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EtnaFest 2007 – Alessandro Abate
Alessandro Abate, un pittore a Catania tra Otto e Novecento
Comunicato stampa
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Realizzata in collaborazione istituzionale tra la Provincia Regionale e l´Azienda Provinciale Turismo di Catania, su progetto scientifico dell’Ufficio Speciale per il Polo Museale di Catania, Unità Operativa II Collezioni Museali, si terrà a Catania presso la Galleria d´Arte Moderna Le Ciminiere una mostra antologica dell’artista catanese Alessandro Abate (Catania 1867 - 1953).
La mostra, ideata dalla dott.sa Luisa Paladino, dirigente storica dell’arte della suddetta Unità, che ne cura il coordinamento scientifico, l´ordinamento espositivo e il relativo catalogo che comprende diversi contributi di altri studiosi specialisti, intende illustrare un capitolo della produzione figurativa locale, solo di recente recuperato agli studi, di particolare interesse anche sotto il profilo storico-documentario, ricostruendo il percorso biografico e artistico di Alessandro Abate, pittore da cavalletto e decoratore oscillante tra tradizione e liberty, sullo sfondo della cultura catanese tra fine Otto e primi decenni del Novecento.
L´esposizione, la cui organizzazione tecnica è stata affidata alla Publinews di Francesco Rovella, si articola in sezioni coordinate da pannelli esplicativi e illustra la prolifica attività dell´artista prevalentemente svolta in città nell’arco di un cinquantennio, attraverso la selezione di 140 dipinti perlopiù di piccole e medie dimensioni provenienti in gran parte dall´erede del pittore, signora Maria Salmeri, da raccolte pubbliche e private e da istituzioni religiose, con il supporto di riproduzioni delle decorazioni a fresco, a tempera e ad encausto eseguite in chiese e dimore private.
La formazione, dalla fine degli anni ´80 all’inizio del secolo XIX, prima a Catania con Antonino Gandolfo (Catania 1841 - 1910), poi a Napoli con Vincenzo Marinelli (S. Martino/PZ 1820 - Napoli 1892), infine a Roma, pensionato dal Comune di Catania, con Francesco Jacovacci (Roma 1838 - 1908) e presso le scuole del Museo Artistico Industriale.
Gli esordi degli anni Novanta, caratterizzati dalla tematica sociale di tono patetico attinta dal suo primo maestro catanese e scanditi dalla partecipazione alle esposizioni nazionali e locali, quali la Belliniana di Catania del 1890, la Nazionale di Roma del 1895, la Quadriennale d´arte decorativa moderna di Torino del 1902 e l´Esposizione Agricola Siciliana di Catania nel 1907, che ne consacrò la fama di decoratore dell´ "Arte nuova" riservandogli una parete della " Mostra di Belle Arti e Fotografia".
Il rientro definitivo a Catania, nei primi anni del Novecento, dove lavora stabilmente, tranne brevi assenze per lavori decorativi in provincia di Siracusa e di Messina e, dalla fine degli anni ´20 al 1940 per committenze pubbliche dei rispettivi governi a Tripoli, a Tunisi e ad Alessandria d´Egitto. A fianco di una costante e intensa produzione di opere da cavalletto dalla vena intimistica e idilliaca, con una netta predilezione per il ritratto e le scene d´ambiente domestico, Abate realizza fin dentro il terzo decennio del `900, decorazioni di ispirazione liberty per dimore private, richiestissimo dall’aristocrazia e dall´alta borghesia catanese, e lavori per la committenza ecclesiastica.
Stimato pittore e apprezzato decoratore, Alessandro Abate (Catania 25 novembre 1867 - 29 marzo 1953), figlio di Carmelo e Anna Reitano, benestante cinquantenne, realizzò a Catania, tra il 1915 e il 1918, negli anni della grande guerra, al n. 12 della Via Vallone al Borgo, attuale via Carmelo Abate, il palazzotto in cui alloggiare al piano terra e lavorare al primo, il cui progetto aveva significativamente commissionato all´affermato ingegnere Tommaso Malerba.
