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Ex Voto
In mostra 57 ex Voto realizzati da altrettanti artisti e accompagnati dalle parole di Dario Capello
Comunicato stampa
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Il 15 marzo 2008 il Castello di Rivalta di Torino rinasce come preziosa sede espositiva e riapre le proprie stanze al pubblico. Il Castello, sulla cui base medievale si sono stratificati interventi di epoche successive che vanno dallo stile settecentesco al neogotico, racconta la costante attenzione e relazione col territorio che lo circonda confermandola con questa nuova vocazione di sede espositiva per mostre di arte contemporanea di respiro nazionale e internazionale.
Il direttore artistico, Alberto Weber, in accordo con la municipalità, ha selezionato una programmazione particolarmente attenta alla qualità delle opere esposte e al progetto artistico che le sottende.
Gli artisti ospitati al Castello sono infatti contraddistinti da una ricerca costante sul valore del fare arte, ma sono altrettanto interessati a dialogare col proprio pubblico. Troppo spesso l’arte contemporanea rischia di essere un’espressione autoreferenziale, di nicchia; il Castello di Rivalta si propone invece come luogo dove può avvenire uno scambio tra l’artista e il pubblico, un luogo che conserva la propria identità e legame con il territorio e la sua storia. E con questa solida identità entra a far parte di un circuito di istituzioni italiane ed estere dedicate all’arte contemporanea.
Ex Voto
Un poeta e 56 artisti per una grazia ricevuta
In mostra 57 Ex Voto realizzati da altrettanti artisti e accompagnati dalle parole di Dario Capello. Non esiste nulla di più intimo e allo stesso tempo più universale di un oggetto votivo: espressione di una richiesta privata e manifestazione del dialogo col divino.
Gli artisti chiamati a confrontarsi con un oggetto così ricco di valenze e significati hanno scavato nei ricordi di infanzia, nella cultura popolare e in quella aulica e hanno trovato delle similitudini tra i generi votivi e i linguaggi artistici. Esistono infatti all’interno delle due funzioni primarie di un ex voto – chiedere e ringraziare – tre categorie di oggetti:
generici (frutti, cuori, croci, rosari, ceri…), che funzionano per ogni occasione, così come la pop art, immediata ed esplicita;
sostitutivi della persona (capelli, ritratti, teste, occhi…), laddove l’immagine rimanda ad un tutto di cui l’oggetto è simbolo, così come nell’arte concettuale e nell’arte espressionista/avanguardista
narrativi (dipinti che descrivono una scena, chiamati anche miracoli), dove la ricostruzione della storia riporta alle nuove opere in video o alle performance artistiche.
Queste inaspettate convergenze tra l’operato dell’artista contemporaneo e gli oggetti che da sempre riempiono le nostre chiese e alimentano la fantasia dei visitatori ha dato origine ad una mostra spettacolare che può esser vista e letta a strati, dove l’interpretazione è lasciata libera al visitatore aiutato a ricucire i vari significati dalle penetranti parole del poeta.
Il direttore artistico, Alberto Weber, in accordo con la municipalità, ha selezionato una programmazione particolarmente attenta alla qualità delle opere esposte e al progetto artistico che le sottende.
Gli artisti ospitati al Castello sono infatti contraddistinti da una ricerca costante sul valore del fare arte, ma sono altrettanto interessati a dialogare col proprio pubblico. Troppo spesso l’arte contemporanea rischia di essere un’espressione autoreferenziale, di nicchia; il Castello di Rivalta si propone invece come luogo dove può avvenire uno scambio tra l’artista e il pubblico, un luogo che conserva la propria identità e legame con il territorio e la sua storia. E con questa solida identità entra a far parte di un circuito di istituzioni italiane ed estere dedicate all’arte contemporanea.
Ex Voto
Un poeta e 56 artisti per una grazia ricevuta
In mostra 57 Ex Voto realizzati da altrettanti artisti e accompagnati dalle parole di Dario Capello. Non esiste nulla di più intimo e allo stesso tempo più universale di un oggetto votivo: espressione di una richiesta privata e manifestazione del dialogo col divino.
Gli artisti chiamati a confrontarsi con un oggetto così ricco di valenze e significati hanno scavato nei ricordi di infanzia, nella cultura popolare e in quella aulica e hanno trovato delle similitudini tra i generi votivi e i linguaggi artistici. Esistono infatti all’interno delle due funzioni primarie di un ex voto – chiedere e ringraziare – tre categorie di oggetti:
generici (frutti, cuori, croci, rosari, ceri…), che funzionano per ogni occasione, così come la pop art, immediata ed esplicita;
sostitutivi della persona (capelli, ritratti, teste, occhi…), laddove l’immagine rimanda ad un tutto di cui l’oggetto è simbolo, così come nell’arte concettuale e nell’arte espressionista/avanguardista
narrativi (dipinti che descrivono una scena, chiamati anche miracoli), dove la ricostruzione della storia riporta alle nuove opere in video o alle performance artistiche.
Queste inaspettate convergenze tra l’operato dell’artista contemporaneo e gli oggetti che da sempre riempiono le nostre chiese e alimentano la fantasia dei visitatori ha dato origine ad una mostra spettacolare che può esser vista e letta a strati, dove l’interpretazione è lasciata libera al visitatore aiutato a ricucire i vari significati dalle penetranti parole del poeta.
15
marzo 2008
Ex Voto
Dal 15 marzo al 31 maggio 2008
arte contemporanea
Location
CASTELLO DI RIVALTA
Rivalta Di Torino, Via Giuseppe Orsini, 1, (Torino)
Rivalta Di Torino, Via Giuseppe Orsini, 1, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-20;lunedì chiuso
Vernissage
15 Marzo 2008, ore 17
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Ottimo il lavoro di Margherita Riccardi