Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Esposizione universale. L’arte alla prova del tempo
Attraverso 100 opere circa, che vanno dal XV al XXI secolo, le otto sezioni della mostra affrontano alcune tematiche universali trattate nei secoli da artisti antichi, moderni e contemporanei. Periodi diversi si confrontano per mettere alla prova i metodi di rappresentazione e presentazione di argomenti eterni e sempre diversamente affrontati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nominato direttore della GAMeC nel dicembre 2000, già nel gennaio del 2001 Giacinto Di Pietrantonio apriva la mostra Dinamiche della vita dell’arte in cui metteva in relazione quadri antichi della Pinacoteca Carrara con opere moderne e contemporanee, una mostra seminale dell’attuale Esposizione Universale.
Inaugura il 2 aprile Esposizione Universale – L’arte alla prova del tempo: otto mostre racchiuse in un unico percorso espositivo che si snoda nelle sale di GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Non è una mostra universale per l’esuberante quantità dei Paesi ospitati, o per la varietà delle discipline rappresentate, non presenta le ultime novità della scienza della tecnica e dell’arte come accadeva e accade nelle Esposizioni Universali del XIX, XX e XXI secolo, ma rappresenta le novità di sempre perché, come sosteneva Gino De Dominicis, “Tutta l'arte è contemporanea”.
Attraverso oltre 100 opere, che vanno dal XV al XXI secolo, le otto sezioni della mostra affrontano alcune tematiche universali trattate nei secoli da artisti antichi, moderni e contemporanei. Periodi diversi si confrontano per mettere alla prova i metodi di rappresentazione e presentazione di argomenti eterni e sempre diversamente affrontati.
Il patrimonio dall’Accademia Carrara di Bergamo è il punto di partenza del dedalo espositivo, un viaggio che arriva sino alle ultime tendenze artistiche.
In Esposizione Universale del Potere, Esposizione Universale del Quotidiano, Esposizione Universale della Vita, Esposizione Universale della Morte, Esposizione Universale della Mente, Esposizione Universale del Corpo, Esposizione Universale dell'Odio, Esposizione Universale dell'Amore, le opere di Giovanni Bellini, Bergognone, Sandro Botticelli, Vittore Carpaccio, Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto, Pisanello, Tiziano, Cosmè Tura, si specchiano con quelle di Christo, Francesco Clemente, Felice Casorati, Marcel Duchamp, Giorgio De Chirico, Gino De Dominicis, Jimmie Durham, Gilbert & George, Ilya Kabakov, Joseph Kosuth, Maria Lai, Marisa Merz, Pino Pascali, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, Jeff Wall, Gilberto Zorio, Mario Airò, Stefano Arienti, Simone Berti, Roberto Cuoghi, Meschac Gaba, Margherita Manzelli, Diego Perrone, Pietro Roccasalva, fra gli altri.
Da sottolineare come l’artista Ben Vautier ricorra in tutte le sale, in quanto si è scelta una serie di opere testo tipiche dell’artista francese come “motti” guida, quasi una “didascalia” visiva a introduzione di ogni tematica e sala.
Ieri e oggi, il prima e l’ora, il classico e il moderno si fronteggiano per sottolineare le influenze e le relazioni esercitate dal passato sul presente e viceversa, perché se è vero che la nostra eredità produce contemporaneità, è altresì vero che anche la contemporaneità produce, rileggendolo, il nostro passato.
Il dualismo espositivo mette in discussione i presupposti stessi dell'universalità in favore della località warholiana: “Solo il locale può aspirare all'universale”.
Esposizione Universale – L’arte alla prova del tempo si inserisce nella tradizione indicata da Francio Haskell che, ne La nascita delle Mostre, individua l’origine delle grandi mostre nelle grandi Esposizioni Universali ottocentesche.
Importante è segnalare come i testi del catalogo, edito da Carlo Cambi Editore, siano pensieri e opinioni sui temi della mostra, raccolti attraverso l’utilizzo della rete e del cellulare, al fine di costruire un sapere-pensiero collettivo non dimentichi del fatto che, come diceva Mac Luhan, “Il mezzo è il messaggio”.
