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Ermenegildo Brambilla – Focale variabile
Lo Spazio heart accoglie le opere di Ermenegildo Brambilla, con una mostra che ripercorre la produzione dell’artista, tra opere da parete e installazioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lo Spazio heart accoglie le opere di Ermenegildo
Brambilla, con una mostra che ripercorre la
produzione dell’artista, tra opere da parete e
installazioni. Tema portante dell’esposizione,
curata da Simona Bartolena e Armando Fettolini,
è la ricerca che da anni Brambilla conduce
sulla variabilità della percezione (visiva e culturale).
Tra coinvolgenti installazioni di forte impatto e
sofisticate opere da parete che giocano sul monocromo
e sul tono-su-tono, Brambilla cattura
il fruitore e lo invita a riflettere sull’importanza
di guardare oltre, di adottare focali diverse per
cogliere le molteplici sfumature della realtà, di
non privarsi mai dell’opportunità di osservare
le cose da un punti di vista differenti
“Le opere di Ermenegildo Brambilla richiedono attenzione e uno sguardo curioso, che sappia superare
la superficialità e la fretta della rapida occhiata e che voglia mettersi alla prova con esercizi
visivi condotti da diversi punti di vista, andando oltre i propri bias percettivi; sono come l’artista che
le ha realizzate: sorprendentemente complesse nella loro apparente semplicità e immediatezza.
(…)
La sua ricerca, dagli anni Novanta, si sviluppa su due fronti (tra loro coerenti e in costante dialogo):
da una parte l’intervento installativo (soprattutto site-specific in spazi non convenzionali) e
dall’altra la realizzazione di opere da parete, che insistono sul tema della percezione. Due strade
di un unico percorso che conduce a una riflessione che trascende di gran lunga l’estetica dell’oggetto
artistico: l’importanza di guardare oltre, di adottare focali variabili per cogliere le molteplici
sfumature della realtà, di non privarsi mai dell’opportunità di osservare le cose da un punti di vista
differenti. Anche là dove pare avvicinarsi di più alle ricerche sulla percezione di artisti quali Dadamaino
o Scaccabarozzi, l’opera di Brambilla si smarca subito dai modelli, scegliendo la via della
denuncia sociale, di una riflessione (condotta sempre con intelligenza e una buona dose di ironia)
sulle consuetudini, sui luoghi comuni, sui pregiudizi che costellano la nostra esistenza quotidiana.
(…)
Brambilla riavvolge il nastro della memoria, scava nel passato, scrosta il muro dei ricordi di una
società sempre più rancorosa e in lite con se stessa, che pare non voler più nemmeno provare ad
accettare quanto percepito come diverso da sé, che usa sempre la stessa focale, anche se quella
adottata è affetta da una miopia che cela la lontananza e sfoca i dettagli. Con garbo, con tono pacato
ma fermo, l’artista ci chiede di fermarci un istante, spostarci di un passo e cambiare prospettiva,
uscendo dall’omologazione che ci rende una ventiquattrore uguale alle altre, privandoci dell’individualità
e del portato delle nostre esperienze personali e dei nostri ricordi. (…)
Quello di Ermenegildo Brambilla è un pensiero libero, non omologato e indipendente ma sempre
consapevole e rispettoso degli altri; un volo che conosce l’importanza di avere una rotta e precise
coordinate; uno sguardo intelligente, capace di guardare oltre, di osservare le cose con attenzione,
di adottare focali sempre diverse.”
(dal testo in catalogo di Simona Bartolena)
Cenni biografici:
Ermenegildo Brambilla nasce a Milano nel 1949 inizia a dipingere nel 1970. Dal 1972 al 1979 partecipa
con successo a concorsi nazionali di pittura. Nel 1980 abbandona l’arte figurativa per l’arte
astratta dando vita ad una serie di opere intitolate “Trame”. Nel 1992 accantona la pittura per dedicarsi
all’installazione. Le opere sono realizzate con materiali di recupero. Nel 1995 fonda con altri
5 artisti il gruppo koinè Dal 1998 ad oggi si dedica prevalentemente alla sperimentazione e alla site
specific installation in spazi non convenzionali, siano essi edifici, spazi urbani o paesaggi. Collabora
con lo studio di Architettura & Design dell’architetto Giorgio Federico Brambilla per la realizzazione
di arredi interni ed esterni
Brambilla, con una mostra che ripercorre la
produzione dell’artista, tra opere da parete e
installazioni. Tema portante dell’esposizione,
curata da Simona Bartolena e Armando Fettolini,
è la ricerca che da anni Brambilla conduce
sulla variabilità della percezione (visiva e culturale).
Tra coinvolgenti installazioni di forte impatto e
sofisticate opere da parete che giocano sul monocromo
e sul tono-su-tono, Brambilla cattura
il fruitore e lo invita a riflettere sull’importanza
di guardare oltre, di adottare focali diverse per
cogliere le molteplici sfumature della realtà, di
non privarsi mai dell’opportunità di osservare
le cose da un punti di vista differenti
“Le opere di Ermenegildo Brambilla richiedono attenzione e uno sguardo curioso, che sappia superare
la superficialità e la fretta della rapida occhiata e che voglia mettersi alla prova con esercizi
visivi condotti da diversi punti di vista, andando oltre i propri bias percettivi; sono come l’artista che
le ha realizzate: sorprendentemente complesse nella loro apparente semplicità e immediatezza.
(…)
La sua ricerca, dagli anni Novanta, si sviluppa su due fronti (tra loro coerenti e in costante dialogo):
da una parte l’intervento installativo (soprattutto site-specific in spazi non convenzionali) e
dall’altra la realizzazione di opere da parete, che insistono sul tema della percezione. Due strade
di un unico percorso che conduce a una riflessione che trascende di gran lunga l’estetica dell’oggetto
artistico: l’importanza di guardare oltre, di adottare focali variabili per cogliere le molteplici
sfumature della realtà, di non privarsi mai dell’opportunità di osservare le cose da un punti di vista
differenti. Anche là dove pare avvicinarsi di più alle ricerche sulla percezione di artisti quali Dadamaino
o Scaccabarozzi, l’opera di Brambilla si smarca subito dai modelli, scegliendo la via della
denuncia sociale, di una riflessione (condotta sempre con intelligenza e una buona dose di ironia)
sulle consuetudini, sui luoghi comuni, sui pregiudizi che costellano la nostra esistenza quotidiana.
(…)
Brambilla riavvolge il nastro della memoria, scava nel passato, scrosta il muro dei ricordi di una
società sempre più rancorosa e in lite con se stessa, che pare non voler più nemmeno provare ad
accettare quanto percepito come diverso da sé, che usa sempre la stessa focale, anche se quella
adottata è affetta da una miopia che cela la lontananza e sfoca i dettagli. Con garbo, con tono pacato
ma fermo, l’artista ci chiede di fermarci un istante, spostarci di un passo e cambiare prospettiva,
uscendo dall’omologazione che ci rende una ventiquattrore uguale alle altre, privandoci dell’individualità
e del portato delle nostre esperienze personali e dei nostri ricordi. (…)
Quello di Ermenegildo Brambilla è un pensiero libero, non omologato e indipendente ma sempre
consapevole e rispettoso degli altri; un volo che conosce l’importanza di avere una rotta e precise
coordinate; uno sguardo intelligente, capace di guardare oltre, di osservare le cose con attenzione,
di adottare focali sempre diverse.”
(dal testo in catalogo di Simona Bartolena)
Cenni biografici:
Ermenegildo Brambilla nasce a Milano nel 1949 inizia a dipingere nel 1970. Dal 1972 al 1979 partecipa
con successo a concorsi nazionali di pittura. Nel 1980 abbandona l’arte figurativa per l’arte
astratta dando vita ad una serie di opere intitolate “Trame”. Nel 1992 accantona la pittura per dedicarsi
all’installazione. Le opere sono realizzate con materiali di recupero. Nel 1995 fonda con altri
5 artisti il gruppo koinè Dal 1998 ad oggi si dedica prevalentemente alla sperimentazione e alla site
specific installation in spazi non convenzionali, siano essi edifici, spazi urbani o paesaggi. Collabora
con lo studio di Architettura & Design dell’architetto Giorgio Federico Brambilla per la realizzazione
di arredi interni ed esterni
05
aprile 2019
Ermenegildo Brambilla – Focale variabile
Dal 05 aprile al 05 maggio 2019
arte contemporanea
Location
HEART SPAZIO VIVO
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
e in occasione degli eventi in calendario
(chiuso: domenica 21 aprile)
Vernissage
5 Aprile 2019, ore 18.30
Autore
Curatore