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Esther Kläs / Elizabeth Newman
In questa mostra saranno visibili le sculture di Esther Kläs, artista tedesca residente a New York, e le opere bidimensionali dell’artista australiana Elizabeth Newman. Sebbene le artiste si differenzino per provenienza, background ed età, i loro lavori sono accomunati da una tonalità di stravaganza
Comunicato stampa
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>> Comunicato stampa
SpazioA ha il piacere di presentare la prima mostra in Italia di Esther Kläs ed Elizabeth Newman, a cura di Chris Sharp.
In questa mostra, molto caratterizzata dalle due personalità coinvolte, saranno visibili le sculture di Esther Kläs, artista tedesca residente a New York, e le opere a muro bidimensionali dell’artista australiana, residente a Melbourne, Elizabeth Newman. Sebbene le due artiste si differenzino per provenienza, background ed età, i loro lavori sono accomunati da una tonalità di stravaganza. Pure, questa qualità specifica, questa bizzarria, non va intesa come modalità espressiva, essendo piuttosto l’effetto collaterale di relazioni e interessi più complessi.
Le sculture della Kläs, che sono contemporaneamente figurative e architettoniche, sono in grado di stimolare una serie di riflessioni fondamentali su materiali, abilità, piedistallo – riportandoci a Brancusi o, più recentemente, a Franz West and Georg Herold. I dipinti della Newman, che possiamo ascrivere a una tradizione che comprende anche Blinky Palermo e Rosemarie Trockel, oltre che alla pratica più marcatamente pittorica di Mary Heilmann, si inseriscono nel dibattito attuale non solo su cosa possa essere o è un dipinto, ma anche su come esso possa situarsi nel nel mondo.
L’esuberante leggerezza visiva che entrambe le artiste dispiegano è ancorata ad un’intensa indagine sui materiali utilizzati, alla storia dei loro rispettivi medium oltre che alle possibilità che questi medium hanno di restringersi e simultaneamente espandersi. Allo stesso modo, l’apparente spontaneità del lavoro, nel caso di entrambe, è sostenuta da un approccio intenso, sensuale, nei confronti dei materiali e del colore. I lavori in mostra riescono a realizzare un raffinato equilibrio, quand’anche ottenuto per accumulazione, tra alcune qualità che costituiscono l’opera d’arte – come bizzarria e soggettività - e istanze più generali che la situano nel mondo. Qui Kläs e Newman gareggiano e fanno da complemento l’una all’altra in un pas de deux al contempo esuberante e controllato, accattivante e profondo.
Esther Kläs è nata nel 1981 a Magonza, Germania. Ha studiato all’Art Academy di Duesseldorf e successivamente all’MFA Hunter College di New York City (2008-2010). Vive e lavora a New York. Il suo lavoro è stato recentemente esposto nella mostra Knight’s Move, a cura di Fionn Meade, presso lo Sculpture Center, New York, nella mostra collettiva Immaterial al Ballroom, Marfa Texas, e sarà presente insieme a quello di Nancy de Holl in una doppia personale al Bureau, New York, il prossimo 27 Febbraio.
Elizabeth Newman è artista e psicoanalista. Nel suo lavoro indaga le questioni filosofiche e le condizioni sociali inerenti la pittura e la rappresentazione, utilizzando la pittura, l’installazione e oggetti “trovati” per articolare una posizione idiosincratica soggettiva. Elizabeth Newman vive a Melbourne, Australia, dove recentemente ha esposto il suo lavoro in una mostra personale alla galleria Neon Parc.
>> Press release
SpazioA takes pleasure in presenting the first show in Italy of Esther Kläs and Elizabeth Newman, curated by Chris Sharp.
This two person exhibition is marked by a conspicuous sense of personality. It features sculptures by German, New York-based artist Esther Kläs and paintings by the Australian, Melbourne-based artist Elizabeth Newman. Although the two artists come from entirely different parts of the world, backgrounds, and age groups, their work meets in a similarly antic place. By no means merely expressive, the work and its antic quality is a byproduct of more complex concerns.
Kläs’ sculptures, which are at once figurative and architectural, are liable to engage a whole series of fundamental issues regarding materials, craft, and the pedestal, that stretches back to Brancusi, and can be more recently seen in the work of Franz West and Georg Herold. Meanwhile Newman’s paintings, which could be said to combine a historical tradition which includes Blinky Palermo and Rosemarie Trockel with the more recent more painterly procedures and palette of Mary Heilman, continue an ongoing discussion about not only what a painting can be, or is, but also how it can be in the world.
Both artists deploy an exuberant visual levity which is nevertheless anchored in a sustained investigation of their materials, the history of their respective mediums as well as the narrowing and expanding possibilities of those mediums. The apparent spontaneity of the work is underpinned by a sensuous and deeply considered sense of craft. As such, the work in this exhibition manages to strike a fine balance between the more subjective qualities which inform a work of art and the more general issues which locate it in the world. Here, Kläs and Newman play off and complement one another in a singular pas de deux, which is as beguiling as it is thoughtful.
Esther Kläs was born in 1981 in Mainz, Germany. She studied at the Art Academy of Duesseldorf and then at the MFA Hunter College in New York City (2008-2010). Lives and works in New York. Her work has recently been featured in the survey Knight’s Move, curated by Fionn Meade, at The Sculpture Center, New York, the group exhibition Immaterial, at The Ballroom, Marfa Texas, and will be exhibited alongside Nancy de Holl in a two person exhibition at Bureau, New York, opening on February 27.
Elizabeth Newman is an artist and psychoanalyst. Her work engages with questions about the philosophical and social conditions of painting and representation, using painting, installation and found objects to articulate an idiosyncratic subjective position. Elizabeth Newman lives in Melbourne, Australia where she recently had a solo exhibition at Neon Parc gallery.