Giacinto Di Pietrantonio ha posto a numerosi critici, professionisti, amici e conoscenti, domande sui temi della mostra via e-mail (su cosa siano la Vita e la Morte); sms (in merito ai temi dell’Amore e dell’Odio); mentre a facebook non poteva non affidare le questioni relative al Potere e al Quotidiano, visto l’uso che di questo ne hanno fatto e ne fanno oggi i politici a partire da Obama. Tramite chat, infine, ha dialogato sui temi del Corpo e della Mente.
Naturalmente i messaggi ricevuti non spiegano direttamente le opere in mostra, ma vi si affiancano nel tentativo di creare un pensiero-ipertesto verbo-visivo collettivo.
Perciò via SMS per Enrica Pagella, Direttore Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica, Torino: “l’Amore è cura dell’altro e l’Odio è demolizione dell’altro”, mentre per la gallerista Gea Politi di Milano è: “Odi et amo, una poesia di Catullo”.
D’altro canto via mail all’artista Stefania Galegati la vita appare come “Quella cosa che scalcia dentro la mia pancia”, mentre della Morte dice: “Non lo so ancora, il limite dell'immaginazione”.
Oppure c’è l’architetto Beppe Finessi che preferisce affidarsi all’ironia di Ennio Flaiano che dice: “Per la vita non sono ancora pronto. Per la morte non sarò mai pronto. Intanto "io muoio alla giornata”.
La traduttrice Nathalie Mikolajczyk via facebook su Potere e Quotidiano scrive che: “Per me il potere è la possibilità che qualcuno ha di farti fare e di farti pensare ciò che vuole. Ma più forte del potere, c'è il contropotere, cioè la resistenza. Per me, il quotidiano è qualcosa che rassicura, sì, ma ogni tanto è bello anche riuscire a vincere tutte le piccole certezze che ti dà per fare qualcosa di grande”. Al contrario il gallerista Francesco Annarumma si chiede: “Che cos'è il Potere? Una tentazione. Cos'è il Quotidiano? Il tempo che mi è dato per riuscire a definirmi”.
Infine per la Mente e il Corpo, sintetizzando la lunga chat per gli artisti vedovamazzei: “… la mente è il futuro, il corpo il presente…”, oppure per il curatore Alessandro Rabottini: “… il corpo è qualcosa di cui mi sono a lungo dimenticato, pensando che dovevo curare la mente, da ragazzino diciamo che ero molto platonico poi ho iniziato a capire che il mio corpo creava negli altri una certa disposizione nei miei confronti e che questo determinava un certo mio modo di relazionarmi, diciamo che ho ancora il vizio di pensare più che di sentire, ma che ci sto lavorando su, probabilmente crescere significa questo: sentire di più e pensare di meno”.
Artisti delle singole sezioni:
Esposizione Universale del Potere
Christo, Jean Clouet, Marco del Buono, Apollonio Di Giovanni, Jimmie Durham, Meshac Gaba, Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario, Altobello Melone, Diego Perrone, Antonio Pisano detto Pisanello, Jacopo Robusti detto il Tintoretto (cerchia di), Scuola emiliana (secondo quarto sec. XVI), Ben Vautier, Diego Rodrìguez de Silva y Velàzquez (copia da, sec. XVII)
Esposizione Universale del Quotidiano
Job Berckheyde, Jan Brueghel des Velours (copia da, primo quarto sec. XVII), Mircea Cantor, Vittore Carpaccio, Felice Casorati, Pietro Falca detto Pietro Longhi, Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario, Ilya Kabakov, Maria Lai, Jan Miense Molenaer, Giorgio Morandi, Pino Pascali, Salvo, Giacomo Trecourt, Rosemarie Trockel, Ben Vautier, Gillian Wearing, Andy Warhol
Esposizione Universale della Vita
Adel Abdessemed, Giovanni Bellini, Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, Simone Berti, Paris Bordon, Jacopo Ceruti detto Pitocchetto, Nicola De Maria, Gilbert & George, Lorenzo Lotto, Anthonie Palamedes, Ravinder Reddy, Ettore Spalletti, Cosmè Tura, Ben Vautier, Tiziano Vecellio, Joel-Peter Witkin, Sislej Xhafa
