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Esse Quam Videri
“Essere piuttosto che apparire” suona come una proposizione etica che accomuna le intenzioni di tutti e cinque gli artisti, la cui pratica è intimamente legata alla necessità di sperimentare una sincera aderenza agli aspetti più concreti e fisici della scultura
Comunicato stampa
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Esse Quam Videri è una mostra che riunisce il lavoro di cinque artisti emergenti sulla scena britannica e che condividono lo stesso clima culturale, strettamente legato alla città di Glasgow. Il titolo della mostra è un famoso motto di Cicerone tratto dal De Amicitia, e reso ancor più celebre da Niccolò Machiavelli che, parecchi secoli più tardi, lo ha riutilizzato invertendone il significato.
“Essere piuttosto che apparire” suona dunque come una proposizione etica che accomuna le intenzioni di tutti e cinque gli artisti, la cui pratica è intimamente legata alla necessità di sperimentare una sincera aderenza agli aspetti più concreti e fisici della scultura. Nel lavoro di ognuno degli artisti in mostra vi è infatti un’insistita attenzione ai metodi (più che al risultato finale), e a un processo che presuppone una forma di abbandono alle necessità materiali dell'opera.
Così se Laura Aldridge presenta una serie di lavori scomposti in elementi modulari con l'intento di introdurre lo spettatore in una dimensione che gli permetta di sperimentarne nuove forme di accessibilità della scultura, Sara Barker realizza strutture fragili e frammentarie, che si manifestano attraverso un processo che chiama in causa un sistema di riferimenti diversificato e spesso imperniato sulla letteratura. In bilico tra narrazione e “struttura”, le sue sculture sono forme alle quali è inestricabilmente legata un'idea di transitorietà, debolezza e ambiguità. Combinando materiali di scarto come carta, plastica e legno truciolato lavorato con pigmenti, Tim Facey sperimenta un linguaggio visivo che si muove attorno a un’idea di distruzione, riciclo e ricostruzione, sulla base di una rilettura della tradizione surrealista e di un immaginario fantascientifico legato ai romanzi di Ballard, Wells e Philip Dick.
Infine se Lynn Hynd incentra sulle potenzialità strutturali della linea gran parte del suo lavoro (collages monocromi e stampati, ma anche piccoli dipinti e sculture) esplorando la tensione tra superficie e profondità, bi e tridimensionalità, Conal McStravick utilizza il disegno come fosse un'attività sculturea, mettendone in risalto gli aspetti più fisici a scapito di quelli più strettamente decorativi.
Successivamente all'inaugurazione della mostra, che si svilupperà nei due spazi della galleria Fabio Tiboni, verrà pubblicato un catalogo con testo critico di Darren Rhymes.
Laura Aldridge (Frimley, UK, 1978) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: run run, Collins Gallery (a cura di Alex Frost e Sorcha Dallas) 2008; The workshop has survived because we love each other, Glasgow Sculpture Studios, 2007.
Sara Barker (Manchester, UK, 1980) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: Doggerfisher, Edinburgh, 2008; Mary Mary Gallery, Glasgow, 2007; New Works Scotland, Collective gallery, 2006; Studio Voltaire, London, 2007 (a cura di Polly Staple, Christabel Stuart e Stuart Comer).
Tim Facey (Consett, UK, 1981) vive e lavora a Glasgow. Dal 2007 è membro del comitato direttivo della Transmission Gallery di Glasgow. Tra le sue mostre recenti: Re-Escape, Hamburg 2006; line will take us hours maybe, The Fridge Gallery, Glasgow, 2007.
Lynn Hynd (UK, 1978) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: Glasgow School of Art, 2007; An Edge becomes Lip, The Project Room, Glasgow, 2006.
Conal McStravick (Lurgan, N. Irland, 1979) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: Gothenberg Biennial (with Transmission Gallery), 2007; Lowsalt Gallery, Glasgow, 2007.
“Essere piuttosto che apparire” suona dunque come una proposizione etica che accomuna le intenzioni di tutti e cinque gli artisti, la cui pratica è intimamente legata alla necessità di sperimentare una sincera aderenza agli aspetti più concreti e fisici della scultura. Nel lavoro di ognuno degli artisti in mostra vi è infatti un’insistita attenzione ai metodi (più che al risultato finale), e a un processo che presuppone una forma di abbandono alle necessità materiali dell'opera.
Così se Laura Aldridge presenta una serie di lavori scomposti in elementi modulari con l'intento di introdurre lo spettatore in una dimensione che gli permetta di sperimentarne nuove forme di accessibilità della scultura, Sara Barker realizza strutture fragili e frammentarie, che si manifestano attraverso un processo che chiama in causa un sistema di riferimenti diversificato e spesso imperniato sulla letteratura. In bilico tra narrazione e “struttura”, le sue sculture sono forme alle quali è inestricabilmente legata un'idea di transitorietà, debolezza e ambiguità. Combinando materiali di scarto come carta, plastica e legno truciolato lavorato con pigmenti, Tim Facey sperimenta un linguaggio visivo che si muove attorno a un’idea di distruzione, riciclo e ricostruzione, sulla base di una rilettura della tradizione surrealista e di un immaginario fantascientifico legato ai romanzi di Ballard, Wells e Philip Dick.
Infine se Lynn Hynd incentra sulle potenzialità strutturali della linea gran parte del suo lavoro (collages monocromi e stampati, ma anche piccoli dipinti e sculture) esplorando la tensione tra superficie e profondità, bi e tridimensionalità, Conal McStravick utilizza il disegno come fosse un'attività sculturea, mettendone in risalto gli aspetti più fisici a scapito di quelli più strettamente decorativi.
Successivamente all'inaugurazione della mostra, che si svilupperà nei due spazi della galleria Fabio Tiboni, verrà pubblicato un catalogo con testo critico di Darren Rhymes.
Laura Aldridge (Frimley, UK, 1978) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: run run, Collins Gallery (a cura di Alex Frost e Sorcha Dallas) 2008; The workshop has survived because we love each other, Glasgow Sculpture Studios, 2007.
Sara Barker (Manchester, UK, 1980) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: Doggerfisher, Edinburgh, 2008; Mary Mary Gallery, Glasgow, 2007; New Works Scotland, Collective gallery, 2006; Studio Voltaire, London, 2007 (a cura di Polly Staple, Christabel Stuart e Stuart Comer).
Tim Facey (Consett, UK, 1981) vive e lavora a Glasgow. Dal 2007 è membro del comitato direttivo della Transmission Gallery di Glasgow. Tra le sue mostre recenti: Re-Escape, Hamburg 2006; line will take us hours maybe, The Fridge Gallery, Glasgow, 2007.
Lynn Hynd (UK, 1978) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: Glasgow School of Art, 2007; An Edge becomes Lip, The Project Room, Glasgow, 2006.
Conal McStravick (Lurgan, N. Irland, 1979) vive e lavora a Glasgow. Principali mostre personali e collettive: Gothenberg Biennial (with Transmission Gallery), 2007; Lowsalt Gallery, Glasgow, 2007.
31
maggio 2008
Esse Quam Videri
Dal 31 maggio al 31 luglio 2008
arte contemporanea
Location
FABIO TIBONI – SPONDA
Bologna, Via Del Porto, 52/a, (Bologna)
Bologna, Via Del Porto, 52/a, (Bologna)
Orario di apertura
martedì - sabato dalle 14 alle 20
Vernissage
31 Maggio 2008, ore 19
Autore