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Eternologie. XVI Giochi del Mediterraneo
A meno di un anno dall’ultima edizione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove Casa Italia CONI, per la prima volta aperta ai visitatori, aveva ospitato con successo di pubblico e di stampa la prima esposizione dedicato allo “Spirito Olimpico Italiano – la comunicazione dei segni da Occidente a Oriente”, il Coni torna ad aprire le sue porte all’arte nello sport con l’esposizione Eternologie all’interno del suo quartier generale: Casa Italia Coni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 26 giugno al 5 luglio 2009 Pescara ospiterà i Giochi del Mediterraneo e Casa Italia, quartier generale degli azzurri e del CONI, inaugurerà il giorno 26 l’Esposizione d’arte Eternologie con 38 quadri. L’esposizione è curata dalla Professoressa Renata Freccero, docente di Storia dell’Educazione Fisica, Università degli Studi di Torino. Nel comitato scientifico, il Museo di Antropologia dell’Università di Torino, la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova, Silvana Belvisi, Presidente della Galleria d’Arte “Il Salotto dell’Arte” di Torino e Angela Sanna, critica d’arte.
Testimonial dell’esposizione Eternologia è Gina Lollobrigida. Le sculture presentate dalla grande artista italiana sono: “Vivere insieme”, “Intimità” e “Gioia di vivere”.
A meno di un anno dall’ultima edizione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove Casa Italia CONI, per la prima volta aperta ai visitatori, aveva ospitato con successo di pubblico e di stampa la prima esposizione dedicato allo “Spirito Olimpico Italiano - la comunicazione dei segni da Occidente a Oriente” edita dalla Libreria universitaria Levrotto & Bella di Torino, il Coni torna ad aprire le sue porte all’arte nello sport con l’esposizione Eternologie all’interno del suo quartier generale: CASA ITALIA CONI.
Eternologia: Lo sport ha una connotazione spontanea nel “sentimento fondamentale” di ogni uomo e per questo promuove e unisce l’universalità dei popoli, non la strumentalizzazione dei corpi. L’Esposizione intende accendere la passione sportiva e mantenerla viva in tante persone, affinché diventi viva. Promuovere la bellezza dello sport e l’amore per la pratica a ogni livello e a ogni età, aiuta a diffondere equilibri contro la civiltà della morte.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
L’attività fisica e sportiva riesce a determinare la gioia della pratica e la gioia di viverla, l’universalità dei popoli per questo rende le persone migliori e genera una bella civilizzazione umana.
Questo è il motivo che ha spinto a dedicare l’Esposizione a Candido Cannavò, eternologia dello sport italiano.
L’arte è sensibilità spontanea, ha una sua forma esterna che appare ed una sua profondità interiore, il contenuto è nella forma. La luce viene dalla relazione che le opere hanno con la realtà viva e le sue radici della storia. Le opere esposte a Casa Italia CONI, Pescara 2009, partecipano a questa festa solare, per accendere emozioni semplici e vive. Rappresentare l’emozione della sfida, della competizione e la gioia per la vittoria che si vive in quel momento mentre si svolgono le gare.
Il Presidente del Coni Gianni Petrucci, ha scritto la presentazione del catalogo dell’Esposizione Eternologie: “La storia ci racconta che lo sport è “eternologia”. Per l’importanza che l’attività sportiva ha sempre rivestito nella crescita armoniosa ed equilibrata dell’individuo e per la funzione sociale ad essa attribuita, ieri come oggi: lo sport è educazione alla vita “insieme”, rispetto delle regole, momento di unione nella divisione, è basarsi sul reciproco, corretto misurarsi, è cultura della sconfitta, intesa come accettazione che possa esistere un avversario più bravo o, al limite, più fortunato, che vince. Accanto allo sport Renata Freccero ci presenta un’altra “eternologia”: l’arte, percepita come strumento capace di trasmettere emozioni e di esaltare il gusto del bello e dell’armonia….Inoltre provo molta ammirazione per la testimonial di questo evento, Gina Lollobrigida e rivolgo un pensiero a Candido Cannavò, recentemente scomparso ed a cui il testo è dedicato: impareggiabile compagno di viaggio e straordinario narratore di tante imprese e campioni sportivi; per chi ama e segue lo sport non può che essere un’ eternologia”.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Albania, Algeria, Andorra, Bosnia Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, sono i Paesi dell’area Mediterranea presenti ai XVI Giochi del Mediterraneo con i loro atleti, i loro team e tutti gli organizzatori che hanno reso possibile questo momento di condivisione di festa dello sport, oltre i risultati che verranno.
