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Eugenio Galli – Accumulazioni
La mostra dal titolo “Accumulazioni”, rientra in un progetto artistico internazionale ampio, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza , che mira e focalizza l’attenzione sulla ricerca artistica di Eugenio Galli, significativa figura non solo italiana ma europea..
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Accumulazioni”, rientra in un progetto artistico internazionale ampio, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza , che mira e focalizza l’attenzione sulla ricerca artistica di Eugenio Galli, significativa figura non solo italiana ma europea.. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, che firma anche il testo in catalogo, riunisce una ventina di opere selezionatissime tra sculture e dipinti, che illustrano il percorso singolare di questa artista che rappresenta aspetti nuovi e creativi dell’arte italiana
11 Marzo 2011 dalle ore 18.00
Lunedì-Venerdì 10.00-12.30 / 14.30-18.00
Curatore: Carlo Franza
Artista: Eugenio Galli
Scrive Carlo Franza nel testo: “ Questa mostra milanese mette in evidenza soprattutto il recente lavoro scultoreo di Eugenio Galli, l'artista lombardo,vanto della Brianza,che ricerca incessantemente materiali e idee legate al nostro tempo. Sculture grandi e piccole in acciaio cor-ten,materiale adesso molto in uso nella scultura contemporanea,con il quale l'artista italiano ritaglia, aggiunge,compatta forme che vivono la loro verticalità in modo intensamente plastico. Scansione ritmica, allusività, simbologie, tutto si avvita anche scultoreamente in una problematica informale che grazie ai condizionamenti materici del colore e degli acidi contribuisce ad interiorizzare i valori della visione. L'efficacia di queste sculture, grandi e piccole, ma tutte innervate di poesia e di grazia nello spazio in cui svettano per via della verticalità capace di parlare attraverso le superfici purissime che invitano a una percezione tattile, è magistero alto e profondo in quanto le forme tendono ad alienare il corporeo nello spaziale puro. L'intarsio plastico di Eugenio Galli vive oltre il lavoro di Consagra, che pure ha indagato sulla spazialità bidimensionale, perchè la poetica della nucleoscultura con lui tiene in tensione sia il rigore stilistico e intellettivo che le esplorazioni esistenziali che lacerano la piastra,divenendo una sorta di visione storia del mondo.Inoltre, con la consapevolezza di chi sa d'essersi avvicinato alla mèta, Galli ci consegna in pittura opere di respiro assolutamente grandioso, cariche di risonanza di vibrazioni del colore e della luce, capaci di valere per una sorta di indicazione illuminante derivata da quell'estrema spoliazione del linguaggio che è distanza spirituale. Per misurarsi come punto più alto di un'assolutezza centrata sulla definizione di un colore evocativo, di un segno-scrittura in crescendo, di un apparire o di un nuovo consistere di presenze ormai lontane dal figurabile, di un codice a senso che fa capo all'essere in bilico fra astrazione pura e permanenza di tracce che se non figurative paiono senz'altro emotive. Pittura densa di turbamenti, antigraziosa, quasi stato d'infinito, occasione di uno spazio-temporale che si attesta su un ritmo interno di dolce eco naturale, anche se dipendente da una meditazione sulla poetica del gesto. Prende lentamente corpo un nuovo paesaggio, una nuova geografia fatta di suggestioni molecolari, materia, polvere e cenere, come recupero integrale del vissuto, ma la pittura rimane protagonista assoluta, motivata da una ricerca che partita da una soggettività in crisi conquista poi un'oggettività linguistica, morfologica, eredità e qualità di una tradizione tutta lombarda
Eugenio Galli
11 Marzo 2011 dalle ore 18.00
Lunedì-Venerdì 10.00-12.30 / 14.30-18.00
Curatore: Carlo Franza
Artista: Eugenio Galli
Scrive Carlo Franza nel testo: “ Questa mostra milanese mette in evidenza soprattutto il recente lavoro scultoreo di Eugenio Galli, l'artista lombardo,vanto della Brianza,che ricerca incessantemente materiali e idee legate al nostro tempo. Sculture grandi e piccole in acciaio cor-ten,materiale adesso molto in uso nella scultura contemporanea,con il quale l'artista italiano ritaglia, aggiunge,compatta forme che vivono la loro verticalità in modo intensamente plastico. Scansione ritmica, allusività, simbologie, tutto si avvita anche scultoreamente in una problematica informale che grazie ai condizionamenti materici del colore e degli acidi contribuisce ad interiorizzare i valori della visione. L'efficacia di queste sculture, grandi e piccole, ma tutte innervate di poesia e di grazia nello spazio in cui svettano per via della verticalità capace di parlare attraverso le superfici purissime che invitano a una percezione tattile, è magistero alto e profondo in quanto le forme tendono ad alienare il corporeo nello spaziale puro. L'intarsio plastico di Eugenio Galli vive oltre il lavoro di Consagra, che pure ha indagato sulla spazialità bidimensionale, perchè la poetica della nucleoscultura con lui tiene in tensione sia il rigore stilistico e intellettivo che le esplorazioni esistenziali che lacerano la piastra,divenendo una sorta di visione storia del mondo.Inoltre, con la consapevolezza di chi sa d'essersi avvicinato alla mèta, Galli ci consegna in pittura opere di respiro assolutamente grandioso, cariche di risonanza di vibrazioni del colore e della luce, capaci di valere per una sorta di indicazione illuminante derivata da quell'estrema spoliazione del linguaggio che è distanza spirituale. Per misurarsi come punto più alto di un'assolutezza centrata sulla definizione di un colore evocativo, di un segno-scrittura in crescendo, di un apparire o di un nuovo consistere di presenze ormai lontane dal figurabile, di un codice a senso che fa capo all'essere in bilico fra astrazione pura e permanenza di tracce che se non figurative paiono senz'altro emotive. Pittura densa di turbamenti, antigraziosa, quasi stato d'infinito, occasione di uno spazio-temporale che si attesta su un ritmo interno di dolce eco naturale, anche se dipendente da una meditazione sulla poetica del gesto. Prende lentamente corpo un nuovo paesaggio, una nuova geografia fatta di suggestioni molecolari, materia, polvere e cenere, come recupero integrale del vissuto, ma la pittura rimane protagonista assoluta, motivata da una ricerca che partita da una soggettività in crisi conquista poi un'oggettività linguistica, morfologica, eredità e qualità di una tradizione tutta lombarda
Eugenio Galli
02
marzo 2011
Eugenio Galli – Accumulazioni
Dal 02 all'undici marzo 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO RUDY PRAMPOLINI
Milano, Via Durini, 9, (Milano)
Milano, Via Durini, 9, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì-Venerdì 10.00-12.30 / 14.30-18.00
Vernissage
2 Marzo 2011, ore 18
Sito web
www.eugeniogalli.com
Autore
Curatore