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Eugenio Da Venezia – Giornata di studio
Storici dell’arte, ricercatori e docenti universitari tratteranno diversi temi legati all’arte figurativa del primo Novecento, in alcuni casi con un’ attenzione particolare rivolta agli esiti della Biennale delle Arti Visive tra gli anni Venti e Trenta
Comunicato stampa
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La consueta giornata di studio dedicata al pittore veneziano Eugenio Da Venezia, organizzata annualmente dalla Fondazione Querini Stampalia, quest'anno si terrà martedì 14 dicembre 2004 alle ore 10 nella sede dell’Asac, Archivio Storico delle Arti Contemporanee, presso Palazzo Querini Dubois.
Giunta alla sua decima edizione, l'iniziativa - a ricordo e in onore di Da Venezia e occasione per discutere dell'arte veneziana tra le due guerre - , si svolge in una sede della Biennale di Venezia con la collaborazione di ASAC, l’ Archivio Storico delle Arti Contemporanee specializzato nella tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentale della Biennale di Venezia e delle arti del Novecento raccolto dal 1895 a oggi.
Eugenio Da Venezia partecipò a dieci edizioni della Biennale dal 1932 al 1956 avendo anche una personale nell’esposizione del 1940 con tredici opere di cui sette furono vendute.
Storici dell’arte, ricercatori e docenti universitari tratteranno diversi temi legati all’arte figurativa del primo Novecento, in alcuni casi con un’ attenzione particolare rivolta agli esiti della Biennale delle Arti Visive tra gli anni Venti e Trenta.
Programma della Giornata presieduta dalla prof. Giuseppina Dal Canton
Mattina – ore 10
Daniela De Angelis
Storica dell’arte contemporanea, Roma
Serenissimo Mediterraneo. Influssi veneziani nelle architetture di Florestano di Fausto per il Dodecanneso
Francesca Zanella
Ricercatrice, dipartimento dei Beni Culturali e dello Spettacolo, Università di Parma
Cadorin satirico
Jean-François Rodriguez
Docente di letteratura francese, Facoltà di Lettere, Università di Verona
Artisti russi alla XII Biennale di Venezia (1920): dalla partecipazione mancata di Anna Gerebzova alla mostra individuale di Alessandro Archipenko
Marta Nezzo
Università degli studi di Padova
Ojetti e le Biennali di Maraini: spunti per una ricerca
Sileno Salvagnini
Docente di storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Venezia
Marchiori, Birolli e "Corrente". Lettere inedite
Pomeriggio – ore 15
Paola Pizzamano
Responsabile della raccolta d’arte, Museo Civico di Rovereto
Carlo Cainelli alle Biennali veneziane degli anni Venti
Alessandra Tiddia
Storica dell’arte e capocuratrice, MART di Rovereto
Suggestioni di 'moderna classicità' attraverso le Biennali veneziane degli anni Venti : le retrospettive di pittura italiana dell’Ottocento
Alessandro Pasetti Medin
Storico dell'arte, Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici di Trento
Venezia madre: la pala di San Marco a Rovereto
Stefano Franzo
Dottore di ricerca in storia dell’arte, Università degli studi di Padova
Achille Gaggia committente e collezionista tra le due guerre
Giovanni Bianchi
Dottore, Università Ca’ Foscari di Venezia
Il Padiglione Venezia, uno spazio alla Biennale per le arti decorative veneziane
Storia e descrizione del Fondo Da Venezia
Il pittore Eugenio Da Venezia (Venezia, 1900-1992) è stato uno dei protagonisti dell'arte veneziana tra le due guerre del Novecento.
Nel 1989 ha donato alla Fondazione Querini Stampalia un fondo di opere e un patrimonio destinati ad un progetto di riscoperta dell'arte figurativa veneziana del suo tempo e in particolare degli artisti, Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Marco Novati, Aldo Bergamini, Mario Varagnolo, Juti Ravenna, Neno Mori e Luigi Scarpa Croce, suoi amici e sodali, con i quali formò "il gruppo di Palazzo Carminati".
Il fondo d'arte donato da Eugenio Da Venezia, costituito da venticinque propri dipinti e cinque di Novati, Mainella, Bergamini, è stato poi arricchito dai suoi eredi e da altri generosi collezionisti, con altre opere del Maestro, oltre a dipinti e disegni di Marco Novati, Juti Ravenna, Neno Mori, Mario Varagnolo, Carlo Dalla Zorza, Armando Tonello, Eugenio Da Venezia, Pieretto Bianco e Gigi De Giudici.
