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Estetiche Suburbane
L’intento della mostra è quello di dare voce e visibilità alla luna nera della creazione contemporanea, all’identità suburbana, divisa e traumatica, allucinata e molteplice
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 17 Novembre al 14 Dicembre, il Centro Sociale Esc ospiterà “Estetiche Suburbane”, una rassegna della durata di un mese che presenterà quattro giovani artisti della scena underground romana, i quali esporranno per una settimana ciascuno. L’intento della mostra è quello di dare voce e visibilità alla luna nera della creazione contemporanea, all’identità suburbana, divisa e traumatica, allucinata e molteplice. Attraverso l’arte, essa tenta di trovare se stessa e di collocarsi nella società attuale, ma rigorosamente al di fuori dei circuiti mediatici di massa e dal simulacro patinato delle immagini pubblicitarie e televisive. Queste ultime hanno inevitabilmente nutrito l’immaginario dei nostri artisti, ma il loro sguardo consapevole e critico è riuscito a trasformarle in segni sociali “altri”, non più significanti di modelli fittizi.
Luca Baseggio, Orlando Miani, Simone Ottavi e Jonathan Pannacciò condividono il medesimo contesto socio – culturale: la scena dei rave illegali, la street culture e l’hip – hop. Tuttavia, la loro produzione creativa giunge a risultati differenti e variegati: “The Dreamers Collection” di Luca Baseggio, è costituita da rielaborazioni grafiche, a contrasti elevati, di scatti fotografici presi dalla quotidianità dell’artista e poi stampati su tela, esposte insieme a fotografie della sua “running monkey”, lo stencil che l’artista lascia come suo marchio per la capitale. Orlando Miani celebra la pittura come arte totale, realizzando grandi tele, spesso nella forma di polittici, variamente assemblabili, che sfumano i confini con la scultura e l’installazione, riconfigurando gli spazi secondo un’estetica che è un riflesso della sua vita londinese, “..della tensione che ho sperimentato vivendo in una città differente da quella in cui sono cresciuto, una città scura, caotica, sporca, rumorosa, stressante, ma allo stesso tempo, piena di vita e di gente stimolante”. Simone Ottavi rielabora immagini digitalmente e sceglie come supporto la carta fotografica: quello proposto da quest’artista è un immaginario cupo e allucinato, è la città notturna con i suoi esseri ambigui e le sue luci stranianti, che risuona di urla soffocate e deliri. E’ soprattutto la sua lunga attività di writer che ha reso Ottavi un’abitante notturno e che spiega la scelta di colori accesi e molto contrastati, proprio come quelli degli spry. Jonathan Pannacciò realizza tele di vario formato in cui organico e geometrico, materico e digitale si intrecciano in forme complesse e caoticamente ordinate. La musica elettronica è la colonna sonora perfetta di queste creazioni dal ritmo sincopato, elementi di una natura fantastica, intricata,che rispecchia lo spazio interiore e onirico dell’arista. E’ dunque la città, le sue forme e suoi rumori, che unisce il lavoro dei quattro artisti e plasma le loro estetiche suburbane.
Sono previste quattro inaugurazioni, ogni venerdì compreso nel periodo espositivo, rispettivamente: il 17 e 24 novembre e l’1 e 8 dicembre, dalle 18:00 alle 22:00. In queste occasioni un ci sarà una base musicale abbinata ad ogni gruppo di lavori, creata appositamente dai Djs Da’wei (Davide Severi), Unknown (Paolo De Laurentiis), Automatofonic (Sergio Lolini, Riccardo Amorose).
Luca Baseggio, Orlando Miani, Simone Ottavi e Jonathan Pannacciò condividono il medesimo contesto socio – culturale: la scena dei rave illegali, la street culture e l’hip – hop. Tuttavia, la loro produzione creativa giunge a risultati differenti e variegati: “The Dreamers Collection” di Luca Baseggio, è costituita da rielaborazioni grafiche, a contrasti elevati, di scatti fotografici presi dalla quotidianità dell’artista e poi stampati su tela, esposte insieme a fotografie della sua “running monkey”, lo stencil che l’artista lascia come suo marchio per la capitale. Orlando Miani celebra la pittura come arte totale, realizzando grandi tele, spesso nella forma di polittici, variamente assemblabili, che sfumano i confini con la scultura e l’installazione, riconfigurando gli spazi secondo un’estetica che è un riflesso della sua vita londinese, “..della tensione che ho sperimentato vivendo in una città differente da quella in cui sono cresciuto, una città scura, caotica, sporca, rumorosa, stressante, ma allo stesso tempo, piena di vita e di gente stimolante”. Simone Ottavi rielabora immagini digitalmente e sceglie come supporto la carta fotografica: quello proposto da quest’artista è un immaginario cupo e allucinato, è la città notturna con i suoi esseri ambigui e le sue luci stranianti, che risuona di urla soffocate e deliri. E’ soprattutto la sua lunga attività di writer che ha reso Ottavi un’abitante notturno e che spiega la scelta di colori accesi e molto contrastati, proprio come quelli degli spry. Jonathan Pannacciò realizza tele di vario formato in cui organico e geometrico, materico e digitale si intrecciano in forme complesse e caoticamente ordinate. La musica elettronica è la colonna sonora perfetta di queste creazioni dal ritmo sincopato, elementi di una natura fantastica, intricata,che rispecchia lo spazio interiore e onirico dell’arista. E’ dunque la città, le sue forme e suoi rumori, che unisce il lavoro dei quattro artisti e plasma le loro estetiche suburbane.
Sono previste quattro inaugurazioni, ogni venerdì compreso nel periodo espositivo, rispettivamente: il 17 e 24 novembre e l’1 e 8 dicembre, dalle 18:00 alle 22:00. In queste occasioni un ci sarà una base musicale abbinata ad ogni gruppo di lavori, creata appositamente dai Djs Da’wei (Davide Severi), Unknown (Paolo De Laurentiis), Automatofonic (Sergio Lolini, Riccardo Amorose).
17
novembre 2006
Estetiche Suburbane
Dal 17 novembre al 14 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
ESC – LIBERA UNIVERSITA’ METROPOLITANA
Roma, Via Dei Reti, 15, (Roma)
Roma, Via Dei Reti, 15, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì – Mercoledì ore 18:00 – 20:30
Venerdì – Domenica ore 18:00 – 01:30
Vernissage
17 Novembre 2006, ore 18-22
Autore
Curatore