Quel palazzotto, ad oltre cinquant´anni dalla morte del pittore, con la raccolta delle opere che custodisce, auspichiamo, tra i benefici durevoli della mostra, che possa essere guadagnato alla pubblica fruizione quale "casa museo" per il suo portato testimoniale, sapientemente conservato dalla nipote Maria Salmeri, della vicenda artistica catanese di cui Abate e Malerba furono protagonisti.
L´iniziativa espositiva intende illustrare un capitolo della produzione figurativa locale tra fine Otto e primi decenni del Novecento, solo in parte recuperato agli studi, ricostruendo il percorso biografico e artistico di Alessandro Abate, pittore e decoratore eclettico tra tradizione e arte nuova.
Suddivisa in tre sezioni, corredate da pannelli esplicativi, relative alla formazione e agli esordi, alla pittura da cavalletto, ai cicli decorativi di soggetto laico e religioso, la mostra, di circa 140 opere tra dipinti, acquerelli, studi, disegni e bozzetti, si sviluppa attorno a un nucleo centrale proveniente alla raccolta di casa Abate, che costituisce la base della ricostruzione della prolifica attività dell´artista svolta nell´arco di un sessantennio, a cui si accompagnano opere individuate in collezioni private, musei, istituzioni pubbliche e religiose, alcune restaurate per l´occasione, con il supporto delle riproduzioni fotografiche dei principali lavori decorativi in residenze private e chiese, frutto della verifica sul campo.
In relazione al più ampio percorso delle esperienze figurative a Catania a cavallo dei due secoli, la prima sezione si proietta sino alla sulla II Esposizione Agricola Siciliana tenutasi a Catania nel 1907, a cui Abate partecipò decorando il vestibolo del padiglione centrale e il chiosco della ditta Inserra ed esponendo alla "Mostra di Belle Arti e Fotografia" con altri pittori della vecchia e della nuova generazione che tornano, nella ricorrenza del centenario, a documentare, con una rassegna delle opere più significative, la congerie artistica catanese del tempo in cui il Nostro si è formato e ha operato.
La mostra, ideata dalla dott.sa Luisa Paladino, dirigente storica dell’arte della suddetta Unità, che ne cura il coordinamento scientifico, l´ordinamento espositivo e il relativo catalogo che comprende diversi contributi di altri studiosi specialisti, intende illustrare un capitolo della produzione figurativa locale, solo di recente recuperato agli studi, di particolare interesse anche sotto il profilo storico-documentario, ricostruendo il percorso biografico e artistico di Alessandro Abate, pittore da cavalletto e decoratore oscillante tra tradizione e liberty, sullo sfondo della cultura catanese tra fine Otto e primi decenni del Novecento.
L´esposizione, la cui organizzazione tecnica è stata affidata alla Publinews di Francesco Rovella, si articola in sezioni coordinate da pannelli esplicativi e illustra la prolifica attività dell´artista prevalentemente svolta in città nell’arco di un cinquantennio, attraverso la selezione di 140 dipinti perlopiù di piccole e medie dimensioni provenienti in gran parte dall´erede del pittore, signora Maria Salmeri, da raccolte pubbliche e private e da istituzioni religiose, con il supporto di riproduzioni delle decorazioni a fresco, a tempera e ad encausto eseguite in chiese e dimore private.
La formazione, dalla fine degli anni ´80 all’inizio del secolo XIX, prima a Catania con Antonino Gandolfo (Catania 1841 - 1910), poi a Napoli con Vincenzo Marinelli (S. Martino/PZ 1820 - Napoli 1892), infine a Roma, pensionato dal Comune di Catania, con Francesco Jacovacci (Roma 1838 - 1908) e presso le scuole del Museo Artistico Industriale.