Attività della donazione Da Venezia
La "Donazione Eugenio Da Venezia" comprende una serie di attività, dall'esposizione per dieci anni del fondo - a lui intitolato - all'approfondimento critico e di divulgazione dell'arte veneziana tra le guerre con conferenze e pubblicazioni, che si sono tradotte nel corso del tempo nell'appuntamento annuale della Giornata di studio e nella collana editoriale dei "Quaderni della Donazione Da Venezia", diretta da Giuseppina Dal Canton; oltre all'organizzazione di mostre e cataloghi monografici, Gigi De Giudici (2000), Neno Mori (2001), Neno Mori a Rovereto (2002).
Le iniziative sono organizzate in collaborazione con il Dipartimento Storia e Conservazione Beni Artistici "Giuseppe Mazzariol" dell'Università di Ca' Foscari, dal 2001 con il Comune di Venezia - Assessorato alla Cultura e il Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura.
Dal 2001 il progetto è svolto in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto, che possiede molte opere d'arte veneta della prima metà del secolo scorso. L'obiettivo è di elaborare una strategia culturale, mirata alla rivisitazione critica delle collezioni e dell'arte del Triveneto tra le guerre, mediante l'organizzazione ad anni alterni a Venezia e a Rovereto delle iniziative di ricerca e studio della "Donazione Eugenio Da Venezia".
Biografia di Eugenio Da Venezia
Eugenio Da Venezia (1900-1992) si forma presso l'Istituto d'Arte dei Carmini di Venezia. Nel 1921 frequenta per breve tempo i corsi di Ettore Tito all'Accademia di Belle Arti. A questo periodo risale una serie di studi anatomici eseguiti da De Venezia, con Marco Novati, presso la sala di anatomia dell'Ospedale Civile di Venezia.
La Fondazione dell'Opera Bevilacqua La Masa gli concede uno studio, dove con gli amici-colleghi (Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Marco Novati, Aldo Bergamini, Mario Varagnolo, Juti Ravenna, Neno Mori e Luigi Scarpa Croce) forma il gruppo "dei pittori di Palazzo Carminati". Tale gruppo propone una pittura di ascendenza post-impressionista, eseguita en plein air, a contatto diretto con la natura e sull'esempio dei primi espositori di Ca' Pesaro.
Da Venezia espone dal 1925 al 1950 alle mostre annuali della Bevilacqua La Masa. Partecipa inoltre alle principali esposizioni del periodo. Intraprende anche l'attività di cartonista per mosaici.
Nel 1932 è ammesso alla Biennale. Al 1934 risale l'incontro con Pierre Bonnard alla Biennale di Venezia, che gli fornirà nuovi stimoli. Grazie all'incontro con il Duc de Trévise soggiorna frequentemente a Parigi, dal 1935 al 1938, dove ha modo di esporre le proprie opere.
Alla Biennale del 1937 partecipa con cinque dipinti e ottiene vari riconoscimenti con la sua pittura leggera, fondata essenzialmente sul colore steso in modo libero. Il massimo riconoscimento lo raggiunge nel 1940 con la sala personale alla XXII Biennale. Dal 1941 insegna all'Istituto d'Arte e poi dal 1947 all'Accademia di Belle Arti.
Nel 1954 vince il primo premio per la realizzazione della decorazione in mosaico per il Palazzo dei Lavori Pubblici di Genova.
Muore a Venezia, nel 1992.
(Dall'atto di donazione di Eugenio Da Venezia, rogato in Venezia il 17 aprile 1989)
“...la donazione Eugenio Da Venezia ha lo scopo di favorire una giusta valorizzazione in campo nazionale ed oltre della generazione di artisti che operò a Venezia negli anni 1920-30 (Da Venezia, Dalla Zorza, Seibezzi, Novati, Bergamini, Varagnolo, Ravenna, Mori, Scarpa Croce, ecc.) e della loro pittura...
Sarà costituito un fondo con il quale la Fondazione Querini Stampalia bandirà dei concorsi o assegnerà borse di studio intese a studiare e documentare la pittura veneziana del periodo indicato (anni 1920-1930). In particolare curerà, attraverso studiosi e storici dell'arte, l'archiviazione e la pubblicazione di materiale vario (soprattutto foto) riguardante detta pittura, curando in particolare l'edizione di uno o più volumi sulla storia dell'arte a Venezia in questo secolo, affidandone la redazione ad esperti in grado di valorizzare la generazione nata alla fine dell'Ottocento o all'inizio del Novecento, cioè appunto la generazione coetanea ad Eugenio Da Venezia.”
