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Eros Bonamini – prima pAReTe
Inaugurazione dell’installazione dell’artista e allestimento di alcune sue opere dal titolo “Vanitas Cronotopografie” che appartengono al ciclo degli Acciai (anni 2000)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GALLERIA D’ARTE MODERNA ACHILLE FORTI
PALAZZO DELLA RAGIONE, VERONA
EROS BONAMINI
prima pAReTe
a cura di Patrizia Nuzzo
INAUGURAZIONE MERCOLEDÌ 15 MARZO ORE 17.00
Intervengono
Antonia Pavesi, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Verona
Eristeo Banali, responsabile del progetto espositivo “Spazio-Tempo nell’opera di Eros Bonamini”
Claudio Cerritelli, curatore della mostra “Eros Bonamini. Scrittura-Gesto-Tempo” presso la Casa
del Mantegna di Mantova
Patrizia Nuzzo, responsabile Direzione Artistica GAM, curatrice del progetto Eros Bonamini prima
pAReTe
Mercoledì 15 marzo alle ore 17.00 la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti inaugura a
Palazzo della Ragione EROS BONAMINI. prima pAReTe, con la presentazione di una
installazione dell’artista Eros Bonamini allestita fino al 31 maggio 2017.
prima pAReTe è uno spazio collocato all’ingresso del percorso di visita, una parete espositiva che
si innesta sulla struttura della Torre Mozza e si connota quasi spontaneamente come luogo
riservato alle ‘prime’, agli eventi di attualità che la Galleria promuove - una donazione, un premio,
una collaborazione con diverse istituzioni - in sinergia con i soggetti del mondo dell'arte dentro e
fuori il territorio.
Con prima pAReTe si vuole dare vita ad un progetto espositivo dinamico dedicato ad ospitare
periodicamente in galleria nuovi contenuti con un focus particolare sull’arte contemporanea.
In quest’ambito si inserisce l’allestimento di alcune opere di Eros Bonamini dal titolo
Vanitas Cronotopografie che appartengono al ciclo degli Acciai (anni 2000). L’iniziativa - in
corso dal 15 marzo al 31 maggio - nasce in sinergia con alcune rassegne dedicate all'artista in
questi mesi, quali la mostra Spazio – Tempo, a cura di Simona Zava, allestita a Senigallia presso
la Rocca Roveresca (5 novembre 2016 - 26 febbraio 2017) e Scrittura-Gesto-Tempo, a cura di
Claudio Cerritelli, che si inaugura in questi giorni a Mantova alla Casa del Mantegna (3 marzo - 25
aprile 2017).
La ricerca di Bonamini si sviluppa principalmente attorno al tema del rapporto dell’uomo
contemporaneo con il tempo e lo spazio.
“Scritture di tempi e spazi”, le sue Cronotopografie costituiscono una sorta di mappa, una
registrazione delle tracce che strumenti, materiali e interventi segnici di natura diversa rilasciano
sulla materia nell’intervallo di tempo in cui si dispiega l’azione creativa, con il suo processo
metamorfico.
“E' il motivo elementare della linea - scrive Patrizia Nuzzo - che qui costruisce il percorso in ritmi
difformi, ad evidenziare quella dialettica, non dualistica, tra i sontuosi lavori barocchi e le
rarefazioni minimali. E nel fluire di questo racconto di scritture diverse ma complementari, s’innalza
la scansione lirica di un tempo virtuale e di uno spazio interiore, che si contraggono alla tangibilità
della materia e al trascorrere del tempo ‘reale’ in una tensione enigmatica del processo creativo
aperta, senza drammi, allo stupore della forza liberatrice dell’arte e al sortilegio di un significato
altro e inusitato”.
E, a proposito della recente serie degli Acciai, Claudio Cerritelli osserva: “...l’idea induce a una
riflessione sul tempo e sulla transitorietà della vita, constatazione non solo della sua brevità, ma
soprattutto del valore effimero dell’esperienza umana in relazione all’infinito vuoto che il tempo
disperde nell’infinito niente. Il valore simbolico di questo tema esistenziale e filosofico è filtrato e
commisurato alle nuove prerogative formali che l’acciaio consente di sprigionare in relazione alle
dinamiche dell’intervento gestuale”.
