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Ermino Annunzi – ….di alberi, di acqua e di terra…..
Quello in mostra è un breve, ma efficacissimo viaggio nella sua produzione più recente. L’ambientazione, il Parco del Ticino, è di quelle care all’autore che tanto quanto sa spaziare in termini di visione, è tuttavia rimasto fedele a certi luoghi, come chi abbia amato, a lungo e con struggimento, solo poche donne
Comunicato stampa
Segnala l'evento
... di alberi, di acqua e di terra...
C'è sempre un che di silenzioso e occulto nelle immagini di Erminio Annunzi, così come è da
sempre “sotterraneo” il suo appassionato contributo alla formazione e al dibattito in ambito
fotografico. Cercare di raccontare il linguaggio di questo autore non dovrebbe prescindere dal suo
infaticabile impegno come artista, ma anche come docente e consulente, nel divulgare e
secolarizzare una fotografia di paesaggio che, nel nostro Paese, stenta ad emanciparsi dai dogmi
più professati. Nulla contro gli originali che hanno ispirato generazioni di ferventi devoti, anzi! Se
da un lato troviamo l'emulazione pedante, dall'altro fioriscono le influenze, fotografiche e non, le
suggestioni, a cui giustamente attingere a pieni mani. Sono svariate quelle di Erminio Annunzi, in
genere più emotive che intellettuali, e per questo non sempre facilmente accessibili.
È qui che si innesta un patrimonio tecnico vastissimo e sapientemente amministrato che mescola
continuamente le carte in tavola, accostando con disinvoltura linguaggi e strumenti, analogici e
digitali, in un perenne, ma gradevolissimo!, smarrimento dell'osservatore. Quando si dice che per
arrivare ad infrangere le regole un artista le deve prima padroneggiare, si incorre in una grande
ovvietà ed eppure in molti preferiscono dimenticarsene. Annunzi le applica e le sovverte a suo
piacere, non senza un certo divertimento. Mai in modo manieristico, ma subordinandole sempre
alla propria poetica: una fotografia, la sua, sfuggente e relativa, dove, come nella fisica quantistica,
i conti (i pixel?) sembrano non tornare mai.
Quello in mostra è un breve, ma efficacissimo viaggio nella sua produzione più recente.
L'ambientazione, il Parco del Ticino, è di quelle care all'autore che tanto quanto sa spaziare in
termini di visione, è tuttavia rimasto fedele a certi luoghi, come chi abbia amato, a lungo e con
struggimento, solo poche donne.
L'amore per i paesaggi che si snodano attorno al fiume Ticino è l'inevitabile frutto di alcune delle
premesse, mi sbilancio definendole ideologiche, di tutto il lavoro di Annunzi: da una parte, il deciso
rifiuto del sensazionale e dell'esotico, tante volte abusati come scorciatoia; dall'altra, una sorta di
religione del quotidiano, inteso come macro mondo sentimentale fatto di elementi familiari, contigui
e, agli occhi dei più, “minori” in quanto troppo vicini, troppo domestici e, per questo, non più degni
della nostra attenzione.
Facile, quindi, comprendere la predilezione di Erminio Annunzi, che vive a Milano, per un
paesaggio che lui stesso definisce, spesso beffardamente, a km zero. Un territorio reso, nelle
fotografie in mostra, con tratti essenziali e decisi, assimilabili all'incisione, valorizzati da una
composizione “a togliere” e per questo mai enfatica, neppure quando la vegetazione stessa risulta
traboccante. Protagonisti assoluti, assieme all'acqua e alla foschia, gli alberi, soggetti privilegiati, e
immancabili, nella produzione dell'autore lungo tutta la sua carriera.
La successione delle immagini esposte prescinde da analogie o contrasti, non desidera raccontarci
nulla. Fa molto di più: ci precipita nell'ombra. Un lento piano sequenza, un'inattesa epifania del
Nero che progressivamente divora il Bianco totalizzante, candido e opalescente, di cui avevamo
fatto esperienza un attimo prima.
ERMINIO ANNUNZI
Nel lungo percorso fotografico professionale che lo ha portato ad affrontare molti generi diversi di
fotografia, Erminio Annunzi ha collaborato con varie riviste italiane ed estere di natura a carattere
divulgativo e scientifico e sue immagini sono apparse su libri e guide naturalistiche.
Inizia nel 1992 una collaborazione con l’agenzia fotografica “Daily for Press” e per l’agenzia
“Associated Press”, occupandosi di fotografia sportiva e reportage; è grazie a queste
collaborazioni che pubblica fotografie sulle maggiori testate giornalistiche italiane (Corriere della
Sera, Gazzetta dello Sport, la Voce, IL Giornale, La Repubblica).