Giunta alla sua decima edizione, l'iniziativa - a ricordo e in onore di Da Venezia e occasione per discutere dell'arte veneziana tra le due guerre - , si svolge in una sede della Biennale di Venezia con la collaborazione di ASAC, l’ Archivio Storico delle Arti Contemporanee specializzato nella tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentale della Biennale di Venezia e delle arti del Novecento raccolto dal 1895 a oggi.
Eugenio Da Venezia partecipò a dieci edizioni della Biennale dal 1932 al 1956 avendo anche una personale nell’esposizione del 1940 con tredici opere di cui sette furono vendute.
Storici dell’arte, ricercatori e docenti universitari tratteranno diversi temi legati all’arte figurativa del primo Novecento, in alcuni casi con un’ attenzione particolare rivolta agli esiti della Biennale delle Arti Visive tra gli anni Venti e Trenta.
Programma della Giornata presieduta dalla prof. Giuseppina Dal Canton
Mattina – ore 10
Daniela De Angelis
Storica dell’arte contemporanea, Roma
Serenissimo Mediterraneo. Influssi veneziani nelle architetture di Florestano di Fausto per il Dodecanneso
Francesca Zanella
Ricercatrice, dipartimento dei Beni Culturali e dello Spettacolo, Università di Parma
Cadorin satirico
Jean-François Rodriguez
Docente di letteratura francese, Facoltà di Lettere, Università di Verona
Artisti russi alla XII Biennale di Venezia (1920): dalla partecipazione mancata di Anna Gerebzova alla mostra individuale di Alessandro Archipenko
Marta Nezzo
Università degli studi di Padova
Ojetti e le Biennali di Maraini: spunti per una ricerca
Sileno Salvagnini
Docente di storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Venezia
Marchiori, Birolli e "Corrente". Lettere inedite
Pomeriggio – ore 15
Paola Pizzamano
Responsabile della raccolta d’arte, Museo Civico di Rovereto
Carlo Cainelli alle Biennali veneziane degli anni Venti
Alessandra Tiddia
Storica dell’arte e capocuratrice, MART di Rovereto
Suggestioni di 'moderna classicità' attraverso le Biennali veneziane degli anni Venti : le retrospettive di pittura italiana dell’Ottocento
Alessandro Pasetti Medin
Storico dell'arte, Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici di Trento
Venezia madre: la pala di San Marco a Rovereto
Stefano Franzo
Dottore di ricerca in storia dell’arte, Università degli studi di Padova
Achille Gaggia committente e collezionista tra le due guerre
Giovanni Bianchi
Dottore, Università Ca’ Foscari di Venezia
Il Padiglione Venezia, uno spazio alla Biennale per le arti decorative veneziane
Storia e descrizione del Fondo Da Venezia
Il pittore Eugenio Da Venezia (Venezia, 1900-1992) è stato uno dei protagonisti dell'arte veneziana tra le due guerre del Novecento.
Nel 1989 ha donato alla Fondazione Querini Stampalia un fondo di opere e un patrimonio destinati ad un progetto di riscoperta dell'arte figurativa veneziana del suo tempo e in particolare degli artisti, Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Marco Novati, Aldo Bergamini, Mario Varagnolo, Juti Ravenna, Neno Mori e Luigi Scarpa Croce, suoi amici e sodali, con i quali formò "il gruppo di Palazzo Carminati".
Il fondo d'arte donato da Eugenio Da Venezia, costituito da venticinque propri dipinti e cinque di Novati, Mainella, Bergamini, è stato poi arricchito dai suoi eredi e da altri generosi collezionisti, con altre opere del Maestro, oltre a dipinti e disegni di Marco Novati, Juti Ravenna, Neno Mori, Mario Varagnolo, Carlo Dalla Zorza, Armando Tonello, Eugenio Da Venezia, Pieretto Bianco e Gigi De Giudici.
Attività della donazione Da Venezia
La "Donazione Eugenio Da Venezia" comprende una serie di attività, dall'esposizione per dieci anni del fondo - a lui intitolato - all'approfondimento critico e di divulgazione dell'arte veneziana tra le guerre con conferenze e pubblicazioni, che si sono tradotte nel corso del tempo nell'appuntamento annuale della Giornata di studio e nella collana editoriale dei "Quaderni della Donazione Da Venezia", diretta da Giuseppina Dal Canton; oltre all'organizzazione di mostre e cataloghi monografici, Gigi De Giudici (2000), Neno Mori (2001), Neno Mori a Rovereto (2002).
