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Eroi eroine. Iconologia e simulacro
Miti, eroi di mondi lontani e supereroi del tempo presente, personaggi del mondo delle fiabe e dei
romanzi, dei fumetti, del cinema, dei cartoons e della pubblicità sono i protagonisti della mostra
Eroi Eroine. Iconologia e simulacro.
Comunicato stampa
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Miti, eroi di mondi lontani e supereroi del tempo presente, personaggi del mondo delle fiabe e dei
romanzi, dei fumetti, del cinema, dei cartoons e della pubblicità sono i protagonisti della mostra
Eroi Eroine. Iconologia e simulacro. La mostra, infatti, attraverso la messa in scena di queste figure
affascinanti che hanno segnato e caratterizzato la storia delle immagini dall’antichità ad oggi, vuole
presentare un percorso che racconta la storia di questi personaggi fantastici. Gli artisti Maura Banfo,
Roxy in the Box, Jan Fabre, Pierre Klossowsky, Oleg Kulik, Paolo Leonardo, Andrea Massaioli,
Francesco Sena, Anne Schneider, Diego Scroppo, Mary Sue e Hung Tung-Lu diventano i registi di
una pièce di attori-eroi: Lancillotto e Gulliver, Alice e Sailor Moon, Padre Pio e il Tuffatore di
Paestum, la ballerina di Degas e il Chupa Chups, Ippocrate e i fratelli Lumière, i Vinti e gli antieroi.
Un cast di icone, di figure, che diviene un luogo per scoprire i valori simbolici e culturali dei
“nostri” eroi.
I fiabeschi spazi del Castello di Rivalta si trasformano in un gigantesco libro di racconti per
immagini, una successione di avventure e avvenimenti di mondi e personaggi seducenti che
raccontano la storia della società attuale. L’esposizione, così, inquadra la possibilità altra dell’arte
del presente di “risignificare” l’immagine nella società globalizzata, società nella quale l’immagine
è divenuta uno strumento d’invasione mediatica di superficie.
Eroi Eroine. Iconologia e Simulacro si fonda su alcune riflessioni che hanno accompagnato la
“storia delle idee” dal secolo scorso ad oggi soffermandosi, in modo particolare, su un momento
determinante della “storia delle immagini” di cui il sociologo e filosofo francese Jean Baudrillard è
stato attento narratore. L’estinzione del reale e la nascita dell’iperreale, la sparizione dell’arte e il
grande tema del simulacro, sono, assieme alle nuove prospettive costituite dalla società
dell’immagine e dell’iperconsumo simbolico-visuale, gli assunti attorno ai quali la mostra mette in
evidenza la possibilità dell’arte attuale di ritagliarsi uno spazio di significato restituendo dignità
all’immagine stessa.
Così, Sick pharmacy di Diego Scroppo si presenta come l’insegna logo della mostra, la
croce rovesciata della farmacia col suo angelo “in caduta” ci inserisce in questo mondo di icone, di
eroi ed eroine che ci narrano le loro avventure. Lancillotto-Jan Fabre che combatte contro se stesso;
Napoleone-Kulik trionfante nella piazza Rossa di Mosca; Sailor Moon di Hung Tung-Lu, l’eroina
manga rappresentata davanti ad una riproduzione di una pala d’altare pre-rinascimentale; i “santi
eroi”, la Bat Madonna, il Super Jesus e l’Incredibile Pio di Roxy in the Box; Alice nel paese delle
meraviglie di Maura Banfo, raccontata dalle mani sagge e sicure della nonna; l’ormai invecchiata
ballerina di Degas di Anne Schneider; il Tuffatore nel suo slancio verso la creazione di una nuova
vita di Andrea Massaioli; la lolita Mary Sue intenta a consumare il suo Chupa Chups gigante; gli
eroi Vinti di Francesco Sena; i frame cinematografici di Paolo Leonardo; il Gulliver di Pierre
Klossowski, diventano i protagonisti di una messa in scena, di una battaglia contro l’iperconsumo
dell’immagine mediatica per tornare ad essere eroi, per riconquistare la loro dignità di “immagini di
senso”. In questo confronto-combattimento, questo estenuante corpo a corpo con la globalizzazione
comunicativa, le opere in mostra diventano rappresentazione delle metamorfosi dell’esistenza,
messa in discussione del pensiero sul visibile, produzione di realtà e di riflessione, creazione. Eroi
Eroine. Iconologia e simulacro evidenzia, così, questo cortocircuito che l’arte è in grado di
innestare per provare a rileggere le immagini come veicoli di conoscenza e di riflessione, come
spazio critico per ricodificare il concetto e la pratica della seduzione, di quel rituale dello “scambio
simbolico” dell’opera d’arte che prevede, immancabilmente, la partecipazione di due persone:
l’autore e lo spettatore.
La mostra si avvale delle prestigiose collaborazioni del Dipartimento Educazione del
Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e della Délégation Culturelle de Turin
Ambassade de France en Italie.
romanzi, dei fumetti, del cinema, dei cartoons e della pubblicità sono i protagonisti della mostra
Eroi Eroine. Iconologia e simulacro. La mostra, infatti, attraverso la messa in scena di queste figure
affascinanti che hanno segnato e caratterizzato la storia delle immagini dall’antichità ad oggi, vuole
presentare un percorso che racconta la storia di questi personaggi fantastici. Gli artisti Maura Banfo,
Roxy in the Box, Jan Fabre, Pierre Klossowsky, Oleg Kulik, Paolo Leonardo, Andrea Massaioli,
Francesco Sena, Anne Schneider, Diego Scroppo, Mary Sue e Hung Tung-Lu diventano i registi di
una pièce di attori-eroi: Lancillotto e Gulliver, Alice e Sailor Moon, Padre Pio e il Tuffatore di
Paestum, la ballerina di Degas e il Chupa Chups, Ippocrate e i fratelli Lumière, i Vinti e gli antieroi.
Un cast di icone, di figure, che diviene un luogo per scoprire i valori simbolici e culturali dei
“nostri” eroi.
I fiabeschi spazi del Castello di Rivalta si trasformano in un gigantesco libro di racconti per
immagini, una successione di avventure e avvenimenti di mondi e personaggi seducenti che
raccontano la storia della società attuale. L’esposizione, così, inquadra la possibilità altra dell’arte
del presente di “risignificare” l’immagine nella società globalizzata, società nella quale l’immagine
è divenuta uno strumento d’invasione mediatica di superficie.
Eroi Eroine. Iconologia e Simulacro si fonda su alcune riflessioni che hanno accompagnato la
“storia delle idee” dal secolo scorso ad oggi soffermandosi, in modo particolare, su un momento
determinante della “storia delle immagini” di cui il sociologo e filosofo francese Jean Baudrillard è
stato attento narratore. L’estinzione del reale e la nascita dell’iperreale, la sparizione dell’arte e il
grande tema del simulacro, sono, assieme alle nuove prospettive costituite dalla società
dell’immagine e dell’iperconsumo simbolico-visuale, gli assunti attorno ai quali la mostra mette in
evidenza la possibilità dell’arte attuale di ritagliarsi uno spazio di significato restituendo dignità
all’immagine stessa.
Così, Sick pharmacy di Diego Scroppo si presenta come l’insegna logo della mostra, la
croce rovesciata della farmacia col suo angelo “in caduta” ci inserisce in questo mondo di icone, di
eroi ed eroine che ci narrano le loro avventure. Lancillotto-Jan Fabre che combatte contro se stesso;
Napoleone-Kulik trionfante nella piazza Rossa di Mosca; Sailor Moon di Hung Tung-Lu, l’eroina
manga rappresentata davanti ad una riproduzione di una pala d’altare pre-rinascimentale; i “santi
eroi”, la Bat Madonna, il Super Jesus e l’Incredibile Pio di Roxy in the Box; Alice nel paese delle
meraviglie di Maura Banfo, raccontata dalle mani sagge e sicure della nonna; l’ormai invecchiata
ballerina di Degas di Anne Schneider; il Tuffatore nel suo slancio verso la creazione di una nuova
vita di Andrea Massaioli; la lolita Mary Sue intenta a consumare il suo Chupa Chups gigante; gli
eroi Vinti di Francesco Sena; i frame cinematografici di Paolo Leonardo; il Gulliver di Pierre
Klossowski, diventano i protagonisti di una messa in scena, di una battaglia contro l’iperconsumo
dell’immagine mediatica per tornare ad essere eroi, per riconquistare la loro dignità di “immagini di
senso”. In questo confronto-combattimento, questo estenuante corpo a corpo con la globalizzazione
comunicativa, le opere in mostra diventano rappresentazione delle metamorfosi dell’esistenza,
messa in discussione del pensiero sul visibile, produzione di realtà e di riflessione, creazione. Eroi
Eroine. Iconologia e simulacro evidenzia, così, questo cortocircuito che l’arte è in grado di
innestare per provare a rileggere le immagini come veicoli di conoscenza e di riflessione, come
spazio critico per ricodificare il concetto e la pratica della seduzione, di quel rituale dello “scambio
simbolico” dell’opera d’arte che prevede, immancabilmente, la partecipazione di due persone:
l’autore e lo spettatore.
La mostra si avvale delle prestigiose collaborazioni del Dipartimento Educazione del
Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e della Délégation Culturelle de Turin
Ambassade de France en Italie.
12
giugno 2010
Eroi eroine. Iconologia e simulacro
Dal 12 giugno al 18 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CASTELLO DI RIVALTA
Rivalta Di Torino, Via Giuseppe Orsini, 1, (Torino)
Rivalta Di Torino, Via Giuseppe Orsini, 1, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15-19 - sabato e domenica 10-19
Vernissage
12 Giugno 2010, ore 18 preview per la stampa alle ore 17.15.
Autore
Curatore