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Eugenio Fasana – Mitografia di un alpinista
L’esposizione vuole indagare lo spessore culturale di Eugenio Fasana (Gemonio 1886 – Milano 1972), alpinista, guida alpina, scrittore, pittore e giornalista italiano.
Fasana fu un pioniere dell’alpinismo moderno nonché tra i più vivaci e completi alpinisti italiani della prima parte del Novecento.
In mostra saranno ripercorse le sue imprese sportive e verrà illustrata la sua opera pubblicistica e letteraria (articoli, saggi, libri, aforismi e poesie), la sua opera artistica (olî, carboncini, chine e fotografie ritoccate con interventi pittorici) e la sua collezione di quadri e stampe fotografiche oltre ad un nutrito numero di opere pittoriche che hanno per soggetto vedute di montagna.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 21 settembre al 23 dicembre 2014 presso il Museo Civico Floriano Bodini di
Gemonio (VA) si terrà la mostra “Eugenio Fasana. Mitografia di un alpinista”. Scopo
dell’esposizione è quello di indagare lo spessore culturale di Eugenio Fasana (Gemonio
1886 - Milano 1972), già Accademico C.A.I. e Presidente della S.E.M. dal 1919 al
1925. Le sue imprese sportive sono memorabili: è stato un vero e proprio pioniere
dell’alpinismo moderno, tra i più completi alpinisti italiani del primo Novecento con
oltre 120 nuove ascensioni dalle Alpi Occidentali a quelle Bavaresi tra il 1906 e il
1935. È stato inoltre guida alpina della Regina Maria José del Belgio, del Re Alberto
I del Belgio, di Papa Pio XI e tra i primissimi in Italia a praticare lo sci in alta quota.
Tra i suoi allievi va ricordato Vitale Bramani, alpinista e inventore di chiara fama per
aver creato la suola “a carrarmato” utilizzando per la prima volta il procedimento
della vulcanizzazione: suola Vibram. A lui il museo dedicherà una sezione specifica
a testimonianza dell’importante passaggio generazionale avvenuto tra maestro e
allievo. Di Eugenio Fasana sono da ricordare i suoi scritti (articoli, saggi, libri, aforismi
e poesie) e la sua opera artistica (olî, carboncini, chine e fotografie ritoccate con
raffinati interventi pittorici).
In mostra vi saranno tutte le edizioni pubblicate a firma del celebre scrittore alpinista,
da Uomini di sacco e di corda (SEM, Milano 1926) a Quando il Gigante si sveglia
(Montes, Torino 1944), da Cinquant’anni di vita della Società Escursionisti Milanesi
(SEM, Milano 1941) al celebre Il Monte Rosa. Vicende Uomini e Imprese (Rupicapra
Editore, Milano 1931) poi scopertinato e ripresentato come L’epopea del Monte Rosa
nella collezione “Montagna” di G. Zoppi per le edizioni L’Eroica, Milano 1934, che lo
portò alla notorietà del grande pubblico nazionale e internazionale. Non mancheranno
gli articoli apparsi sui periodici, quali ad esempio le riviste del «CAI» o il
quotidiano «La Stampa» di Torino dove il Fasana per vari anni tenne una rubrica
Via Marsala 11 – 21036 Gemonio -VA Pagina 1
alpinistica. Vi saranno anche delle pubblicazioni incentrate sul Fasana come nel caso
di Grigna assassina di Marco Ferrazza (Ed. Vivalda, Torino 2006), oltreché i capitoli di
importanti volumi a lui dedicati, come ad esempio “Un’avventurosa salita al Dru” nel
celebre Scalatori a cura di A. Borgognoni e G. Titta Rosa (Ulrico Hoepli Editore, Milano
1939), “Il Francescano delle alpi” in Alpinismo Romantico di Sandro Prada (Tamari
Editori, 1972) e “Fasana il visionario” in Dal monte Leone al Basodino di Marco Fortis
(Grossi-Domodossola, 1994), come articoli dedicatigli su riviste specializzate nazionali
e internazionali, «La vie alpine», «Lo Scarpone», «Revue
Alpine», «Spiritualità», «Verbanus» solo per citarne alcune. Oltre alle pubblicazioni
verranno esposte lettere autografe (come ad esempio l’interessante scambio
epistolare con l’abate Henry e quello con Guido Rey), stampe fotografiche, cartine
topografiche intelate, medaglie al valore, dattiloscritti e parte dell’attrezzatura
sportiva appartenuta al Fasana, documenti provenienti dagli archivi del comune di
Gemonio e dalla parrocchia (ad esempio il registro di nascita e di battesimo, il registro
di famiglia), documenti sulla cartiera Fasana e un busto in marmo di Fasana.
