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Ex voto
Un poeta e cinquantasette artisti per una grazia ricevuta
Comunicato stampa
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Negli ex voto, oggetti semplici ma carichi di energia, si materializza la tacita alleanza col divino stretta individualmente, senza mediazioni, per rafforzare l’uomo nella lotta ingaggiata contro l’inevitabile sofferenza del vivere. L’ex voto testimonia un’attesa che non è andata delusa, quella particolare “grazia ricevuta” che ha ricondotto il vivere quotidiano entro la norma, temporaneamente sospesa dalla malattia o da un incidente. L’ex voto è atto di supplica e insieme di riconoscenza. Parla un linguaggio semplice, produce immagini ingenue, immediate, dovute a un’esecuzione necessariamente rapida. Eppure proprio per questo conserva ancor oggi un’immensa seduzione visiva.
Dagli ex voto che riproducono parti anatomiche, a quelli polimaterici, realizzati con tecniche diverse, dai piccoli oggetti devozionali alle tavolette dipinte, questi strani oggetti hanno affollato per secoli i santuari e gli altari delle chiese. Una tradizione che sembra essersi perduta. E con questa tradizione si confrontano oggi cinquantasette artisti nazionali e internazionali: utilizzando tecniche diverse - disegno, scultura, pittura, fotografia – ciascuno di loro ha cercato di sciogliere quel patto, rimasto fino ad ora inespresso, stretto intimamente in occasione di un fatto personale che in qualche modo ha segnato ogni singola vita. Le cinquantasette opere in mostra sono affiancate da altrettante poesie di Dario Capello.
Tra gli artisti presenti: Stefano Cagol, Bruno Ceccobelli, M.Laura Garcia Serventi, Dario Ghibaudo, Daniele Guolo, Horiki Katsutomi, Bruno Lucca, Marcovinicio, Bartolomeo Migliore, Francesco Nonino, Enzo Obiso, Lucia Pescador, Giovanni Rizzoli, Sylvie Romieu, Giorgio Ramella, Elke Warth, Pietro Weber.
La mostra è allestita a Villa Lagarina (Rovereto), in Palazzo Libera. L’edificio ospita la sezione staccata del Museo Diocesano Tridentino: vi è esposta un’importante raccolta di opere d’arte e suppellettili ecclesiastiche commissionate dalla famiglia Lodron per la pieve di S.Maria Assunta, simbolo della potenza politica e religiosa del nobile casato che vanta, tra i suoi membri, Paride Lodron, arcivescovo di Salisburgo dal 1619 al 1653. Paride promosse il completamento del duomo salisburghese sotto la direzione dell’architetto italiano Santino Solari; a Villa Lagarina fece costruire la Cappella di San Ruperto, capolavoro assoluto della prima età barocca del Trentino, realizzata su progetto di Santino Solari e impreziosita da un ciclo pittorico su rame -uno dei più vasti mai eseguiti impiegando questo supporto- opera del pittore fiorentino Donato Mascagni.
La mostra si collega con le tematiche affrontate nelle sale dell’esposizione permanente, instaurando con le antiche opere d’arte sacra un dialogo che riporta nell’ambito della contemporaneità i temi della devozione e della tradizione votiva.
Dagli ex voto che riproducono parti anatomiche, a quelli polimaterici, realizzati con tecniche diverse, dai piccoli oggetti devozionali alle tavolette dipinte, questi strani oggetti hanno affollato per secoli i santuari e gli altari delle chiese. Una tradizione che sembra essersi perduta. E con questa tradizione si confrontano oggi cinquantasette artisti nazionali e internazionali: utilizzando tecniche diverse - disegno, scultura, pittura, fotografia – ciascuno di loro ha cercato di sciogliere quel patto, rimasto fino ad ora inespresso, stretto intimamente in occasione di un fatto personale che in qualche modo ha segnato ogni singola vita. Le cinquantasette opere in mostra sono affiancate da altrettante poesie di Dario Capello.
Tra gli artisti presenti: Stefano Cagol, Bruno Ceccobelli, M.Laura Garcia Serventi, Dario Ghibaudo, Daniele Guolo, Horiki Katsutomi, Bruno Lucca, Marcovinicio, Bartolomeo Migliore, Francesco Nonino, Enzo Obiso, Lucia Pescador, Giovanni Rizzoli, Sylvie Romieu, Giorgio Ramella, Elke Warth, Pietro Weber.
La mostra è allestita a Villa Lagarina (Rovereto), in Palazzo Libera. L’edificio ospita la sezione staccata del Museo Diocesano Tridentino: vi è esposta un’importante raccolta di opere d’arte e suppellettili ecclesiastiche commissionate dalla famiglia Lodron per la pieve di S.Maria Assunta, simbolo della potenza politica e religiosa del nobile casato che vanta, tra i suoi membri, Paride Lodron, arcivescovo di Salisburgo dal 1619 al 1653. Paride promosse il completamento del duomo salisburghese sotto la direzione dell’architetto italiano Santino Solari; a Villa Lagarina fece costruire la Cappella di San Ruperto, capolavoro assoluto della prima età barocca del Trentino, realizzata su progetto di Santino Solari e impreziosita da un ciclo pittorico su rame -uno dei più vasti mai eseguiti impiegando questo supporto- opera del pittore fiorentino Donato Mascagni.
La mostra si collega con le tematiche affrontate nelle sale dell’esposizione permanente, instaurando con le antiche opere d’arte sacra un dialogo che riporta nell’ambito della contemporaneità i temi della devozione e della tradizione votiva.
07
dicembre 2006
Ex voto
Dal 07 dicembre 2006 al 30 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO LIBERA
Villa Lagarina, Via Giuseppe Garibaldi, 10, (Trento)
Villa Lagarina, Via Giuseppe Garibaldi, 10, (Trento)
Orario di apertura
14.00 – 18.00 giorni feriali; 10.00 –12.30 , 14.00 – 18.00 giorni festivi.
Chiuso il lunedì
Vernissage
7 Dicembre 2006, ore 17-21
Autore
Curatore