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Eugenia Censi / Francesca Napoletano
doppia personale di pittura
Comunicato stampa
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T_ESSERE - Eugenia Censi - Entrare nella stanza di Penelope non è solo entrare fisicamente in uno spazio ma è intrufolarsi in una dimensione emotiva intima, in cui l’attendere diviene disegno operativo, una presenza materiale, una tela che non ha né inizio né fine.
Tela tessuta, tela dipinta. L’opera è la stanza stessa, nell’interpretazione ideale luogo intimo della donna, dove sembra possibile ascoltare l’eco eterna dei suoi pensieri.
Eugenia Censi come Penelope non crea qui qualcosa di statico – proietta l’opera, rendendola visibile solo nel momento in cui incontra qualcosa dove fermarsi ed apparire; e quel qualcosa è, neanche a dirlo, ciò che nel mito si tramanda come emblema del continuamente fatto e disfatto, che nel suo eterno divenire spiega il suo T_ESSERE.
PASSENGERS - Francesca Napoletano - Nelle tele di Francesca Napoletano: il caos, il freddo dell’asfalto, il calore bianco dell’aria scaldata dalle luci e dai motori, la poetica di un punto che non focalizza il particolare ma che riporta le atmosfere ed i riassunti visivi, riecheggiando il romanticismo dell’indefinito. Immagini incorniciate dal rumore del traffico che, decontestualizzato, con una semplice registrazione, appare assurdo pur essendo, normalmente, parte della nostra quotidianità. Immagini di città umane dove però non compaiono persone. Città piene, colme, ma che ci comunicano un senso di vuoto; paura di un vuoto che è esistenziale, che si può decidere di affrontare o di ignorare continuando, passeggeri, a lasciarsi trasportare, a lasciarsi vivere.
Testo di Alessandra Berardi
Tela tessuta, tela dipinta. L’opera è la stanza stessa, nell’interpretazione ideale luogo intimo della donna, dove sembra possibile ascoltare l’eco eterna dei suoi pensieri.
Eugenia Censi come Penelope non crea qui qualcosa di statico – proietta l’opera, rendendola visibile solo nel momento in cui incontra qualcosa dove fermarsi ed apparire; e quel qualcosa è, neanche a dirlo, ciò che nel mito si tramanda come emblema del continuamente fatto e disfatto, che nel suo eterno divenire spiega il suo T_ESSERE.
PASSENGERS - Francesca Napoletano - Nelle tele di Francesca Napoletano: il caos, il freddo dell’asfalto, il calore bianco dell’aria scaldata dalle luci e dai motori, la poetica di un punto che non focalizza il particolare ma che riporta le atmosfere ed i riassunti visivi, riecheggiando il romanticismo dell’indefinito. Immagini incorniciate dal rumore del traffico che, decontestualizzato, con una semplice registrazione, appare assurdo pur essendo, normalmente, parte della nostra quotidianità. Immagini di città umane dove però non compaiono persone. Città piene, colme, ma che ci comunicano un senso di vuoto; paura di un vuoto che è esistenziale, che si può decidere di affrontare o di ignorare continuando, passeggeri, a lasciarsi trasportare, a lasciarsi vivere.
Testo di Alessandra Berardi
01
dicembre 2005
Eugenia Censi / Francesca Napoletano
Dal primo al 03 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE GRANMA
Roma, Via Dei Gelsi, 111, (Roma)
Roma, Via Dei Gelsi, 111, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 17-20
Vernissage
1 Dicembre 2005, ore 18
Autore