Ad oggi questo Evento è una bella occasione agonistica di alto livello aperta ai giovani dei tre continenti legati dall’Ideale Olimpico, compendio di valori universali, di “agon”, nati sulle acque di questo antico mare.
L’Esposizione Eternologie – Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, è dedicato a questo Evento d’impegno agonistico alto che per gli atleti non prevede quel momento chiave presente ai Giochi Olimpici. Fra transitorio ed eterno, esiste un “germoglio”, sentimento di bellezza, forma di armonia, universalità, pace che lo sport sano e l’arte sincera possono promuovere.
Gli Artisti:
A questi valori 15 artisti e un gruppo di studenti SUISM hanno dedicato le loro opere:
Testimonial: Gina Lollobrigida
Rodolfo Allasia Delio Meinardi
Antonio Carena Guglielmo Meltzeid
Piersandro Coelli Isabella Monari,
Carlo Giuliano Manuela Kanaris
Enzo Marino Giulio Mosca
Angela Sepe Novara Gianni Sesia della Merla
Studenti - Gruppo – SUISM Manuel Olivares
Antonio Tamburro
L’ARTISTA GINA LOLLOBRIGIDA
TESTIMONIAL DELL’ ESPOSIZIONE ETERNOLOGIA
XVI Giochi del Mediterraneo
Casa Italia Coni, Pescara 2009 - 26 giugno al 5 luglio
Testimonial dell’esposizione Eternologia che si inaugurerà in occasione dei Giochi del Mediteranneo dal 26 giugno al 5 luglio 2009 a Pescara presso Casa Italia è l’artista Gina Lollobrigida.
L’artista della cinematografia, negli anni è diventata un’artista delle sculture, importante e capace di affondare le sue radici anche nella memoria. Tra le innumerevoli correnti e tendenze formali, la sua arte occupa un posto a sé, senza pretendere di essere originale. La scultura, alla fine di una lunga esperienza di vita l’ha condotta a identificarsi nel bronzo tridimensionale, nei personaggi più specifici che ha incarnato sullo schermo.
Gina Lollobrigida è presente a Casa Italia con tre opere: Vivere insieme, Intimità e Gioia di Vivere.
“ Sono felice di essere testimonial dell’Esposizione d’Arte Eternologia ai Giochi del Mediteranneo. E’ la prima volta che nella mia carriera di artista partecipo da espositrice ad un evento sportivo di livello internazionale. Ritengo che l’arte abbinata allo sport e gli atleti all’arte creino un binomio fondamentale. Promuovere la bellezza dello sport e l’amore per la pratica sportiva ad ogni età per diffondere l’equilibrio e l’armonia è un fondamento importante per la civilizzazione umana. Lo sport vero, quello pulito deve essere un momento di vita insieme, di evasione e quasi una sorta di vita bucolica. Lo sport deve essere un momento di unione nella divisione, di vittoria ma anche il saper riconoscere una sconfitta. Con le mie tre opere presenti a Casa Italia intendo celebrare l’evento sportivo, della festa che si vive in diretta, il senso di internazionalità e della gioia di vivere, appunto. Ritengo che l’esposizione Eternologia voglia anche rappresentare la gioia di vivere lo sport insieme mettendo tutti, nazioni e atleti sullo stesso piano.”
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
La sua vita, per analogia, è paragonabile a quella di un atleta olimpico si allena con costanza fra due grandi palestre, Roma e Pietrasanta per dare il meglio di se stessa in più discipline che hanno un unico premio: Arte per Arte. L’amore e il talento della Lollobrigida per l’arte, è innato. A dieci anni il suo disegno è già il più bello ed è pubblicato su “Topolino”.