Un cospicuo nucleo di opere è incentrato sugli schizzi (carboncini, chine) e sui dipinti
(olî) a mano del Fasana e sulla sua collezione di stampe fotografiche e di quadri. Tra
i dipinti in collezione si ricordano le firme di Luigi Binaghi, Gianfranco Campestrini,
Achille Jemoli, Walter Ranghieri e Vincenzo Schiavio. Da ricordare sono anche le
fotografie ritoccate con interventi pittorici, un vero e proprio unicum artistico, quali
quelle di Bestetti, Cescotti, Flecchia, Gugliermina e Wehrli. Una sezione inedita che
getta un’interessante luce sulla sensibilità artistica, lo spessore culturale di una figura
conosciuta per le sue imprese alpinistiche.
A coronamento della mostra vi sarà inoltre un nutrito numero di opere pittoriche che
hanno per soggetto le vedute di montagna. Gli artisti selezionati sono quelli legati,
per vicende biografiche e creative, al territorio varesino e più in generale a quello
lombardo, come nel caso di Oreste Albertini, Mario Aubel, Natalia Aubel Bolis, Ugo
Bernasconi, Enrico Edoardo Intraina, Achille Jemoli, Luigi Russolo e Innocente Salvini.
La mostra, a cura di Daniele Astrologo Abadal, Gianni Pozzi e Luca Zuccala (Archivio
Fasana), avverrà in collaborazione con i Club Alpini Italiani coinvolti e si avvale dei
contributi scientifici di Carlo Caccia, Anna Gasparotto e di Marco Ferrazza.
Gemonio (VA) si terrà la mostra “Eugenio Fasana. Mitografia di un alpinista”. Scopo
dell’esposizione è quello di indagare lo spessore culturale di Eugenio Fasana (Gemonio
1886 - Milano 1972), già Accademico C.A.I. e Presidente della S.E.M. dal 1919 al
1925. Le sue imprese sportive sono memorabili: è stato un vero e proprio pioniere
dell’alpinismo moderno, tra i più completi alpinisti italiani del primo Novecento con
oltre 120 nuove ascensioni dalle Alpi Occidentali a quelle Bavaresi tra il 1906 e il
1935. È stato inoltre guida alpina della Regina Maria José del Belgio, del Re Alberto
I del Belgio, di Papa Pio XI e tra i primissimi in Italia a praticare lo sci in alta quota.
Tra i suoi allievi va ricordato Vitale Bramani, alpinista e inventore di chiara fama per
aver creato la suola “a carrarmato” utilizzando per la prima volta il procedimento
della vulcanizzazione: suola Vibram. A lui il museo dedicherà una sezione specifica
a testimonianza dell’importante passaggio generazionale avvenuto tra maestro e
allievo. Di Eugenio Fasana sono da ricordare i suoi scritti (articoli, saggi, libri, aforismi
e poesie) e la sua opera artistica (olî, carboncini, chine e fotografie ritoccate con
raffinati interventi pittorici).