Le iniziative sono organizzate in collaborazione con il Dipartimento Storia e Conservazione Beni Artistici "Giuseppe Mazzariol" dell'Università di Ca' Foscari, dal 2001 con il Comune di Venezia - Assessorato alla Cultura e il Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura.
Dal 2001 il progetto è svolto in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto, che possiede molte opere d'arte veneta della prima metà del secolo scorso. L'obiettivo è di elaborare una strategia culturale, mirata alla rivisitazione critica delle collezioni e dell'arte del Triveneto tra le guerre, mediante l'organizzazione ad anni alterni a Venezia e a Rovereto delle iniziative di ricerca e studio della "Donazione Eugenio Da Venezia".
Biografia di Eugenio Da Venezia
Eugenio Da Venezia (1900-1992) si forma presso l'Istituto d'Arte dei Carmini di Venezia. Nel 1921 frequenta per breve tempo i corsi di Ettore Tito all'Accademia di Belle Arti. A questo periodo risale una serie di studi anatomici eseguiti da De Venezia, con Marco Novati, presso la sala di anatomia dell'Ospedale Civile di Venezia.
La Fondazione dell'Opera Bevilacqua La Masa gli concede uno studio, dove con gli amici-colleghi (Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Marco Novati, Aldo Bergamini, Mario Varagnolo, Juti Ravenna, Neno Mori e Luigi Scarpa Croce) forma il gruppo "dei pittori di Palazzo Carminati". Tale gruppo propone una pittura di ascendenza post-impressionista, eseguita en plein air, a contatto diretto con la natura e sull'esempio dei primi espositori di Ca' Pesaro.
Da Venezia espone dal 1925 al 1950 alle mostre annuali della Bevilacqua La Masa. Partecipa inoltre alle principali esposizioni del periodo. Intraprende anche l'attività di cartonista per mosaici.
Nel 1932 è ammesso alla Biennale. Al 1934 risale l'incontro con Pierre Bonnard alla Biennale di Venezia, che gli fornirà nuovi stimoli. Grazie all'incontro con il Duc de Trévise soggiorna frequentemente a Parigi, dal 1935 al 1938, dove ha modo di esporre le proprie opere.
Alla Biennale del 1937 partecipa con cinque dipinti e ottiene vari riconoscimenti con la sua pittura leggera, fondata essenzialmente sul colore steso in modo libero. Il massimo riconoscimento lo raggiunge nel 1940 con la sala personale alla XXII Biennale. Dal 1941 insegna all'Istituto d'Arte e poi dal 1947 all'Accademia di Belle Arti.
Nel 1954 vince il primo premio per la realizzazione della decorazione in mosaico per il Palazzo dei Lavori Pubblici di Genova.
Muore a Venezia, nel 1992.
(Dall'atto di donazione di Eugenio Da Venezia, rogato in Venezia il 17 aprile 1989)
“...la donazione Eugenio Da Venezia ha lo scopo di favorire una giusta valorizzazione in campo nazionale ed oltre della generazione di artisti che operò a Venezia negli anni 1920-30 (Da Venezia, Dalla Zorza, Seibezzi, Novati, Bergamini, Varagnolo, Ravenna, Mori, Scarpa Croce, ecc.) e della loro pittura...
Sarà costituito un fondo con il quale la Fondazione Querini Stampalia bandirà dei concorsi o assegnerà borse di studio intese a studiare e documentare la pittura veneziana del periodo indicato (anni 1920-1930). In particolare curerà, attraverso studiosi e storici dell'arte, l'archiviazione e la pubblicazione di materiale vario (soprattutto foto) riguardante detta pittura, curando in particolare l'edizione di uno o più volumi sulla storia dell'arte a Venezia in questo secolo, affidandone la redazione ad esperti in grado di valorizzare la generazione nata alla fine dell'Ottocento o all'inizio del Novecento, cioè appunto la generazione coetanea ad Eugenio Da Venezia.”
14
dicembre 2004
Eugenio Da Venezia – Giornata di studio
14 dicembre 2004
incontro - conferenza
Location
ARCHIVIO DEL CONTEMPORANEO – ASAC
Venezia, Campo Della Tana, (Venezia)
Venezia, Campo Della Tana, (Venezia)
Vernissage
14 Dicembre 2004, ore 10
Sito web
www.labiennale.org