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Eva Marisaldi – Underlines
Underlines e’ la sottolineatura di cio’ che tende alla dissipazione, all’entropia, all’oblio. Immagini, impressioni, ricordi, realtà strappate al caos del mondo, alla perdita di memoria, che riverberano nell’immaginazione dell’artista e fatte depositare nell’opera d’arte.
Comunicato stampa
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Siamo sempre nell'ambito di una retrospettiva dell'oggetto perduto, anche se a livello del significato, del linguaggio. L'utilizzo del linguaggio implica una nostalgia, un oggetto perduto, ma e' anche, effettivamente, un'anticipazione, perche' siamo già in un'altra realtà... Dobbiamo trovarci sempre in questi ordini di realtà: di fronte a cio' che e' perduto e nell'anticipazione di cio' che ci attende, incontriamo la fatalità che ci appartiene. (Jean Baudrillard)
Underlines e' la sottolineatura di cio' che tende alla dissipazione, all'entropia, all'oblio. Immagini, impressioni, ricordi, realtà strappate al caos del mondo, alla perdita di memoria, che riverberano nell'immaginazione dell'artista e fatte depositare nell'opera d'arte. Underlines e' una litote - un lavoro sul linguaggio, sulla creazione artistica di “oggetti singolari” che riflettono sul senso delle cose, sulla loro identità fuggevole e mutevole, insinuando uno scarto o un dubbio nello spettatore, sottolineando le dissociazioni tra natura e cultura, oppure le affinità tra la fisica del mondo e l'etica dell'arte.
Come davanti ad altre forme d'intelligenza, altre specie di animali che non siano l'uomo, capaci di costruire architetture segrete, sotterranee, di una bellezza terribile, spesso negata o vituperata. Un gigantesco formicaio sotterraneo riportato alla luce dopo un lungo lavoro di scavo e' la suggestione iniziale di un'inedita scultura-installazione concepita da Eva Marisaldi per la galleria Nicoletta Rusconi. Un'opera in cui l'artista porta a nuovi esiti la pratica della scultura adottata, su modello del formicaio, quale intervento di “sottrazione”, di estrazione di una seconda immagine che rappresenti la forma del vuoto.
Un vuoto che e' generatore di relazioni, di connessioni mentali piu' o meno visibili, territorio del possibile in cui “... incontriamo la fatalità che ci appartiene.”
Sotterrare, cavare fuori, dissotterrare... azioni che nel lavoro di Eva Marisaldi assumono una valenza simbolica, che rimandano all'Umanesimo dell'arte e a una cultura scientifica che vede un futuro nell'ecologia del pensiero.
L'immagine del vuoto e' poi sviluppata in un'altra forma - il tunnel - soggetto di un nuovo video che completa la personale dell'artista. Il tunnel e' un viaggio in un'altra realtà fatta di memorie, suggestioni, oggetti di affezione, parole, disegni: un'opera nell'opera, uno spazio mentale, un labirinto di immagini, una retrospettiva di impressioni e oggetti non ancora perduti.
Il video e' realizzato in collaborazione con Enrico Serotti.
Eva Marisaldi e' nata nel 1966 a Bologna, dove vive e lavora. Tra le piu' importanti mostre personali si segnala: Ex3, Firenze, 2010; Mamco, Ginevra 2003; GAM, Torino, 2002; GAM, Bologna, 1999; Muse'e de la Ville de Paris, 1993; tra le collettive: Palazzo Reale, Milano, 2010; MART, Trento, 2010; Galleria Civica, Trento, 2009; FRAC, Marsiglia, 2008; MUSEION, Bolzano, 2008; Museo Nacional Reina Sofia, Madrid, 2002; Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 2000; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, 1997; Castello di Rivoli, 1997 e 1994; ha inoltre partecipato alle biennali di Gwangju, 2004; Sevilla, 2003; Lione, 2002; Venezia, 2001 e 1993; Istanbul, 1999 e a Manifesta, Rotterdam, 1996.
A cura di Marinella Paderni, la mostra e' accompagnata da una conversazione tra l'artista e la curatrice e proseguirà fino all'8 febbraio 2011.
Underlines e' la sottolineatura di cio' che tende alla dissipazione, all'entropia, all'oblio. Immagini, impressioni, ricordi, realtà strappate al caos del mondo, alla perdita di memoria, che riverberano nell'immaginazione dell'artista e fatte depositare nell'opera d'arte. Underlines e' una litote - un lavoro sul linguaggio, sulla creazione artistica di “oggetti singolari” che riflettono sul senso delle cose, sulla loro identità fuggevole e mutevole, insinuando uno scarto o un dubbio nello spettatore, sottolineando le dissociazioni tra natura e cultura, oppure le affinità tra la fisica del mondo e l'etica dell'arte.
Come davanti ad altre forme d'intelligenza, altre specie di animali che non siano l'uomo, capaci di costruire architetture segrete, sotterranee, di una bellezza terribile, spesso negata o vituperata. Un gigantesco formicaio sotterraneo riportato alla luce dopo un lungo lavoro di scavo e' la suggestione iniziale di un'inedita scultura-installazione concepita da Eva Marisaldi per la galleria Nicoletta Rusconi. Un'opera in cui l'artista porta a nuovi esiti la pratica della scultura adottata, su modello del formicaio, quale intervento di “sottrazione”, di estrazione di una seconda immagine che rappresenti la forma del vuoto.
Un vuoto che e' generatore di relazioni, di connessioni mentali piu' o meno visibili, territorio del possibile in cui “... incontriamo la fatalità che ci appartiene.”
Sotterrare, cavare fuori, dissotterrare... azioni che nel lavoro di Eva Marisaldi assumono una valenza simbolica, che rimandano all'Umanesimo dell'arte e a una cultura scientifica che vede un futuro nell'ecologia del pensiero.
L'immagine del vuoto e' poi sviluppata in un'altra forma - il tunnel - soggetto di un nuovo video che completa la personale dell'artista. Il tunnel e' un viaggio in un'altra realtà fatta di memorie, suggestioni, oggetti di affezione, parole, disegni: un'opera nell'opera, uno spazio mentale, un labirinto di immagini, una retrospettiva di impressioni e oggetti non ancora perduti.
Il video e' realizzato in collaborazione con Enrico Serotti.
Eva Marisaldi e' nata nel 1966 a Bologna, dove vive e lavora. Tra le piu' importanti mostre personali si segnala: Ex3, Firenze, 2010; Mamco, Ginevra 2003; GAM, Torino, 2002; GAM, Bologna, 1999; Muse'e de la Ville de Paris, 1993; tra le collettive: Palazzo Reale, Milano, 2010; MART, Trento, 2010; Galleria Civica, Trento, 2009; FRAC, Marsiglia, 2008; MUSEION, Bolzano, 2008; Museo Nacional Reina Sofia, Madrid, 2002; Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 2000; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, 1997; Castello di Rivoli, 1997 e 1994; ha inoltre partecipato alle biennali di Gwangju, 2004; Sevilla, 2003; Lione, 2002; Venezia, 2001 e 1993; Istanbul, 1999 e a Manifesta, Rotterdam, 1996.
A cura di Marinella Paderni, la mostra e' accompagnata da una conversazione tra l'artista e la curatrice e proseguirà fino all'8 febbraio 2011.
16
novembre 2010
Eva Marisaldi – Underlines
Dal 16 novembre 2010 all'otto febbraio 2011
arte contemporanea
Location
NICOLETTA RUSCONI
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Chiuso domenica e lunedì.
Vernissage
16 Novembre 2010, ore 18.30
Autore
Curatore