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Erwin Olaf – Separation
Separation è sicuramente la serie più introversa ed intimista realizzata dall’artista sino ad ora. I personaggi sono completamente ricoperti da un sottile strato di lattice nero, tuttavia non vi è alcun riferimento ad un gioco erotico bizzarro ed eccentrico, ma viceversa sono volutamente impiegati in maniera simbolica per sottolineare l’isolamento nel quale vivono i personaggi.
Comunicato stampa
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Separation è sicuramente la serie più introversa ed intimista realizzata dall’artista sino ad ora. I personaggi sono completamente ricoperti da un sottile strato di lattice nero, tuttavia non vi è alcun riferimento ad un gioco erotico bizzarro ed eccentrico, ma viceversa sono volutamente impiegati in maniera simbolica per sottolineare l’isolamento nel quale vivono i personaggi.
Un bambino e sua madre sono raffigurati in una casa che, nonostante abbia alle pareti una tappezzeria a fiori (che cambia in ogni fotografia), non trasmette nessun calore o cordialità.
Attraverso una prospettiva ribassata sono narrati differenti momenti della vita del bambino che in ogni fotografia diviene sempre più adulto. Gli occhi del bambino sono sempre ben visibili, mentre la madre ha il volto completamente ricoperto dal lattice al fine di negarle una qualsiasi identità.
Il vero protagonista è il bambino: l’unico capace di trasmettere emozioni, il solo in grado di comunicare allo spettatore un profondo senso d’isolamento e di “separation”.
Sottintesa in ogni forografia c’è l’idea dell’addio e della sofferenza come costanti della vita; ogni immagine ci ricorda che implicito in un rapporto c’è già il futuro distacco, la separazione.
L’intera serie è stata realizzata da Erwin Olaf dopo la morte del padre che ha significato per lui la fine di un profondo e duraturo rapporto, lo stesso artista afferma che questo suo ultimo lavoro ha avuto per lui una funzione terapeutica che lo ha aiutato ad accettare questa realtà della vita.
Separation è anche il titolo di un filmato nel quale appare il bambino che sta giocando mentre la madre è indaffarata in cucina e la televisione è accesa. Il padre torna a casa e essi siedono a tavola per il pranzo. All’improvviso al notiziario si parla di qualcosa che attrae la loro attenzione: tutti e tre siedono sul divano e sullo schermo appare la parola SEPARATION
Un bambino e sua madre sono raffigurati in una casa che, nonostante abbia alle pareti una tappezzeria a fiori (che cambia in ogni fotografia), non trasmette nessun calore o cordialità.
Attraverso una prospettiva ribassata sono narrati differenti momenti della vita del bambino che in ogni fotografia diviene sempre più adulto. Gli occhi del bambino sono sempre ben visibili, mentre la madre ha il volto completamente ricoperto dal lattice al fine di negarle una qualsiasi identità.
Il vero protagonista è il bambino: l’unico capace di trasmettere emozioni, il solo in grado di comunicare allo spettatore un profondo senso d’isolamento e di “separation”.
Sottintesa in ogni forografia c’è l’idea dell’addio e della sofferenza come costanti della vita; ogni immagine ci ricorda che implicito in un rapporto c’è già il futuro distacco, la separazione.
L’intera serie è stata realizzata da Erwin Olaf dopo la morte del padre che ha significato per lui la fine di un profondo e duraturo rapporto, lo stesso artista afferma che questo suo ultimo lavoro ha avuto per lui una funzione terapeutica che lo ha aiutato ad accettare questa realtà della vita.
Separation è anche il titolo di un filmato nel quale appare il bambino che sta giocando mentre la madre è indaffarata in cucina e la televisione è accesa. Il padre torna a casa e essi siedono a tavola per il pranzo. All’improvviso al notiziario si parla di qualcosa che attrae la loro attenzione: tutti e tre siedono sul divano e sullo schermo appare la parola SEPARATION
26
novembre 2003
Erwin Olaf – Separation
Dal 26 novembre 2003 al 24 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
BND TOMASORENOLDIBRACCO CONTEMPORARYARTVISION
Milano, Via Pietro Calvi, 18/1, (Milano)
Milano, Via Pietro Calvi, 18/1, (Milano)
Orario di apertura
martedì a sabato dalle 10:00 alle 19:30
Vernissage
26 Novembre 2003, ore 18.30
Autore