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Espressioni d’arte
Una raccolta di opere di artisti a volte diversi per stili e percorsi personali ma accomunati da un intento di ricerca e di riflessione che ruota intorno a i temi dell’arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Questa occasione d’incontro possiede una valenza, quella
di presentare al pubblico di Roma gli artisti Cristina
Arburescu (Romania) Stefano Azzena, Alessandra Buccilli,
Giulio Catelli, Paolo di Tonto, Giuseppe Nubila, Stefania
Panelli, Luciana Ronchi e Candida Scanu.
La scelta è varia. Ci sono linguaggi franchi e
inoppugnabili, ci sono allusioni che parlano alla cultura o,
all’opposto, alle viscere. Ci sono diaframmi poetici per
velare il troppo certo e verità scoperte per allontanare
la compagnia dei tentennamenti.
Così accade che in questa esposizione d’arte, ci sia una
raccolta di opere di artisti a volte diversi per stili e
percorsi personali ma accomunati da un intento di ricerca e
di riflessione che ruota intorno a i temi dell’arte.
Espressioni D’Arte
Titolo impegnativo: lo stesso che porta l’Associazione
culturale che promuove la mostra. Se qualcosa resta tra i
desideri inappagati della contemporaneità ciò va
individuato fra quegli aspretti che più sfuggono alla
realtà materiale (facile – quella – a manipolarsi in
prodotto di consumo).
Esprimersi, emettere la propria nota nell’assemblea
immensa del “villaggio globale”, lasciare il mondo
trasformato anche in maniera minima; infine, scoprire di
aver tracciato un proprio sentiero come percorso di vita,
con le avventure, gli sbagli e le scoperte del caso. Ecco
qualcosa che a volte ci manca dolorosamente.
Espressioni – però – “d’arte”: tutto si svolge
nella dimensione del segno e dell’immagine che vuol dire
metafora, simbolo. Non realtà bruta (con le sue leggi a
volte implacabili) ma l’enorme libertà di chi non vuol
smuovere le cose ma il senso delle cose.
La presente mostra vede raccolte opere di artiste che hanno
appena concluso un importante evento alla Biblioteca
Marconi: sono Alessandra Buccilli, Candida Scanu Stefania
Panelli e Luciana Ronchi.
A loro, si accostano oggi nuovi compagni di percorso:
Cristina Arburescu, Stefano Azzena, Giulio Catelli, Paolo Di
Tonto, Giuseppe Nubila. Grazie a loro, anche il titolo della
collettiva è mutato perché l’elemento che accomuna le
varie personalità non è più tanto il rapporto tra
realtà e fantasia quanto quello, più vasto, del
linguaggio personale rispetto all’esperienza comune. La
condivisione di un medesimo tempo, di situazioni per lo
più analoghe, di una città e un clima culturale che sono
gli stessi per tutti gli artisti genera – all’opposto -
una molteplicità di soluzioni espressive che vanno
guardate (nella loro inesauribile diversità ) come un
indizio dell’infinita ricchezza del reale. Numerosissime
le prospettive entro cui inquadrare i fatti e gli esiti che
si possono intravedere, tante e tanti quanto numerosi sono
gli stili di questi artisti. Non si tratta, però, di un
relativismo (come a dire: tutto va bene, tutto si equivale)
perché qui si parla al futuro. Negli artisti è insita
una facoltà che, con un parolone, direi “profetica”:
è sul futuro che essi soprattutto si concentrano, su ciò
che la realtà può diventare, come se avesse in sé una
capacità di metamorfosi sconosciuta, come se fosse un
embrione da gestare. Quindi, il futuro è aperto e ciascuno
ha la sua visione. Lo spettatore è parte del gioco,
chiamato a condividere, criticare, amare o lottare con
queste proposte.
