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Evgen Bavcar – Lo sguardo ferito di Eros
La mostra presenta 20 fotografie, ciascuna delle quali si propone come una pagina di un racconto immaginario su alcune opere d’arte esposte all’interno del Museo e sulla città in generale, così come prendono corpo nella mente dell’artista, ricombinandosi in forme differenti che ignorano il tempo e lo spazio. Così Eros incontra un angelo, Afrodite Callipigia ha le fattezze di una ragazza fiorentina, la Venere accovacciata ha il volto di una fanciulla napoletana, Napoli è abitata da antichi fantasmi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 18 ottobre, alle ore 17,00, presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, primo piano sala n° 95, si inaugura “Lo sguardo ferito di Eros” di Evgen Bavčar, artista non vedente di fama internazionale.
La mostra fotografica, inclusa tra le iniziative del Servizio Educativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli previste al MANN, realizzata in collaborazione con AKAB progetto cultura e il cui allestimento è stato curato da Domenico Freda, rientra in un percorso espositivo sull’arte contemporanea intrapreso già da alcuni anni nel Museo.
La mostra presenta 20 fotografie, ciascuna delle quali si propone come una pagina di un racconto immaginario su alcune opere d’arte esposte all’interno del Museo e sulla città in generale, così come prendono corpo nella mente dell’artista, ricombinandosi in forme differenti che ignorano il tempo e lo spazio. Così Eros incontra un angelo, Afrodite Callipigia ha le fattezze di una ragazza fiorentina, la Venere accovacciata ha il volto di una fanciulla napoletana, Napoli è abitata da antichi fantasmi. Tutte immagini che Bavčar “vede” e di cui noi non vediamo che un’idea trasposta nelle sue opere fotografiche.
Non vedente dall’età di dodici anni, Evgen Bavčar è alla ricerca di quello che lui chiama lo sguardo greco, il terzo occhio, quello che va al di là del visibile, e quello che ha permesso agli antichi Greci, a Tiresia per esempio, di vedere il futuro, di trascendere il reale dell’immediatezza della percezione visiva, e a lui di percepire il mondo travalicando i confini del visibile. Di qui il suo interessamento per il mondo greco contenuto all’interno del Museo e per la città di Napoli che conserva lo sguardo greco delle sue origini.
L’iniziativa è stata realizzata grazie ai contributi raccolti con il sistema del crowdfunding.
Incontro con l’artista
Intervengono: Teresa Elena Cinquantaquattro – Soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli; Marco De Gemmis – Responsabile Servizio Educativo Soprintendenza; Ludovico Solima – Docente di Economia e Gestione degli Enti Culturali.
Modera: Luciana Jacobelli – archeologa.
Segue drink
A conclusione della mostra, il ricavato della vendita delle opere sarà devoluto a U.N.I.T.A.L.S.I. Sezione Campana, a sostegno di bambini affetti da disabilità e malattie oncologiche
La mostra fotografica, inclusa tra le iniziative del Servizio Educativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli previste al MANN, realizzata in collaborazione con AKAB progetto cultura e il cui allestimento è stato curato da Domenico Freda, rientra in un percorso espositivo sull’arte contemporanea intrapreso già da alcuni anni nel Museo.
La mostra presenta 20 fotografie, ciascuna delle quali si propone come una pagina di un racconto immaginario su alcune opere d’arte esposte all’interno del Museo e sulla città in generale, così come prendono corpo nella mente dell’artista, ricombinandosi in forme differenti che ignorano il tempo e lo spazio. Così Eros incontra un angelo, Afrodite Callipigia ha le fattezze di una ragazza fiorentina, la Venere accovacciata ha il volto di una fanciulla napoletana, Napoli è abitata da antichi fantasmi. Tutte immagini che Bavčar “vede” e di cui noi non vediamo che un’idea trasposta nelle sue opere fotografiche.
Non vedente dall’età di dodici anni, Evgen Bavčar è alla ricerca di quello che lui chiama lo sguardo greco, il terzo occhio, quello che va al di là del visibile, e quello che ha permesso agli antichi Greci, a Tiresia per esempio, di vedere il futuro, di trascendere il reale dell’immediatezza della percezione visiva, e a lui di percepire il mondo travalicando i confini del visibile. Di qui il suo interessamento per il mondo greco contenuto all’interno del Museo e per la città di Napoli che conserva lo sguardo greco delle sue origini.
L’iniziativa è stata realizzata grazie ai contributi raccolti con il sistema del crowdfunding.
Incontro con l’artista
Intervengono: Teresa Elena Cinquantaquattro – Soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli; Marco De Gemmis – Responsabile Servizio Educativo Soprintendenza; Ludovico Solima – Docente di Economia e Gestione degli Enti Culturali.
Modera: Luciana Jacobelli – archeologa.
Segue drink
A conclusione della mostra, il ricavato della vendita delle opere sarà devoluto a U.N.I.T.A.L.S.I. Sezione Campana, a sostegno di bambini affetti da disabilità e malattie oncologiche
18
ottobre 2014
Evgen Bavcar – Lo sguardo ferito di Eros
Dal 18 ottobre al 23 novembre 2014
fotografia
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Vernissage
18 Ottobre 2014, h 17
Autore
Curatore