Gina Lollobrigida è una donna attivissima e dinamica. Non appartiene al mondo delle fugaci “veline” lei non è mai stata catalogabile, non è globalizzata e non è globalizzabile. La sua intelligenza traspare nella sua conduzione di vita e nei fatti reali. Il suo eterno fascino è nel portamento, quasi per una sorta di dono divino, nei suoi tratti eleganti legati alla tradizione italiana popolare più nobile, al suo movimento spontaneo e sensuale, alla sua voce calda dai toni talvolta squillanti. La Lollobrigida parla di un’Italia profonda visibile nelle sue opere d’arte.
Il momento importante a favore della scultura, giungerà in modo più forte negli anni sessanta. I suoi contatti più significativi erano avvenuti con: Francesco Messina, Giacomo Manzù, Giorgio De Chirico, Ilja Glazunov, Salvador Dalì, Jacob Epstein. La Lollobrigida conviveva fra arte cinematografica, arte figurativa e scultura, contesa da ogni parte, ma sapeva mantenere intatta la sua personalità e i suoi interessi artistici.
Nel 1966, aveva posato per Giacomo Manzù e nel 1976, in occasione di un incontro a Roma, Gina presentò al grande Maestro la testina in bronzo del figlio Milko Jr. fatta con le sue forti mani. Giacomo Manzù, uomo essenziale e di pochi complimenti, aveva trovato la scultura un piccolo gioiello e la incoraggiò a proseguire nella sua vocazione. L’incoraggiamento del Maestro aveva certo contribuito a modificare il percorso di vita della Lollobrigida. Grazie alla sua volontà e a tanto lavoro, non privo di fatiche, è riuscita a trasporre nella scultura, nel disegno e nella fotografia il suo vissuto, il suo spiccato modo d’essere, ma sopra a tutto: l’amore per l’arte e l’italianità.
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DI LEI HANNO SCRITTO…
“…Come si fa a catalogare la Gina Lollobrigida? Ogni opera visiva richiede la catalogazione perché sembra obbligatorio porla su uno scaffale della mente per poterla apprezzare […]. La catalogazione ha assunto un ruolo dittatoriale nel secolo delle avanguardie e, come tutte le dittature, ha celebrato le sue parate, ha coniato il suo medagliere e chiuso i portali delle sue carceri Le libertà delle arti vi sono state confinate.
Rompere le catene fu talvolta possibile quando si organizzavano gruppi nuovi, formati nella resistenza, pronti al sacrificio. Ma sempre la rivolta del singolo s’affogava nell’oblio.
Gina Lollobrigida è un caso a parte: le fu fornito per l’esistenza un biglietto speciale.
Comprende, questo dono divino, una dose pura di talento, fisica ed esistenziale, corroborato da uno spirito d’indipendenza altrettanto assoluto. Il che ha fatto di lei una sorta di fata, quella che invece della bacchetta, gira con lo spadino di Esmeralda […] e le fate, tutti lo sanno, non entrano nelle categorie murate nell’arte del secolo appena concluso o in quello che cerchiamo di scoprire oggi, ci volano sopra. (Philippe Daverio)
Ogni forma d’arte affonda le sue radici anche nella memoria. Gina Lollobrigida lo dimostra con tanta assoluta passione, armonia e colori, che le forze del passato diventano fortemente percepibili.
Un sentimento forte, che ci rapisce, ma che, con altrettanta sicurezza dolcemente ci seduce.
(Jean Christophe Amman Direttore del Museo d’Arte Moderna di Francoforte sul Meno).
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Ci ha fatto sognare, e noi francesi in particolare, in Notre -Dame de Paris e in Fanfan la Tulipe. Rappresentava l’ideale di una bellezza mediterranea ardente e selvaggia, un temperamento emotivo che esprimeva la forza della sua umanità profonda […].
