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Esterno giorno
cent’anni di paesaggi e vedute (1830-1930)
Comunicato stampa
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La rassegna comprende quaranta olii di diversi artisti che ispirandosi alla natura, al paesaggio, allo spazio architettonico e archeologico, hanno creato opere di grande interesse. Molti di questi appartengono all’esperienza realista toscana con scene di vita nei campi dipinte da alcuni fra i più noti artisti postmacchiaioli, come Nicolò Cannicci (Firenze 1846 - 1906), Cesare Ciani (Firenze 1854 - 1925), Luigi Gioli (S. Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947), Francesco Gioli (Settimo nel Pisano 1846 - Firenze 1922).
Numerose le vedute fra cui: Napoli, Pompei e Ischia di Salvatore Candido (Napoli, prima metà del XIX secolo), Hermann Corrodi (Frascati 1844 - Roma 1905), Teodoro Duclére (Napoli 1815 - 1869), Edoardo Forti (Roma, XIX sec.), Romolo Leone (Napoli 1890 - 1964), nelle quali si ritrova l’azzurro profondo del cielo meridionale che crea quell’atmosfera atemporale, limpida, tersa.
E ancora, il Boulevar di Parigi (c.1911) di Francesco Cangiullo (Napoli 1884 – Livorno 1977) e Tor di mezza via (1915) di Vittorio Grassi (Roma 1878 - 1958) dove le immagini si imbevono di luce e respirano in pieno sole; Gubbio la città vecchia (1926) del modenese Mario Vellani Marchi (Modena 1895 - Milano 1979) e Rimini, Palazzo medievale con fontana (1018c.) del triestino Guido Marussig (Trieste 1885 - Gorizia 1972).
Fra i paesaggi: Il lago (1922) di Gisberto Cerracchini (Foiano della Chiana 1899 - Petrignano del Lago 1982) e Treno nella campagna viterbese (1930) della scrittrice e pittrice Eva Quajotto (Mantova 1903 - Roma 1952), fra i protagonisti della Scuola Romana così come Cipriano Efisio Oppo (Roma 1891 - 1962) e Alberto Ziveri (Roma 1908 - 1989) di cui si presentano rispettivamente Case di periferia (1913) e Chiesa di S. Gregorio al Celio (1926). Sempre fra gli artisti di rilievo del Primo Novecento si espone un paesaggio di Piero Marussig (Trieste 1879 - Pavia 1937).
Infine si segnalano: Flora, un dipinto del 1911, dove la luce, resa in pennellate divisioniste dall’allora ventenne Ferruccio Ferrazzi (Roma 1891 - 1978), illumina dal fondo una Maternità ispirata alla Madonna del Parto di Piero della Francesca; Viale del tramonto, un’importante opera simbolista di Cesare Maggi (Roma 1881 - Torino 1961); Figure lungo il fiume (1907) e Caccia alla volpe (c. 1873-1882), due grandi tele rispettivamente di Carlo Passigli (Firenze 1881 - 1953) e Giovanni Battista Filosa (Castellammare di Stabia 1850 - Resina 1935), e tre olii dell’artista parmense Amedeo Bocchi (Parma 1883 - Roma 1976), che per oltre sessant’anni ha vissuto e lavorato all’interno di Villa Strohl-Fern: Viale a Villa Strohl-Fern (1930), Castel Giubileo e Capanna sul Tevere.
Numerose le vedute fra cui: Napoli, Pompei e Ischia di Salvatore Candido (Napoli, prima metà del XIX secolo), Hermann Corrodi (Frascati 1844 - Roma 1905), Teodoro Duclére (Napoli 1815 - 1869), Edoardo Forti (Roma, XIX sec.), Romolo Leone (Napoli 1890 - 1964), nelle quali si ritrova l’azzurro profondo del cielo meridionale che crea quell’atmosfera atemporale, limpida, tersa.
E ancora, il Boulevar di Parigi (c.1911) di Francesco Cangiullo (Napoli 1884 – Livorno 1977) e Tor di mezza via (1915) di Vittorio Grassi (Roma 1878 - 1958) dove le immagini si imbevono di luce e respirano in pieno sole; Gubbio la città vecchia (1926) del modenese Mario Vellani Marchi (Modena 1895 - Milano 1979) e Rimini, Palazzo medievale con fontana (1018c.) del triestino Guido Marussig (Trieste 1885 - Gorizia 1972).
Fra i paesaggi: Il lago (1922) di Gisberto Cerracchini (Foiano della Chiana 1899 - Petrignano del Lago 1982) e Treno nella campagna viterbese (1930) della scrittrice e pittrice Eva Quajotto (Mantova 1903 - Roma 1952), fra i protagonisti della Scuola Romana così come Cipriano Efisio Oppo (Roma 1891 - 1962) e Alberto Ziveri (Roma 1908 - 1989) di cui si presentano rispettivamente Case di periferia (1913) e Chiesa di S. Gregorio al Celio (1926). Sempre fra gli artisti di rilievo del Primo Novecento si espone un paesaggio di Piero Marussig (Trieste 1879 - Pavia 1937).
Infine si segnalano: Flora, un dipinto del 1911, dove la luce, resa in pennellate divisioniste dall’allora ventenne Ferruccio Ferrazzi (Roma 1891 - 1978), illumina dal fondo una Maternità ispirata alla Madonna del Parto di Piero della Francesca; Viale del tramonto, un’importante opera simbolista di Cesare Maggi (Roma 1881 - Torino 1961); Figure lungo il fiume (1907) e Caccia alla volpe (c. 1873-1882), due grandi tele rispettivamente di Carlo Passigli (Firenze 1881 - 1953) e Giovanni Battista Filosa (Castellammare di Stabia 1850 - Resina 1935), e tre olii dell’artista parmense Amedeo Bocchi (Parma 1883 - Roma 1976), che per oltre sessant’anni ha vissuto e lavorato all’interno di Villa Strohl-Fern: Viale a Villa Strohl-Fern (1930), Castel Giubileo e Capanna sul Tevere.
21
settembre 2006
Esterno giorno
Dal 21 settembre al 31 ottobre 2006
arte moderna e contemporanea
Location
NUOVA GALLERIA CAMPO DEI FIORI
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
10-13 e 16-19, chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
21 Settembre 2006, ore 17-20
Autore
Curatore