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Eroticamente
Eroticamente vuol essere un incontro di relazioni tra la visione del mondo erotico e le esperienze soggettive dei 36 artisti invitati, e al contempo un omaggio alla divinità dell’Amore, Eros, così ben definita da Platone nel dialogo col titolo Simposio.
Comunicato stampa
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Eroticamente
Eroticamente vuol essere un incontro di relazioni tra la visione del mondo erotico e le esperienze soggettive dei 36 artisti invitati, e al contempo un omaggio alla divinità dell’Amore, Eros, così ben definita da Platone nel dialogo col titolo Simposio.
In esso infatti Platone diede ad Eros un ruolo nuovo rispetto alla tradizione che vedeva e sentiva la divinità dell’Amore come simbolo della coesione interna dell'universo e della forza attrattiva che spinge gli elementi della natura ad unirsi tra loro.
Così Eros da una parte diventò sinonimo di amore del sapere, inteso come filosofia di vita, e dall’altra il medium per eccellenza della comunicazione, cioè il messaggero tra le divinità e gli uomini e viceversa.
Pertanto voglio associare e rendere partecipe all’essenza del mondo artistico contemporaneo questo nuovo aspetto platonico connotante proprio la natura di Eros, oggi sempre presente ed attuale.
Quindi in filosofia, come nel mondo dell’arte ove si mantenga sullo sfondo una dimensione ontologica della verità o delle verità, Eros assume una forma di forza vitale che muove la curiosità di ricerca dei sensi e del pensiero. Una curiosità ed una meraviglia che vivono dentro di noi e ci spingono all’azione conoscitiva ed all’idea di un amore come forma di conoscenza verso il mondo esteriore ed interiore, e al contempo ad un’attività artistica verso le relazioni che diventano forma della ricerca.
Questa peculiarità di Eros è insita nella sua origine ed essenza che narrò Socrate per bocca di Diotima sacerdotessa di Mantinea, nel simposio a casa di Agatone, dicendo che quando nacque Afrodite, gli dèi si riunirono a banchetto, e c'era fra loro Poros, figlio di Metis. Terminato il pranzo, arrivò per mendicare, data l'occasione festiva, Penia , e girava intorno alle porte.
Ordunque Poros, ubriaco di nettare, il vino non esisteva ancora, entrò nel giardino di Zeus e appesantito com'era si addormentò.
Allora Penia, meditando nella sua indigenza di avere un figlio da Poros, gli si distese accanto e concepì Eros. Ed è per questo che Eros è divenuto seguace e ministro di Afrodite, in quanto fu concepito nel giorno della sua nascita e nel contempo è per sua natura amante del bello.
Perciò in quanto figlio di Poros e di Penia, Eros si trova in questa condizione: in primo luogo è sempre povero e tutt'altro che tenero e bello, come invece ritengono i più, anzi è molto aspro, incolto, sempre scalzo e senza casa, e si sdraia sulla terra nuda, dormendo all'aperto davanti alle porte e per le strade secondo la natura di sua madre, e sempre accompagnato dall'indigenza. Invece da parte di padre insidia i belli e i virtuosi, in quanto è coraggioso e ardito e veemente, e cacciatore astuto, sempre pronto a tessere intrighi, avido di sapienza, ricco di risorse, e per tutta la vita innamorato del sapere, mago ingegnoso e incantatore e sofista. E la sua natura non è di un immortale né mortale.
Così Eros non è bello e non è neanche buono, ma un qualcosa di mezzo tra bello e brutto, tra buono e cattivo, tra mortale e immortale, un essere intermedio, un dèmone sempre inquieto, tra il divino e l'umano, quel demone che ognuno porta dentro di sé amando.
Quindi il sentiero filosofico-erotico intrecciato col mondo dell’arte, sviluppa l'idea dell'Amore, Eros come forma di conoscenza, che diventa un metodo esprimibile e rappresentabile attraverso il pensiero del filosofo e la mano del singolo artista.
Il metodo dell’amore platonico, per noi Eros e Logos amore e pensiero cioè Eroticamente, è un metodo universale poiché ci innalza fino ad un punto di vista dal quale osserviamo senza pregiudizi tutto ciò che è. E contemporaneamente è l’istinto attivo che ci spinge alla conoscenza verso l’ignoto e verso ciò che ci manca e al contempo, sotto la nostra responsabilità, ci eleva al di sopra della nostra condizione mortale. Così la visione erotica del mondo intrecciandosi con quella artistica in perfetto equilibrio disvelano all’uomo ciò che desidera nel suo abitare il tempo.
