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Eugenio Carmi – Anche il sole è un cerchio misterioso
Le opere di Eugenio Carmi in una mostra-mercato
all’Auditorium di Milano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Proseguono le nuove iniziative della Fondazione “Verdi” e dell’Auditorium di Milano, per supportare la propria attività artistica e per promuovere la partecipazione attiva e il sostegno dei cittadini alla vita culturale della città, “un’occasione importante - ha detto recentemente il Presidente della Fondazione Gianni Cervetti - per mostrare che Milano è ancora capace di immaginare e percorrere strade innovative nella cultura”.
Dopo il varo del progetto di fundraising “Quando i mattoni costruiscono cultura”, giovedì 6 maggio alle ore 18.30 si avvia un programma di importanti mostre-mercato d’arte con la presentazione delle opere di Eugenio Carmi.
Nel foyer dell’Auditorium di Milano sarà infatti inaugurata un’esposizione di 24 nuove tele di vario formato di Eugenio Carmi, uno dei maestri dell’astrattismo italiano.
Insieme all’Artista, saranno presenti Giorgio Forni, curatore dell’allestimento, e Claudio Cerritelli, critico d’arte.
Nell’occasione verrà riproposta per la prima volta l’esecuzione di Stripsody di Cathy Berberian (1966), da cui nacque il celebre libro con le illustrazioni di Carmi, fumetti astratti tratti dalle onomatopee cantate dalla soprano, e una introduzione di Umberto Eco e che è stato riproposto lo scorso novembre al Louvre.
La mostra potrà essere visitata, fino a domenica 30 maggio, in occasione dei concerti o su appuntamento (02 83389.204/209).
Il catalogo è pubblicato da laVerdi con Silvana Editoriale.
“Una delle domande che talvolta mi sento fare di fronte ad un quadro è “cosa significa” - racconta Eugenio Carmi. - Di fronte ad una domanda del genere io rispondo polemicamente che non lo so e invito il mio povero interlocutore a pensare all’universo.
Vedere le mie opere esposte nello spazio magico della musica, l’Auditorium di Milano, mi fa correre col pensiero alla ricerca di una risposta al “cosa significa”.
Ecco: siamo i soli abitanti fra tutti gli esseri viventi di questa trottola che gira e non si ferma mai, a fare mestieri inspiegabili, pittura, musica, fotografia, scultura, letteratura, architettura.
E’ vero, siamo in pochi, ma sono in tanti a ricevere il messaggio. E c’è chi non lo riceve.
La spiegazione io non la conosco. Ma so che per me è un modo di raccontare l’universo, lo stesso bisogno che aveva quell’uomo della preistoria di incidere le sue immagini nella roccia.
Io non so dire come nascono le mie immagini. Sono, appunto, un “fabbricante di immagini” che mette insieme linee e colori che passano magicamente dalla mente alle mani. C’è dentro la mia anima, un’astrazione che genera astrazioni. Di più non so.”
Note biografiche:
Eugenio Carmi nasce a Genova nel 1920.
Studia a Torino sotto la guida di Felice Casorati. È stato responsabile dell’immagine dell’Italsider dal 1958 al 1965. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1966.
Nel 1967 ha presentato opere elettroniche alla mostra “Superlund” curata da Pierre Restany a Lund in Svezia. Nel 1968 ha presentato il Carm-o-matic alla mostra “Cybernertic Serendipity” all’Institute of Contemporary Art di Londra.
Per il Servizio Programmi Sperimentali della RAI ha realizzato nel 1973 un programma completamente astratto di 25 minuti e nello stesso anno ha tenuto seminari di arte visiva al Rhode Island Institute of Design di Providence negli Stati Uniti.
Negli anni ‘70 ha insegnato all’Accademia di Macerata e all’Accademia di Ravenna.
Nel 1999 è stato invitato alla XIII Quadriennale d’Arte di Roma “Proiezioni 2000”.
