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Ero convinto di essere un mito. La Tinaia e Blu Cammello. Dipinti
Ero convinto di essere un mito è il titolo della ricerca pittorica sulle varie rappresentazioni collettive del corpo, che è stata condotta dagli artisti irregolari degli Atelier “Blu Cammello” di Livorno e “La Tinaia”di Firenze in un workshop diretto da Riccardo Bargellini.
Comunicato stampa
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Ero convinto di essere un mito è il titolo della ricerca pittorica sulle varie rappresentazioni collettive del corpo, che è stata condotta dagli artisti irregolari degli Atelier “Blu Cammello” di Livorno e “La Tinaia”di Firenze in un workshop diretto da Riccardo Bargellini.
Il lavoro affronta l’esibizione corporea connessa al potere, a partire dalla famosa frase di Ponzio Pilato “Ecce Homo”, mentre mostra ai giudei il corpo flagellato di Gesù, come simbolo della sopraffazione legata al possesso fisico dell’uomo. Le ferite sulla carne marcano l’abuso della forza e la dichiarazione di una legge sociale che può anche uccidere. Il corpo è lo spazio di ogni individuo sul quale si costruiscono le interfacce con il mondo, poiché è il luogo di traduzione di codici condivisi e il mezzo attraverso cui la società può sia sorvegliare che punire . L’azione chirurgica, estetica, pittorica e scultorea sul proprio corpo sono una manipolazione per agire sulla rappresentazione di sé da offrire all’altro. Ogni individuo è un soggetto plurale, perché possiede significati multipli che costruisce nella sua relazione con l’ambiente, dove si attuano modificazioni continue e sinergiche. Il corpo possiede i segni del contesto in cui si trova e, soprattutto, del suo rapporto con questo contesto. La scoperta dell’immagine corporea, rappresentata dai vari mass media e la sua rielaborazione da parte degli artisti outsider, ha prodotto delle opere in cui la visione irregolare di chi vive ai margini conferisce un’intensa forza emotiva al vuoto dell’esibizione conformista.
L’Atelier Blu Cammello attivo dal 1999, nasce negli spazi del Centro Basaglia di Livorno con il desiderio di dare la possibilità ad alcuni utenti del dipartimento di Salute Mentale Adulti della ASL di Livorno, di partecipare ad attività finalizzate allo sviluppo del loro potenziale creativo, orientando secondo la particolare predisposizione di ognuno la loro produzione artistica verso una più ampia visibilità per un riscontro anche critico, a garantire una costante apertura e rinnovamento delll’Atelier stesso e dei loro utenti. Riccardo Bargellini, pittore e visual designer fin dal 1999, grazie alla psichiatra Ivana Bianco, dirige l’Atelier garantendone da sempre l’attività quotidiana curandone inoltre l’immagine e la comunicazione. L’ Atelier Blu Cammello fa stabilmente parte da alcuni anni di un network europeo di Outsider Art, tramite progetti artistici che coinvolgono altre realtà simili. Ne è un esempio l'avvincente esperimento di contaminazione "Match de Catch", realizzato con il CEC la Hesse di Vielsalm, culminato nella produzione di opere da parte di Gianni Pacinotti (Gipi), Ursula Ferrara, Riccardo Bargellini, i fumettisti Dominique Goblet, Thierry Van Hasselt, Oliver Deprez e Vincent Fortemps, del collettivo Frémok, tra gli altri, che hanno partecipato insieme ad altrettanti artisti outsider a una residenza di due settimane basata sul lavoro congiunto artista/artista outsider.
Il Centro di Attività “La Tinaia” nasce all’interno dell’ospedale psichiatrico V. Chiarugi di Firenze a metà degli anni Settanta su iniziativa di un gruppo di operatori come spazio di espressione creativa per i ricoverati dei reparti. Tra le centinaia di persone che hanno frequentato “La Tinaia”, molti gli autori da considerarsi personalità artistiche significative. Le opere di alcuni di loro sono presenti da anni nelle più importanti collezioni pubbliche e private d’arte: Collection de l’Art Brut di Losanna, L’Aracine di Parigi, Musèe d’Art Moderne di Villenueve-d’Ascq, Outsider Collection di Monica Kinley a Londra, Phillis Kind gallery di Chicago e New York, Mad Musée di Liegi. Più di 150 esposizioni realizzate dagli anni Settanta ai nostri giorni.
