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EroticaMente. Linee forme e colori della sensualità
Sogni, fantasie, voli appassionati della mente in un racconto variopinto sulla libido narrato da 28 artisti attraverso le rispettive tecniche espressive.
Comunicato stampa
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Sogni, fantasie, voli appassionati della mente in un racconto variopinto sulla libido narrato da 28 artisti attraverso le rispettive tecniche espressive.
Dopo Taormina (maggio 2010), si svolgerà a Roma la seconda edizione di “EroticaMENTE – linee, forme e colori della sensualità”.
Un progetto espositivo che vuole essere un contenitore di tutta quella creatività che rimanda al pensiero erotico e al suo potere sulle emozioni interiori ancor prima della dichiarazione fisica, dalle sue rappresentazioni più metaforiche ed evocative a quelle più provocanti e ciniche, da quelle ‘patinate’ a quelle più dissacratorie.
Tra gli artisti presenti in mostra, di diverse generazioni e aree geografiche, nonché percorsi e livelli di esperienza, spiccano presenze come Mauro Rea, pitto-scultore patafisico, fotografo, poeta, Membro Nembulico dei Profeti Solitari, e Domenico Colantoni, apprezzato e recensito da grandi intellettuali come Alberto Moravia, Michel Foucault, Elio Pecora, Ugo Moretti, ecc., noto sia per l’immensa produzione pittorica che per aver aver realizzato a metà degli anni ’70 una serie di film underground sull’Eros. Saranno presentate in anteprima due sue opere inedite che, tra l’altro, faranno parte di una prossima importante personale.
Il video “Anagramma” è realizzato dall’artista Luciano Fadini in collaborazione con Angelo Sina.
(Testo introduttivo di Donato Di Poce)
“Il bacio rivela il materialismo dell’Anima”
Donato Di Poce
Il bellissimo e suggestivo titolo “EroticaMENTE”, di questa rassegna artistica, curata da Eva Czerkl,(già alla seconda edizione dopo quella dello scorso anno a Taormina), è anche indicativo della concezione dell'eros nell'arte, nostro e della curatrice. L'Eros, inteso come un insieme di sentimento, di amore, di affetto e di creatività, tende verso l'intuizione delle situazioni, verso l'attribuzione di significato sensibile, verso la comprensione della totalità della propria intimità e della relazione con il mondo.
Una concezione ben lontana dal semplice uso ed esposizione del corpo nella società contemporanea, che rasenta spesso la pornografia e lontanissima dalla ricerca di una nuova ARS AMANDI o dell'intimità e verità esistenziale ed estetica. L'eros insomma è concepito come una risorsa mentale ben lontana dallo squallore del corpo e dell'eros mercificato e pensato a fini pubblicitari (non c'è profumo, motocicletta, automobile, rivista, etc...che non sfrutti il nudo). E diciamolo pure, la nostra società attuale è ancora troppo appiattita sia sul vecchio maschilismo arrogante, omofobo, sessuofobo e intollerante nei confronti della sessualità della donna.
Lo avevano ben inteso Bataille, ( che sottolineava 3 forme di erotismo “...Dei corpi, dei cuori e dell'erotismo sacro” ), Sade (Filosofia nel Boudoir), Miller ( Sexsus, Plexus, Nexsus), Anais Nin (Il Delta di Venere), se ancora oggi sono insuperati maestri di Erotismo nella letteratura. E se facciamo un rapido exursus nell'Arte del '900, vediamo come sia diffusa e centrale la riflessione e l'espressione sull'Eros (da Matisse a Picasso, da Rodin a Modiglioni, da Schiele a Dalì, etc...), senza dimenticare i medium espressivi come il cinema (ricordiamo su tutti “L’Ultimo Tango a Parigi” di Bertolucci), la fotografia (da Mapplethorp a Newton, da Weston ad Araki, da Ray a Brandt), e il fumetto (Crepax e Manara).
