Tra le personalità più in vista nel mondo artistico giuliano del dopoguerra spicca la figura di Eva Ronay, pittrice di origine ungherese, nata a Pola, presente con le sue opere nelle maggiori rassegne del Sindacato degli Artisti e attiva anche con qualche personale a Trieste e in altre località italiane a partire dal 1967. Era una donna colta, elegante, raffinata, bellissima, con una eclatante capigliatura rossa e un sorriso luminoso capace di contagiare chiunque. Il suo linguaggio artistico era desunto dalla scuola suprematista russa nell'indagine rigorosa delle forme geometriche e delle vibrazioni cromatiche. Pochi però sanno del suo amore per la figura che aveva coltivato frequentando la Scuola Libera del Museo Revoltella diretta da Nino Perizi. Questa mostra, voluta dall'Associazione Mitja Cuk, come le precedente del 2007, porta per la prima volta all'attenzione del pubblico lo studio compiuto dall'artista attorno alla figura umana e fornisce un ulteriore elemento di approfondimento del suo iter artistico.

Claudio H. Martelli