Il lavoro affronta l’esibizione corporea connessa al potere, a partire dalla famosa frase di Ponzio Pilato “Ecce Homo”, mentre mostra ai giudei il corpo flagellato di Gesù, come simbolo della sopraffazione legata al possesso fisico dell’uomo. Le ferite sulla carne marcano l’abuso della forza e la dichiarazione di una legge sociale che può anche uccidere. Il corpo è lo spazio di ogni individuo sul quale si costruiscono le interfacce con il mondo, poiché è il luogo di traduzione di codici condivisi e il mezzo attraverso cui la società può sia sorvegliare che punire . L’azione chirurgica, estetica, pittorica e scultorea sul proprio corpo sono una manipolazione per agire sulla rappresentazione di sé da offrire all’altro. Ogni individuo è un soggetto plurale, perché possiede significati multipli che costruisce nella sua relazione con l’ambiente, dove si attuano modificazioni continue e sinergiche. Il corpo possiede i segni del contesto in cui si trova e, soprattutto, del suo rapporto con questo contesto. La scoperta dell’immagine corporea, rappresentata dai vari mass media e la sua rielaborazione da parte degli artisti outsider, ha prodotto delle opere in cui la visione irregolare di chi vive ai margini conferisce un’intensa forza emotiva al vuoto dell’esibizione conformista.
L’Atelier Blu Cammello attivo dal 1999, nasce negli spazi del Centro Basaglia di Livorno con il desiderio di dare la possibilità ad alcuni utenti del dipartimento di Salute Mentale Adulti della ASL di Livorno, di partecipare ad attività finalizzate allo sviluppo del loro potenziale creativo, orientando secondo la particolare predisposizione di ognuno la loro produzione artistica verso una più ampia visibilità per un riscontro anche critico, a garantire una costante apertura e rinnovamento delll’Atelier stesso e dei loro utenti. Riccardo Bargellini, pittore e visual designer fin dal 1999, grazie alla psichiatra Ivana Bianco, dirige l’Atelier garantendone da sempre l’attività quotidiana curandone inoltre l’immagine e la comunicazione. L’ Atelier Blu Cammello fa stabilmente parte da alcuni anni di un network europeo di Outsider Art, tramite progetti artistici che coinvolgono altre realtà simili. Ne è un esempio l'avvincente esperimento di contaminazione "Match de Catch", realizzato con il CEC la Hesse di Vielsalm, culminato nella produzione di opere da parte di Gianni Pacinotti (Gipi), Ursula Ferrara, Riccardo Bargellini, i fumettisti Dominique Goblet, Thierry Van Hasselt, Oliver Deprez e Vincent Fortemps, del collettivo Frémok, tra gli altri, che hanno partecipato insieme ad altrettanti artisti outsider a una residenza di due settimane basata sul lavoro congiunto artista/artista outsider.
Il Centro di Attività “La Tinaia” nasce all’interno dell’ospedale psichiatrico V. Chiarugi di Firenze a metà degli anni Settanta su iniziativa di un gruppo di operatori come spazio di espressione creativa per i ricoverati dei reparti. Tra le centinaia di persone che hanno frequentato “La Tinaia”, molti gli autori da considerarsi personalità artistiche significative. Le opere di alcuni di loro sono presenti da anni nelle più importanti collezioni pubbliche e private d’arte: Collection de l’Art Brut di Losanna, L’Aracine di Parigi, Musèe d’Art Moderne di Villenueve-d’Ascq, Outsider Collection di Monica Kinley a Londra, Phillis Kind gallery di Chicago e New York, Mad Musée di Liegi. Più di 150 esposizioni realizzate dagli anni Settanta ai nostri giorni.
16
luglio 2011
Ero convinto di essere un mito. La Tinaia e Blu Cammello. Dipinti
Dal 16 luglio al 16 agosto 2011
arte moderna
Location
IL CHIODO DI SERMONETA
Sermoneta, Piazza Del Popolo, 13, (Latina)
Sermoneta, Piazza Del Popolo, 13, (Latina)
Orario di apertura
10,00-13,30 17,00-21,00
Vernissage
16 Luglio 2011, h.18,30
Autore
Curatore