Ha illustrato tre favole di Umberto Eco (La bomba e il generale, I tre cosmonauti, Gli gnomi di Gnù), pubblicate in Italia da Bompiani e in molti altri Paesi del mondo. Il Ministero francese dell’Educazione Nazionale le ha selezionate per le biblioteche e le scuole di Francia. Le tre favole sono riedite in volume unico da Fabbri Editori nel 2004 col titolo “Tre racconti”.
Sue opere importanti fanno parte delle collezioni della Camera dei Deputati a Roma, del Ministero degli Esteri a Roma, della Quadriennale di Roma e di vari musei in Italia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Stati Uniti.
Ha partecipato alle principali Biennali internazionali di grafica, ricevendo importanti premi. Nel 2004 gli viene assegnato il Premio internazionale di pittura, scultura e arte elettronica Guglielmo Marconi, Università di Bologna. Nel 2007 a Ravenna riceve Premio Vela d’oro alla Carriera.
Il comune di Milano gli dedica un’antologica nel 1990. Nel gennaio 2001 è nominato Accademico di San Luca.
Ha esposto in importanti Istituti Italiani di Cultura, musei e gallerie in Italia e all’estero tra cui: il Museo italo-americano di San Francisco (1991), Palazzo Reale di Budapest (1992), Museo Municipale di Lussemburgo (1997), Museo Diocesano di Barcellona (2000), Camera dei Deputati - Palazzo Montecitorio a Roma (2000), New York University (2002), Istituto Italiano di Cultura di Parigi (2003), Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen (2004), Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma (2007-2008), Museo d’Arte Contemporanea Cascina Roma a San Donato Milanese-Milano (2008), MAR Museo d’Arte di Ravenna (2009), Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles (2010).
Tra le pubblicazioni sulla sua opera: “Carmi” di Umberto Eco e Duncan Macmillan, Edizioni L’Agrifolio (1996); “Eugenio Carmi” di Luciano Caramel e Umberto Eco, Electa (2000); “Eugenio Carmi. Tre miliardi di zeri” di Martina Corgnati, Edizioni Charta (2006).
Si autodefinisce “fabbricante di immagini”.
Dopo il varo del progetto di fundraising “Quando i mattoni costruiscono cultura”, giovedì 6 maggio alle ore 18.30 si avvia un programma di importanti mostre-mercato d’arte con la presentazione delle opere di Eugenio Carmi.
Nel foyer dell’Auditorium di Milano sarà infatti inaugurata un’esposizione di 24 nuove tele di vario formato di Eugenio Carmi, uno dei maestri dell’astrattismo italiano.
Insieme all’Artista, saranno presenti Giorgio Forni, curatore dell’allestimento, e Claudio Cerritelli, critico d’arte.
Nell’occasione verrà riproposta per la prima volta l’esecuzione di Stripsody di Cathy Berberian (1966), da cui nacque il celebre libro con le illustrazioni di Carmi, fumetti astratti tratti dalle onomatopee cantate dalla soprano, e una introduzione di Umberto Eco e che è stato riproposto lo scorso novembre al Louvre.
La mostra potrà essere visitata, fino a domenica 30 maggio, in occasione dei concerti o su appuntamento (02 83389.204/209).
Il catalogo è pubblicato da laVerdi con Silvana Editoriale.
“Una delle domande che talvolta mi sento fare di fronte ad un quadro è “cosa significa” - racconta Eugenio Carmi. - Di fronte ad una domanda del genere io rispondo polemicamente che non lo so e invito il mio povero interlocutore a pensare all’universo.
Vedere le mie opere esposte nello spazio magico della musica, l’Auditorium di Milano, mi fa correre col pensiero alla ricerca di una risposta al “cosa significa”.
Ecco: siamo i soli abitanti fra tutti gli esseri viventi di questa trottola che gira e non si ferma mai, a fare mestieri inspiegabili, pittura, musica, fotografia, scultura, letteratura, architettura.
E’ vero, siamo in pochi, ma sono in tanti a ricevere il messaggio. E c’è chi non lo riceve.
