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Etsuko Imabuchi
kimono
Comunicato stampa
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I kimono che Etsuko Imabuchi espone in personale alla Picagallery il 5 maggio 2006 non sono meno eleganti e scintillanti di quelli che indossano giovani donne giapponesi a passeggio per la Ginza, quartiere famoso di Tokio, fulcro della moda giapponese. Non lo sono neppure di quelli che coprono a mezza figura l’aspetto di modelle sorridenti dall’alto di tabelloni pubblicitari affissi sui muri, o, ancora, visibili a un “defilé” di kimono da sposa, varianti per le diverse stagioni e per la preziosità delle sete e dei ricami, spesso simbolici e benauguranti.
Le stoffe, i colori, le decorazioni, che Etsuko sfoggia nei propri manufatti, nel segno d’uno gusto raffinato e di una moda à la page, colpiscono il fruitore più colto: toccano le corde più sensibili della sua fantasia e gli spiegano davanti agli occhi una scena di emakimono, pittura di tipo narrativo su rotoli orizzontali: tre suonatori di shamisen inginocchiati nella luce crepuscolare d’una stanza e due gheishe, incipriate, bianche come la calce, vestite di kimoni celeste chiaro e grigio argenteo, con ventagli d’oro nell mani. E iniziano la danza.
Se da un lato a tali immagini pittoresche eleva l’animo la fattura estetica seducente dei suoi prodotti, Etsuko, dall’altro ingenera una voglia e un piacere di indossare tale lussuoso costume e guardarsi allo specchio. Per sentirsi più importanti. Per pregustare la gioia di partecipare a un ricevimento della jet-society in un fastoso salone di castello o una cerimonia a corte.
Per Etsuko è sempre una questione di stile. E anche d’una fedeltà di appartenenza allo spirito più puro di una tradizione di arte e di cultura nipponiche, nonché d’una sensibilità aperta con classe alle suggestioni d’uno stilismo moderno.
Prof. Giuseppe Bilotta
Le stoffe, i colori, le decorazioni, che Etsuko sfoggia nei propri manufatti, nel segno d’uno gusto raffinato e di una moda à la page, colpiscono il fruitore più colto: toccano le corde più sensibili della sua fantasia e gli spiegano davanti agli occhi una scena di emakimono, pittura di tipo narrativo su rotoli orizzontali: tre suonatori di shamisen inginocchiati nella luce crepuscolare d’una stanza e due gheishe, incipriate, bianche come la calce, vestite di kimoni celeste chiaro e grigio argenteo, con ventagli d’oro nell mani. E iniziano la danza.
Se da un lato a tali immagini pittoresche eleva l’animo la fattura estetica seducente dei suoi prodotti, Etsuko, dall’altro ingenera una voglia e un piacere di indossare tale lussuoso costume e guardarsi allo specchio. Per sentirsi più importanti. Per pregustare la gioia di partecipare a un ricevimento della jet-society in un fastoso salone di castello o una cerimonia a corte.
Per Etsuko è sempre una questione di stile. E anche d’una fedeltà di appartenenza allo spirito più puro di una tradizione di arte e di cultura nipponiche, nonché d’una sensibilità aperta con classe alle suggestioni d’uno stilismo moderno.
Prof. Giuseppe Bilotta
05
maggio 2006
Etsuko Imabuchi
Dal 05 all'otto maggio 2006
arti decorative e industriali
Location
PICAGALLERY
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10–13 e 17-19,30
Vernissage
5 Maggio 2006, ore 18
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