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Ettore Frani – La pietà della luce
Personale di Ettore Frani che per la prima volta approda a Napoli con una raffinata selezione di opere, in prevalenza inedite, appartenenti all’ultimo ciclo pittorico. L’esposizione lascia emergere la ricchezza della ricerca artistica di Frani proponendo una sintesi approfondita dei temi nodali che da sempre accompagnano il suo linguaggio: la tensione spirituale dell’uomo, la sacralità della natura, l’elemento della luce come momento ierofanico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La pietà della luce. Ettore Frani in mostra al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli.
Sala Loft | dal 2 al 24 febbraio 2019
Si inaugura il 2 febbraio 2019 alle ore 17 al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli La pietà
della luce, mostra personale dell’artista Ettore Frani che per la prima volta approda a
Napoli con una raffinata selezione di opere, in prevalenza inedite, appartenenti all’ultimo
ciclo pittorico. L’esposizione lascia emergere la ricchezza della ricerca artistica di Frani
proponendo una sintesi approfondita dei temi nodali che da sempre accompagnano il suo
linguaggio: la tensione spirituale dell’uomo, la sacralità della natura, l’elemento della luce
come momento ierofanico. Ed è proprio la luce, cifra fondante presente in tutte le sue
opere, che sembra ora avvolgere il mondo di un nuovo mistero e giungere a noi come un
appello dell’oltre. Dai volti e dagli oggetti rappresentati traspare una luminosità intima e
primigenia che lo sguardo dell’artista riesce magistralmente a cogliere attraverso i suoi
dipinti, restituendo ciò che da sempre è davanti ai nostri occhi: la luce impermanente delle
cose.
"La pittura di Ettore Frani” come scrive puntualmente Andrea dall’Asta, “si fonda sul
concetto di attesa di una rivelazione, di un’epifania. Il raffinato plasticismo della sua
pittura, ottenuto unicamente attraverso il colore nero ad olio, steso sulla superficie bianca
del fondo con intensità diverse, crea, di volta in volta, profondità, atmosfere silenti, soffuse
ed estranianti. Il suo opposto - il bianco - emerge così direttamente dal fondo della tavola:
la sua presenza e la sua carica luminosa sono legate in questo modo a un preciso lavoro
di «sottrazione» del nero che l’artista compie sulla superficie. Contrariamente a quanto
accade nell’opera di Caravaggio, che dal fondo oscuro fa emergere alla luce le figure, è
come se in Frani l’immagine emergesse invece dal bianco, dalla luce che incontra la
materia opaca del nostro mondo, facendosi spazio, oggetto"
L’artista, attraverso i suoi intensi chiaroscuri, sembra qui voler instaurare un intimo dialogo
con la luce e lo spirito di Napoli mettendo “in scena immagini avvolte da un segreto, da
un’aura di mistero”. Infatti “Nelle sue opere, grazie a questa sottile dialettica luce/ombra,
bianco/nero, velamento/svelamento, è come se in un potente ma delicato poema della
luce un evento stesse per accadere o si fosse appena compiuto. È l’affiorare della vita al
cuore della storia. L’autore consegna in questo modo opere che parlano di attesa di una
rivelazione, di un’epifania che sta per avverarsi al nostro sguardo, di una liturgia che si
compie al cuore del quotidiano. Di una speranza di luce.”
La mostra è promossa dall'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli
ed è stata realizzata su progetto espositivo di Paola Feraiorni e Ettore Frani, con la
collaborazione di Andrea Dall’Asta. Testi critici di Andrea Dall’Asta SJ, Direttore della
Galleria San Fedele di Milano e Direttore della Raccolta Lercaro di Bologna e Silvano
Petrosino Filosofo e Docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Ettore Frani, 1978 Termoli (CB), vive e lavora a Lido di Ostia (RM). Diplomatosi in Pittura presso le
Accademie di Belle Arti di Urbino (2002) e Bologna (2007), ha ricevuto finora grandi consensi da
parte di pubblico e critica risultando uno degli artisti più apprezzati delle ultime generazioni. Alcune
sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private tra cui: Museo e Galleria San Fedele
Milano, MAR Museo della città di Ravenna, Museo Michetti, Chiesa Santa Maria della Carità Bologna,
Chiesa Sant’Agostino Amatrice, Patrimonio Unipol Bologna.
Nel 2010 vince il Premio Artivisive San Fedele “Il segreto dello sguardo”, realizza la personale in
seno a Risonanze. Giovani artisti a confronto con il mistero, a cura di A. Dall’Asta S.I., C. Canali, M.
Galbiati e K. McManus con un testo a lui dedicato da Massimo Recalcati presso la Galleria San
Fedele. E’ finalista al LXI Premio Michetti.
Nel 2011 esce la sua prima monografia (Vanillaedizioni) con testi di Massimo Recalcati e Stefano
Castelli in occasione di Limen mostra personale presso la Galleria L’Ariete di Bologna. E’ selezionato
da Vittorio Sgarbi per l’Evento Speciale del Padiglione Italia 'Lo Stato dell’Arte|Padiglione
Accademie' alla 54^ Biennale Interna- zionale d’Arte di Venezia. E’ invitato a Giorni Felici a Casa
Testori 2011 e vince la 1^ edizione del Premio Ciaccio Broker per la Giovane Pittura Italiana.
Nel 2012 vince il Premio Opera CGIL "Le vie dell'acqua" e partecipa alla collettiva Con gli occhi alle
stelle. Giovani artisti si confrontano col Sacro, a cura di A. Dall’Asta S.I., I. Bignotti, M. Galbiati, M.
Marchetti e M. Tavola, presso la Galleria d’Arte Moderna Raccolta Lercaro a Bologna. E' invitato al
MAR di Ravenna per l'evento Critica in Arte 12 con una personale corredata da catalogo
monografico a cura di Matteo Galbiati. Nello stesso anno realizza le opere per A libro chiuso di
Leonardo Bonetti, con una nota introduttiva di Antonio Prete (Sigi- smundus editrice).
Nel 2013 realizza un’importante personale dal titolo Attrazione Celeste a cura di Umberto Palestini
presentata a Casa Raffaello/Bottega Giovanni Santi in Urbino e poi ampliata al Museo L’Arca-
laboratorio per le arti contemporanee di Teramo, nell’occasione viene pubblicata di un’ampia
monografia e viene presentato il cortometraggio creato dal cineasta Giuseppe M.Gaudino ispirato
alle sue opere. Nel corso dello stesso anno è invitato ad esporre presso il Secondo Fienile del
Campiaro a Grizzana Morandi per la mostra Un’Etica per la Natura curata da Eleonora Frattarolo e
partecipa alla collettiva L'enigma di Isidore Ducasse (Omaggio a Lautréamont). Infine vince la I
edizione degli Espoarte Awards. Stagione espositiva 2012/2013 nella sezione Artista under 45
dell’anno.
Nel 2014 è al Museo Nazionale di Ravenna con la personale Respiri a cura di Antonella Ranaldi.
Nel 2015 prende parte al progetto internazionale Macrocosmi Ordnungen anderer Art
Berlin<>Bologna, a cura di Martina Cavallarin e Pascual Jordan, realizzando un’installazione site-
specific dal titolo Diasistolica nello Spazio Arte CUBO di Bologna ed ospitata, nella seconda fase del
progetto, presso Altes Postfuhramt – West a Berlino. E’ altresì invitato presso la Gilla Lörcher
Galerie in una doppia personale con Francisco Rozas.
Nello stesso anno è finalista al 16° Premio Cairo e realizza una personale Composizioni. Ettore Frani
e Lorenzo Cardi, a cura di Eli Sassoli de’Bianchi, per le sale del Museo della Sanità e del Santuario di
Santa Maria della Vita a Bologna.
Nel 2016 presenta la mostra personale dal titolo Requiem presso la Galleria L’Ariete di Bologna, è
invitato alla collettiva L’Arca dell’Arte a cura di Umberto Palestini presso la Rocca Ubaldinesca di
Sassocorvaro organizzata in occasione del 19° Premio Rotondi. Ai salvatori dell’Arte e partecipa, con
l’esposizione del retable Terra Latte Luce III, acquisita dal Patrimonio Unipol Gruppo, alla mostra
Stanze della Meraviglia - Esotismo Fantastico Incanto nella Rocchetta Mattei, a cura di Eleonora
Frattarolo, presso gli spazi della Rocchetta Mattei a Griz- zana Morandi.
Nel 2017 partecipa alla mostra Eterne Stagioni 円環する季節. Corrispondenze poetiche tra antichi
byōbu giapponesi e artisti contemporanei, a cura di Matteo Galbiati, allestita presso le sale del
Palazzo del Monferrato ad Alessandria, progetta le mostre personali Ricucire il cielo per la Nuova
Galleria Morone e L’ombra e la grazia per la Galleria San Fedele entrambe a Milano. La doppia
personale La misura dell’inespresso 沈黙の尺度 Yamamoto Masao | Ettore Frani presso la Galleria
Nobili Paraventi Giapponesi a Milano lo pone in dialogo poetico con l'opera fotografica dell'artista
Giapponese Yamamoto Masao. Nello stesso anno riceve tre committenze, una da parte di Devotio,
su tema mariano, in occasione della I edizione di Percorsi di riavvicinamento: artisti contemporanei
a confronto con il mistero cristiano (opera acquisita e donata alla Chiesa provvisoria di
Sant’Agostino ad Amatrice); una seconda, su tema eucaristico, da parte della Fondazione Cardinale
Giacomo Lercaro in occasione della chiusura del Congresso Eucaristico Diocesano (opera acquisita
poi dalla Chiesa Di Santa Maria della Carità a Bologna).
Un'altra importante committenza giunge nel 2018 da Andrea Dall'Asta SJ, direttore del Museo San
Fedele di Milano, per la realizzazione del nuovo paliotto per l’altare maggiore dell’omonima chiesa
inaugurato in occasione della Pasqua. Sempre nel 2018 è finalista al Premio Paolo VI per l’arte
contemporanea e partecipa alla mostra Il profumo del pane, a cura di Giovanni Gardini, un progetto
concepito dal Museo Diocesano di Faenza realizzando un dittico per la Chiesa di Santa Maria
dell’Angelo, poi declinato in un percorso che toccherà altre due sedi museali, la Gasc di Milano e il
Museo Bernareggi di Bergamo.
Conclude l’anno con la mostra collettiva Italy-Korea Art & Culture Acknowledging the differences a
cura di Giovanni Gardini al Museo Nazionale di Ravenna.
Apre il 2019 realizzando l’esposizione personale La pietà della luce, progettata insieme a Paola
Feraiorni con i contributi critici di Andrea Dall’Asta e Silvano Petrosino, per il PAN | Palazzo delle Arti
di Napoli.
Sala Loft | dal 2 al 24 febbraio 2019
Si inaugura il 2 febbraio 2019 alle ore 17 al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli La pietà
della luce, mostra personale dell’artista Ettore Frani che per la prima volta approda a
Napoli con una raffinata selezione di opere, in prevalenza inedite, appartenenti all’ultimo
ciclo pittorico. L’esposizione lascia emergere la ricchezza della ricerca artistica di Frani
proponendo una sintesi approfondita dei temi nodali che da sempre accompagnano il suo
linguaggio: la tensione spirituale dell’uomo, la sacralità della natura, l’elemento della luce
come momento ierofanico. Ed è proprio la luce, cifra fondante presente in tutte le sue
opere, che sembra ora avvolgere il mondo di un nuovo mistero e giungere a noi come un
appello dell’oltre. Dai volti e dagli oggetti rappresentati traspare una luminosità intima e
primigenia che lo sguardo dell’artista riesce magistralmente a cogliere attraverso i suoi
dipinti, restituendo ciò che da sempre è davanti ai nostri occhi: la luce impermanente delle
cose.
"La pittura di Ettore Frani” come scrive puntualmente Andrea dall’Asta, “si fonda sul
concetto di attesa di una rivelazione, di un’epifania. Il raffinato plasticismo della sua
pittura, ottenuto unicamente attraverso il colore nero ad olio, steso sulla superficie bianca
del fondo con intensità diverse, crea, di volta in volta, profondità, atmosfere silenti, soffuse
ed estranianti. Il suo opposto - il bianco - emerge così direttamente dal fondo della tavola:
la sua presenza e la sua carica luminosa sono legate in questo modo a un preciso lavoro
di «sottrazione» del nero che l’artista compie sulla superficie. Contrariamente a quanto
accade nell’opera di Caravaggio, che dal fondo oscuro fa emergere alla luce le figure, è
come se in Frani l’immagine emergesse invece dal bianco, dalla luce che incontra la
materia opaca del nostro mondo, facendosi spazio, oggetto"
L’artista, attraverso i suoi intensi chiaroscuri, sembra qui voler instaurare un intimo dialogo
con la luce e lo spirito di Napoli mettendo “in scena immagini avvolte da un segreto, da
un’aura di mistero”. Infatti “Nelle sue opere, grazie a questa sottile dialettica luce/ombra,
bianco/nero, velamento/svelamento, è come se in un potente ma delicato poema della
luce un evento stesse per accadere o si fosse appena compiuto. È l’affiorare della vita al
cuore della storia. L’autore consegna in questo modo opere che parlano di attesa di una
rivelazione, di un’epifania che sta per avverarsi al nostro sguardo, di una liturgia che si
compie al cuore del quotidiano. Di una speranza di luce.”
La mostra è promossa dall'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli
ed è stata realizzata su progetto espositivo di Paola Feraiorni e Ettore Frani, con la
collaborazione di Andrea Dall’Asta. Testi critici di Andrea Dall’Asta SJ, Direttore della
Galleria San Fedele di Milano e Direttore della Raccolta Lercaro di Bologna e Silvano
Petrosino Filosofo e Docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Ettore Frani, 1978 Termoli (CB), vive e lavora a Lido di Ostia (RM). Diplomatosi in Pittura presso le
Accademie di Belle Arti di Urbino (2002) e Bologna (2007), ha ricevuto finora grandi consensi da
parte di pubblico e critica risultando uno degli artisti più apprezzati delle ultime generazioni. Alcune
sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private tra cui: Museo e Galleria San Fedele
Milano, MAR Museo della città di Ravenna, Museo Michetti, Chiesa Santa Maria della Carità Bologna,
Chiesa Sant’Agostino Amatrice, Patrimonio Unipol Bologna.
Nel 2010 vince il Premio Artivisive San Fedele “Il segreto dello sguardo”, realizza la personale in
seno a Risonanze. Giovani artisti a confronto con il mistero, a cura di A. Dall’Asta S.I., C. Canali, M.
Galbiati e K. McManus con un testo a lui dedicato da Massimo Recalcati presso la Galleria San
Fedele. E’ finalista al LXI Premio Michetti.
Nel 2011 esce la sua prima monografia (Vanillaedizioni) con testi di Massimo Recalcati e Stefano
Castelli in occasione di Limen mostra personale presso la Galleria L’Ariete di Bologna. E’ selezionato
da Vittorio Sgarbi per l’Evento Speciale del Padiglione Italia 'Lo Stato dell’Arte|Padiglione
Accademie' alla 54^ Biennale Interna- zionale d’Arte di Venezia. E’ invitato a Giorni Felici a Casa
Testori 2011 e vince la 1^ edizione del Premio Ciaccio Broker per la Giovane Pittura Italiana.
Nel 2012 vince il Premio Opera CGIL "Le vie dell'acqua" e partecipa alla collettiva Con gli occhi alle
stelle. Giovani artisti si confrontano col Sacro, a cura di A. Dall’Asta S.I., I. Bignotti, M. Galbiati, M.
Marchetti e M. Tavola, presso la Galleria d’Arte Moderna Raccolta Lercaro a Bologna. E' invitato al
MAR di Ravenna per l'evento Critica in Arte 12 con una personale corredata da catalogo
monografico a cura di Matteo Galbiati. Nello stesso anno realizza le opere per A libro chiuso di
Leonardo Bonetti, con una nota introduttiva di Antonio Prete (Sigi- smundus editrice).
Nel 2013 realizza un’importante personale dal titolo Attrazione Celeste a cura di Umberto Palestini
presentata a Casa Raffaello/Bottega Giovanni Santi in Urbino e poi ampliata al Museo L’Arca-
laboratorio per le arti contemporanee di Teramo, nell’occasione viene pubblicata di un’ampia
monografia e viene presentato il cortometraggio creato dal cineasta Giuseppe M.Gaudino ispirato
alle sue opere. Nel corso dello stesso anno è invitato ad esporre presso il Secondo Fienile del
Campiaro a Grizzana Morandi per la mostra Un’Etica per la Natura curata da Eleonora Frattarolo e
partecipa alla collettiva L'enigma di Isidore Ducasse (Omaggio a Lautréamont). Infine vince la I
edizione degli Espoarte Awards. Stagione espositiva 2012/2013 nella sezione Artista under 45
dell’anno.
Nel 2014 è al Museo Nazionale di Ravenna con la personale Respiri a cura di Antonella Ranaldi.
Nel 2015 prende parte al progetto internazionale Macrocosmi Ordnungen anderer Art
Berlin<>Bologna, a cura di Martina Cavallarin e Pascual Jordan, realizzando un’installazione site-
specific dal titolo Diasistolica nello Spazio Arte CUBO di Bologna ed ospitata, nella seconda fase del
progetto, presso Altes Postfuhramt – West a Berlino. E’ altresì invitato presso la Gilla Lörcher
Galerie in una doppia personale con Francisco Rozas.
Nello stesso anno è finalista al 16° Premio Cairo e realizza una personale Composizioni. Ettore Frani
e Lorenzo Cardi, a cura di Eli Sassoli de’Bianchi, per le sale del Museo della Sanità e del Santuario di
Santa Maria della Vita a Bologna.
Nel 2016 presenta la mostra personale dal titolo Requiem presso la Galleria L’Ariete di Bologna, è
invitato alla collettiva L’Arca dell’Arte a cura di Umberto Palestini presso la Rocca Ubaldinesca di
Sassocorvaro organizzata in occasione del 19° Premio Rotondi. Ai salvatori dell’Arte e partecipa, con
l’esposizione del retable Terra Latte Luce III, acquisita dal Patrimonio Unipol Gruppo, alla mostra
Stanze della Meraviglia - Esotismo Fantastico Incanto nella Rocchetta Mattei, a cura di Eleonora
Frattarolo, presso gli spazi della Rocchetta Mattei a Griz- zana Morandi.
Nel 2017 partecipa alla mostra Eterne Stagioni 円環する季節. Corrispondenze poetiche tra antichi
byōbu giapponesi e artisti contemporanei, a cura di Matteo Galbiati, allestita presso le sale del
Palazzo del Monferrato ad Alessandria, progetta le mostre personali Ricucire il cielo per la Nuova
Galleria Morone e L’ombra e la grazia per la Galleria San Fedele entrambe a Milano. La doppia
personale La misura dell’inespresso 沈黙の尺度 Yamamoto Masao | Ettore Frani presso la Galleria
Nobili Paraventi Giapponesi a Milano lo pone in dialogo poetico con l'opera fotografica dell'artista
Giapponese Yamamoto Masao. Nello stesso anno riceve tre committenze, una da parte di Devotio,
su tema mariano, in occasione della I edizione di Percorsi di riavvicinamento: artisti contemporanei
a confronto con il mistero cristiano (opera acquisita e donata alla Chiesa provvisoria di
Sant’Agostino ad Amatrice); una seconda, su tema eucaristico, da parte della Fondazione Cardinale
Giacomo Lercaro in occasione della chiusura del Congresso Eucaristico Diocesano (opera acquisita
poi dalla Chiesa Di Santa Maria della Carità a Bologna).
Un'altra importante committenza giunge nel 2018 da Andrea Dall'Asta SJ, direttore del Museo San
Fedele di Milano, per la realizzazione del nuovo paliotto per l’altare maggiore dell’omonima chiesa
inaugurato in occasione della Pasqua. Sempre nel 2018 è finalista al Premio Paolo VI per l’arte
contemporanea e partecipa alla mostra Il profumo del pane, a cura di Giovanni Gardini, un progetto
concepito dal Museo Diocesano di Faenza realizzando un dittico per la Chiesa di Santa Maria
dell’Angelo, poi declinato in un percorso che toccherà altre due sedi museali, la Gasc di Milano e il
Museo Bernareggi di Bergamo.
Conclude l’anno con la mostra collettiva Italy-Korea Art & Culture Acknowledging the differences a
cura di Giovanni Gardini al Museo Nazionale di Ravenna.
Apre il 2019 realizzando l’esposizione personale La pietà della luce, progettata insieme a Paola
Feraiorni con i contributi critici di Andrea Dall’Asta e Silvano Petrosino, per il PAN | Palazzo delle Arti
di Napoli.
02
febbraio 2019
Ettore Frani – La pietà della luce
Dal 02 al 24 febbraio 2019
arte contemporanea
Location
PAN – PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni 9.30 - 19.30
Vernissage
2 Febbraio 2019, h 17
Autore
Curatore