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Espiare
La mostra “Espiare”, allestita negli spazi dell’Ex Convento dei Padri Domenicani di Ruvo di Puglia, rappresenta un inedito progetto collettivo d’arte contemporanea attraverso un processo di coinvolgimento di differenti soggetti autoriali: 13 artisti, 100 comparse, 2 curatori, un regista e il pubblico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La scena è quella di un microcosmo perfettamente racchiuso entro le robuste pareti del convento ottecentesco: una struttura di cui si recupera pienamente la rigorosa funzione di tempio della contemplazione e del silenzio. Tutti i soggetti e le opere introdotti in mostra partecipano al mantenimento dell’equilibrio interiore dell’intero involucro collettivo.
L’ambiente non è tuttavia un contenitore vuoto. Esso è animato dalla presenza di soggetti privi di identità, uniformi, in continuo movimento e peregrinazione. Un'unica tensione agita la narrazione e le relazioni intersoggettive: il “meccanismo della colpa”, i processi collettivi dell’espiazione, della rimozione e del rito.
Le opere definiscono un orizzonte visivo rigoroso e austero e tracciano un universo logico e bipolare, fatto di luce ed ombra, di pieno e vuoto, di positivo e negativo. La fotografia, la pittura e l’installazione riorganizzano un contesto in cui le trame visive ed esistenziali si fondono in un silenzio impositivo, sia iconico che gestuale.
Come nel mezzo di uno scrigno pieno di soggetti brulicanti, anche i visitatori partecipano e osservano la scena dall’interno ma restando sempre esclusi dalla totale comprensione dei processi.
La mostra “Espiare” inscena una radicale metafora della realtà psichica individuale e collettiva. Ogni uomo recita in silenzio il proprio ruolo ed è parte di un meccanismo sociale in costante evoluzione. Il fondamentale sistema di controllo sociale passa attraverso l’insinuarsi della strategia del peccato che dispone ogni soggetto al conformismo di rigidi valori oppositivi. Bianco o nero. “Espiare” rappresenta uno strumento con cui scontare la pena, rendere innocuo il peccato, ricomporre l’unità e lo stato della quiete. Il silenzio e la contemplazione sono le uniche vie d’accesso alla consapevolezza del grande sistema di uomini e cose che informa la cultura e la società.
Note.
IL CONVENTO.
Nel 2006 l’ex convento ha subito un complesso restauro che ha ridefinito la destinazione d’uso della struttura progettandone un contenitore museale archeologico. Tuttavia, a seguito dell’acquisto e posizionamento di numerose teche e bacheche vitree, funzionali ad accogliere la collezione archeologica, la struttura è stata abbandonata e non più adoperata per il fine preposto. La mostra si colloca pertanto in un ambiente ibrido, sospeso tra la storia della struttura conventuale e le recenti operazioni di riqualificazione.
IL FILM.
La mostra verrà documentata attraverso un corto cinematografico. Le riprese avverranno nel corso del giorno di apertura, prima e durante il vernissage. Il Cineclub Canudo, diretto da Antonio Musci, curerà la produzione. Regia di Valentina Dell’Aquila.
IL CATALOGO.
Il catalogo della mostra verrà pubblicato a maggio e conterrà i testi critici dei curatori, le immagini della mostra e il dvd del film “Espiare” prodotto e ambientato nel contesto della mostra.
IL TRAILER.
La mostra utilizza linguaggi e strumenti di comunicazione inediti ed innovativi. Tra questi si distingue il ricorso al trailer cinematografico promosso nei cinema e sul web. Si tratta della prima operazione di arte contemporanea che ricorre allo strumento filmico e alle strategie di comunicazione video per la propria promozione.
Il trailer è visibile al link: http://www.youtube.com/watch?v=8VLSkKaFWa8
TESTI.
Teodora Mastrototaro
FOTO.
Antonio Lillo
ORGANIZZAZIONE:
CoArt, Corato
Entropie, Locorotondo
Cineclub Canudo, Bisceglie
L’ambiente non è tuttavia un contenitore vuoto. Esso è animato dalla presenza di soggetti privi di identità, uniformi, in continuo movimento e peregrinazione. Un'unica tensione agita la narrazione e le relazioni intersoggettive: il “meccanismo della colpa”, i processi collettivi dell’espiazione, della rimozione e del rito.
Le opere definiscono un orizzonte visivo rigoroso e austero e tracciano un universo logico e bipolare, fatto di luce ed ombra, di pieno e vuoto, di positivo e negativo. La fotografia, la pittura e l’installazione riorganizzano un contesto in cui le trame visive ed esistenziali si fondono in un silenzio impositivo, sia iconico che gestuale.
Come nel mezzo di uno scrigno pieno di soggetti brulicanti, anche i visitatori partecipano e osservano la scena dall’interno ma restando sempre esclusi dalla totale comprensione dei processi.
La mostra “Espiare” inscena una radicale metafora della realtà psichica individuale e collettiva. Ogni uomo recita in silenzio il proprio ruolo ed è parte di un meccanismo sociale in costante evoluzione. Il fondamentale sistema di controllo sociale passa attraverso l’insinuarsi della strategia del peccato che dispone ogni soggetto al conformismo di rigidi valori oppositivi. Bianco o nero. “Espiare” rappresenta uno strumento con cui scontare la pena, rendere innocuo il peccato, ricomporre l’unità e lo stato della quiete. Il silenzio e la contemplazione sono le uniche vie d’accesso alla consapevolezza del grande sistema di uomini e cose che informa la cultura e la società.
Note.
IL CONVENTO.
Nel 2006 l’ex convento ha subito un complesso restauro che ha ridefinito la destinazione d’uso della struttura progettandone un contenitore museale archeologico. Tuttavia, a seguito dell’acquisto e posizionamento di numerose teche e bacheche vitree, funzionali ad accogliere la collezione archeologica, la struttura è stata abbandonata e non più adoperata per il fine preposto. La mostra si colloca pertanto in un ambiente ibrido, sospeso tra la storia della struttura conventuale e le recenti operazioni di riqualificazione.
IL FILM.
La mostra verrà documentata attraverso un corto cinematografico. Le riprese avverranno nel corso del giorno di apertura, prima e durante il vernissage. Il Cineclub Canudo, diretto da Antonio Musci, curerà la produzione. Regia di Valentina Dell’Aquila.
IL CATALOGO.
Il catalogo della mostra verrà pubblicato a maggio e conterrà i testi critici dei curatori, le immagini della mostra e il dvd del film “Espiare” prodotto e ambientato nel contesto della mostra.
IL TRAILER.
La mostra utilizza linguaggi e strumenti di comunicazione inediti ed innovativi. Tra questi si distingue il ricorso al trailer cinematografico promosso nei cinema e sul web. Si tratta della prima operazione di arte contemporanea che ricorre allo strumento filmico e alle strategie di comunicazione video per la propria promozione.
Il trailer è visibile al link: http://www.youtube.com/watch?v=8VLSkKaFWa8
TESTI.
Teodora Mastrototaro
FOTO.
Antonio Lillo
ORGANIZZAZIONE:
CoArt, Corato
Entropie, Locorotondo
Cineclub Canudo, Bisceglie
03
marzo 2012
Espiare
Dal 03 al 25 marzo 2012
arte contemporanea
Location
EX CONVENTO DEI DOMENICANI
Ruvo Di Puglia, Via Madonna Delle Grazie, (Bari)
Ruvo Di Puglia, Via Madonna Delle Grazie, (Bari)
Orario di apertura
Mer-Dom, 18.00-21.00
Vernissage
3 Marzo 2012, ore 20.00
Autore
Curatore