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EUR: se Terragni avesse vinto…
sono esposti il plastico originale del progetto di Terragni-Lingeri-Cattaneo, insieme alle tavole di studio eseguite sul progetto stesso
Comunicato stampa
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La Fondazione Bruno Zevi, in collaborazione con l¹Archivio Cattaneo e il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Terragni, intende partecipare alle celebrazioni per il centenario di Giuseppe Terragni, con un convegno, una mostra e la ristampa di Omaggio a Terragni, numero monografico de ³L¹architettura cronache e storia² pubblicato nel 1968.
A partire dai progetti di concorso di Terragni - Lingeri - Cattaneo per il Palazzo dei Congressi il convegno si propone di ripercorrere la storia del quartiere Eur a Roma come contrapposizione tra il fronte modernista sconfitto e quello accademico piacentiniano. ³Lo spirito ha le sue rivincite. Magari soltanto sulla carta, magari in sede polemica, magari nella gloria della sconfitta² come scrisse Pagano in un editoriale su ³Casabella² da lui diretta (Le occasioni perdute).
Assistiamo oggi a una rivalutazione politico - culturale - turistica dell¹Eur assunto nella sua totalità, senza distinguere tra sinistre realizzazioni del Ventennio ed esempi coraggiosi di architettura moderna, tutti accomunati in una sorta di terrain vague tra razionalismo e metafisica.
Occorre invece ribadire che l¹Eur rappresenta la più grande occasione mancata per un¹ipotesi urbana moderna e integrata. All¹Eur ha vinto la visione scenografica e monumentale ideata dal fascismo, mentre ha perso definitivamente quella razionalista seppellita dai venti neo-classici scaturiti dall'alleanza tedesco-italiana.
Un giudizio sull¹Eur oggi, ma anche una semplice visita guidata, non possono prescindere dalla consapevolezza di quello che l¹Eur avrebbe potuto essere se Terragni e i suoi compagni avessero vinto.
La storia è nota. Risale al 1935 l¹idea di Mussolini di una grande Esposizione Universale a Roma per celebrare il ventiseiesimo anniversario dell¹era fascista: a carattere permanente, nella zona delle Tre Fontane, fuori Piano Regolatore, ipoteca per l¹espansione futura della città verso il mare. Sul modello della Città Universitaria, l¹incarico è affidato ad architetti di opposte tendenze: Marcello Piacentini, da un lato, Giuseppe Pagano e Luigi Piccinato, dall¹altro.
Il primo progetto, pur con qualche indulgenza scenografica, è decisamente moderno. Ma, scrive sconsolato Pagano su ³Casabella²: ³l¹Olimpiade della civiltà si trasformò in un famedio da marmorino, vinse l¹accademia, e sulla piallata delle Tre Fontane i due miliardi finora spesi monumentalizzarono il vuoto (Š) Marcello Piacentini capitaneggia schiere di architetti disinvolti che scherzano con lo spessore dei muri e col pubblico denaro offrendo raccapriccianti esempi di leggerezza e gareggiando con gli scenografi da operetta pur di monumentalizzare l¹Italia (Š) la spudorata esibizione di marmi, di graniti, di metalli e di strutture costosissime serve soltanto a umiliare, avvilire e oltraggiare il vero e onesto carattere delle maggiori città italiane².
Il piano particolareggiato del 1938, preludio alla Variante Generale del 1942, stabilisce definitivamente l¹Eur polo della futura espansione urbana, ipotecando qualsiasi alternativa direzionale; Pagano e Piccinato, disgustati, si dimettono; i progetti vincitori dei concorsi indetti tra il 1937 e il 1938, come pure gli incarichi attribuiti, premiano un¹immagine urbana retorica e celebrativa, monumentale e simmetrica, traboccante di marmi, pietre, mattoni, archi e colonne.
Il disastro persevera nel dopoguerra, come attesta il Palazzo della Democrazia Cristiana di Muratori, mentre la crescita residenziale a macchia d¹olio moltiplica ville e villette nel verde, configurando un quartiere che, grazie al persistere di alcuni presupposti iniziali, è tutto sommato godibile, efficiente, organizzato, ben servito. Neppure il moltiplicarsi, nei decenni successivi, di ³episodi² moderni, riesce a riscattare un impianto che resta irriducibilmente e disperatamente fascista.
L'attualità dei progetti di Terragni, Lingeri e Cattaneo, Piccinato, Bianchetti e Pea, Gardella, BBPR, Figini e Pollini, non risiede tanto nella soluzione formale quanto nell¹indicazione metodologica per la costruzione di una metropoli contemporanea.
Il convegno è accompagnato da una mostra, allestita da Maurizio di Puolo, dove sono esposti il plastico originale del progetto di Terragni-Lingeri-Cattaneo, insieme alle tavole di studio eseguite sul progetto stesso.
Viene inoltre presentato un video, prodotto dal Laboratorio di Disegno Digitale presso la Facoltà di Architettura di Pescara, che ricostruisce virtualmente l¹immagine del quartiere con gli edifici moderni bocciati ai concorsi del 1937. La ricerca, diretta dal Prof. Livio Sacchi, è stata condotta dagli architetti Emiliano Auriemma, Massimiliano Mazzetta e Pierfrancesco Perletta, con il supporto di Maurizio Bernabei, Fabrizio De Rosa, Danilo di Mascio, Alessio D¹Onofrio, Valentino Di Pietro e Luca Mincarini per le elaborazioni grafiche.
Nel corso del convegno sarà presentata la ristampa del numero monografico de ³L¹architettura cronache e storia² Omaggio a Terragni. Interverranno: Alessandra Muntoni (Il progetto di Terragni Lingeri Cattaneo per il Palazzo dei Congressi), Antonino Saggio (Il progetto del Palazzo dei Congressi nell'ambito della produzione di Terragni. Presentazione di ³Omaggio a Terragni²), Riccardo Mariani (Se avesse vinto Terragni, quale Eur?), Stefano Garano (La sconfitta moderna come ipoteca per lo sviluppo di Roma), Massimiliano Fuksas (Intervenire oggi all¹Eur).
L¹iniziativa sarà affiancata inoltre dalla mostra Terragni Futuro, a cura del Prof. Antonino Saggio, con i lavori prodotti dagli studenti del suo corso nell¹anno accademico 2003/2004. L¹indagine intende confrontare i progetti di Terragni con alcuni temi di ricerca attinenti l¹Information Technology.
18
aprile 2006
EUR: se Terragni avesse vinto…
Dal 18 aprile al 06 maggio 2006
architettura
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
CASA DELL’ARCHITETTURA – ACQUARIO ROMANO
Roma, Piazza Manfredo Fanti, 47, (Roma)
Roma, Piazza Manfredo Fanti, 47, (Roma)
Vernissage
18 Aprile 2006, ore 17
Sito web
www.fondazionebrunozevi.it
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