Nella splendida cornice dell’Eddie Lang Jazz Festival che si terrà nel castello Pignatelli in Montedoduni (Is), si inaugura la mostra dell’artista Ernesto Liccardo che espone 36 pezzi di recente produzione.
Il titolo della mostra è “Clones” che vuole essere il prosieguo di “Over Limits”, personale dello stesso artista tenutasi nel 2002 presso la cooperativa Capuanova di Capua (Ce), a cura di Andrea Vinciguerra, con citazione di T. Trini.
L’artista, a proposito dell’ultima sua ricerca, ha avuto modo di commentare: “Sono molto critico ed attento agli sviluppi della ricerca scientifica ed ai risultati che si stanno ottenendo in materia di clonazione ed utilizzo delle cellule staminali ed embrionali. Penso che sia proprio un bella scommessa che certamente darà i sui frutti nei prossimi trent’anni, fatta salva l’etica morale che in questo caso è indispensabile e in dosi massicce”.
Cloni, cellule staminali, oociti, zigoti nascono da tele sagomate, che le mani dell’artista sapientemente manipolano e di cui assume il perfetto controllo sia per forma sia per colore, riproducendo una serie di elementi differenti tra loro solo per piccoli dettagli. La tecnica utilizzata è quella più antica, l’olio su tela, diametralmente opposta alla stampa digitale usata per “Over Limits”, in cui l’artista creava files che venivano poi stampati esclusivamente in pezzi unici.
Il messaggio dell’artista che ci sembra di capire è forte e chiaro: se la manipolazione del genoma umano è un mezzo, sta all’uomo saperlo adoperare.

Ernesto Liccardo ha esposto nelle principali città italiane: Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Caserta, Campobasso, Isernia, Bari ed all’estero: Londra, Parigi, Atene, Vienna, Lussemburgo, Palma de Mallorca, Hong Kong.