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Erwan Ballan
Erwan Ballan colloca la sua ricerca artistica nell’ambito dell’astrazione, indagando i processi di “rigenerazione”della pittura al di là dei frmalismi e della pura citazione post-moderna. I materiali che l’artista utilizza vengono usati unicamente per il loro valore intrinseco e la questione del colore è secondaria, quasi facoltativa; egli si serve infatti, per creare le sue opere, solo di legni, vetri e silicone colorato con pigmenti naturali
Comunicato stampa
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Nella sperimentazione artistica Erwan Ballan, la pittura, comunemente decodificata come ricopertura, è il prodotto di un incontro violento tra materiali, dove uno ha la funzione di supporto e l'altro di superficie invisibile. Attraverso questi materiali si scopre una condensazione materica del colore. Sul vetro che diviene schermo per la vista e supporto del visibile, sguardo e pittura, s'incontrano. Essi hanno un appuntamento dove è lo spettatore a fissarne il momento, a decidere di arretrare o di avanzare nei confronti dell'opera. Sguardo e pittura non s'incontreranno mai, il loro incontro sarà parziale e sarà difficile stabilire quale dei due protagonosti si presenterà all'apuntamento e la ragione per cui lo farà. Può essere l'impossibità di costringere una coabitazione due spazi, divisi da un vetro, che separa quelo dello spettatore da quellodella pittura: non ci sarà allora che un simulacro d'incontro.
Ballan è affascinatodal gesto infantile e primitivo della manipolazione di una materia liquida e vischiosa che diviene incontenibile e fuoriesce dai suoi supporti per debordare dal vetro e per premergli contro.
E' una stratificazione, un taglio verticale in uno spazio dove si possono accumulare o diradare della cultura, dei corpi, della merce, sotto forma della presenza o assenza di colore e di vuoti. Questa trilogia è la costituzione della pittura dell'artista ed è, al tempo stesso, il su modo di esistere e il suo rapporto con la realtà.
Ballan è affascinatodal gesto infantile e primitivo della manipolazione di una materia liquida e vischiosa che diviene incontenibile e fuoriesce dai suoi supporti per debordare dal vetro e per premergli contro.
E' una stratificazione, un taglio verticale in uno spazio dove si possono accumulare o diradare della cultura, dei corpi, della merce, sotto forma della presenza o assenza di colore e di vuoti. Questa trilogia è la costituzione della pittura dell'artista ed è, al tempo stesso, il su modo di esistere e il suo rapporto con la realtà.
12
dicembre 2003
Erwan Ballan
Dal 12 dicembre 2003 al 31 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
THE BOX
Torino, Via Della Rocca, 28, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 28, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle ore 15.00 alle 20.30
o su appuntamento
Vernissage
12 Dicembre 2003, ore 18