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Eugenia Serafini – Tra i cieli dell’Infinito
Opere in mostra che mettono in risalto iconicamente un topoi, un luogo, quel colle recanatese, ed anche quel silenzio esteriore e interiore, quel mormorio del vento, quell’orizzonte lungo il mare, e altro ancora.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Franco Cingolani, Gianni Bucher Schenker, Giulia Mattioli, Eugenia Serafini, Domenico Pompa, Roberto Rosso.
Scrive Carlo Franza nel testo: “L’infinito è nel cuore dell’uomo, e non altrove”scriveva Henry de Montherlant. E’ con questa frase di grande filosofia ma anche di grande poeticità che introduco la bella mostra di Eugenia Serafini, artista di chiara fama e poetessa di sorprendente grazia e brillio, in occasione dei 200 anni dell’idillio l’Infinito che un poeta come Leopardi ci ha lasciato impreziosendo la cultura del mondo.
La poesia dell’arte e l’arte della poesia, i versi della poesia, di ogni poesia, in primis quelli de l’Infinito, servono in parte a saziare quella fame di assoluto e di ricerca che tutti gli uomini hanno nel corso della vita. Quanto più ispirato è il poeta, tanto più profondamente i significati misteriosi si radicano nell’infinito, la poesia è il modo di raggiungere l’immateriale, lo spirituale, l’infinito, il poeta fa da tramite a questo furore creativo che svela e rivela cosa si nasconde dietro una parola o un’immagine. Non c’era migliore occasione per Eugenia Serafini che far vivere la poesia in modo totale, anche interpretando e celebrando la commemorazione per i duecento anni del famosissimo idillio de “l’Infinito” di Giacomo Leopardi; mettendo in risalto iconicamente un topoi, un luogo, quel colle recanatese, ed anche quel silenzio esteriore e interiore, quel mormorio del vento, quell’orizzonte lungo il mare, e altro ancora.
Non dimentichiamo che i grandi artisti fra Ottocento e Novecento hanno indagato l’infinito, hanno cercato e rappresentato l’infinito nelle loro opere, da Vasilij Kadinskij a Yves Klein e ancora Lucio Fontana con lo spazialismo. Varcare la tela, tagliarla è significato cercare l’infinito. Vasilij Kadinskij (Mosca, 1866 – Neuilly – sur – Seine, 1944) scrive, a tal proposito: “La tendenza dell’azzurro all’approfondimento è tale che, nelle gradazioni più scure, esso diviene più intenso ed esercita un’azione interiore più tipica. Quanto più diventa profondo, tanto più invita l’uomo verso l’infinito, desta in lui il desiderio del puro, e, infine, del sovrasensibile. È il colore del cielo, come ce lo rappresentiamo quando udiamo il suono della parole: cielo”.
Biografia dell’artista
Eugenia Serafini, Docente universitaria, artista e scrittrice/performer, giornalista, si è laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma ed è stata allieva del grande Natalino Sapegno.
Figura complessa e interessante, è stata Docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, e dal 1999 Docente di Disegno dell’Università della Calabria. E’ nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei.Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. La sua ultima pubblicazione è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001. Ha vinto il Premio Leone d’Argento per la Creatività della Biennale di Venezia 2013. Nella primavera 2017 l’illustre Prof. Carlo Franza Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea la invita a tenere una mostra personale dal titolo “Arborea italiana” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora l’illustre critico ad invitarla al Progetto del Calendario 2017 sugli “Universi” con altri 11 artisti. Nell’ottobre 2017 ancora una personale al Plus Florence di Firenze dal titolo “Le Geometrie dell’Universo” invitata dall’illustre Storico Prof. Carlo Franza, il quale inaugura successivamente una sua personale dal titolo “Omaggio a Salvatore Quasimodo Nobel della Letteratura” in occasione del cinquantesimo della morte, sempre al Plus Florence di Firenze. Nuovamente una personale al Plus Florence nel 2019 dal titolo “Omaggio al’Infinito di Leopardi” per i 200 anni de L’Infinito di Leopardi, invitatta dal Prof. Carlo Franza. Ancora nel 2019 è presente nell’installazione “La Luna di Leopardi” al Plus Florence di Firence, e riceve il titolo di Ambasciatrice dell’Arte nel Premium International Florence Seven Stars.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “L’infinito è nel cuore dell’uomo, e non altrove”scriveva Henry de Montherlant. E’ con questa frase di grande filosofia ma anche di grande poeticità che introduco la bella mostra di Eugenia Serafini, artista di chiara fama e poetessa di sorprendente grazia e brillio, in occasione dei 200 anni dell’idillio l’Infinito che un poeta come Leopardi ci ha lasciato impreziosendo la cultura del mondo.
La poesia dell’arte e l’arte della poesia, i versi della poesia, di ogni poesia, in primis quelli de l’Infinito, servono in parte a saziare quella fame di assoluto e di ricerca che tutti gli uomini hanno nel corso della vita. Quanto più ispirato è il poeta, tanto più profondamente i significati misteriosi si radicano nell’infinito, la poesia è il modo di raggiungere l’immateriale, lo spirituale, l’infinito, il poeta fa da tramite a questo furore creativo che svela e rivela cosa si nasconde dietro una parola o un’immagine. Non c’era migliore occasione per Eugenia Serafini che far vivere la poesia in modo totale, anche interpretando e celebrando la commemorazione per i duecento anni del famosissimo idillio de “l’Infinito” di Giacomo Leopardi; mettendo in risalto iconicamente un topoi, un luogo, quel colle recanatese, ed anche quel silenzio esteriore e interiore, quel mormorio del vento, quell’orizzonte lungo il mare, e altro ancora.
Non dimentichiamo che i grandi artisti fra Ottocento e Novecento hanno indagato l’infinito, hanno cercato e rappresentato l’infinito nelle loro opere, da Vasilij Kadinskij a Yves Klein e ancora Lucio Fontana con lo spazialismo. Varcare la tela, tagliarla è significato cercare l’infinito. Vasilij Kadinskij (Mosca, 1866 – Neuilly – sur – Seine, 1944) scrive, a tal proposito: “La tendenza dell’azzurro all’approfondimento è tale che, nelle gradazioni più scure, esso diviene più intenso ed esercita un’azione interiore più tipica. Quanto più diventa profondo, tanto più invita l’uomo verso l’infinito, desta in lui il desiderio del puro, e, infine, del sovrasensibile. È il colore del cielo, come ce lo rappresentiamo quando udiamo il suono della parole: cielo”.
Biografia dell’artista
Eugenia Serafini, Docente universitaria, artista e scrittrice/performer, giornalista, si è laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma ed è stata allieva del grande Natalino Sapegno.
Figura complessa e interessante, è stata Docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, e dal 1999 Docente di Disegno dell’Università della Calabria. E’ nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei.Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. La sua ultima pubblicazione è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001. Ha vinto il Premio Leone d’Argento per la Creatività della Biennale di Venezia 2013. Nella primavera 2017 l’illustre Prof. Carlo Franza Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea la invita a tenere una mostra personale dal titolo “Arborea italiana” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora l’illustre critico ad invitarla al Progetto del Calendario 2017 sugli “Universi” con altri 11 artisti. Nell’ottobre 2017 ancora una personale al Plus Florence di Firenze dal titolo “Le Geometrie dell’Universo” invitata dall’illustre Storico Prof. Carlo Franza, il quale inaugura successivamente una sua personale dal titolo “Omaggio a Salvatore Quasimodo Nobel della Letteratura” in occasione del cinquantesimo della morte, sempre al Plus Florence di Firenze. Nuovamente una personale al Plus Florence nel 2019 dal titolo “Omaggio al’Infinito di Leopardi” per i 200 anni de L’Infinito di Leopardi, invitatta dal Prof. Carlo Franza. Ancora nel 2019 è presente nell’installazione “La Luna di Leopardi” al Plus Florence di Firence, e riceve il titolo di Ambasciatrice dell’Arte nel Premium International Florence Seven Stars.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
19
ottobre 2019
Eugenia Serafini – Tra i cieli dell’Infinito
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
19 Ottobre 2019, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini