Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Eva Gerd – Still life
Eva Gerd presenta a Pietrasanta, alla Barbara Paci Galleria d’Arte, dal 28 aprile al 24 giugno, “STILL LIFE quiet tales from nothingness”: un inedito percorso espositivo, a cura di Enrico Mattei, costituito da quindici opere di antico fascino, appositamente realizzate per l’evento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un rito e un tabù, bellezza e disfacimento: Eva Gerd unisce, nella sua più recente creatività, espressioni apparentemente distanti che trovano il loro più completo accordo in nude ossa animali rivestite di preziose sete e organze finemente decorate. L’artista danese presenta a Pietrasanta, alla Barbara Paci Galleria d’Arte, dal 28 aprile al 24 giugno, “STILL LIFE quiet tales from nothingness”: un inedito percorso espositivo, a cura di Enrico Mattei, costituito da quindici opere di antico fascino, appositamente realizzate per l’evento. Si tratta della sua prima mostra in Italia.
Dicevamo un rito: quello sacro delle donne ricamatrici che riversano nella loro straordinaria manualità secoli di storia e di cultura, in un’esperienza di mura domestiche che si tramanda di madre in figlia. Un tabù, quello del disfacimento, immediatamente esplicitato dalle ossa, eco di un’esistenza ormai lontana: sono femori, teschi, omeri, clavicole, tornati casualmente alla luce. E casualmente trovati dall’artista che ne ha fatto il proprio, privilegiato veicolo di espressione.
Un connubio di estrema suggestione quello tra ossa e ricamo, che suggerisce la natura vibrante dell’uomo così come la sua caducità. Una metafora, vita e morte, splendore e declino, eleganza e nudità. Proseguendo la ricerca sull’intimità, Eva Gerd guarda dunque al corpo nei suoi più essenziali elementi come strumento di elaborazione della memoria, come campo di riflessione fisica ed emotiva, restituendo palpito a queste tracce dimenticate e consunte, ed anche dignità di aspetto e contenuto. Attraverso raffinati merletti interamente realizzati a mano dall’artista su pregiati tessuti come seta, organza e tulle, Eva Gerd riveste così le inerti nudità, le nobilita, le colora, le anima.
Eva Gerd nasce in Danimarca il 28 dicembre 1963; a Copenaghen segue vari corsi di disegno presso il Museo Glyptoteket, successivamente presso l’Accademia di Belle Arti e il Dipartimento di Scultura e Installazione. Ottiene tre borse di studio nel 1993, nel 2007 e nel 2008 presso l’Accademia di Danimarca a Roma. Ha vissuto tre anni a Città del Messico realizzandovi numerose esposizioni ricamando ossa, per poi trasferirsi in Italia, dove attualmente vive e lavora. Ha sperimentato numerose tecniche scultoree tradizionali, scegliendo tuttavia il disegno e il ricamo quali sue espressioni più congeniali.
Disponibile in mostra il catalogo con saggio critico di Enrico Mattei.
Dicevamo un rito: quello sacro delle donne ricamatrici che riversano nella loro straordinaria manualità secoli di storia e di cultura, in un’esperienza di mura domestiche che si tramanda di madre in figlia. Un tabù, quello del disfacimento, immediatamente esplicitato dalle ossa, eco di un’esistenza ormai lontana: sono femori, teschi, omeri, clavicole, tornati casualmente alla luce. E casualmente trovati dall’artista che ne ha fatto il proprio, privilegiato veicolo di espressione.
Un connubio di estrema suggestione quello tra ossa e ricamo, che suggerisce la natura vibrante dell’uomo così come la sua caducità. Una metafora, vita e morte, splendore e declino, eleganza e nudità. Proseguendo la ricerca sull’intimità, Eva Gerd guarda dunque al corpo nei suoi più essenziali elementi come strumento di elaborazione della memoria, come campo di riflessione fisica ed emotiva, restituendo palpito a queste tracce dimenticate e consunte, ed anche dignità di aspetto e contenuto. Attraverso raffinati merletti interamente realizzati a mano dall’artista su pregiati tessuti come seta, organza e tulle, Eva Gerd riveste così le inerti nudità, le nobilita, le colora, le anima.
Eva Gerd nasce in Danimarca il 28 dicembre 1963; a Copenaghen segue vari corsi di disegno presso il Museo Glyptoteket, successivamente presso l’Accademia di Belle Arti e il Dipartimento di Scultura e Installazione. Ottiene tre borse di studio nel 1993, nel 2007 e nel 2008 presso l’Accademia di Danimarca a Roma. Ha vissuto tre anni a Città del Messico realizzandovi numerose esposizioni ricamando ossa, per poi trasferirsi in Italia, dove attualmente vive e lavora. Ha sperimentato numerose tecniche scultoree tradizionali, scegliendo tuttavia il disegno e il ricamo quali sue espressioni più congeniali.
Disponibile in mostra il catalogo con saggio critico di Enrico Mattei.
28
aprile 2012
Eva Gerd – Still life
Dal 28 aprile al 24 giugno 2012
arte contemporanea
Location
BARBARA PACI – VIA GARIBALDI
Pietrasanta, Via Giuseppe Garibaldi, 45, (Lucca)
Pietrasanta, Via Giuseppe Garibaldi, 45, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10-13 e 16-19
Vernissage
28 Aprile 2012, ore 18.00
Autore
Curatore