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Ermenegildo Atzori – Ombre di Fuoco
M’arte si apre per la prima volta, con questa iniziativa, ad altre realtà del panorama nazionale d’arte contemporanea, che come la galleria di Arma di Taggia, promuovono e investono in giovani talenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
B&BArt Museo internazionale di arte contemporanea e M’ARTE GALLERIA (Arma di Taggia-Imperia), con la collaborazione di (In)visibile di Thomas e Bernhard Lehner (Cagliari) e Casa di Moda De Modè di Gian Giuseppe Pisuttu e Anna Maria Baldinu, inaugurano la mostra Ombre di fuoco di Ermenegildo Atzori a cura di Bianca Laura Petretto.
Si tratta del secondo appuntamento artistico, proposto all’interno del progetto nazionale Ombre di fuoco 2010 voluto da quattro strutture espositive all’avanguardia che promuovono e investono in giovani talenti con produzioni d’arte contemporanea.
Nell’innovativa M’ARTE GALLERIA a Arma di Taggia si sviluppa un percorso artistico attraverso l’esposizione di 40 opere pittoriche, plastiche e scultoree dell’artista Ermenegildo Atzori, con tecniche differenti e innovative.
I ritratti che escono dal buio, realizzati con il piombo fuso accompagnano il visitatore in un luogo dell’ombra con una versione suggestiva della materia, per poi trovare sagome e mezzi busti di vetro e poliuretano. Le opere sono esposte alle pareti, sul pavimento e nel giardino; l’allestimento esterno inserisce le plastiche e le sculture nell’ambiente naturale. Orme di fuoco propone una selezione di opere realizzate dall’artista tra il 2005 e il 2010.
Nella stessa serata si presenta il videoarte Shadow and fire Ermenegildo Atzori di Bianca Laura Petretto con le musiche dei Garuà, un sofisticato gruppo jazz italiano e il Libro – catalogo Shadow and fire Ermenegildo Atzori di Bianca Laura Petretto con le fotografie originali di Paolo Medas (collana personalflash di B&BArt Museo arte contemporanea, Edizioni Giorgio Bombi).
In una serata esclusiva, promossa da B&BArt Museo internazionale d’arte contemporanea e M’ARTE GALLERIA a Arma di Taggia (Imperia), il 13 Marzo 2010, a partire dalle ore 18,30 Marco Barberis, promuove l’arte contemporanea attraverso un allestimento di opere che dal colore arrivano al nero disintegrando la forma per recuperare il volume e restituendo ritratti e visi di personaggi famosi interpretati nella loro umanità. Un modo originale e moderno di usare la materia per raccontare spazi di uomini e donne che si sono spinti oltre per perdersi, ma anche per vedersi e per essere scoperti.
SHADOW AND FIRE
Ermenegildo Atzori
Regia di Bianca laura Petretto
Fotografie di Paolo Medas
Un videoarte di 5’ che viaggia tra il videoclip e il cinema. Un racconto, una storia della creatività. Un artista che sperimenta nuovi materiali e cerca piste espressive forti e persuasive per la sua irrequieta smania di fare. Frames di opere informali che essudano il colore come materia e una performance che racchiude la follia dell’artista. Il guizzo irrefrenabile di distruggere la propria opera con il fuoco, un modo rituale che esorcizza e incanala le forze occulte, non governabili dell’inquietudine.
La performance di Ermenegildo Atzori nasce da un lungo viaggio fatto di scuola, di prove e di silenzi, passando dall’esercizio al lavoro costante e impegnativo del quotidiano labor sperimentale dell’artigiano dell’arte.
L’artista crea ombre di fuoco: vernici nitro, diluenti, catrame, poliuretano espanso, polveri di ferro e colate di piombo, scarti industriali altamente inquinanti che si mischiano a frammenti di terra e vetro, gommalacca e pece greca, cenere e sabbia, conchiglie triturate, sottobosco di foglie e licheni e bacche frullate, per stare nella modernità mettendo le mani in quello che inquina e in quello che guarisce.
Ermenegildo Atzori prova a scovare l’immagine interiore impastando la materia, quella che fa affiorare dalla quercia il carattere, la tendenza autentica, il soffio dell’anima nascosta. E i riferimenti ai grandi maestri sono ricchi, da Burri e Fontana a Blake, sino a Pollock, per nuotare nelle acque profonde dell’immagine di Lynch o far parte di un granello del mondo di Chaplin. Un pò Jack London, un pò Samurai, Ermenegildo Atzori, costruisce carboni spenti di angeli luciferini che provano a entrare nel mondo, per crescere e lui, si diverte a inventare un gramlò di materie scartate.
