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Eva Sauer – A meditation on violence
Frittelli arte contemporanea presenta la mostra “Eva Sauer – A meditation on violence”, una ricerca sugli spazi architettonici pubblici che si interroga sulle forme di controllo del potere e sulla lotta per la sopravvivenza e la continuità perseguita dall’umanità e dalla natura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Frittelli arte contemporanea inaugura la stagione estiva giovedì 21 giugno con tre mostre dedicate a tre artisti (Nanni Balestrini, Eva Sauer, Pyotr Pavlensky) diversi per generazione e tipologie operative, legate idealmente dalla riflessione su tematiche politiche ed esistenziali, dall'indagine sui meccanismi del potere e sulle forme di controllo e censura insite nella comunicazione e negli spazi architettonici della società contemporanea.
Le Stanze ospitano la personale di Eva Sauer (Firenze, 1973): A meditation on violence è una ricerca sugli spazi architettonici pubblici. Alcuni mostrano come i vari detentori del potere, attraverso il tempo, hanno costruito muri, barriere ed edifici in tal modo che attraverso l’architettura possano imporre regole, controllare i cittadini ed infine fare propaganda per il “reggente”.
Altri invece raccontano delle infiltrazioni mafiose nelle ditte costruttrici – testimoni sono vari incompiuti architettonici costruiti con materiale talmente scarso che le forze dalla natura, levigando scale, insinuandosi attraverso piante le cui radici spaccano il cemento troppo sabbioso, hanno trasformato gli edifici in sculture.
A meditation on violence si interroga sulla mentalità umana, ma anche sulla natura stessa: In molte immagini del cinema distopico, la natura dilagante riconquista ciò che le è stato tolto: un processo questo, che infonde una sensazione di pace e sicurezza. Tuttavia se osserviamo più attentamente, vediamo le piante soffocarsi a vicenda nel tentativo di conquistare un posto alla luce. Il ritorno apparentemente pacifico alla natura non è altro che una lotta per la sopravvivenza e la continuità. L'umanità persegue questa lotta su un piano diverso; ma a differenza di altri animali e piante, lasciamo tracce: infinite rovine.
Le Stanze ospitano la personale di Eva Sauer (Firenze, 1973): A meditation on violence è una ricerca sugli spazi architettonici pubblici. Alcuni mostrano come i vari detentori del potere, attraverso il tempo, hanno costruito muri, barriere ed edifici in tal modo che attraverso l’architettura possano imporre regole, controllare i cittadini ed infine fare propaganda per il “reggente”.
Altri invece raccontano delle infiltrazioni mafiose nelle ditte costruttrici – testimoni sono vari incompiuti architettonici costruiti con materiale talmente scarso che le forze dalla natura, levigando scale, insinuandosi attraverso piante le cui radici spaccano il cemento troppo sabbioso, hanno trasformato gli edifici in sculture.
A meditation on violence si interroga sulla mentalità umana, ma anche sulla natura stessa: In molte immagini del cinema distopico, la natura dilagante riconquista ciò che le è stato tolto: un processo questo, che infonde una sensazione di pace e sicurezza. Tuttavia se osserviamo più attentamente, vediamo le piante soffocarsi a vicenda nel tentativo di conquistare un posto alla luce. Il ritorno apparentemente pacifico alla natura non è altro che una lotta per la sopravvivenza e la continuità. L'umanità persegue questa lotta su un piano diverso; ma a differenza di altri animali e piante, lasciamo tracce: infinite rovine.
21
giugno 2018
Eva Sauer – A meditation on violence
Dal 21 giugno all'otto settembre 2018
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-19
sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
21 Giugno 2018, ore 18
Autore