Scriveva Bataille: “L'eccesso di nudità nella rappresentazione contemporanea, ha demonizzato l'erotismo e la feticizzazione dell'immagine, ha preso il posto dell'immaginario erotico” . Bataille, che resta il primo autore a scrivere un'opera, “Le lacrime di Eros”, sulla rappresentazione estetica dell'Eros nell'Arte, dal Medioevo sino al Surrealismo. Lo sviluppo successivo nell'arte contemporanea e il successo che continua a riscuotere il tema dell'EROS nell'Arte, impone una riflessione.
Personalmente inizierei, evidenziando l'importanza centrale dell'Eros di due capolavori artistici quali “L'Origine du monde” di Courbet e “Les Demoiselles d'Avignon” di Picasso, in quanto la prima, opera un'autentica rivoluzione tematica in pieno clima realista ottocentesco (Courbet, dipinge senza veli e in primo piano il sesso femminile, un’opera ancora più dirompente della Maya Desnuda di Goya); la seconda, perché lega il tema dell'Eros alla rivoluzione tecnica e poetica del '9oo quale è stato il cubismo.
E come dimenticare la lezione che ci viene dal nostro Rinascimento Erotico con Michelangelo, Tiziano, Romano, i fratelli Carracci, Botticelli, (che affrontarono e risolsero con maestria il tema della carnalità e spiritualità del corpo)? Per non dire di Leonardo e il mito dell'Androgino (tema che da solo meriterebbe studi e approfondimenti specifici e preziosi).
Proseguirei con l'analisi delle foto di nudi di Man Ray e i suoi splendidi MANICHINI che insieme alle POUPEE di Bellmer saranno da esempio per generazioni di artisti che hanno poi ripreso e personalizzato il tema, come Andros, Beatrice Morabito, Marla Lombardo, Gizela Malinowska.
Ma tra le cose più importanti da ricordare, citerei la danza erotica della forma e del colore che opera Matisse in dialogo e confronto per tutta la vita con Michelangelo; Picasso, che oltre ad evidenziare il fondamento erotico del cubismo, coglie anche la centralità del rapporto Artista/Modella, l'identificazione con il mito del Minotauro, arrivando praticamente ad una erotizzazione del gesto; Modigliani che cerca e trova la poesia dell'eros attraverso la stilizzazione del corpo femminile sognante, statuario, poetico ed elegante al tempo stesso; Rodin, che trova nel disegno anziché nella scultura, quella purezza di segno e di intimità, anche autoerotizzante e disinibita delle fanciulle; l'espressione d’incantata intimità di Egon Schiele.
Un discorso a parte merita tutto il Surrealismo, per aver indagato sulla scia di Freud, tutte le sfaccettature erotiche dell'inconscio. In particolare, Magritte che riporta il nudo in una dimensione lirica e cosmica; Ray, che è stato il primo a dare al nudo una dimensione artistica e ironica; Delvaux che immagina le donne in una dimensione onirica e mitologica e diventa un artista allucinato dei “Deserti Dell'Amore” di Rimbaud; Dalì che nella sua adorazione della donna e della sua amata Galà, arriva a reinterpretare il mito greco della Venere in chiave modernissima e filosofica, con le sue Veneri dei cassetti sia dipinte che scolpite, i cui cassetti aprono e svelano segreti e misteri del mondo femminile.
Degli Artisti contemporanei famosi a livello internazionale una riflessione particolare meritano le installazioni (poi fotografate) di Vanessa Beecroft, la quale riesce a dare alle sue modelle spesso nude una dimensione Metafisica, e la dimensione scultorea e neoclassica di Robert Mapplethorp, il primo artista ad investigare i misteri e il fascino del corpo maschile senza inibizioni, i nudi espressionisti sempre toccanti di Lucien Freud, le foto erotiche di giochi proibiti di Jan Saudek.
