarà ospite speciale di Leporello, dove presenterà e parlerà dei libri fotografici che ha pubblicato come editore e curatore nel corso degli ultimi anni.
Comunicato stampa
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Durante l’incontro, nel suo classico stile “meet and greet”, si concentrerà sul suo processo narrativo ed editoriale e sul design dei suoi lavori.
Kessels è un artista senza macchina fotografica che ha espanso il concetto di found photography da una condizione analogica a una digitale, passando dalle ricerche di fotografie nei mercatini delle pulci ai prelievi di immagini dal web. Invece di scattare nuove immagini, per la maggior parte dei suoi progetti, riunisce fotografie preesistenti e le riutilizza come tessere per formare il proprio mosaico. Nella sua pratica la fotografia è un elemento già pronto da campionare e ricontestualizzare. Il risultato è una sorta di nuovo ecosistema di immagini.
“Anche se non scatto con una macchina fotografica, guardo le persone che lo fanno. L'unico limite secondo me è la produzione di un'immagine congelata. A parte questo, non ci sono limiti. Si vede attraverso la massa di persone che caricano le immagini online che improvvisamente il mondo è reso trasparente da ciò che si può guardare. Ma possono essere mostrati anche il buono, il cattivo, il brutto, l'osceno, il ridicolo: è in corso un'esplosione, viviamo quasi in un Rinascimento dell'immaginario. Dobbiamo incanalare questo flusso e decidere dove guardare. Altrimenti implodiamo perché ci sono così tante informazioni, ma i confini sono stati erosi. Questo processo è totalmente nudo, non lo si può fermare. Le immagini ci raggiungono, non importa come. Per limitarle dovremmo chiudere tutti i nostri account e concentrarci molto su altre cose. Ma trovandoci costantemente online, con le nostre applicazioni e le nostre reti, siamo raggiunti sempre e costantemente da queste immagini”.
Erik Kessels
Kessels è un artista senza macchina fotografica che ha espanso il concetto di found photography da una condizione analogica a una digitale, passando dalle ricerche di fotografie nei mercatini delle pulci ai prelievi di immagini dal web. Invece di scattare nuove immagini, per la maggior parte dei suoi progetti, riunisce fotografie preesistenti e le riutilizza come tessere per formare il proprio mosaico. Nella sua pratica la fotografia è un elemento già pronto da campionare e ricontestualizzare. Il risultato è una sorta di nuovo ecosistema di immagini.
“Anche se non scatto con una macchina fotografica, guardo le persone che lo fanno. L'unico limite secondo me è la produzione di un'immagine congelata. A parte questo, non ci sono limiti. Si vede attraverso la massa di persone che caricano le immagini online che improvvisamente il mondo è reso trasparente da ciò che si può guardare. Ma possono essere mostrati anche il buono, il cattivo, il brutto, l'osceno, il ridicolo: è in corso un'esplosione, viviamo quasi in un Rinascimento dell'immaginario. Dobbiamo incanalare questo flusso e decidere dove guardare. Altrimenti implodiamo perché ci sono così tante informazioni, ma i confini sono stati erosi. Questo processo è totalmente nudo, non lo si può fermare. Le immagini ci raggiungono, non importa come. Per limitarle dovremmo chiudere tutti i nostri account e concentrarci molto su altre cose. Ma trovandoci costantemente online, con le nostre applicazioni e le nostre reti, siamo raggiunti sempre e costantemente da queste immagini”.
Erik Kessels
27
novembre 2021
Erik Kessels
27 novembre 2021
arte contemporanea
Location
LEPORELLO
Roma, via del Pigneto, 162/e, (Roma)
Roma, via del Pigneto, 162/e, (Roma)
Orario di apertura
16-20
Sito web
Autore