Dal 1993 assume l’incarico di responsabile del Demo e Training Center presso Agfa Gevaert,
svolgendo la funzioni di formatore sulle tecnologie di stampa e sviluppo colore e bianco/nero e
sulla stampa digitale.
Parallelamente al lavoro professionale di fotografia corporate, pubblicitaria e di paesaggio, che
hanno permesso di realizzare immagini per le campagne pubblicitarie di Amplifon, DeAgostini e
Zurich assicurazioni, ha intrapreso personali progetti sul paesaggio naturale ed urbano; questi
lavori, oltre ad essere stati utilizzati per mostre personali e collettive esposte in Italia ed all’estero,
sono stati utilizzati per articoli pubblicati su molti magazine italiani ed esteri.
Dal 1999 è docente di tecnica fotografica, fotografia di paesaggio e creatività presso ISTITUTO
ITALIANO DI FOTOGRAFIA: ha all’attivo numerosi work shop fotografici e per circa nove anni è
stato presente al Toscana photographic Workshop come docente.
L’attività di docente si è estesa negli ultimi anni attraverso nuove collaborazioni con Spazio Forma,
La Scuola di Contrasto e NABA (Nuova Accademia di Belle Arti).
Da circa dieci anni ha iniziato una intensa collaborazione con Canon Italia, nell’ambito di questa
collaborazione ricopre il ruolo di docente per i corsi di fotografia Canon Academy e per i seminari
di fotografia digitale dedicati alla ripresa fotografica e alla stampa.
Parallelamente al lavoro di fotografo e docente, ha svolto per diversi anni il lavoro di giornalista
freelance presso le testate TUTTI FOTOGRAFI e FOTONOTIZIARIO di Milano.
Molte sono state le mostre e le esposizioni realizzate, in Italia e all’estero, le ultime in ordine di
tempo: OLTRE IL PAESAGGIO presso Galleria Spazio Rem 2013 MI, ...DI ALBERI, DI TEMPO E
DI SOGNI... Festival della Fotografia Europea di Busto Arsizio 2014, DI BOSCHI, DI ACQUA E DI
TERRA Galleria Spazio 53 Voghera 2015, presso la Fototeca Nazionale di Sesto San Giovanni,
nel 2015 ha esposto la mostra ...DI ALBERI, DI TERRA E DI ACQUA... .
Nel 2015 il lavoro MINIATURE, STUDIO DI PAESAGGI CON ALBERI, è stato pubblicato dalla
rivista EYES OPEN.
Per informazioni
www.cizanum.org
cizanum@gmail.com
Tel. 3391392457
C'è sempre un che di silenzioso e occulto nelle immagini di Erminio Annunzi, così come è da
sempre “sotterraneo” il suo appassionato contributo alla formazione e al dibattito in ambito
fotografico. Cercare di raccontare il linguaggio di questo autore non dovrebbe prescindere dal suo
infaticabile impegno come artista, ma anche come docente e consulente, nel divulgare e
secolarizzare una fotografia di paesaggio che, nel nostro Paese, stenta ad emanciparsi dai dogmi
più professati. Nulla contro gli originali che hanno ispirato generazioni di ferventi devoti, anzi! Se
da un lato troviamo l'emulazione pedante, dall'altro fioriscono le influenze, fotografiche e non, le
suggestioni, a cui giustamente attingere a pieni mani. Sono svariate quelle di Erminio Annunzi, in
genere più emotive che intellettuali, e per questo non sempre facilmente accessibili.
È qui che si innesta un patrimonio tecnico vastissimo e sapientemente amministrato che mescola
continuamente le carte in tavola, accostando con disinvoltura linguaggi e strumenti, analogici e
digitali, in un perenne, ma gradevolissimo!, smarrimento dell'osservatore. Quando si dice che per
arrivare ad infrangere le regole un artista le deve prima padroneggiare, si incorre in una grande
ovvietà ed eppure in molti preferiscono dimenticarsene. Annunzi le applica e le sovverte a suo
piacere, non senza un certo divertimento. Mai in modo manieristico, ma subordinandole sempre
alla propria poetica: una fotografia, la sua, sfuggente e relativa, dove, come nella fisica quantistica,
i conti (i pixel?) sembrano non tornare mai.
Quello in mostra è un breve, ma efficacissimo viaggio nella sua produzione più recente.
L'ambientazione, il Parco del Ticino, è di quelle care all'autore che tanto quanto sa spaziare in
termini di visione, è tuttavia rimasto fedele a certi luoghi, come chi abbia amato, a lungo e con
struggimento, solo poche donne.
L'amore per i paesaggi che si snodano attorno al fiume Ticino è l'inevitabile frutto di alcune delle
premesse, mi sbilancio definendole ideologiche, di tutto il lavoro di Annunzi: da una parte, il deciso
rifiuto del sensazionale e dell'esotico, tante volte abusati come scorciatoia; dall'altra, una sorta di
religione del quotidiano, inteso come macro mondo sentimentale fatto di elementi familiari, contigui
e, agli occhi dei più, “minori” in quanto troppo vicini, troppo domestici e, per questo, non più degni
della nostra attenzione.