Gli esordi degli anni Novanta, caratterizzati dalla tematica sociale di tono patetico attinta dal suo primo maestro catanese e scanditi dalla partecipazione alle esposizioni nazionali e locali, quali la Belliniana di Catania del 1890, la Nazionale di Roma del 1895, la Quadriennale d´arte decorativa moderna di Torino del 1902 e l´Esposizione Agricola Siciliana di Catania nel 1907, che ne consacrò la fama di decoratore dell´ "Arte nuova" riservandogli una parete della " Mostra di Belle Arti e Fotografia".
Il rientro definitivo a Catania, nei primi anni del Novecento, dove lavora stabilmente, tranne brevi assenze per lavori decorativi in provincia di Siracusa e di Messina e, dalla fine degli anni ´20 al 1940 per committenze pubbliche dei rispettivi governi a Tripoli, a Tunisi e ad Alessandria d´Egitto. A fianco di una costante e intensa produzione di opere da cavalletto dalla vena intimistica e idilliaca, con una netta predilezione per il ritratto e le scene d´ambiente domestico, Abate realizza fin dentro il terzo decennio del `900, decorazioni di ispirazione liberty per dimore private, richiestissimo dall’aristocrazia e dall´alta borghesia catanese, e lavori per la committenza ecclesiastica.
Stimato pittore e apprezzato decoratore, Alessandro Abate (Catania 25 novembre 1867 - 29 marzo 1953), figlio di Carmelo e Anna Reitano, benestante cinquantenne, realizzò a Catania, tra il 1915 e il 1918, negli anni della grande guerra, al n. 12 della Via Vallone al Borgo, attuale via Carmelo Abate, il palazzotto in cui alloggiare al piano terra e lavorare al primo, il cui progetto aveva significativamente commissionato all´affermato ingegnere Tommaso Malerba.
Quel palazzotto, ad oltre cinquant´anni dalla morte del pittore, con la raccolta delle opere che custodisce, auspichiamo, tra i benefici durevoli della mostra, che possa essere guadagnato alla pubblica fruizione quale "casa museo" per il suo portato testimoniale, sapientemente conservato dalla nipote Maria Salmeri, della vicenda artistica catanese di cui Abate e Malerba furono protagonisti.
L´iniziativa espositiva intende illustrare un capitolo della produzione figurativa locale tra fine Otto e primi decenni del Novecento, solo in parte recuperato agli studi, ricostruendo il percorso biografico e artistico di Alessandro Abate, pittore e decoratore eclettico tra tradizione e arte nuova.
Suddivisa in tre sezioni, corredate da pannelli esplicativi, relative alla formazione e agli esordi, alla pittura da cavalletto, ai cicli decorativi di soggetto laico e religioso, la mostra, di circa 140 opere tra dipinti, acquerelli, studi, disegni e bozzetti, si sviluppa attorno a un nucleo centrale proveniente alla raccolta di casa Abate, che costituisce la base della ricostruzione della prolifica attività dell´artista svolta nell´arco di un sessantennio, a cui si accompagnano opere individuate in collezioni private, musei, istituzioni pubbliche e religiose, alcune restaurate per l´occasione, con il supporto delle riproduzioni fotografiche dei principali lavori decorativi in residenze private e chiese, frutto della verifica sul campo.
In relazione al più ampio percorso delle esperienze figurative a Catania a cavallo dei due secoli, la prima sezione si proietta sino alla sulla II Esposizione Agricola Siciliana tenutasi a Catania nel 1907, a cui Abate partecipò decorando il vestibolo del padiglione centrale e il chiosco della ditta Inserra ed esponendo alla "Mostra di Belle Arti e Fotografia" con altri pittori della vecchia e della nuova generazione che tornano, nella ricorrenza del centenario, a documentare, con una rassegna delle opere più significative, la congerie artistica catanese del tempo in cui il Nostro si è formato e ha operato.
16
dicembre 2006
EtnaFest 2007 – Alessandro Abate
Dal 16 dicembre 2006 all'undici febbraio 2007
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA ALLE CIMINIERE
Catania, Viale Africa, (Catania)
Catania, Viale Africa, (Catania)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-13 e 16–20
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 19
Autore
Curatore