In mostra vi saranno tutte le edizioni pubblicate a firma del celebre scrittore alpinista,
da Uomini di sacco e di corda (SEM, Milano 1926) a Quando il Gigante si sveglia
(Montes, Torino 1944), da Cinquant’anni di vita della Società Escursionisti Milanesi
(SEM, Milano 1941) al celebre Il Monte Rosa. Vicende Uomini e Imprese (Rupicapra
Editore, Milano 1931) poi scopertinato e ripresentato come L’epopea del Monte Rosa
nella collezione “Montagna” di G. Zoppi per le edizioni L’Eroica, Milano 1934, che lo
portò alla notorietà del grande pubblico nazionale e internazionale. Non mancheranno
gli articoli apparsi sui periodici, quali ad esempio le riviste del «CAI» o il
quotidiano «La Stampa» di Torino dove il Fasana per vari anni tenne una rubrica
Via Marsala 11 – 21036 Gemonio -VA Pagina 1
alpinistica. Vi saranno anche delle pubblicazioni incentrate sul Fasana come nel caso
di Grigna assassina di Marco Ferrazza (Ed. Vivalda, Torino 2006), oltreché i capitoli di
importanti volumi a lui dedicati, come ad esempio “Un’avventurosa salita al Dru” nel
celebre Scalatori a cura di A. Borgognoni e G. Titta Rosa (Ulrico Hoepli Editore, Milano
1939), “Il Francescano delle alpi” in Alpinismo Romantico di Sandro Prada (Tamari
Editori, 1972) e “Fasana il visionario” in Dal monte Leone al Basodino di Marco Fortis
(Grossi-Domodossola, 1994), come articoli dedicatigli su riviste specializzate nazionali
e internazionali, «La vie alpine», «Lo Scarpone», «Revue
Alpine», «Spiritualità», «Verbanus» solo per citarne alcune. Oltre alle pubblicazioni
verranno esposte lettere autografe (come ad esempio l’interessante scambio
epistolare con l’abate Henry e quello con Guido Rey), stampe fotografiche, cartine
topografiche intelate, medaglie al valore, dattiloscritti e parte dell’attrezzatura
sportiva appartenuta al Fasana, documenti provenienti dagli archivi del comune di
Gemonio e dalla parrocchia (ad esempio il registro di nascita e di battesimo, il registro
di famiglia), documenti sulla cartiera Fasana e un busto in marmo di Fasana.
Un cospicuo nucleo di opere è incentrato sugli schizzi (carboncini, chine) e sui dipinti
(olî) a mano del Fasana e sulla sua collezione di stampe fotografiche e di quadri. Tra
i dipinti in collezione si ricordano le firme di Luigi Binaghi, Gianfranco Campestrini,
Achille Jemoli, Walter Ranghieri e Vincenzo Schiavio. Da ricordare sono anche le
fotografie ritoccate con interventi pittorici, un vero e proprio unicum artistico, quali
quelle di Bestetti, Cescotti, Flecchia, Gugliermina e Wehrli. Una sezione inedita che
getta un’interessante luce sulla sensibilità artistica, lo spessore culturale di una figura
conosciuta per le sue imprese alpinistiche.
A coronamento della mostra vi sarà inoltre un nutrito numero di opere pittoriche che
hanno per soggetto le vedute di montagna. Gli artisti selezionati sono quelli legati,
per vicende biografiche e creative, al territorio varesino e più in generale a quello
lombardo, come nel caso di Oreste Albertini, Mario Aubel, Natalia Aubel Bolis, Ugo
Bernasconi, Enrico Edoardo Intraina, Achille Jemoli, Luigi Russolo e Innocente Salvini.
La mostra, a cura di Daniele Astrologo Abadal, Gianni Pozzi e Luca Zuccala (Archivio
Fasana), avverrà in collaborazione con i Club Alpini Italiani coinvolti e si avvale dei
contributi scientifici di Carlo Caccia, Anna Gasparotto e di Marco Ferrazza.
20
settembre 2014
Eugenio Fasana – Mitografia di un alpinista
Dal 20 settembre al 23 dicembre 2014
Location
MUSEO CIVICO FLORIANO BODINI
Gemonio, Via Marsala, 11, (Varese)
Gemonio, Via Marsala, 11, (Varese)
Biglietti
€ 5 intero / € 3 ridotto
Orario di apertura
sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 15.00 – 18.30
Vernissage
20 Settembre 2014, ore 18.00
Autore
Curatore