Esposizione Universale della Morte
Mariotto Albertinelli, Artista lombardo (prima metà sec. XVII), Giovanni Bellini, Giorgio De Chirico, Bernardino di Mariotto, Max Ernst, Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto, Victor Man, Luigi Ontani, Charles Ray, Ben Vautier, Jeff Wall, Adolfo Wildt
Esposizione Universale della Mente
Mario Airò, Stefano Arienti, Evaristo Baschenis, Gentile Bellini, Agostino Carracci (attr.), Marcel Duchamp, Alessandro Filipepi detto Botticelli (Bottega), Pseudo Giovenone, Dirck Hals (attr.), Joseph Kosuth, Pietro Roccasalva, Salvo, Ben Vautier
Esposizione Universale del Corpo
Francesco Clemente, Roberto Cuoghi,, Wim Delvoye, Antony Gormley, Seydou Keita, Margherita Manzelli, Lorenzo Monaco, Bartolomeo Montagna, Bartolomeo Neroni detto il Riccio, Bartolomeo Ramenghi detto Bagnacavallo, Ben Vautier
Esposizione Universale dell’Odio
Mariotto Albertinelli, Hieronymus Bosch (copia da, secondo quarto sec. XVI), Angelo Caroselli, Giovan Francesco Caroto, Gino De Dominicis, Alessandro Filipepi detto Botticelli, Alberto Savinio, Thomas Schütte, Daniel Spoerri, Ben Vautier, Gilberto Zorio
Esposizione Universale dell’Amore
Giovanni de’ Busi detto Cariani, Paolo Caliari detto Veronese e Bottega, Albrecht Dürer (Bottega), Alessandro Filipepi detto Botticelli (Bottega), Katharina Fritsch, Pierre Klossowski, Jirí Kolár, Marisa Merz, Giovanni Battista Moroni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Scuola lombarda (seconda metà sec. XV), Ben Vautier, Diego Rodrìguez de Silva y Velàzquez (attr.)
Inaugura il 2 aprile Esposizione Universale – L’arte alla prova del tempo: otto mostre racchiuse in un unico percorso espositivo che si snoda nelle sale di GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Non è una mostra universale per l’esuberante quantità dei Paesi ospitati, o per la varietà delle discipline rappresentate, non presenta le ultime novità della scienza della tecnica e dell’arte come accadeva e accade nelle Esposizioni Universali del XIX, XX e XXI secolo, ma rappresenta le novità di sempre perché, come sosteneva Gino De Dominicis, “Tutta l'arte è contemporanea”.
Attraverso oltre 100 opere, che vanno dal XV al XXI secolo, le otto sezioni della mostra affrontano alcune tematiche universali trattate nei secoli da artisti antichi, moderni e contemporanei. Periodi diversi si confrontano per mettere alla prova i metodi di rappresentazione e presentazione di argomenti eterni e sempre diversamente affrontati.
Il patrimonio dall’Accademia Carrara di Bergamo è il punto di partenza del dedalo espositivo, un viaggio che arriva sino alle ultime tendenze artistiche.
In Esposizione Universale del Potere, Esposizione Universale del Quotidiano, Esposizione Universale della Vita, Esposizione Universale della Morte, Esposizione Universale della Mente, Esposizione Universale del Corpo, Esposizione Universale dell'Odio, Esposizione Universale dell'Amore, le opere di Giovanni Bellini, Bergognone, Sandro Botticelli, Vittore Carpaccio, Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto, Pisanello, Tiziano, Cosmè Tura, si specchiano con quelle di Christo, Francesco Clemente, Felice Casorati, Marcel Duchamp, Giorgio De Chirico, Gino De Dominicis, Jimmie Durham, Gilbert & George, Ilya Kabakov, Joseph Kosuth, Maria Lai, Marisa Merz, Pino Pascali, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, Jeff Wall, Gilberto Zorio, Mario Airò, Stefano Arienti, Simone Berti, Roberto Cuoghi, Meschac Gaba, Margherita Manzelli, Diego Perrone, Pietro Roccasalva, fra gli altri.