Gli artisti della presente rassegna, di diversa provenienza geografica e generazionale, rispecchiano la riflessione in atto e una molteplicità di linguaggi e di tecniche (dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video) per esprimere i segreti e i misteri dell’Eros e diversi aspetti dell'erotismo, quali: l’intimismo, il senso aptico, la visionarietà, l’irriverenza, l’ironia, l’estasi, la mitologia, il voyerismo, la trasgressione.
Da spettatori, assistiamo con entusiasmo e stupore all’esaltazione della bellezza, armonia e mistero del corpo umano e ad una erotizzazione del corpo e della mente, partecipiamo al disvelamento dei misteri e dei segreti di un io desiderante, alle frantumazioni psicologiche, alla rivelazione di sogni e giochi intimistici e ludici, di menti finalmente libere da pregiudizi e tabù.
Si esce da questa mostra con un arricchimento interiore ed estetico, stilistico e poetico, all’insegna di una Baudeleriana consapevolezza di lusso, calma e voluttà, una rinnovata joie de vivre lasciata libera di esprimere la propria potenzialità, libertà e bellezza desiderante. Il messaggio ultimo di questa mostra sembra essere: “guardami, parlami, toccami, amami “. Ancora una volta, una lezione di libertà, di tolleranza, di amore e di comunicazione.
Tra i partecipanti, spiccano le presenze di Mauro Rea (Le tentazioni di Eva), con un'opera di una selvaggeria primordiale e animalesca, materica e mitologica, eterea e ironica insieme, Domenico Colantoni, storico autore di un capolavoro come Le Icone Balcaniche, qui presente invece con un recentissimo lavoro (Edipo Re) magico e surreale, il video evocativo e incantato di Luciano Fadini (coadiuvato da Angelo Sina), le intense foto metafisiche dei manichini di Carlo De Angelis, i sogni surreali di Omar Olano e le sculture essenziali e visionarie di Bozena Krol Legowska.
* Donato Di Poce, nato a Sora(FR), vive a Milano. E' Poeta, Aforista, Fotografo e Critico d'Arte.
donato.dipoce@libero.it
Dopo Taormina (maggio 2010), si svolgerà a Roma la seconda edizione di “EroticaMENTE – linee, forme e colori della sensualità”.
Un progetto espositivo che vuole essere un contenitore di tutta quella creatività che rimanda al pensiero erotico e al suo potere sulle emozioni interiori ancor prima della dichiarazione fisica, dalle sue rappresentazioni più metaforiche ed evocative a quelle più provocanti e ciniche, da quelle ‘patinate’ a quelle più dissacratorie.
Tra gli artisti presenti in mostra, di diverse generazioni e aree geografiche, nonché percorsi e livelli di esperienza, spiccano presenze come Mauro Rea, pitto-scultore patafisico, fotografo, poeta, Membro Nembulico dei Profeti Solitari, e Domenico Colantoni, apprezzato e recensito da grandi intellettuali come Alberto Moravia, Michel Foucault, Elio Pecora, Ugo Moretti, ecc., noto sia per l’immensa produzione pittorica che per aver aver realizzato a metà degli anni ’70 una serie di film underground sull’Eros. Saranno presentate in anteprima due sue opere inedite che, tra l’altro, faranno parte di una prossima importante personale.
Il video “Anagramma” è realizzato dall’artista Luciano Fadini in collaborazione con Angelo Sina.
(Testo introduttivo di Donato Di Poce)
“Il bacio rivela il materialismo dell’Anima”
Donato Di Poce
Il bellissimo e suggestivo titolo “EroticaMENTE”, di questa rassegna artistica, curata da Eva Czerkl,(già alla seconda edizione dopo quella dello scorso anno a Taormina), è anche indicativo della concezione dell'eros nell'arte, nostro e della curatrice. L'Eros, inteso come un insieme di sentimento, di amore, di affetto e di creatività, tende verso l'intuizione delle situazioni, verso l'attribuzione di significato sensibile, verso la comprensione della totalità della propria intimità e della relazione con il mondo.