Gina Lollobrigida ritorna alla sua vocazione giovanile, la scultura, alla fine di una lunga esperienza di vita che l’ha condotta a identificarsi nel bronzo tridimensionale, nei personaggi più specifici che ha incarnato sullo schermo. La scultura diventa così la testimonianza conclusiva di una carriera che le ha permesso di sviluppare i contorni decisi di una forte e acuta personalità.
(Pierre Restany critico d’arte)
Testimonial dell’esposizione Eternologia è Gina Lollobrigida. Le sculture presentate dalla grande artista italiana sono: “Vivere insieme”, “Intimità” e “Gioia di vivere”.
A meno di un anno dall’ultima edizione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove Casa Italia CONI, per la prima volta aperta ai visitatori, aveva ospitato con successo di pubblico e di stampa la prima esposizione dedicato allo “Spirito Olimpico Italiano - la comunicazione dei segni da Occidente a Oriente” edita dalla Libreria universitaria Levrotto & Bella di Torino, il Coni torna ad aprire le sue porte all’arte nello sport con l’esposizione Eternologie all’interno del suo quartier generale: CASA ITALIA CONI.
Eternologia: Lo sport ha una connotazione spontanea nel “sentimento fondamentale” di ogni uomo e per questo promuove e unisce l’universalità dei popoli, non la strumentalizzazione dei corpi. L’Esposizione intende accendere la passione sportiva e mantenerla viva in tante persone, affinché diventi viva. Promuovere la bellezza dello sport e l’amore per la pratica a ogni livello e a ogni età, aiuta a diffondere equilibri contro la civiltà della morte.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
L’attività fisica e sportiva riesce a determinare la gioia della pratica e la gioia di viverla, l’universalità dei popoli per questo rende le persone migliori e genera una bella civilizzazione umana.
Questo è il motivo che ha spinto a dedicare l’Esposizione a Candido Cannavò, eternologia dello sport italiano.
L’arte è sensibilità spontanea, ha una sua forma esterna che appare ed una sua profondità interiore, il contenuto è nella forma. La luce viene dalla relazione che le opere hanno con la realtà viva e le sue radici della storia. Le opere esposte a Casa Italia CONI, Pescara 2009, partecipano a questa festa solare, per accendere emozioni semplici e vive. Rappresentare l’emozione della sfida, della competizione e la gioia per la vittoria che si vive in quel momento mentre si svolgono le gare.
Il Presidente del Coni Gianni Petrucci, ha scritto la presentazione del catalogo dell’Esposizione Eternologie: “La storia ci racconta che lo sport è “eternologia”. Per l’importanza che l’attività sportiva ha sempre rivestito nella crescita armoniosa ed equilibrata dell’individuo e per la funzione sociale ad essa attribuita, ieri come oggi: lo sport è educazione alla vita “insieme”, rispetto delle regole, momento di unione nella divisione, è basarsi sul reciproco, corretto misurarsi, è cultura della sconfitta, intesa come accettazione che possa esistere un avversario più bravo o, al limite, più fortunato, che vince. Accanto allo sport Renata Freccero ci presenta un’altra “eternologia”: l’arte, percepita come strumento capace di trasmettere emozioni e di esaltare il gusto del bello e dell’armonia….Inoltre provo molta ammirazione per la testimonial di questo evento, Gina Lollobrigida e rivolgo un pensiero a Candido Cannavò, recentemente scomparso ed a cui il testo è dedicato: impareggiabile compagno di viaggio e straordinario narratore di tante imprese e campioni sportivi; per chi ama e segue lo sport non può che essere un’ eternologia”.
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Albania, Algeria, Andorra, Bosnia Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, sono i Paesi dell’area Mediterranea presenti ai XVI Giochi del Mediterraneo con i loro atleti, i loro team e tutti gli organizzatori che hanno reso possibile questo momento di condivisione di festa dello sport, oltre i risultati che verranno.
Ad oggi questo Evento è una bella occasione agonistica di alto livello aperta ai giovani dei tre continenti legati dall’Ideale Olimpico, compendio di valori universali, di “agon”, nati sulle acque di questo antico mare.