SpazioA ha il piacere di presentare la prima mostra in Italia di Esther Kläs ed Elizabeth Newman, a cura di Chris Sharp.
In questa mostra, molto caratterizzata dalle due personalità coinvolte, saranno visibili le sculture di Esther Kläs, artista tedesca residente a New York, e le opere a muro bidimensionali dell’artista australiana, residente a Melbourne, Elizabeth Newman. Sebbene le due artiste si differenzino per provenienza, background ed età, i loro lavori sono accomunati da una tonalità di stravaganza. Pure, questa qualità specifica, questa bizzarria, non va intesa come modalità espressiva, essendo piuttosto l’effetto collaterale di relazioni e interessi più complessi.
Le sculture della Kläs, che sono contemporaneamente figurative e architettoniche, sono in grado di stimolare una serie di riflessioni fondamentali su materiali, abilità, piedistallo – riportandoci a Brancusi o, più recentemente, a Franz West and Georg Herold. I dipinti della Newman, che possiamo ascrivere a una tradizione che comprende anche Blinky Palermo e Rosemarie Trockel, oltre che alla pratica più marcatamente pittorica di Mary Heilmann, si inseriscono nel dibattito attuale non solo su cosa possa essere o è un dipinto, ma anche su come esso possa situarsi nel nel mondo.
L’esuberante leggerezza visiva che entrambe le artiste dispiegano è ancorata ad un’intensa indagine sui materiali utilizzati, alla storia dei loro rispettivi medium oltre che alle possibilità che questi medium hanno di restringersi e simultaneamente espandersi. Allo stesso modo, l’apparente spontaneità del lavoro, nel caso di entrambe, è sostenuta da un approccio intenso, sensuale, nei confronti dei materiali e del colore. I lavori in mostra riescono a realizzare un raffinato equilibrio, quand’anche ottenuto per accumulazione, tra alcune qualità che costituiscono l’opera d’arte – come bizzarria e soggettività - e istanze più generali che la situano nel mondo. Qui Kläs e Newman gareggiano e fanno da complemento l’una all’altra in un pas de deux al contempo esuberante e controllato, accattivante e profondo.
Esther Kläs è nata nel 1981 a Magonza, Germania. Ha studiato all’Art Academy di Duesseldorf e successivamente all’MFA Hunter College di New York City (2008-2010). Vive e lavora a New York. Il suo lavoro è stato recentemente esposto nella mostra Knight’s Move, a cura di Fionn Meade, presso lo Sculpture Center, New York, nella mostra collettiva Immaterial al Ballroom, Marfa Texas, e sarà presente insieme a quello di Nancy de Holl in una doppia personale al Bureau, New York, il prossimo 27 Febbraio.
Elizabeth Newman è artista e psicoanalista. Nel suo lavoro indaga le questioni filosofiche e le condizioni sociali inerenti la pittura e la rappresentazione, utilizzando la pittura, l’installazione e oggetti “trovati” per articolare una posizione idiosincratica soggettiva. Elizabeth Newman vive a Melbourne, Australia, dove recentemente ha esposto il suo lavoro in una mostra personale alla galleria Neon Parc.
>> Press release
SpazioA takes pleasure in presenting the first show in Italy of Esther Kläs and Elizabeth Newman, curated by Chris Sharp.
This two person exhibition is marked by a conspicuous sense of personality. It features sculptures by German, New York-based artist Esther Kläs and paintings by the Australian, Melbourne-based artist Elizabeth Newman. Although the two artists come from entirely different parts of the world, backgrounds, and age groups, their work meets in a similarly antic place. By no means merely expressive, the work and its antic quality is a byproduct of more complex concerns.
Kläs’ sculptures, which are at once figurative and architectural, are liable to engage a whole series of fundamental issues regarding materials, craft, and the pedestal, that stretches back to Brancusi, and can be more recently seen in the work of Franz West and Georg Herold. Meanwhile Newman’s paintings, which could be said to combine a historical tradition which includes Blinky Palermo and Rosemarie Trockel with the more recent more painterly procedures and palette of Mary Heilman, continue an ongoing discussion about not only what a painting can be, or is, but also how it can be in the world.
Both artists deploy an exuberant visual levity which is nevertheless anchored in a sustained investigation of their materials, the history of their respective mediums as well as the narrowing and expanding possibilities of those mediums. The apparent spontaneity of the work is underpinned by a sensuous and deeply considered sense of craft. As such, the work in this exhibition manages to strike a fine balance between the more subjective qualities which inform a work of art and the more general issues which locate it in the world. Here, Kläs and Newman play off and complement one another in a singular pas de deux, which is as beguiling as it is thoughtful.
Esther Kläs was born in 1981 in Mainz, Germany. She studied at the Art Academy of Duesseldorf and then at the MFA Hunter College in New York City (2008-2010). Lives and works in New York. Her work has recently been featured in the survey Knight’s Move, curated by Fionn Meade, at The Sculpture Center, New York, the group exhibition Immaterial, at The Ballroom, Marfa Texas, and will be exhibited alongside Nancy de Holl in a two person exhibition at Bureau, New York, opening on February 27.
Elizabeth Newman is an artist and psychoanalyst. Her work engages with questions about the philosophical and social conditions of painting and representation, using painting, installation and found objects to articulate an idiosyncratic subjective position. Elizabeth Newman lives in Melbourne, Australia where she recently had a solo exhibition at Neon Parc gallery.
19
febbraio 2011
Esther Kläs / Elizabeth Newman
Dal 19 febbraio al 23 aprile 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIOA GALLERY
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30-19.30
e su appuntamento
Vernissage
19 Febbraio 2011, dalle 11.00 alle 20.00
Autore
Curatore