Una concezione ben lontana dal semplice uso ed esposizione del corpo nella società contemporanea, che rasenta spesso la pornografia e lontanissima dalla ricerca di una nuova ARS AMANDI o dell'intimità e verità esistenziale ed estetica. L'eros insomma è concepito come una risorsa mentale ben lontana dallo squallore del corpo e dell'eros mercificato e pensato a fini pubblicitari (non c'è profumo, motocicletta, automobile, rivista, etc...che non sfrutti il nudo). E diciamolo pure, la nostra società attuale è ancora troppo appiattita sia sul vecchio maschilismo arrogante, omofobo, sessuofobo e intollerante nei confronti della sessualità della donna.
Lo avevano ben inteso Bataille, ( che sottolineava 3 forme di erotismo “...Dei corpi, dei cuori e dell'erotismo sacro” ), Sade (Filosofia nel Boudoir), Miller ( Sexsus, Plexus, Nexsus), Anais Nin (Il Delta di Venere), se ancora oggi sono insuperati maestri di Erotismo nella letteratura. E se facciamo un rapido exursus nell'Arte del '900, vediamo come sia diffusa e centrale la riflessione e l'espressione sull'Eros (da Matisse a Picasso, da Rodin a Modiglioni, da Schiele a Dalì, etc...), senza dimenticare i medium espressivi come il cinema (ricordiamo su tutti “L’Ultimo Tango a Parigi” di Bertolucci), la fotografia (da Mapplethorp a Newton, da Weston ad Araki, da Ray a Brandt), e il fumetto (Crepax e Manara).
Scriveva Bataille: “L'eccesso di nudità nella rappresentazione contemporanea, ha demonizzato l'erotismo e la feticizzazione dell'immagine, ha preso il posto dell'immaginario erotico” . Bataille, che resta il primo autore a scrivere un'opera, “Le lacrime di Eros”, sulla rappresentazione estetica dell'Eros nell'Arte, dal Medioevo sino al Surrealismo. Lo sviluppo successivo nell'arte contemporanea e il successo che continua a riscuotere il tema dell'EROS nell'Arte, impone una riflessione.
Personalmente inizierei, evidenziando l'importanza centrale dell'Eros di due capolavori artistici quali “L'Origine du monde” di Courbet e “Les Demoiselles d'Avignon” di Picasso, in quanto la prima, opera un'autentica rivoluzione tematica in pieno clima realista ottocentesco (Courbet, dipinge senza veli e in primo piano il sesso femminile, un’opera ancora più dirompente della Maya Desnuda di Goya); la seconda, perché lega il tema dell'Eros alla rivoluzione tecnica e poetica del '9oo quale è stato il cubismo.
E come dimenticare la lezione che ci viene dal nostro Rinascimento Erotico con Michelangelo, Tiziano, Romano, i fratelli Carracci, Botticelli, (che affrontarono e risolsero con maestria il tema della carnalità e spiritualità del corpo)? Per non dire di Leonardo e il mito dell'Androgino (tema che da solo meriterebbe studi e approfondimenti specifici e preziosi).
Proseguirei con l'analisi delle foto di nudi di Man Ray e i suoi splendidi MANICHINI che insieme alle POUPEE di Bellmer saranno da esempio per generazioni di artisti che hanno poi ripreso e personalizzato il tema, come Andros, Beatrice Morabito, Marla Lombardo, Gizela Malinowska.
Ma tra le cose più importanti da ricordare, citerei la danza erotica della forma e del colore che opera Matisse in dialogo e confronto per tutta la vita con Michelangelo; Picasso, che oltre ad evidenziare il fondamento erotico del cubismo, coglie anche la centralità del rapporto Artista/Modella, l'identificazione con il mito del Minotauro, arrivando praticamente ad una erotizzazione del gesto; Modigliani che cerca e trova la poesia dell'eros attraverso la stilizzazione del corpo femminile sognante, statuario, poetico ed elegante al tempo stesso; Rodin, che trova nel disegno anziché nella scultura, quella purezza di segno e di intimità, anche autoerotizzante e disinibita delle fanciulle; l'espressione d’incantata intimità di Egon Schiele.
