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Ester Grossi – In memory
Presente e Passato si fondono in un’unica serata. Ospite d’onore l’Arte, in un luogo pieno di memorie, dove, con altrettante memorie, la mostra di Ester Grossi risponde. Ad Accompagnare l’esibizione tre Artisti (legati al progetto Moustache Style), soliti a collaborazioni con Ester.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ester Grossi espone a Villa Baldi Sàssoli.
L’arte contemporanea della giovane artista abruzzese entra in un antico edificio del ‘600.
La Villa, voluta alla fine del 1500 dai Marchesi Baldi, da loro abitata fino a metà del XVIII Secolo, periodo in cui divenne proprietà della famiglia Sàssoli, è stata restaurata da Maria Francesca Sàssoli basandosi sui ricordi della propria famiglia.
Presente e Passato si fondono in un'unica serata. Ospite d’onore l’Arte, in un luogo pieno di memorie, dove, con altrettante memorie, la mostra di Ester Grossi risponde.
L’esibizione è dislocata per le varie stanze della Villa, creando un percorso magico e surreale da scoprire lentamente con l’aiuto di tutti i sensi.
Ispirata dai tanti volti che hanno vissuto tra queste mura, nelle opere di Ester ritroviamo volti impressi nel passato, volti di una storia che è stata, dove nonostante lo scorrere del tempo, nonostante fuori tutto cambi, loro, immobili, evidenti e ben distinti, rimangono lì, come stessero cercando il nostro sguardo. Volti simbolo della morte e come la morte, presente ma dimenticata, richiedono attenzione.
Nelle Opere dedicate al realismo magico americano, ritroviamo due versioni del grande Hopper; Ester, anche in questo caso, riesce a dare un senso di memoria che va oltre ogni limite; quei luoghi trasudano di anime, le case diventano come ispirate e se nulla si vede, tutto si sente.
Ad Accompagnare l’esibizione tre Artisti (legati al progetto Moustache Style), soliti a collaborazioni con Ester.
Tiziano Tarantini presenta l’installazione “POW WOW”, integrata dalle poetiche Opere fotografiche di Giuseppe De Mattia e dalla musica di Gianlorenzo De Sanctis.
“POW WOW” era un’antica espressione delle tribù dei nativi americani e ora divenuta moderna, è un rito contemporaneo, dove una tribù si raccoglie in un ambiente e prova ad attraversare le contraddizioni della storia, dello spazio, del reale, immergendosi in una realtà altra.
Questo progetto s’interroga sullo spazio fisico dell’evento, sulla sua storia personale, facendo interagire l’arte con le molteplici realtà di questo magico luogo: un esperimento che combina musica, video, fotografia con la Storia.
Giulia Mazza presenta il progetto “I’m not a slice of life but a piece of cake”, dove il mondo che vediamo rappresentato è simbolo di un’invenzione, pura fantasia, sprigionata dalla creativa mente dell’artista; in quegli scatti rimane per sempre imprigionato quello che non c’è, in una memoria senza tempo. L’atmosfera sognante è sottolineata dal sottofondo sonoro di His Clancyness.
Colori forti ed evidenti incontrano elegantemente colori fragili, leggeri, sfumati, quasi a ribadire l’antichità del luogo.
I suoni contemporanei sovrastano gli antichi vocii pur rispettandone la storia.
Le Opere dei quattro artisti s’intersecano perfettamente tra loro e pur essendo differenti in stile e mezzo espressivo, rimangono fortemente uniti dall’importanza della memoria, reale e non.
Delicatamente accostate alla storia, con rispetto, le Opere sono documento di un passato che timidamente cerca di comunicare con noi.
Gli spettatori si ritrovano come in una tribù, insieme, nel rito di un’esibizione che tenta di ristabilire un contatto con l’antichità, passando inevitabilmente dal proprio sentire contemporaneo.
L’evento è curato da Chiara Ronchini.
Ester Grossi
Nata ad Avezzano (AQ) nel 1981. Nel 2001 si è diplomata in Moda, Design e Arredamento. Nel 2008 ha conseguito la laurea specialistica in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale presso il DAMS di Bologna. Si dedica da anni alla pittura e dal 2008 è tra i giovani artisti promossi in Italia e all’estero dal MUSAE e ARTEINGENUA. Attualmente si dedica anche alla grafica.
“L’artista si lascia travolgere dalla sensualità delle immagini, dall’ambiguità della linea e dalla superbia del colore per poi scivolare dentro tele, che se agli inizi della sua carriera erano semplici ritratti “posati”, ora, inseriti in contesti più ampi, tendono a raccontare delle storie”.
In collaborazione con BM Communication e Vocis Magazine
L’arte contemporanea della giovane artista abruzzese entra in un antico edificio del ‘600.
La Villa, voluta alla fine del 1500 dai Marchesi Baldi, da loro abitata fino a metà del XVIII Secolo, periodo in cui divenne proprietà della famiglia Sàssoli, è stata restaurata da Maria Francesca Sàssoli basandosi sui ricordi della propria famiglia.
Presente e Passato si fondono in un'unica serata. Ospite d’onore l’Arte, in un luogo pieno di memorie, dove, con altrettante memorie, la mostra di Ester Grossi risponde.
L’esibizione è dislocata per le varie stanze della Villa, creando un percorso magico e surreale da scoprire lentamente con l’aiuto di tutti i sensi.
Ispirata dai tanti volti che hanno vissuto tra queste mura, nelle opere di Ester ritroviamo volti impressi nel passato, volti di una storia che è stata, dove nonostante lo scorrere del tempo, nonostante fuori tutto cambi, loro, immobili, evidenti e ben distinti, rimangono lì, come stessero cercando il nostro sguardo. Volti simbolo della morte e come la morte, presente ma dimenticata, richiedono attenzione.
Nelle Opere dedicate al realismo magico americano, ritroviamo due versioni del grande Hopper; Ester, anche in questo caso, riesce a dare un senso di memoria che va oltre ogni limite; quei luoghi trasudano di anime, le case diventano come ispirate e se nulla si vede, tutto si sente.
Ad Accompagnare l’esibizione tre Artisti (legati al progetto Moustache Style), soliti a collaborazioni con Ester.
Tiziano Tarantini presenta l’installazione “POW WOW”, integrata dalle poetiche Opere fotografiche di Giuseppe De Mattia e dalla musica di Gianlorenzo De Sanctis.
“POW WOW” era un’antica espressione delle tribù dei nativi americani e ora divenuta moderna, è un rito contemporaneo, dove una tribù si raccoglie in un ambiente e prova ad attraversare le contraddizioni della storia, dello spazio, del reale, immergendosi in una realtà altra.
Questo progetto s’interroga sullo spazio fisico dell’evento, sulla sua storia personale, facendo interagire l’arte con le molteplici realtà di questo magico luogo: un esperimento che combina musica, video, fotografia con la Storia.
Giulia Mazza presenta il progetto “I’m not a slice of life but a piece of cake”, dove il mondo che vediamo rappresentato è simbolo di un’invenzione, pura fantasia, sprigionata dalla creativa mente dell’artista; in quegli scatti rimane per sempre imprigionato quello che non c’è, in una memoria senza tempo. L’atmosfera sognante è sottolineata dal sottofondo sonoro di His Clancyness.
Colori forti ed evidenti incontrano elegantemente colori fragili, leggeri, sfumati, quasi a ribadire l’antichità del luogo.
I suoni contemporanei sovrastano gli antichi vocii pur rispettandone la storia.
Le Opere dei quattro artisti s’intersecano perfettamente tra loro e pur essendo differenti in stile e mezzo espressivo, rimangono fortemente uniti dall’importanza della memoria, reale e non.
Delicatamente accostate alla storia, con rispetto, le Opere sono documento di un passato che timidamente cerca di comunicare con noi.
Gli spettatori si ritrovano come in una tribù, insieme, nel rito di un’esibizione che tenta di ristabilire un contatto con l’antichità, passando inevitabilmente dal proprio sentire contemporaneo.
L’evento è curato da Chiara Ronchini.
Ester Grossi
Nata ad Avezzano (AQ) nel 1981. Nel 2001 si è diplomata in Moda, Design e Arredamento. Nel 2008 ha conseguito la laurea specialistica in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale presso il DAMS di Bologna. Si dedica da anni alla pittura e dal 2008 è tra i giovani artisti promossi in Italia e all’estero dal MUSAE e ARTEINGENUA. Attualmente si dedica anche alla grafica.
“L’artista si lascia travolgere dalla sensualità delle immagini, dall’ambiguità della linea e dalla superbia del colore per poi scivolare dentro tele, che se agli inizi della sua carriera erano semplici ritratti “posati”, ora, inseriti in contesti più ampi, tendono a raccontare delle storie”.
In collaborazione con BM Communication e Vocis Magazine
05
dicembre 2009
Ester Grossi – In memory
05 dicembre 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
VILLA BALDI SASSOLI
Bologna, Via Cadriano, 21, (Bologna)
Bologna, Via Cadriano, 21, (Bologna)
Vernissage
5 Dicembre 2009, ore 18
Sito web
www.myspace.com/estergrossi
Autore
Curatore