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Estasi
Una mostra sensibile che scommette di trovare un proprio percorso interpretativo e una chiave artistica per affrontare con consapevolezza quello che è il viaggio di tutti gli esseri umani nel tempo che è stato e che verrà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gli artisti invitati al progetto per la Sala del Piaggione dei Grani presso la Fortezza Vecchia di Livorno, hanno lavorato sul tema dell’Estasi di Santa Caterina, in omaggio alla omonima chiesa del quartiere Venezia, ubicata presso la Fortezza in piazza dei Domenicani.
Helen Broms Sandberg, Toni Alfano, Costabile Guariglia, Gianni Grattacaso, Paola De Gregorio, Maria D’Anna, Giorgia Madonno, Mauro Moriconi, KarinMaria Pfifer, Sula Zimmerberger sono gli interpreti della mostra Estasi a cura di Roberta Melasecca.
Estasi deriva dal connubio di due parole greche: ἔκστασις, stato di stupore della mente, e ἐξίστημι, uscire di sé. Può essere definita come una forma particolare di esperienza psicologica durante la quale si ha l’impressione che la mente abbandoni il corpo ed entri in altre dimensioni: una sorta di separazione da se stessi e astrazione delle capacità naturali per arrivare a stati di coscienza particolarmente elevati. Da questo presupposto storico e iconografico l’associazione Aequamente si apre ad un confronto tra sacro e profano attraverso l’arte contemporanea con la galleria C23 che, nel suo transitare nomade, si trasferisce per l’occasione nella sede storica della Fortezza Vecchia di Livorno, con la mostra Estasi.
La curatrice Roberta Melasecca così presenta gli artisti nel testo critico: Toni Alfano, vive nel profondo e intimo sé la memoria e il tempo quasi immutabile; Helen Broms Sandberg, si spinge nelle sinuosità della memoria e scruta le polveri di identità ritrovate, in uno sforzo corale e collettivo; Maria D’Anna, prorompe dalla solitudine e dall’incombere del tempo, fugge istantanee illusioni; Paola De Gregorio, interpreta gesti e forme in un territorio illimitato e reiterato, rielabora simboli e simbologie; Gianni Grattacaso, narra di un paesaggio onirico e fluttuante, permeato dal silenzio della solitudine; Costabile Guariglia, invoca aneliti di libertà, sorvolando la frammentazione e il dilaniamento del procedere umano; Giorgia Madonno, abita uno spazio altro, una dimensione pensante che avanza nelle piaghe intime dell’anima; Mauro Moriconi, proietta l’osservatore in una visione futura e futuribile; Karin Pfifer, vola e volteggia su uno schermo di proiezione vuoto, anonimo, lungo un orizzonte irraggiungibile; Sula Zimmerberger, ritrae con pazienza e dedizione il finito e l’infinito degli elementi naturali.
Una mostra sensibile che scommette di trovare un proprio percorso interpretativo e una chiave artistica per affrontare con consapevolezza quello che è il viaggio di tutti gli esseri umani nel tempo che è stato e che verrà.
Helen Broms Sandberg, Toni Alfano, Costabile Guariglia, Gianni Grattacaso, Paola De Gregorio, Maria D’Anna, Giorgia Madonno, Mauro Moriconi, KarinMaria Pfifer, Sula Zimmerberger sono gli interpreti della mostra Estasi a cura di Roberta Melasecca.
Estasi deriva dal connubio di due parole greche: ἔκστασις, stato di stupore della mente, e ἐξίστημι, uscire di sé. Può essere definita come una forma particolare di esperienza psicologica durante la quale si ha l’impressione che la mente abbandoni il corpo ed entri in altre dimensioni: una sorta di separazione da se stessi e astrazione delle capacità naturali per arrivare a stati di coscienza particolarmente elevati. Da questo presupposto storico e iconografico l’associazione Aequamente si apre ad un confronto tra sacro e profano attraverso l’arte contemporanea con la galleria C23 che, nel suo transitare nomade, si trasferisce per l’occasione nella sede storica della Fortezza Vecchia di Livorno, con la mostra Estasi.
La curatrice Roberta Melasecca così presenta gli artisti nel testo critico: Toni Alfano, vive nel profondo e intimo sé la memoria e il tempo quasi immutabile; Helen Broms Sandberg, si spinge nelle sinuosità della memoria e scruta le polveri di identità ritrovate, in uno sforzo corale e collettivo; Maria D’Anna, prorompe dalla solitudine e dall’incombere del tempo, fugge istantanee illusioni; Paola De Gregorio, interpreta gesti e forme in un territorio illimitato e reiterato, rielabora simboli e simbologie; Gianni Grattacaso, narra di un paesaggio onirico e fluttuante, permeato dal silenzio della solitudine; Costabile Guariglia, invoca aneliti di libertà, sorvolando la frammentazione e il dilaniamento del procedere umano; Giorgia Madonno, abita uno spazio altro, una dimensione pensante che avanza nelle piaghe intime dell’anima; Mauro Moriconi, proietta l’osservatore in una visione futura e futuribile; Karin Pfifer, vola e volteggia su uno schermo di proiezione vuoto, anonimo, lungo un orizzonte irraggiungibile; Sula Zimmerberger, ritrae con pazienza e dedizione il finito e l’infinito degli elementi naturali.
Una mostra sensibile che scommette di trovare un proprio percorso interpretativo e una chiave artistica per affrontare con consapevolezza quello che è il viaggio di tutti gli esseri umani nel tempo che è stato e che verrà.
10
novembre 2018
Estasi
Dal 10 al 26 novembre 2018
arte contemporanea
Location
FORTEZZA VECCHIA
Livorno, Darsena Toscana, (Livorno)
Livorno, Darsena Toscana, (Livorno)
Orario di apertura
da martedi a domenica ore 15-19
Vernissage
10 Novembre 2018, h 18,00
Autore
Curatore