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Europa Express – Claudio D’Angelo / Penelope Mackworth-Praed
Dall’Inghilterra giungono i lavori di Penelope Margaret Mackworth-Praed, artista che opera nell’universo delle figure tridimensionali intrise di segni pittorici, mentre dal repertorio di artisti nostrani arrivano le opere astratte senza tempo di Claudio D’Angelo, pregne di concettualità
Comunicato stampa
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Il secondo appuntamento della rassegna EuropaExpress 2007, come di consueto, mette a confronto due realtà artistiche consolidate e importanti. Dall’Inghilterra giungono i lavori di Penelope Margaret Mackworth-Praed, artista che opera nell’universo delle figure tridimensionali intrise di segni pittorici, mentre dal repertorio di artisti nostrani arrivano le opere astratte senza tempo di Claudio D’Angelo, pregne di concettualità.
Le forme di Claudio D’Angelo non propriamente geometriche sebbene riconoscibili sono immerse nella pienezza del bianco e nel paradossale silenzioso vuoto che le caratterizza. La monocromia imprime un profondo significato alla luce e ai suoi riverberi all’interno del pensiero/opera in un crescendo di relazioni e legami tra l’io ed il mondo, mediante un’armonia quasi musicale. Gocce d’azzurro si inseriscono come parentesi vitali che catturano la mente, ma solo come fugaci istanti nel candido oceano creato dalla luce. I suoi “aquiloni” svolgono una funzione inversa a quella del librarsi nel cielo, essi infatti ne catturano dei brandelli per ricondurli all’interno della forma. un lavoro minuzioso fatto di preziosismi raffinati che germinano nell’infinito dello spazio.
Le opere di Penelope Mackworth-Praed si impongono come proiezioni tridimensionali che si aprono allo spazio, costellate da segni pittorici che riproducono un mondo astratto dal circostante. Lo sguardo è capace di vagare nella miriade di prospettive e piani visivi e si alterna tra l’osservazione del particolare e il viaggio nell’infinito dei fondali. La caratteristica dei suoi lavori è la capacità di fare esperienza del mondo attraverso una riflessione apparentemente scientifica, ma che si riconosce anche nell’idea intellettuale della realtà, quella mutuata dalla mente. I suoi lavori caleidoscopici smaterializzano la realtà per ricrearla in maniera definita e perfetta nella dimensione mentale di chi osserva.
Le forme di Claudio D’Angelo non propriamente geometriche sebbene riconoscibili sono immerse nella pienezza del bianco e nel paradossale silenzioso vuoto che le caratterizza. La monocromia imprime un profondo significato alla luce e ai suoi riverberi all’interno del pensiero/opera in un crescendo di relazioni e legami tra l’io ed il mondo, mediante un’armonia quasi musicale. Gocce d’azzurro si inseriscono come parentesi vitali che catturano la mente, ma solo come fugaci istanti nel candido oceano creato dalla luce. I suoi “aquiloni” svolgono una funzione inversa a quella del librarsi nel cielo, essi infatti ne catturano dei brandelli per ricondurli all’interno della forma. un lavoro minuzioso fatto di preziosismi raffinati che germinano nell’infinito dello spazio.
Le opere di Penelope Mackworth-Praed si impongono come proiezioni tridimensionali che si aprono allo spazio, costellate da segni pittorici che riproducono un mondo astratto dal circostante. Lo sguardo è capace di vagare nella miriade di prospettive e piani visivi e si alterna tra l’osservazione del particolare e il viaggio nell’infinito dei fondali. La caratteristica dei suoi lavori è la capacità di fare esperienza del mondo attraverso una riflessione apparentemente scientifica, ma che si riconosce anche nell’idea intellettuale della realtà, quella mutuata dalla mente. I suoi lavori caleidoscopici smaterializzano la realtà per ricrearla in maniera definita e perfetta nella dimensione mentale di chi osserva.
14
febbraio 2007
Europa Express – Claudio D’Angelo / Penelope Mackworth-Praed
Dal 14 febbraio all'otto marzo 2007
arte contemporanea
Location
CASINA GIUSTINIANI – L.I.ART
Roma, Viale David Lubin, 4, (Roma)
Roma, Viale David Lubin, 4, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 16 alle 19.30
Vernissage
14 Febbraio 2007, ore 18.30
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