Filippo Rolla
Eroticamente vuol essere un incontro di relazioni tra la visione del mondo erotico e le esperienze soggettive dei 36 artisti invitati, e al contempo un omaggio alla divinità dell’Amore, Eros, così ben definita da Platone nel dialogo col titolo Simposio.
In esso infatti Platone diede ad Eros un ruolo nuovo rispetto alla tradizione che vedeva e sentiva la divinità dell’Amore come simbolo della coesione interna dell'universo e della forza attrattiva che spinge gli elementi della natura ad unirsi tra loro.
Così Eros da una parte diventò sinonimo di amore del sapere, inteso come filosofia di vita, e dall’altra il medium per eccellenza della comunicazione, cioè il messaggero tra le divinità e gli uomini e viceversa.
Pertanto voglio associare e rendere partecipe all’essenza del mondo artistico contemporaneo questo nuovo aspetto platonico connotante proprio la natura di Eros, oggi sempre presente ed attuale.
Quindi in filosofia, come nel mondo dell’arte ove si mantenga sullo sfondo una dimensione ontologica della verità o delle verità, Eros assume una forma di forza vitale che muove la curiosità di ricerca dei sensi e del pensiero. Una curiosità ed una meraviglia che vivono dentro di noi e ci spingono all’azione conoscitiva ed all’idea di un amore come forma di conoscenza verso il mondo esteriore ed interiore, e al contempo ad un’attività artistica verso le relazioni che diventano forma della ricerca.
Questa peculiarità di Eros è insita nella sua origine ed essenza che narrò Socrate per bocca di Diotima sacerdotessa di Mantinea, nel simposio a casa di Agatone, dicendo che quando nacque Afrodite, gli dèi si riunirono a banchetto, e c'era fra loro Poros, figlio di Metis. Terminato il pranzo, arrivò per mendicare, data l'occasione festiva, Penia , e girava intorno alle porte.
Ordunque Poros, ubriaco di nettare, il vino non esisteva ancora, entrò nel giardino di Zeus e appesantito com'era si addormentò.
Allora Penia, meditando nella sua indigenza di avere un figlio da Poros, gli si distese accanto e concepì Eros. Ed è per questo che Eros è divenuto seguace e ministro di Afrodite, in quanto fu concepito nel giorno della sua nascita e nel contempo è per sua natura amante del bello.
Perciò in quanto figlio di Poros e di Penia, Eros si trova in questa condizione: in primo luogo è sempre povero e tutt'altro che tenero e bello, come invece ritengono i più, anzi è molto aspro, incolto, sempre scalzo e senza casa, e si sdraia sulla terra nuda, dormendo all'aperto davanti alle porte e per le strade secondo la natura di sua madre, e sempre accompagnato dall'indigenza. Invece da parte di padre insidia i belli e i virtuosi, in quanto è coraggioso e ardito e veemente, e cacciatore astuto, sempre pronto a tessere intrighi, avido di sapienza, ricco di risorse, e per tutta la vita innamorato del sapere, mago ingegnoso e incantatore e sofista. E la sua natura non è di un immortale né mortale.
Così Eros non è bello e non è neanche buono, ma un qualcosa di mezzo tra bello e brutto, tra buono e cattivo, tra mortale e immortale, un essere intermedio, un dèmone sempre inquieto, tra il divino e l'umano, quel demone che ognuno porta dentro di sé amando.
Quindi il sentiero filosofico-erotico intrecciato col mondo dell’arte, sviluppa l'idea dell'Amore, Eros come forma di conoscenza, che diventa un metodo esprimibile e rappresentabile attraverso il pensiero del filosofo e la mano del singolo artista.
Il metodo dell’amore platonico, per noi Eros e Logos amore e pensiero cioè Eroticamente, è un metodo universale poiché ci innalza fino ad un punto di vista dal quale osserviamo senza pregiudizi tutto ciò che è. E contemporaneamente è l’istinto attivo che ci spinge alla conoscenza verso l’ignoto e verso ciò che ci manca e al contempo, sotto la nostra responsabilità, ci eleva al di sopra della nostra condizione mortale. Così la visione erotica del mondo intrecciandosi con quella artistica in perfetto equilibrio disvelano all’uomo ciò che desidera nel suo abitare il tempo.
Filippo Rolla
01
agosto 2009
Eroticamente
Dal primo al 09 agosto 2009
arte contemporanea
Location
LABORATORIO DI SCULTURA SGF
Carrara, Via Carriona, 47, (Massa-carrara)
Carrara, Via Carriona, 47, (Massa-carrara)
Vernissage
1 Agosto 2009, ore 21.30 esclusivamente su invito
Autore
Curatore