L’Esposizione Eternologie – Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, è dedicato a questo Evento d’impegno agonistico alto che per gli atleti non prevede quel momento chiave presente ai Giochi Olimpici. Fra transitorio ed eterno, esiste un “germoglio”, sentimento di bellezza, forma di armonia, universalità, pace che lo sport sano e l’arte sincera possono promuovere.
Gli Artisti:
A questi valori 15 artisti e un gruppo di studenti SUISM hanno dedicato le loro opere:
Testimonial: Gina Lollobrigida
Rodolfo Allasia Delio Meinardi
Antonio Carena Guglielmo Meltzeid
Piersandro Coelli Isabella Monari,
Carlo Giuliano Manuela Kanaris
Enzo Marino Giulio Mosca
Angela Sepe Novara Gianni Sesia della Merla
Studenti - Gruppo – SUISM Manuel Olivares
Antonio Tamburro
L’ARTISTA GINA LOLLOBRIGIDA
TESTIMONIAL DELL’ ESPOSIZIONE ETERNOLOGIA
XVI Giochi del Mediterraneo
Casa Italia Coni, Pescara 2009 - 26 giugno al 5 luglio
Testimonial dell’esposizione Eternologia che si inaugurerà in occasione dei Giochi del Mediteranneo dal 26 giugno al 5 luglio 2009 a Pescara presso Casa Italia è l’artista Gina Lollobrigida.
L’artista della cinematografia, negli anni è diventata un’artista delle sculture, importante e capace di affondare le sue radici anche nella memoria. Tra le innumerevoli correnti e tendenze formali, la sua arte occupa un posto a sé, senza pretendere di essere originale. La scultura, alla fine di una lunga esperienza di vita l’ha condotta a identificarsi nel bronzo tridimensionale, nei personaggi più specifici che ha incarnato sullo schermo.
Gina Lollobrigida è presente a Casa Italia con tre opere: Vivere insieme, Intimità e Gioia di Vivere.
“ Sono felice di essere testimonial dell’Esposizione d’Arte Eternologia ai Giochi del Mediteranneo. E’ la prima volta che nella mia carriera di artista partecipo da espositrice ad un evento sportivo di livello internazionale. Ritengo che l’arte abbinata allo sport e gli atleti all’arte creino un binomio fondamentale. Promuovere la bellezza dello sport e l’amore per la pratica sportiva ad ogni età per diffondere l’equilibrio e l’armonia è un fondamento importante per la civilizzazione umana. Lo sport vero, quello pulito deve essere un momento di vita insieme, di evasione e quasi una sorta di vita bucolica. Lo sport deve essere un momento di unione nella divisione, di vittoria ma anche il saper riconoscere una sconfitta. Con le mie tre opere presenti a Casa Italia intendo celebrare l’evento sportivo, della festa che si vive in diretta, il senso di internazionalità e della gioia di vivere, appunto. Ritengo che l’esposizione Eternologia voglia anche rappresentare la gioia di vivere lo sport insieme mettendo tutti, nazioni e atleti sullo stesso piano.”
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La sua vita, per analogia, è paragonabile a quella di un atleta olimpico si allena con costanza fra due grandi palestre, Roma e Pietrasanta per dare il meglio di se stessa in più discipline che hanno un unico premio: Arte per Arte. L’amore e il talento della Lollobrigida per l’arte, è innato. A dieci anni il suo disegno è già il più bello ed è pubblicato su “Topolino”.
Gina Lollobrigida è una donna attivissima e dinamica. Non appartiene al mondo delle fugaci “veline” lei non è mai stata catalogabile, non è globalizzata e non è globalizzabile. La sua intelligenza traspare nella sua conduzione di vita e nei fatti reali. Il suo eterno fascino è nel portamento, quasi per una sorta di dono divino, nei suoi tratti eleganti legati alla tradizione italiana popolare più nobile, al suo movimento spontaneo e sensuale, alla sua voce calda dai toni talvolta squillanti. La Lollobrigida parla di un’Italia profonda visibile nelle sue opere d’arte.
Il momento importante a favore della scultura, giungerà in modo più forte negli anni sessanta. I suoi contatti più significativi erano avvenuti con: Francesco Messina, Giacomo Manzù, Giorgio De Chirico, Ilja Glazunov, Salvador Dalì, Jacob Epstein. La Lollobrigida conviveva fra arte cinematografica, arte figurativa e scultura, contesa da ogni parte, ma sapeva mantenere intatta la sua personalità e i suoi interessi artistici.
Nel 1966, aveva posato per Giacomo Manzù e nel 1976, in occasione di un incontro a Roma, Gina presentò al grande Maestro la testina in bronzo del figlio Milko Jr. fatta con le sue forti mani. Giacomo Manzù, uomo essenziale e di pochi complimenti, aveva trovato la scultura un piccolo gioiello e la incoraggiò a proseguire nella sua vocazione. L’incoraggiamento del Maestro aveva certo contribuito a modificare il percorso di vita della Lollobrigida. Grazie alla sua volontà e a tanto lavoro, non privo di fatiche, è riuscita a trasporre nella scultura, nel disegno e nella fotografia il suo vissuto, il suo spiccato modo d’essere, ma sopra a tutto: l’amore per l’arte e l’italianità.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
DI LEI HANNO SCRITTO…
“…Come si fa a catalogare la Gina Lollobrigida? Ogni opera visiva richiede la catalogazione perché sembra obbligatorio porla su uno scaffale della mente per poterla apprezzare […]. La catalogazione ha assunto un ruolo dittatoriale nel secolo delle avanguardie e, come tutte le dittature, ha celebrato le sue parate, ha coniato il suo medagliere e chiuso i portali delle sue carceri Le libertà delle arti vi sono state confinate.
Rompere le catene fu talvolta possibile quando si organizzavano gruppi nuovi, formati nella resistenza, pronti al sacrificio. Ma sempre la rivolta del singolo s’affogava nell’oblio.
Gina Lollobrigida è un caso a parte: le fu fornito per l’esistenza un biglietto speciale.
Comprende, questo dono divino, una dose pura di talento, fisica ed esistenziale, corroborato da uno spirito d’indipendenza altrettanto assoluto. Il che ha fatto di lei una sorta di fata, quella che invece della bacchetta, gira con lo spadino di Esmeralda […] e le fate, tutti lo sanno, non entrano nelle categorie murate nell’arte del secolo appena concluso o in quello che cerchiamo di scoprire oggi, ci volano sopra. (Philippe Daverio)
Ogni forma d’arte affonda le sue radici anche nella memoria. Gina Lollobrigida lo dimostra con tanta assoluta passione, armonia e colori, che le forze del passato diventano fortemente percepibili.
Un sentimento forte, che ci rapisce, ma che, con altrettanta sicurezza dolcemente ci seduce.
(Jean Christophe Amman Direttore del Museo d’Arte Moderna di Francoforte sul Meno).
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Ci ha fatto sognare, e noi francesi in particolare, in Notre -Dame de Paris e in Fanfan la Tulipe. Rappresentava l’ideale di una bellezza mediterranea ardente e selvaggia, un temperamento emotivo che esprimeva la forza della sua umanità profonda […].
Gina Lollobrigida ritorna alla sua vocazione giovanile, la scultura, alla fine di una lunga esperienza di vita che l’ha condotta a identificarsi nel bronzo tridimensionale, nei personaggi più specifici che ha incarnato sullo schermo. La scultura diventa così la testimonianza conclusiva di una carriera che le ha permesso di sviluppare i contorni decisi di una forte e acuta personalità.
(Pierre Restany critico d’arte)
26
giugno 2009
Eternologie. XVI Giochi del Mediterraneo
Dal 26 giugno al 05 luglio 2009
arte contemporanea
Location
PORTO TURISTICO
Pescara, Lungomare Papa Giovanni XXIII, (Pescara)
Pescara, Lungomare Papa Giovanni XXIII, (Pescara)
Sito web
www.pescara2009.it
Autore
Curatore