Un discorso a parte merita tutto il Surrealismo, per aver indagato sulla scia di Freud, tutte le sfaccettature erotiche dell'inconscio. In particolare, Magritte che riporta il nudo in una dimensione lirica e cosmica; Ray, che è stato il primo a dare al nudo una dimensione artistica e ironica; Delvaux che immagina le donne in una dimensione onirica e mitologica e diventa un artista allucinato dei “Deserti Dell'Amore” di Rimbaud; Dalì che nella sua adorazione della donna e della sua amata Galà, arriva a reinterpretare il mito greco della Venere in chiave modernissima e filosofica, con le sue Veneri dei cassetti sia dipinte che scolpite, i cui cassetti aprono e svelano segreti e misteri del mondo femminile.
Degli Artisti contemporanei famosi a livello internazionale una riflessione particolare meritano le installazioni (poi fotografate) di Vanessa Beecroft, la quale riesce a dare alle sue modelle spesso nude una dimensione Metafisica, e la dimensione scultorea e neoclassica di Robert Mapplethorp, il primo artista ad investigare i misteri e il fascino del corpo maschile senza inibizioni, i nudi espressionisti sempre toccanti di Lucien Freud, le foto erotiche di giochi proibiti di Jan Saudek.
Gli artisti della presente rassegna, di diversa provenienza geografica e generazionale, rispecchiano la riflessione in atto e una molteplicità di linguaggi e di tecniche (dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video) per esprimere i segreti e i misteri dell’Eros e diversi aspetti dell'erotismo, quali: l’intimismo, il senso aptico, la visionarietà, l’irriverenza, l’ironia, l’estasi, la mitologia, il voyerismo, la trasgressione.
Da spettatori, assistiamo con entusiasmo e stupore all’esaltazione della bellezza, armonia e mistero del corpo umano e ad una erotizzazione del corpo e della mente, partecipiamo al disvelamento dei misteri e dei segreti di un io desiderante, alle frantumazioni psicologiche, alla rivelazione di sogni e giochi intimistici e ludici, di menti finalmente libere da pregiudizi e tabù.
Si esce da questa mostra con un arricchimento interiore ed estetico, stilistico e poetico, all’insegna di una Baudeleriana consapevolezza di lusso, calma e voluttà, una rinnovata joie de vivre lasciata libera di esprimere la propria potenzialità, libertà e bellezza desiderante. Il messaggio ultimo di questa mostra sembra essere: “guardami, parlami, toccami, amami “. Ancora una volta, una lezione di libertà, di tolleranza, di amore e di comunicazione.
Tra i partecipanti, spiccano le presenze di Mauro Rea (Le tentazioni di Eva), con un'opera di una selvaggeria primordiale e animalesca, materica e mitologica, eterea e ironica insieme, Domenico Colantoni, storico autore di un capolavoro come Le Icone Balcaniche, qui presente invece con un recentissimo lavoro (Edipo Re) magico e surreale, il video evocativo e incantato di Luciano Fadini (coadiuvato da Angelo Sina), le intense foto metafisiche dei manichini di Carlo De Angelis, i sogni surreali di Omar Olano e le sculture essenziali e visionarie di Bozena Krol Legowska.
* Donato Di Poce, nato a Sora(FR), vive a Milano. E' Poeta, Aforista, Fotografo e Critico d'Arte.
donato.dipoce@libero.it
26
marzo 2011
EroticaMente. Linee forme e colori della sensualità
Dal 26 marzo al 04 aprile 2011
arte contemporanea
Location
MARGUTTA 51 ART GALLERY
Roma, Via Margutta, 51/a, (Roma)
Roma, Via Margutta, 51/a, (Roma)
Orario di apertura
ore 11 – 13 / 16 – 20 ( inclusi festivi )
Vernissage
26 Marzo 2011, ore 18
Autore
Curatore