Gianluca Tedaldi
di presentare al pubblico di Roma gli artisti Cristina
Arburescu (Romania) Stefano Azzena, Alessandra Buccilli,
Giulio Catelli, Paolo di Tonto, Giuseppe Nubila, Stefania
Panelli, Luciana Ronchi e Candida Scanu.
La scelta è varia. Ci sono linguaggi franchi e
inoppugnabili, ci sono allusioni che parlano alla cultura o,
all’opposto, alle viscere. Ci sono diaframmi poetici per
velare il troppo certo e verità scoperte per allontanare
la compagnia dei tentennamenti.
Così accade che in questa esposizione d’arte, ci sia una
raccolta di opere di artisti a volte diversi per stili e
percorsi personali ma accomunati da un intento di ricerca e
di riflessione che ruota intorno a i temi dell’arte.
Espressioni D’Arte
Titolo impegnativo: lo stesso che porta l’Associazione
culturale che promuove la mostra. Se qualcosa resta tra i
desideri inappagati della contemporaneità ciò va
individuato fra quegli aspretti che più sfuggono alla
realtà materiale (facile – quella – a manipolarsi in
prodotto di consumo).
Esprimersi, emettere la propria nota nell’assemblea
immensa del “villaggio globale”, lasciare il mondo
trasformato anche in maniera minima; infine, scoprire di
aver tracciato un proprio sentiero come percorso di vita,
con le avventure, gli sbagli e le scoperte del caso. Ecco
qualcosa che a volte ci manca dolorosamente.
Espressioni – però – “d’arte”: tutto si svolge
nella dimensione del segno e dell’immagine che vuol dire
metafora, simbolo. Non realtà bruta (con le sue leggi a
volte implacabili) ma l’enorme libertà di chi non vuol
smuovere le cose ma il senso delle cose.
La presente mostra vede raccolte opere di artiste che hanno
appena concluso un importante evento alla Biblioteca
Marconi: sono Alessandra Buccilli, Candida Scanu Stefania
Panelli e Luciana Ronchi.
A loro, si accostano oggi nuovi compagni di percorso:
Cristina Arburescu, Stefano Azzena, Giulio Catelli, Paolo Di
Tonto, Giuseppe Nubila. Grazie a loro, anche il titolo della
collettiva è mutato perché l’elemento che accomuna le
varie personalità non è più tanto il rapporto tra
realtà e fantasia quanto quello, più vasto, del
linguaggio personale rispetto all’esperienza comune. La
condivisione di un medesimo tempo, di situazioni per lo
più analoghe, di una città e un clima culturale che sono
gli stessi per tutti gli artisti genera – all’opposto -
una molteplicità di soluzioni espressive che vanno
guardate (nella loro inesauribile diversità ) come un
indizio dell’infinita ricchezza del reale. Numerosissime
le prospettive entro cui inquadrare i fatti e gli esiti che
si possono intravedere, tante e tanti quanto numerosi sono
gli stili di questi artisti. Non si tratta, però, di un
relativismo (come a dire: tutto va bene, tutto si equivale)
perché qui si parla al futuro. Negli artisti è insita
una facoltà che, con un parolone, direi “profetica”:
è sul futuro che essi soprattutto si concentrano, su ciò
che la realtà può diventare, come se avesse in sé una
capacità di metamorfosi sconosciuta, come se fosse un
embrione da gestare. Quindi, il futuro è aperto e ciascuno
ha la sua visione. Lo spettatore è parte del gioco,
chiamato a condividere, criticare, amare o lottare con
queste proposte.
Gianluca Tedaldi
16
febbraio 2008
Espressioni d’arte
Dal 16 al 29 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA COMUNALE ELSA MORANTE
Roma, Via Adolfo Cozza, 7, (Roma)
Roma, Via Adolfo Cozza, 7, (Roma)
Orario di apertura
lun, mar, mer 9-13/15-19; gio, ven 9-19; sab 9-13
Vernissage
16 Febbraio 2008, ore 10,30
Sito web
www.espressionidarte.it
Autore
Curatore