Con questa mostra, Nuvole propone a Palermo il lavoro di un’artista tedesca che ha fatto della suggestione della memoria e della sua possibile conservazione materia di riflessione e di raffinata e insieme dura elaborazione e manipolazione di materiali atipici.
Le opere di Esther Burger sono fatte di legno, cartone, fotografie, materiali vegetali, tutte schegge riconducibili al soffio della memoria, al dolore delle cose perdute, al sogno lieve dell’immaginazione. Questi ricordi, questi sogni sono poi coperti da uno strato di silicone. Il silicone, che a dispetto del tempo resta materia umida e gommosa, protegge e conserva ciò che copre ma in un modo aperto, lieve, trasparente e cangiante che lascia spazio anche ad una dimensione di sogno. Cancella e rivela.
Ritroviamo, in una declinazione che certamente è molto femminile, alcune caratteristiche proprie di una parte importante dell’arte contemporanea: la catalogazione e la ripetizione, la modularità, la forma dell’installazione, la sperimentazione. Ed è forse proprio quest’ultima la caratteristica che più affascina: l’originale ed autentica sperimentazione che, come scrive Ursula Staacke nella presentazione in catalogo, prevede, schematizzandola, la sovrapposizione di un substrato, di un’anima figurativa e di una sovrastruttura, ovvero di un supporto, e di un rivestimento che incapsula l’oggetto figurativo. Questo procedimento è metodico, ma quanto mai vasto nelle sue proposte.
In mostra saranno esposte, in una stanza, opere realizzate in Germania negli anni 2006 e 2007: circa 100 tavolette nelle quali si rincorrono immagini e ricordi e nell’altra, opere realizzate durante il lungo soggiorno a Palermo nel 2007 e 2008: saranno esposte la grande installazione Sogno 1 composta da 45 tavolette (ciascuna cm. 30 x 24) e alcune altre opere di diverso formato.

Biografia
Esther Burger è nata nel 1967 in Germania a Velbert, nel Nord Wesfalia. Dal 1989 al 1994 ha studiato fotografia, pittura, scultura e grafica alla Fachhochochschule Bielefeld. Da allora ha sempre lavorato a complessi progetti, talvolta realizzati con il coinvolgimento attivo dei cittadini nell’ambito di interventi a forte impatto sociale, altre volte di carattere più concettuale, realizzati in situ ed esposti in giro per il mondo sin dal 1990.
Esther Burger ha esposto le sue opere in numerosi musei e gallerie in diversi Paesi (Germania, Olanda, Lettonia, Kirghizistan). Dell’anno scorso è una sua prima apparizione a Palermo nell’ambito della mostra collettiva Le Vsitatrici, negli spazi dell’Abbazia di San Martino delle Scale.