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Evelina Schatz – Sostare Andando
Mostra personale di Evelina Schatz.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Quando i rifiuti, tragedia delle amministrazioni pubbliche,
diventano Arte“. Eugenio Zanon
“Le opere d’arte di Evelina Schatz sono consanguinee ai suoi compulsivi e concreti voli nella poesia. Libera fantasia e utopia nel terreno della pulsione e di una inventiva che nello stesso tempo vibra e scava nel racconto.” Carmelo Strano
“Siedi, nello studio di Evelina Schatz, su una poltrona di pelle rossa, sicura di te e delle tue convinzioni, inizi la narrazione del più, ma soprattutto dei meno e scatta il principio, la circolazione dei pensieri, la variazione delle parole. L’italiano che diventa russo, la biografia che parla di castelli con torri spigliate al cielo e t’immergi in mondi nomadi che hai sempre taciuto e che finalmente saltellano, prendono vocabolo e spiazzo.”Donatella Airoldi
”Percorsi inusuali può seguire il cammino di una artista formata fra Odessa e Mosca nell’Unione Sovietica. Non c’è da stupirsi se agli studi accademici di storia e critica dell’arte segue una professione di poeta che si documenta lungo i decenni in tante raccolte, dapprima in prevalenza di lingua italiana; o se alcune di queste raccolte, con o senza le opere di artisti amici, si atteggiano a libro d’arte o sono poesia visiva oppure opere d’arte, quanto un codice medievale di miniature dove il foglio scritto e dipinto si carica di foglie d’oro e si chiude nella legatura complessa di molte arti”. Giorgio Taborelli
“Ma la fonte … di questa trasformazione-corruzione di parole in pensiero risale a Odessa, alle rive del Mar Nero, là dove il vento mediterraneo arriva trasportando la polvere dei secoli insieme a parole italiane e greche, ebraiche e arabe, francesi e tedesche.” Evgenij Golubovskij
!Il poeta e artista Evelina Schatz, nel suo moto creativo, dispone costantemente lungo la strada dei fari orfici, i quali indicano la direzione ai vascelli della cultura che le vanno dietro. Osserva il mondo da un’angolazione poetica, lo trapassa con i raggi X dei propri versi, porta alla luce la bellezza nascosta delle cose e trova un impiego artistico per qualsiasi oggetto vada a finire nel suo campo energetico: un chiodo arrugginito, una pietruzza al margine della strada, il barattolo dove stava il caviale nero, una piccola conchiglia di fiume”.Michail Pogarskij
diventano Arte“. Eugenio Zanon
“Le opere d’arte di Evelina Schatz sono consanguinee ai suoi compulsivi e concreti voli nella poesia. Libera fantasia e utopia nel terreno della pulsione e di una inventiva che nello stesso tempo vibra e scava nel racconto.” Carmelo Strano
“Siedi, nello studio di Evelina Schatz, su una poltrona di pelle rossa, sicura di te e delle tue convinzioni, inizi la narrazione del più, ma soprattutto dei meno e scatta il principio, la circolazione dei pensieri, la variazione delle parole. L’italiano che diventa russo, la biografia che parla di castelli con torri spigliate al cielo e t’immergi in mondi nomadi che hai sempre taciuto e che finalmente saltellano, prendono vocabolo e spiazzo.”Donatella Airoldi
”Percorsi inusuali può seguire il cammino di una artista formata fra Odessa e Mosca nell’Unione Sovietica. Non c’è da stupirsi se agli studi accademici di storia e critica dell’arte segue una professione di poeta che si documenta lungo i decenni in tante raccolte, dapprima in prevalenza di lingua italiana; o se alcune di queste raccolte, con o senza le opere di artisti amici, si atteggiano a libro d’arte o sono poesia visiva oppure opere d’arte, quanto un codice medievale di miniature dove il foglio scritto e dipinto si carica di foglie d’oro e si chiude nella legatura complessa di molte arti”. Giorgio Taborelli
“Ma la fonte … di questa trasformazione-corruzione di parole in pensiero risale a Odessa, alle rive del Mar Nero, là dove il vento mediterraneo arriva trasportando la polvere dei secoli insieme a parole italiane e greche, ebraiche e arabe, francesi e tedesche.” Evgenij Golubovskij
!Il poeta e artista Evelina Schatz, nel suo moto creativo, dispone costantemente lungo la strada dei fari orfici, i quali indicano la direzione ai vascelli della cultura che le vanno dietro. Osserva il mondo da un’angolazione poetica, lo trapassa con i raggi X dei propri versi, porta alla luce la bellezza nascosta delle cose e trova un impiego artistico per qualsiasi oggetto vada a finire nel suo campo energetico: un chiodo arrugginito, una pietruzza al margine della strada, il barattolo dove stava il caviale nero, una piccola conchiglia di fiume”.Michail Pogarskij
17
dicembre 2019
Evelina Schatz – Sostare Andando
Dal 17 dicembre 2019 al 16 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
QUINTOCORTILE
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 17-19 - chiuso dal 21 dicembre al 7 gennaio
Vernissage
17 Dicembre 2019, h 18,30
Autore
Curatore
Autore testo critico