Da sottolineare come l’artista Ben Vautier ricorra in tutte le sale, in quanto si è scelta una serie di opere testo tipiche dell’artista francese come “motti” guida, quasi una “didascalia” visiva a introduzione di ogni tematica e sala.
Ieri e oggi, il prima e l’ora, il classico e il moderno si fronteggiano per sottolineare le influenze e le relazioni esercitate dal passato sul presente e viceversa, perché se è vero che la nostra eredità produce contemporaneità, è altresì vero che anche la contemporaneità produce, rileggendolo, il nostro passato.
Il dualismo espositivo mette in discussione i presupposti stessi dell'universalità in favore della località warholiana: “Solo il locale può aspirare all'universale”.
Esposizione Universale – L’arte alla prova del tempo si inserisce nella tradizione indicata da Francio Haskell che, ne La nascita delle Mostre, individua l’origine delle grandi mostre nelle grandi Esposizioni Universali ottocentesche.
Importante è segnalare come i testi del catalogo, edito da Carlo Cambi Editore, siano pensieri e opinioni sui temi della mostra, raccolti attraverso l’utilizzo della rete e del cellulare, al fine di costruire un sapere-pensiero collettivo non dimentichi del fatto che, come diceva Mac Luhan, “Il mezzo è il messaggio”.
Giacinto Di Pietrantonio ha posto a numerosi critici, professionisti, amici e conoscenti, domande sui temi della mostra via e-mail (su cosa siano la Vita e la Morte); sms (in merito ai temi dell’Amore e dell’Odio); mentre a facebook non poteva non affidare le questioni relative al Potere e al Quotidiano, visto l’uso che di questo ne hanno fatto e ne fanno oggi i politici a partire da Obama. Tramite chat, infine, ha dialogato sui temi del Corpo e della Mente.
Naturalmente i messaggi ricevuti non spiegano direttamente le opere in mostra, ma vi si affiancano nel tentativo di creare un pensiero-ipertesto verbo-visivo collettivo.
Perciò via SMS per Enrica Pagella, Direttore Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica, Torino: “l’Amore è cura dell’altro e l’Odio è demolizione dell’altro”, mentre per la gallerista Gea Politi di Milano è: “Odi et amo, una poesia di Catullo”.
D’altro canto via mail all’artista Stefania Galegati la vita appare come “Quella cosa che scalcia dentro la mia pancia”, mentre della Morte dice: “Non lo so ancora, il limite dell'immaginazione”.
Oppure c’è l’architetto Beppe Finessi che preferisce affidarsi all’ironia di Ennio Flaiano che dice: “Per la vita non sono ancora pronto. Per la morte non sarò mai pronto. Intanto "io muoio alla giornata”.
La traduttrice Nathalie Mikolajczyk via facebook su Potere e Quotidiano scrive che: “Per me il potere è la possibilità che qualcuno ha di farti fare e di farti pensare ciò che vuole. Ma più forte del potere, c'è il contropotere, cioè la resistenza. Per me, il quotidiano è qualcosa che rassicura, sì, ma ogni tanto è bello anche riuscire a vincere tutte le piccole certezze che ti dà per fare qualcosa di grande”. Al contrario il gallerista Francesco Annarumma si chiede: “Che cos'è il Potere? Una tentazione. Cos'è il Quotidiano? Il tempo che mi è dato per riuscire a definirmi”.
Infine per la Mente e il Corpo, sintetizzando la lunga chat per gli artisti vedovamazzei: “… la mente è il futuro, il corpo il presente…”, oppure per il curatore Alessandro Rabottini: “… il corpo è qualcosa di cui mi sono a lungo dimenticato, pensando che dovevo curare la mente, da ragazzino diciamo che ero molto platonico poi ho iniziato a capire che il mio corpo creava negli altri una certa disposizione nei miei confronti e che questo determinava un certo mio modo di relazionarmi, diciamo che ho ancora il vizio di pensare più che di sentire, ma che ci sto lavorando su, probabilmente crescere significa questo: sentire di più e pensare di meno”.
