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Eugenio Coppo – Metamorfosi dellamateria
L’artista esporrà alcune sculture dalla geometria variabile, costituite da elementi mobili in acciaio, che assumono forme diverse a seconda di come il fruitore posiziona gli elementi che le compongono
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 17 giugno alle ore 19 nella Galleria Quadrifoglio(Via SS. Coronati, 13 – Ortigia) si inaugurerà la mostra “Metamorfosi dellamateria” di Eugenio Coppo, a cura di Ornella Fazzina.
L’artista esporrà alcune sculture dalla geometria variabile,costituite da elementi mobili in acciaio, che assumono forme diverse a secondadi come il fruitore posiziona gli elementi che le compongono. Muovendo glielementi, si possono ottenere strutture chiuse o aperte, simmetriche oasimmetriche, allineate o scomposte, regolari e irrazionali, variabiliindefinitamente. Il vero demiurgo diventa il fruitore che, attraverso l’azione,rende l’opera un oggetto in continua trasformazione.
Eugenio Coppo, architetto e designer messinese, si ricollegaalla scultura astratta con connotazioni geometrico- strutturali, materiche esegniche. Il suo percorso artistico partedalle sperimentazioni di Arte Cinetica (Alberto Biasi) che utilizzava ilmovimento come centro dell’opera d’arte. In seguito, l’artista messinese, influenzatodall’opera di Ingo Mauer, ha progettato e costruito sculture funzionaliluminose. Avvicinato a fonti di energia meccanica, luminosa ed elettrica(Vasarely, Munari, Tinguely) e a una scultura come linguaggio dello spaziomentale e non fisico, di recente ha sperimentato un nuovo percorso basatosull’utilizzo di tecniche produttive e materiali innovativi, che consentono alfruitore di interagire con l’opera scultorea modificandone l’aspetto finale.
«La ricerca artistica di Eugenio Coppo - scrive Ornella Fazzinanel testo del catalogo - fa uso di un linguaggio astratto, caratterizzato dallostudio di forme geometriche pure che vengono frammentate, perdendo così lacompattezza della superficie». Forme che, nello scomporsi, lasciano intravedereuna complessa struttura interna di matrice segnica, costituita da una fittatrama di ingranaggi in continuo processo metamorfico.
«L’uso dell’acciaio – continua il critico d’arte - creagiochi di luce sulla superficie lucida mettendo in risalto l’oggettualità dellastruttura in un rimando di pieni e vuoti, mentre i tanti elementi checompongono l’opera si traducono in composizioni variate e ritmiche, verificandonuove forme, come la disseminazione di derridiana memoria che, distribuendo ilcentro in vari punti, sconvolge l’ordine gerarchico della struttura formalerendendola incontrollabile. E nelle opere di Coppa è proprio l’interazionedello spettatore a rendere cangianti le forme, consegnandoci una materia che sinutre e si rinnova di questa inarrestabile capacità metamorfica».
La mostra sarà aperta tutti i giorni (escluso la domenica)fino al 30 giugno e potrà essere visitata dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17alle 20.
L’artista esporrà alcune sculture dalla geometria variabile,costituite da elementi mobili in acciaio, che assumono forme diverse a secondadi come il fruitore posiziona gli elementi che le compongono. Muovendo glielementi, si possono ottenere strutture chiuse o aperte, simmetriche oasimmetriche, allineate o scomposte, regolari e irrazionali, variabiliindefinitamente. Il vero demiurgo diventa il fruitore che, attraverso l’azione,rende l’opera un oggetto in continua trasformazione.
Eugenio Coppo, architetto e designer messinese, si ricollegaalla scultura astratta con connotazioni geometrico- strutturali, materiche esegniche. Il suo percorso artistico partedalle sperimentazioni di Arte Cinetica (Alberto Biasi) che utilizzava ilmovimento come centro dell’opera d’arte. In seguito, l’artista messinese, influenzatodall’opera di Ingo Mauer, ha progettato e costruito sculture funzionaliluminose. Avvicinato a fonti di energia meccanica, luminosa ed elettrica(Vasarely, Munari, Tinguely) e a una scultura come linguaggio dello spaziomentale e non fisico, di recente ha sperimentato un nuovo percorso basatosull’utilizzo di tecniche produttive e materiali innovativi, che consentono alfruitore di interagire con l’opera scultorea modificandone l’aspetto finale.
«La ricerca artistica di Eugenio Coppo - scrive Ornella Fazzinanel testo del catalogo - fa uso di un linguaggio astratto, caratterizzato dallostudio di forme geometriche pure che vengono frammentate, perdendo così lacompattezza della superficie». Forme che, nello scomporsi, lasciano intravedereuna complessa struttura interna di matrice segnica, costituita da una fittatrama di ingranaggi in continuo processo metamorfico.
«L’uso dell’acciaio – continua il critico d’arte - creagiochi di luce sulla superficie lucida mettendo in risalto l’oggettualità dellastruttura in un rimando di pieni e vuoti, mentre i tanti elementi checompongono l’opera si traducono in composizioni variate e ritmiche, verificandonuove forme, come la disseminazione di derridiana memoria che, distribuendo ilcentro in vari punti, sconvolge l’ordine gerarchico della struttura formalerendendola incontrollabile. E nelle opere di Coppa è proprio l’interazionedello spettatore a rendere cangianti le forme, consegnandoci una materia che sinutre e si rinnova di questa inarrestabile capacità metamorfica».
La mostra sarà aperta tutti i giorni (escluso la domenica)fino al 30 giugno e potrà essere visitata dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17alle 20.
17
giugno 2011
Eugenio Coppo – Metamorfosi dellamateria
Dal 17 al 30 giugno 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA QUADRIFOGLIO
Siracusa, Via Santi Coronati, 13, (Siracusa)
Siracusa, Via Santi Coronati, 13, (Siracusa)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Chiuso la domenica
Vernissage
17 Giugno 2011, ore 19
Autore
Curatore