Eros Bonamini. Note biografiche
Bonamini (Verona, 1942-2012) esordisce negli anni Settanta con la serie dei Cementi utilizzando
un medium povero, l’intonaco, che stende sulla tela e incide con un chiodo o con una mina in una
sequenza di linee graffite uguali tra loro. Il segno si diversifica in virtù della resistenza che la
materia vi oppone: l’intonaco tende infatti ad asciugarsi ed il solco iniziale si trasforma
progressivamente in un graffio leggero. Il tempo fisico modifica i segni del fare. A questo concetto
si lega quello delle Cronotopografie (scritture di spazio e di tempo) termine con cui, d'ora in poi,
l'artista identifica le sue creazioni. Ai Cementi fanno seguito i cicli dei nastri e degli inchiostri
mentre, tra gli anni ’70 e ’80, Bonamini dà vita ad una serie di opere per assorbimento dove il
dilagare del segno si genera per contatto - tramite un pennarello - o in modo diretto per iniezione
del colore sulla tela; così la morfologia dell’icona e il concetto di durata finiscono per coincidere in
un tutt’uno tautologico. Negli anni ’80-‘90 i lavori dell'artista mostrano sequenze di motivi
elementari (punti, linee, parole, macchie, grovigli di segni, greche, labirinti, spirali) sovrapposti sulla
tela in un repertorio stratigrafico di interventi. Della fine degli anni ’90 sono le tele combuste e le
opere in plexiglass che proseguono negli anni 2000, quando Bonamini inaugura la serie delle
Vanitas Cronotopografie: lastre di acciaio specchiante su cui interviene con la fiamma ossidrica,
l’ascia e altri mezzi. Il metallo bruciato, bucato, slabbrato, si imbarca coinvolgendo la figura dello
spettatore (anch’essa deformata) nella performance che il dilagare del racconto-segno genera nel
tempo-attesa. Il termine Vanitas rimanda alla precarietà, alla transitorietà, a quel passaggio fugace
che accomuna, nel gioco della vita e dell'arte, il fruitore e lo statuto dell’opera.
Ufficio stampa
Giovanna Ambrosano (Civita Tre Venezie)
ambrosano@civitatrevenezie.it ; 041 2725912 ; 338 4546387
Per maggiori informazioni:
Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
Palazzo della Ragione
Cortile Mercato Vecchio,6 - 37121 Verona
tel. 045.8001903 - fax 045.8031394
www.palazzodellaragioneverona.it
PALAZZO DELLA RAGIONE, VERONA
EROS BONAMINI
prima pAReTe
a cura di Patrizia Nuzzo
INAUGURAZIONE MERCOLEDÌ 15 MARZO ORE 17.00
Intervengono
Antonia Pavesi, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Verona
Eristeo Banali, responsabile del progetto espositivo “Spazio-Tempo nell’opera di Eros Bonamini”
Claudio Cerritelli, curatore della mostra “Eros Bonamini. Scrittura-Gesto-Tempo” presso la Casa
del Mantegna di Mantova
Patrizia Nuzzo, responsabile Direzione Artistica GAM, curatrice del progetto Eros Bonamini prima
pAReTe
Mercoledì 15 marzo alle ore 17.00 la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti inaugura a
Palazzo della Ragione EROS BONAMINI. prima pAReTe, con la presentazione di una
installazione dell’artista Eros Bonamini allestita fino al 31 maggio 2017.
prima pAReTe è uno spazio collocato all’ingresso del percorso di visita, una parete espositiva che
si innesta sulla struttura della Torre Mozza e si connota quasi spontaneamente come luogo
riservato alle ‘prime’, agli eventi di attualità che la Galleria promuove - una donazione, un premio,
una collaborazione con diverse istituzioni - in sinergia con i soggetti del mondo dell'arte dentro e
fuori il territorio.
Con prima pAReTe si vuole dare vita ad un progetto espositivo dinamico dedicato ad ospitare
periodicamente in galleria nuovi contenuti con un focus particolare sull’arte contemporanea.
In quest’ambito si inserisce l’allestimento di alcune opere di Eros Bonamini dal titolo
Vanitas Cronotopografie che appartengono al ciclo degli Acciai (anni 2000). L’iniziativa - in
corso dal 15 marzo al 31 maggio - nasce in sinergia con alcune rassegne dedicate all'artista in
questi mesi, quali la mostra Spazio – Tempo, a cura di Simona Zava, allestita a Senigallia presso
la Rocca Roveresca (5 novembre 2016 - 26 febbraio 2017) e Scrittura-Gesto-Tempo, a cura di
Claudio Cerritelli, che si inaugura in questi giorni a Mantova alla Casa del Mantegna (3 marzo - 25
aprile 2017).
La ricerca di Bonamini si sviluppa principalmente attorno al tema del rapporto dell’uomo
contemporaneo con il tempo e lo spazio.
“Scritture di tempi e spazi”, le sue Cronotopografie costituiscono una sorta di mappa, una
registrazione delle tracce che strumenti, materiali e interventi segnici di natura diversa rilasciano
sulla materia nell’intervallo di tempo in cui si dispiega l’azione creativa, con il suo processo
metamorfico.
“E' il motivo elementare della linea - scrive Patrizia Nuzzo - che qui costruisce il percorso in ritmi
difformi, ad evidenziare quella dialettica, non dualistica, tra i sontuosi lavori barocchi e le
rarefazioni minimali. E nel fluire di questo racconto di scritture diverse ma complementari, s’innalza
la scansione lirica di un tempo virtuale e di uno spazio interiore, che si contraggono alla tangibilità
della materia e al trascorrere del tempo ‘reale’ in una tensione enigmatica del processo creativo
aperta, senza drammi, allo stupore della forza liberatrice dell’arte e al sortilegio di un significato
altro e inusitato”.
E, a proposito della recente serie degli Acciai, Claudio Cerritelli osserva: “...l’idea induce a una
riflessione sul tempo e sulla transitorietà della vita, constatazione non solo della sua brevità, ma
soprattutto del valore effimero dell’esperienza umana in relazione all’infinito vuoto che il tempo
disperde nell’infinito niente. Il valore simbolico di questo tema esistenziale e filosofico è filtrato e
commisurato alle nuove prerogative formali che l’acciaio consente di sprigionare in relazione alle
dinamiche dell’intervento gestuale”.
Eros Bonamini. Note biografiche
Bonamini (Verona, 1942-2012) esordisce negli anni Settanta con la serie dei Cementi utilizzando
un medium povero, l’intonaco, che stende sulla tela e incide con un chiodo o con una mina in una
sequenza di linee graffite uguali tra loro. Il segno si diversifica in virtù della resistenza che la
materia vi oppone: l’intonaco tende infatti ad asciugarsi ed il solco iniziale si trasforma
progressivamente in un graffio leggero. Il tempo fisico modifica i segni del fare. A questo concetto
si lega quello delle Cronotopografie (scritture di spazio e di tempo) termine con cui, d'ora in poi,
l'artista identifica le sue creazioni. Ai Cementi fanno seguito i cicli dei nastri e degli inchiostri
mentre, tra gli anni ’70 e ’80, Bonamini dà vita ad una serie di opere per assorbimento dove il
dilagare del segno si genera per contatto - tramite un pennarello - o in modo diretto per iniezione
del colore sulla tela; così la morfologia dell’icona e il concetto di durata finiscono per coincidere in
un tutt’uno tautologico. Negli anni ’80-‘90 i lavori dell'artista mostrano sequenze di motivi
elementari (punti, linee, parole, macchie, grovigli di segni, greche, labirinti, spirali) sovrapposti sulla
tela in un repertorio stratigrafico di interventi. Della fine degli anni ’90 sono le tele combuste e le
opere in plexiglass che proseguono negli anni 2000, quando Bonamini inaugura la serie delle
Vanitas Cronotopografie: lastre di acciaio specchiante su cui interviene con la fiamma ossidrica,
l’ascia e altri mezzi. Il metallo bruciato, bucato, slabbrato, si imbarca coinvolgendo la figura dello
spettatore (anch’essa deformata) nella performance che il dilagare del racconto-segno genera nel
tempo-attesa. Il termine Vanitas rimanda alla precarietà, alla transitorietà, a quel passaggio fugace
che accomuna, nel gioco della vita e dell'arte, il fruitore e lo statuto dell’opera.
Ufficio stampa
Giovanna Ambrosano (Civita Tre Venezie)
ambrosano@civitatrevenezie.it ; 041 2725912 ; 338 4546387
Per maggiori informazioni:
Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
Palazzo della Ragione
Cortile Mercato Vecchio,6 - 37121 Verona
tel. 045.8001903 - fax 045.8031394
www.palazzodellaragioneverona.it
15
marzo 2017
Eros Bonamini – prima pAReTe
Dal 15 marzo al 31 maggio 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA ACHILLE FORTI
Verona, Cortile Del Mercato Vecchio, (Verona)
Verona, Cortile Del Mercato Vecchio, (Verona)
Vernissage
15 Marzo 2017, ore 17
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Autore
Curatore