Nella mostra House Arrest ho voluto creare un'atmosfera forzata, uno stato fisico e mentale di costrizione, che spesso viene instaurato nel rapporto tra genitori/figli o insegnante/allievi. Questo stato su cui sto concentrando il mio lavoro ha una valenza molto più vasta nonostante sia contenuto fra quattro mura, soffitto, pavimento e spesso sia isolato dal mondo esterno. Operando con oggetti ed elementi che mi circondano, cerco e miro al loro utilizzo specifico, provando (la maggior parete delle volte senza successo) a trovare una mia posizione al loro interno.

La ricerca di un cortile per la ricreazione così intimamente vissuto può rivelarsi un gioco pericoloso. Sconvolgere la funzione degli oggetti che sono la base della nostra quotidianità ci porta spesso ad una caduta drastica. Io non sono così coraggiosa, ovviamente, ma cerco di destabilizzare le nostre certezze. L'atmosfera di isolamento, la mancanza di comunicazione, il ruolo dello spazio domestico in contrasto ad una certa struttura sociale dell'individuo diventano spesso le tematiche del mio lavoro.

House Arrest è un progetto costruito con diversi media, oltre che da installazioni che interagiscono con il pubblico: disegni, schizzi, azioni, performance, oggetti disegnati intorno al corpo. I lavori presenti nella mostra sono parte di questa serie.
Eva Kot'átková