I primi sei mesi del 2005: un calendario fitto di appuntamenti, luoghi e persone.
Da gennaio a luglio, un calendario concentrato di eventi: scioperi, festival e incursioni in città, proiezioni in piazza e mostre fotografiche, corsi di cinema e musica classica nei parchi, pic-nic urbani, sfilate di modi e feste al museo. Sei mesi di attività intensa e vivace che hanno portato esterni nei luoghi più insospettabili della città coinvolgendo un numero sempre più elevato di persone:
- oltre cento appuntamenti tra eventi in sede e fuori sede: dallo Sciopero Nazionale dei Telespettatori ai cineforum di provincia, dalle mostre fotografiche ai concerti in piazza.
- 80 artisti, scrittori, pittori e musicisti coinvolti: dal cantautore Brianzolo Francesco Magni ai vj performer di Berlino Jutojo, dalla scrittrice Faiza Guène al gruppo etno-folk Unicamista.
- quasi 700 tra film e cortometraggi proiettati nei cineforum e nelle piazze di Milano e di tutta Italia: dai cortometraggi del Rotterdam Film Festival ai musical di Bob Fosse.
- oltre 150 persone, tra stagisti, collaboratori e volontari, hanno contribuito alla realizzazione degli eventi.
- 9.000 iscrizioni alla newsletter si aggiungono alle oltre 50.000 raccolte in quasi dieci anni di attività.
- interventi e allestimenti in quasi 50 città in Italia e nel mondo, da San Paolo in Brasile fino al piccolo paese di provincia.
- oltre 50 aziende, associazioni e istituti culturali hanno sostenuto, collaborato e patrocinato gli eventi di esterni.

In allegato: Luoghi e persone dei primi sei mesi del 2005 di esterni

Il gruppo esterni oggi
Il gruppo conta oggi 20 collaboratori fissi che ricoprono diverse figure professionali: dal coordinamento alla comunicazione, dalla ricerca sponsor e marketing alle relazioni esterne e produzione eventi. A questi si aggiungono professionisti e consulenti che si occupano di grafica, servizi fotografici, programmazione musicale. Parte integrante e preziosa dell’attività di esterni sono studenti e neolaureati che collaborano con contratto di stage per un periodo di 3-4 mesi e che ricoprono responsabilità definite nella gestione e organizzazione degli eventi. Un particolare degno di nota, e che meriterebbe un’attenta riflessione, è la netta predominanza di donne nello staff: su 57 persone che attualmente collaborano ad esterni, solo 9 sono uomini.

esterni e la città
Far emergere contenuti di valore, portare al massimo la capacità di aggregazione, valorizzare la funzione dello spazio pubblico: è la formula introdotta da esterni per crearsi un proprio spazio e promuovere una comunicazione reale, diventata subito un modo unico di realizzare eventi. Da qualche anno la città sembra interessarsi allo spazio pubblico, e vede crescere il numero di iniziative tese alla valorizzazione dei luoghi cittadini, forme di contaminazione temporanee tra arte e arredo urbano, promozione e sviluppo delle aree periferiche e disagiate. esterni trova sempre più persone e aziende che sembrano appoggiare la stessa idea di città e di spazio pubblico, si inserisce nel dibattito e pensa a soluzioni tese a coinvolgere, stimolare e sensibilizzare tutti i cittadini con un programma eterogeneo che spazia tra varie forme di espressione artistica.

esterni e il panorama culturale.
In un panorama culturale piatto che non sfrutta al meglio le potenzialità di una città come Milano, esterni è una delle tante realtà giovani e innovative che promuovono cultura, ponendosi come punto di incontro in una città dispersiva e distratta.
Nonostante il riscontro positivo da parte delle persone, della stampa e dei cittadini, queste realtà sono troppo spesso ritenute marginali e poco produttive e non incontrano il sostegno delle istituzioni.
Il gruppo collabora oggi con associazioni, università e istituti culturali di tutto il mondo e ha trovato il prezioso sostegno, non solo economico, di molte aziende che credono nel progetto di esterni. Purtroppo, se le istituzioni trascurano le iniziative culturali più giovani e innovative, anche il contributo delle aziende diviene sempre più sporadico: poche le imprese che investono in progetti nuovi, con una forte indipendenza e un’identità solida; diritto di precedenza è troppo spesso la visibilità capillare e intrusiva che porta le aziende a promuovere eventi mono-marca, la cui identità è fortemente condizionata dalla presenza dello sponsor.