Bianca Laura Petretto
Si tratta del secondo appuntamento artistico, proposto all’interno del progetto nazionale Ombre di fuoco 2010 voluto da quattro strutture espositive all’avanguardia che promuovono e investono in giovani talenti con produzioni d’arte contemporanea.
Nell’innovativa M’ARTE GALLERIA a Arma di Taggia si sviluppa un percorso artistico attraverso l’esposizione di 40 opere pittoriche, plastiche e scultoree dell’artista Ermenegildo Atzori, con tecniche differenti e innovative.
I ritratti che escono dal buio, realizzati con il piombo fuso accompagnano il visitatore in un luogo dell’ombra con una versione suggestiva della materia, per poi trovare sagome e mezzi busti di vetro e poliuretano. Le opere sono esposte alle pareti, sul pavimento e nel giardino; l’allestimento esterno inserisce le plastiche e le sculture nell’ambiente naturale. Orme di fuoco propone una selezione di opere realizzate dall’artista tra il 2005 e il 2010.
Nella stessa serata si presenta il videoarte Shadow and fire Ermenegildo Atzori di Bianca Laura Petretto con le musiche dei Garuà, un sofisticato gruppo jazz italiano e il Libro – catalogo Shadow and fire Ermenegildo Atzori di Bianca Laura Petretto con le fotografie originali di Paolo Medas (collana personalflash di B&BArt Museo arte contemporanea, Edizioni Giorgio Bombi).
In una serata esclusiva, promossa da B&BArt Museo internazionale d’arte contemporanea e M’ARTE GALLERIA a Arma di Taggia (Imperia), il 13 Marzo 2010, a partire dalle ore 18,30 Marco Barberis, promuove l’arte contemporanea attraverso un allestimento di opere che dal colore arrivano al nero disintegrando la forma per recuperare il volume e restituendo ritratti e visi di personaggi famosi interpretati nella loro umanità. Un modo originale e moderno di usare la materia per raccontare spazi di uomini e donne che si sono spinti oltre per perdersi, ma anche per vedersi e per essere scoperti.
SHADOW AND FIRE
Ermenegildo Atzori
Regia di Bianca laura Petretto
Fotografie di Paolo Medas
Un videoarte di 5’ che viaggia tra il videoclip e il cinema. Un racconto, una storia della creatività. Un artista che sperimenta nuovi materiali e cerca piste espressive forti e persuasive per la sua irrequieta smania di fare. Frames di opere informali che essudano il colore come materia e una performance che racchiude la follia dell’artista. Il guizzo irrefrenabile di distruggere la propria opera con il fuoco, un modo rituale che esorcizza e incanala le forze occulte, non governabili dell’inquietudine.
La performance di Ermenegildo Atzori nasce da un lungo viaggio fatto di scuola, di prove e di silenzi, passando dall’esercizio al lavoro costante e impegnativo del quotidiano labor sperimentale dell’artigiano dell’arte.
L’artista crea ombre di fuoco: vernici nitro, diluenti, catrame, poliuretano espanso, polveri di ferro e colate di piombo, scarti industriali altamente inquinanti che si mischiano a frammenti di terra e vetro, gommalacca e pece greca, cenere e sabbia, conchiglie triturate, sottobosco di foglie e licheni e bacche frullate, per stare nella modernità mettendo le mani in quello che inquina e in quello che guarisce.
Ermenegildo Atzori prova a scovare l’immagine interiore impastando la materia, quella che fa affiorare dalla quercia il carattere, la tendenza autentica, il soffio dell’anima nascosta. E i riferimenti ai grandi maestri sono ricchi, da Burri e Fontana a Blake, sino a Pollock, per nuotare nelle acque profonde dell’immagine di Lynch o far parte di un granello del mondo di Chaplin. Un pò Jack London, un pò Samurai, Ermenegildo Atzori, costruisce carboni spenti di angeli luciferini che provano a entrare nel mondo, per crescere e lui, si diverte a inventare un gramlò di materie scartate.
Bianca Laura Petretto
13
marzo 2010
Ermenegildo Atzori – Ombre di Fuoco
Dal 13 marzo al 10 aprile 2010
arte contemporanea
Location
M’ARTE
Taggia, Via San Giuseppe, 22, (Imperia)
Taggia, Via San Giuseppe, 22, (Imperia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19
Vernissage
13 Marzo 2010, ore 18,30
Autore
Curatore