Artisti delle singole sezioni:
Esposizione Universale del Potere
Christo, Jean Clouet, Marco del Buono, Apollonio Di Giovanni, Jimmie Durham, Meshac Gaba, Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario, Altobello Melone, Diego Perrone, Antonio Pisano detto Pisanello, Jacopo Robusti detto il Tintoretto (cerchia di), Scuola emiliana (secondo quarto sec. XVI), Ben Vautier, Diego Rodrìguez de Silva y Velàzquez (copia da, sec. XVII)
Esposizione Universale del Quotidiano
Job Berckheyde, Jan Brueghel des Velours (copia da, primo quarto sec. XVII), Mircea Cantor, Vittore Carpaccio, Felice Casorati, Pietro Falca detto Pietro Longhi, Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario, Ilya Kabakov, Maria Lai, Jan Miense Molenaer, Giorgio Morandi, Pino Pascali, Salvo, Giacomo Trecourt, Rosemarie Trockel, Ben Vautier, Gillian Wearing, Andy Warhol
Esposizione Universale della Vita
Adel Abdessemed, Giovanni Bellini, Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, Simone Berti, Paris Bordon, Jacopo Ceruti detto Pitocchetto, Nicola De Maria, Gilbert & George, Lorenzo Lotto, Anthonie Palamedes, Ravinder Reddy, Ettore Spalletti, Cosmè Tura, Ben Vautier, Tiziano Vecellio, Joel-Peter Witkin, Sislej Xhafa
Esposizione Universale della Morte
Mariotto Albertinelli, Artista lombardo (prima metà sec. XVII), Giovanni Bellini, Giorgio De Chirico, Bernardino di Mariotto, Max Ernst, Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto, Victor Man, Luigi Ontani, Charles Ray, Ben Vautier, Jeff Wall, Adolfo Wildt
Esposizione Universale della Mente
Mario Airò, Stefano Arienti, Evaristo Baschenis, Gentile Bellini, Agostino Carracci (attr.), Marcel Duchamp, Alessandro Filipepi detto Botticelli (Bottega), Pseudo Giovenone, Dirck Hals (attr.), Joseph Kosuth, Pietro Roccasalva, Salvo, Ben Vautier
Esposizione Universale del Corpo
Francesco Clemente, Roberto Cuoghi,, Wim Delvoye, Antony Gormley, Seydou Keita, Margherita Manzelli, Lorenzo Monaco, Bartolomeo Montagna, Bartolomeo Neroni detto il Riccio, Bartolomeo Ramenghi detto Bagnacavallo, Ben Vautier
Esposizione Universale dell’Odio
Mariotto Albertinelli, Hieronymus Bosch (copia da, secondo quarto sec. XVI), Angelo Caroselli, Giovan Francesco Caroto, Gino De Dominicis, Alessandro Filipepi detto Botticelli, Alberto Savinio, Thomas Schütte, Daniel Spoerri, Ben Vautier, Gilberto Zorio
Esposizione Universale dell’Amore
Giovanni de’ Busi detto Cariani, Paolo Caliari detto Veronese e Bottega, Albrecht Dürer (Bottega), Alessandro Filipepi detto Botticelli (Bottega), Katharina Fritsch, Pierre Klossowski, Jirí Kolár, Marisa Merz, Giovanni Battista Moroni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Scuola lombarda (seconda metà sec. XV), Ben Vautier, Diego Rodrìguez de Silva y Velàzquez (attr.)
02
aprile 2009
Esposizione universale. L’arte alla prova del tempo
Dal 02 aprile al 26 luglio 2009
arte antica
arte contemporanea
arte moderna
arte contemporanea
arte moderna
Location
GAMEC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Biglietti
Intero: € 7, ridotto: 5. Il biglietto consente di visitare anche la mostra Raptus, personale dell’artista Marcello Maloberti. Servizio di audioguide gratuito, grazie al contributo dei Lions Club della Città di Bergamo
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica 11–19,
giovedì 11–22, lunedì chiuso
Vernissage
2 Aprile 2009, ore 18.30
Editore
CARLO CAMBI
Ufficio stampa
ELENA BARI - NEWRELEASE
Autore
Curatore