Facile, quindi, comprendere la predilezione di Erminio Annunzi, che vive a Milano, per un
paesaggio che lui stesso definisce, spesso beffardamente, a km zero. Un territorio reso, nelle
fotografie in mostra, con tratti essenziali e decisi, assimilabili all'incisione, valorizzati da una
composizione “a togliere” e per questo mai enfatica, neppure quando la vegetazione stessa risulta
traboccante. Protagonisti assoluti, assieme all'acqua e alla foschia, gli alberi, soggetti privilegiati, e
immancabili, nella produzione dell'autore lungo tutta la sua carriera.
La successione delle immagini esposte prescinde da analogie o contrasti, non desidera raccontarci
nulla. Fa molto di più: ci precipita nell'ombra. Un lento piano sequenza, un'inattesa epifania del
Nero che progressivamente divora il Bianco totalizzante, candido e opalescente, di cui avevamo
fatto esperienza un attimo prima.
ERMINIO ANNUNZI
Nel lungo percorso fotografico professionale che lo ha portato ad affrontare molti generi diversi di
fotografia, Erminio Annunzi ha collaborato con varie riviste italiane ed estere di natura a carattere
divulgativo e scientifico e sue immagini sono apparse su libri e guide naturalistiche.
Inizia nel 1992 una collaborazione con l’agenzia fotografica “Daily for Press” e per l’agenzia
“Associated Press”, occupandosi di fotografia sportiva e reportage; è grazie a queste
collaborazioni che pubblica fotografie sulle maggiori testate giornalistiche italiane (Corriere della
Sera, Gazzetta dello Sport, la Voce, IL Giornale, La Repubblica).
Dal 1993 assume l’incarico di responsabile del Demo e Training Center presso Agfa Gevaert,
svolgendo la funzioni di formatore sulle tecnologie di stampa e sviluppo colore e bianco/nero e
sulla stampa digitale.
Parallelamente al lavoro professionale di fotografia corporate, pubblicitaria e di paesaggio, che
hanno permesso di realizzare immagini per le campagne pubblicitarie di Amplifon, DeAgostini e
Zurich assicurazioni, ha intrapreso personali progetti sul paesaggio naturale ed urbano; questi
lavori, oltre ad essere stati utilizzati per mostre personali e collettive esposte in Italia ed all’estero,
sono stati utilizzati per articoli pubblicati su molti magazine italiani ed esteri.
Dal 1999 è docente di tecnica fotografica, fotografia di paesaggio e creatività presso ISTITUTO
ITALIANO DI FOTOGRAFIA: ha all’attivo numerosi work shop fotografici e per circa nove anni è
stato presente al Toscana photographic Workshop come docente.
L’attività di docente si è estesa negli ultimi anni attraverso nuove collaborazioni con Spazio Forma,
La Scuola di Contrasto e NABA (Nuova Accademia di Belle Arti).
Da circa dieci anni ha iniziato una intensa collaborazione con Canon Italia, nell’ambito di questa
collaborazione ricopre il ruolo di docente per i corsi di fotografia Canon Academy e per i seminari
di fotografia digitale dedicati alla ripresa fotografica e alla stampa.
Parallelamente al lavoro di fotografo e docente, ha svolto per diversi anni il lavoro di giornalista
freelance presso le testate TUTTI FOTOGRAFI e FOTONOTIZIARIO di Milano.
Molte sono state le mostre e le esposizioni realizzate, in Italia e all’estero, le ultime in ordine di
tempo: OLTRE IL PAESAGGIO presso Galleria Spazio Rem 2013 MI, ...DI ALBERI, DI TEMPO E
DI SOGNI... Festival della Fotografia Europea di Busto Arsizio 2014, DI BOSCHI, DI ACQUA E DI
TERRA Galleria Spazio 53 Voghera 2015, presso la Fototeca Nazionale di Sesto San Giovanni,
nel 2015 ha esposto la mostra ...DI ALBERI, DI TERRA E DI ACQUA... .
Nel 2015 il lavoro MINIATURE, STUDIO DI PAESAGGI CON ALBERI, è stato pubblicato dalla
rivista EYES OPEN.
Per informazioni
www.cizanum.org
cizanum@gmail.com
Tel. 3391392457
02
ottobre 2016
Ermino Annunzi – ….di alberi, di acqua e di terra…..
Dal 02 al 16 ottobre 2016
fotografia
Location
CIZANUM
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Orario di apertura
Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00
Sabato e Domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17,00 alle 19,00
Vernissage
2 Ottobre 2016, ore 11
Autore