La spiegazione io non la conosco. Ma so che per me è un modo di raccontare l’universo, lo stesso bisogno che aveva quell’uomo della preistoria di incidere le sue immagini nella roccia.
Io non so dire come nascono le mie immagini. Sono, appunto, un “fabbricante di immagini” che mette insieme linee e colori che passano magicamente dalla mente alle mani. C’è dentro la mia anima, un’astrazione che genera astrazioni. Di più non so.”
Note biografiche:
Eugenio Carmi nasce a Genova nel 1920.
Studia a Torino sotto la guida di Felice Casorati. È stato responsabile dell’immagine dell’Italsider dal 1958 al 1965. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1966.
Nel 1967 ha presentato opere elettroniche alla mostra “Superlund” curata da Pierre Restany a Lund in Svezia. Nel 1968 ha presentato il Carm-o-matic alla mostra “Cybernertic Serendipity” all’Institute of Contemporary Art di Londra.
Per il Servizio Programmi Sperimentali della RAI ha realizzato nel 1973 un programma completamente astratto di 25 minuti e nello stesso anno ha tenuto seminari di arte visiva al Rhode Island Institute of Design di Providence negli Stati Uniti.
Negli anni ‘70 ha insegnato all’Accademia di Macerata e all’Accademia di Ravenna.
Nel 1999 è stato invitato alla XIII Quadriennale d’Arte di Roma “Proiezioni 2000”.
Ha illustrato tre favole di Umberto Eco (La bomba e il generale, I tre cosmonauti, Gli gnomi di Gnù), pubblicate in Italia da Bompiani e in molti altri Paesi del mondo. Il Ministero francese dell’Educazione Nazionale le ha selezionate per le biblioteche e le scuole di Francia. Le tre favole sono riedite in volume unico da Fabbri Editori nel 2004 col titolo “Tre racconti”.
Sue opere importanti fanno parte delle collezioni della Camera dei Deputati a Roma, del Ministero degli Esteri a Roma, della Quadriennale di Roma e di vari musei in Italia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Stati Uniti.
Ha partecipato alle principali Biennali internazionali di grafica, ricevendo importanti premi. Nel 2004 gli viene assegnato il Premio internazionale di pittura, scultura e arte elettronica Guglielmo Marconi, Università di Bologna. Nel 2007 a Ravenna riceve Premio Vela d’oro alla Carriera.
Il comune di Milano gli dedica un’antologica nel 1990. Nel gennaio 2001 è nominato Accademico di San Luca.
Ha esposto in importanti Istituti Italiani di Cultura, musei e gallerie in Italia e all’estero tra cui: il Museo italo-americano di San Francisco (1991), Palazzo Reale di Budapest (1992), Museo Municipale di Lussemburgo (1997), Museo Diocesano di Barcellona (2000), Camera dei Deputati - Palazzo Montecitorio a Roma (2000), New York University (2002), Istituto Italiano di Cultura di Parigi (2003), Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen (2004), Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma (2007-2008), Museo d’Arte Contemporanea Cascina Roma a San Donato Milanese-Milano (2008), MAR Museo d’Arte di Ravenna (2009), Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles (2010).
Tra le pubblicazioni sulla sua opera: “Carmi” di Umberto Eco e Duncan Macmillan, Edizioni L’Agrifolio (1996); “Eugenio Carmi” di Luciano Caramel e Umberto Eco, Electa (2000); “Eugenio Carmi. Tre miliardi di zeri” di Martina Corgnati, Edizioni Charta (2006).
Si autodefinisce “fabbricante di immagini”.
06
maggio 2010
Eugenio Carmi – Anche il sole è un cerchio misterioso
Dal 06 al 30 maggio 2010
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM FONDAZIONE CARIPLO
Milano, Largo Gustav Mahler, (Milano)
Milano, Largo Gustav Mahler, (Milano)
Vernissage
6 Maggio 2010, ore 18.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore