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Eugenia Serafini – Autunnale
In mostra il capitolo nuovo sulla stagione de “l’autunno”, di inedita e sorprendente forza e vitalità, mirabilmente descritto con colori accesi e potenti. Bellissimo il contrasto del fogliame delle piante, dai toni dorati e arancio stemperato, le prime nebbie e l’umidità.
Comunicato stampa
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In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari”, a Firenze, è ospitata la mostra “Autunnale” con opere di Eugenia Serafini. L'esposizione, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Eugenia Serafini dà voce singolare a questo capitolo nuovo sulla stagione de “l’autunno”, di inedita e sorprendente forza e vitalità, ed oggi affronta con creatività e colta visione questa nuova stagione. Ecco cosa dice Wolfang Goethe: “Sì, è così. Come la natura volge verso l’autunno, così l’autunno si fa in me e intorno a me. Ingialliscono le mie foglie, e già le foglie degli alberi vicini sono cadute”. Ma ci sono anche bellissime poesie di illustri poeti italiani; anzitutto “Autunno” di Vincenzo Cardarelli (Autunno. Già lo sentimmo venire/ nel vento d’agosto,/ nelle piogge di settembre/ torrenziali e piangenti/ e un brivido percorse la terra/ che ora, nuda e triste,/ accoglie un sole smarrito…/).O ancora “Autunno” di Salvatore Quasimodo (Autunno mansueto, io mi posseggo/ e piego alle tue acque a bermi il cielo,/ fuga soave d’alberi e d’abissi…”). E non tralascio neppure “Mattino d’autunno” di F. Garcia Lorca (Che dolcezza infantile/ nella mattinata tranquilla!/ C’è il sole tra le foglie gialle/ e i ragni tendono fra i rami/ le loro strade di seta/”). L’Autunno è un tema amato da molti pittori, ed un aspetto poco noto del padre del realismo è relativo a Courbet paesaggista, come si legge nell’opera “Il Bosco d’Autunno”. L’Autunno è un tema su cui molti artisti si sono misurati, sia per i colori particolarmente avvolgenti e cangianti, sia per il simbolismo del fine vita come preparazione alla rinascita, quindi del ciclo delle stagioni e della vita. Avvincente non poco se volessimo vedere più da vicino l’opera di un contemporaneo che è Cy Twombly con “Quattro Stagioni - Autunno” (1993-1995). Ma ancora l’autunno nella storia dell’arte ci porta a conoscere capolavori che celebrano la stagione; da Arcimboldo a Schiele, da Mary Cassatt a Cy Twombly, da Millais a Monet. Pittori famosi evocano i colori caldi e dorati e l’atmosfera triste ma brillante della natura che si prepara all’inverno. L’ “Autunno” di Arcimboldo è una delle raffigurazioni più rappresentative e allegoriche del pittore manierista. Il quadro, dipinto nel 1572 ed esposto al Louvre di Parigi, fa parte di una serie di tele dedicate alle quattro stagioni e questa, in particolare, racchiude elementi e colori che richiamano l’autunno. Il “Bacco” di Caravaggio dipinto nel 1597 è esposto agli Uffizi di Firenze: rappresenta Bacco, dio del vino, seduto su un triclinio mentre offre del vino appena versato in un calice; è ricco di particolari realistici e dettagli precisi, tipici di Caravaggio. “La vendemmia” di Francisco Goya dipinto nel 1786 rappresenta l’autunno nei colori e nelle tematiche. In primo piano ci sono una contadina con un cesto colmo d’uva sul capo e, accanto a lei, un popolano che le offre un grappolo d’uva, mentre un fanciullo ai suoi piedi tenta di rubarglielo; la tela è al museo del Prado di Madrid. “Autunno: la Senna presso Bougival” di Alfred Sisley, realizzata nel 1873 dal pittore e paesaggista impressionista e conservata al Montreal Museum of Fine Arts, descrive un tratto del fiume Senna nei pressi del borgo di Bougival, nella regione dell’Île-de-France, con un sapiente uso della luce e dei colori autunnali. E ancora “Autumn effect at Argenteuil” di Claude Monet del 1873, che descrive la piccola città di Argenteuil vista da uno scorcio della Senna; “Les Alyscamps” di Vincent Van Gogh del 1888, una delle tante versioni del paesaggio autunnale di Les Alyscamps o Campi Elisi, antica necropoli nei pressi di Arles, dove il pittore amava passeggiare e dipingere; “Hyde-Park, London” di Camille Pissarro del 1890 con una scena autunnale catturata all’Hyde Park di Londra; “Forêt de bouleaux en automne” di Gustav Klimt realizzato nel 1903 e attualmente esposto all’Österreichische Galerie di Vienna, dove la foresta dipinta è quella che il pittore aveva scoperta sul lago Attersee, nel Salzkammergut. “Autunno in Baviera” di Vasilij Kandinskij realizzato nel 1908, è un capolavoro nell’uso dei colori: toni freddi del blu e del verde in contrasto con i toni più caldi, cioè i rossi e i gialli, del fogliame tipicamente autunnale e oggi l’opera è esposta al Centre Georges Pompidou di Parigi. Infine “Autumn Sun I” di Egon Schiele, opera realizzata nel 1912, quando l’artista austriaco stava vivendo un periodo tormentato e inquieto. A questi capolavori oggi si aggiunge il corpus di fogli dipinti sul tema autunnale di Eugenia Serafini, preziose carte che raccontano e descrivono una stagione inquieta e tormentata, triste e sonnolenta, ove i colori, rossi, gialli, suscitano per la composizione emotiva dei piani e delle forme attraverso decise pennellate cromatiche, similitudini con le età dell’uomo. La particolarità del paesaggio della Serafini, le foglie che scolorano, i volti delle fate d’autunno lasciano emergere la ricchezza dei colori, il giallo arancione degli alberi e delle foglie e il blu cobalto del cielo, e la luminosità delle foglie di questa stagione che porta l’anno al declino. La stagione in realtà è per la Serafini più uno stato d’animo, complesso e tormentato, che un periodo dell’anno, seppur mirabilmente descritto con colori accesi e potenti. Bellissimo il contrasto del fogliame delle piante, dai toni dorati e arancio stemperato, le prime nebbie e l’umidità, l’immergersi totalmente nell’ambiente naturale non più immediato e autentico ma nell’atelier dove, l’artista, non riuscendo a cogliere la luce del sole, gli sovviene Ungaretti con il suo “si sta/ come d’autunno/ sull’albero le foglie”.
Biografia dell’artista
Eugenia Serafini, Docente universitaria, artista e scrittrice/performer, giornalista, si è laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma ed è stata allieva del grande e illustre Natalino Sapegno. Figura complessa e interessante, è stata Docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, e dal 1999 Docente di Disegno dell’Università della Calabria. E’ nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei. Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. Una delle sue ultime pubblicazioni è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001. Ha vinto il Premio Leone d’Argento per la Creatività della Biennale di Venezia 2013. Nel 2021 è invitata dallo storico dell’Arte prof. Carlo Franza a tenere una mostra personale dal titolo “Sguardo a oriente” nel progetto Mondi al Circolo Esteri del Ministero Affari Esteri per il ventennale della Collezione Farnesina, Roma.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere. Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Eugenia Serafini dà voce singolare a questo capitolo nuovo sulla stagione de “l’autunno”, di inedita e sorprendente forza e vitalità, ed oggi affronta con creatività e colta visione questa nuova stagione. Ecco cosa dice Wolfang Goethe: “Sì, è così. Come la natura volge verso l’autunno, così l’autunno si fa in me e intorno a me. Ingialliscono le mie foglie, e già le foglie degli alberi vicini sono cadute”. Ma ci sono anche bellissime poesie di illustri poeti italiani; anzitutto “Autunno” di Vincenzo Cardarelli (Autunno. Già lo sentimmo venire/ nel vento d’agosto,/ nelle piogge di settembre/ torrenziali e piangenti/ e un brivido percorse la terra/ che ora, nuda e triste,/ accoglie un sole smarrito…/).O ancora “Autunno” di Salvatore Quasimodo (Autunno mansueto, io mi posseggo/ e piego alle tue acque a bermi il cielo,/ fuga soave d’alberi e d’abissi…”). E non tralascio neppure “Mattino d’autunno” di F. Garcia Lorca (Che dolcezza infantile/ nella mattinata tranquilla!/ C’è il sole tra le foglie gialle/ e i ragni tendono fra i rami/ le loro strade di seta/”). L’Autunno è un tema amato da molti pittori, ed un aspetto poco noto del padre del realismo è relativo a Courbet paesaggista, come si legge nell’opera “Il Bosco d’Autunno”. L’Autunno è un tema su cui molti artisti si sono misurati, sia per i colori particolarmente avvolgenti e cangianti, sia per il simbolismo del fine vita come preparazione alla rinascita, quindi del ciclo delle stagioni e della vita. Avvincente non poco se volessimo vedere più da vicino l’opera di un contemporaneo che è Cy Twombly con “Quattro Stagioni - Autunno” (1993-1995). Ma ancora l’autunno nella storia dell’arte ci porta a conoscere capolavori che celebrano la stagione; da Arcimboldo a Schiele, da Mary Cassatt a Cy Twombly, da Millais a Monet. Pittori famosi evocano i colori caldi e dorati e l’atmosfera triste ma brillante della natura che si prepara all’inverno. L’ “Autunno” di Arcimboldo è una delle raffigurazioni più rappresentative e allegoriche del pittore manierista. Il quadro, dipinto nel 1572 ed esposto al Louvre di Parigi, fa parte di una serie di tele dedicate alle quattro stagioni e questa, in particolare, racchiude elementi e colori che richiamano l’autunno. Il “Bacco” di Caravaggio dipinto nel 1597 è esposto agli Uffizi di Firenze: rappresenta Bacco, dio del vino, seduto su un triclinio mentre offre del vino appena versato in un calice; è ricco di particolari realistici e dettagli precisi, tipici di Caravaggio. “La vendemmia” di Francisco Goya dipinto nel 1786 rappresenta l’autunno nei colori e nelle tematiche. In primo piano ci sono una contadina con un cesto colmo d’uva sul capo e, accanto a lei, un popolano che le offre un grappolo d’uva, mentre un fanciullo ai suoi piedi tenta di rubarglielo; la tela è al museo del Prado di Madrid. “Autunno: la Senna presso Bougival” di Alfred Sisley, realizzata nel 1873 dal pittore e paesaggista impressionista e conservata al Montreal Museum of Fine Arts, descrive un tratto del fiume Senna nei pressi del borgo di Bougival, nella regione dell’Île-de-France, con un sapiente uso della luce e dei colori autunnali. E ancora “Autumn effect at Argenteuil” di Claude Monet del 1873, che descrive la piccola città di Argenteuil vista da uno scorcio della Senna; “Les Alyscamps” di Vincent Van Gogh del 1888, una delle tante versioni del paesaggio autunnale di Les Alyscamps o Campi Elisi, antica necropoli nei pressi di Arles, dove il pittore amava passeggiare e dipingere; “Hyde-Park, London” di Camille Pissarro del 1890 con una scena autunnale catturata all’Hyde Park di Londra; “Forêt de bouleaux en automne” di Gustav Klimt realizzato nel 1903 e attualmente esposto all’Österreichische Galerie di Vienna, dove la foresta dipinta è quella che il pittore aveva scoperta sul lago Attersee, nel Salzkammergut. “Autunno in Baviera” di Vasilij Kandinskij realizzato nel 1908, è un capolavoro nell’uso dei colori: toni freddi del blu e del verde in contrasto con i toni più caldi, cioè i rossi e i gialli, del fogliame tipicamente autunnale e oggi l’opera è esposta al Centre Georges Pompidou di Parigi. Infine “Autumn Sun I” di Egon Schiele, opera realizzata nel 1912, quando l’artista austriaco stava vivendo un periodo tormentato e inquieto. A questi capolavori oggi si aggiunge il corpus di fogli dipinti sul tema autunnale di Eugenia Serafini, preziose carte che raccontano e descrivono una stagione inquieta e tormentata, triste e sonnolenta, ove i colori, rossi, gialli, suscitano per la composizione emotiva dei piani e delle forme attraverso decise pennellate cromatiche, similitudini con le età dell’uomo. La particolarità del paesaggio della Serafini, le foglie che scolorano, i volti delle fate d’autunno lasciano emergere la ricchezza dei colori, il giallo arancione degli alberi e delle foglie e il blu cobalto del cielo, e la luminosità delle foglie di questa stagione che porta l’anno al declino. La stagione in realtà è per la Serafini più uno stato d’animo, complesso e tormentato, che un periodo dell’anno, seppur mirabilmente descritto con colori accesi e potenti. Bellissimo il contrasto del fogliame delle piante, dai toni dorati e arancio stemperato, le prime nebbie e l’umidità, l’immergersi totalmente nell’ambiente naturale non più immediato e autentico ma nell’atelier dove, l’artista, non riuscendo a cogliere la luce del sole, gli sovviene Ungaretti con il suo “si sta/ come d’autunno/ sull’albero le foglie”.
Biografia dell’artista
Eugenia Serafini, Docente universitaria, artista e scrittrice/performer, giornalista, si è laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma ed è stata allieva del grande e illustre Natalino Sapegno. Figura complessa e interessante, è stata Docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, e dal 1999 Docente di Disegno dell’Università della Calabria. E’ nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei. Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. Una delle sue ultime pubblicazioni è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001. Ha vinto il Premio Leone d’Argento per la Creatività della Biennale di Venezia 2013. Nel 2021 è invitata dallo storico dell’Arte prof. Carlo Franza a tenere una mostra personale dal titolo “Sguardo a oriente” nel progetto Mondi al Circolo Esteri del Ministero Affari Esteri per il ventennale della Collezione Farnesina, Roma.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere. Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
19
novembre 2022
Eugenia Serafini – Autunnale
Dal 19 novembre 2022 al 21 aprile 2023
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
19 Novembre 2022, ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini