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EXISTENCIAL SAFARIEXISTENCIAL SAFARI
Il 30 settembre STUDIO DRANG inaugura EXISTENCIAL SAFARI mostra personale di Francesca Cornacchini che presenta alcuni estratti di una ricerca dedicata al gaming anni novanta, riletto dall’artista in chiave intimista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 30 settembre STUDIO DRANG inaugura EXISTENCIAL SAFARI mostra personale di Francesca Cornacchini che presenta alcuni estratti di una ricerca dedicata al gaming anni novanta, riletto dall’artista in chiave intimista.
Due video e un intervento ambientale trasformano lo spazio espositivo in uno dei livelli del famoso gioco Tomb Raider, nel quale Lara Croft, iconica archeologa protagonista della saga, si ritrova a dover superare impenetrabili caverne di lava e ad attraversare Vilcabamba, antica città inca invasa da famelici animali selvatici.
L’allestimento crea uno scenario fluido che scompagina la distinzione tra spazio reale e virtuale, all’interno del quale l’autobiografia dell’artista si confonde con le azioni della protagonista del video game, conducendoci in una straniante ricerca esistenziale che rispecchia fragilità personali e generazionali.
“Per anni giocai senza mai poter salvare i dati. Non potevo seguire la storia in modo lineare, ogni volta dovevo ricominciare. In questa costante amnesia virtuale scoprii il fascino dei glitch e dei cheat code, alternative di sopravvivenza sovversiva.”
Sviluppati attraverso l’utilizzo di Open Lara, i lavori in mostra sono stati concepiti attraverso un software open source che permette di intervenire sulla struttura del gioco, modificando le azioni dei personaggi e dei dettagli presenti nei diversi livelli.
Esposti per la prima volta a Roma i video machinima, abbreviazione di machine cinema, utilizzano una tecnica sperimentale che prevede l’integrazione della produzione filmica alle immagini in 64 bit del video gioco, interagendo con esse in chiave registica.
Svincolandosi dalla logica utilitaristica interna al gioco, Cornacchini attraverso i cheat code (trucchi) manomette le caratteristiche fondanti della protagonista e degli elementi con cui si interfaccia, minando l’approccio combattivo che la contraddistingue, la porta ad astenersi dall’azione, deponendo le armi di sempre.
Nel video infatti Lara anziché lottare, si lascia andare a momenti di contemplazione e di pausa, collocandosi in una posizione di osservatrice privilegiata che la rende immune alle insidie che affollano il contesto che la circonda.
Ritornando dopo venti anni a ripercorrere lo stesso cammino (lo stesso livello), con questi lavori Cornacchini si dichiara vincitrice, palesando il superamento di uno stato infantile in favore di una maturità conquistata attraverso il tempo.
L’intero progetto si colloca in una prospettiva dichiaratamente femminista, non solo perché si focalizza su una delle poche eroine di sesso femminile protagoniste di un videogioco, solitamente dominate da figure maschili, ma anche perché Lara viene presentata dall’artista come icona invincibile che non ha più bisogno di dimostrare nulla; dopo aver superato immani difficoltà niente può più toccarla.
Nella logica dei due video l’arma arcaica: la pistola, viene soppiantata dall’artista dall’utilizzo del codice utilizzato per sovvertire la realtà e il ruolo della protagonista all’interno del gioco, Lara ha già vinto e non ha più bisogno di combattere.
The code is the weapon.
FRANCESCA CORNACCHINI
Ha conseguito una laurea in scenografia e un master in scultura presso la RUFA - Rome University of Fine Arts.
Dal 2018 al 2024 è stata membro del collettivo di artisti Spazio In Situ.
Attualmente lavora presso lo studio kāma, un nuovo studio situato nel quartiere Pigneto, a Roma.
L'artista incarna lo spirito della cultura underground contemporanea, attingendo a un'estetica che esprime le tensioni sociali, politiche ed emotive del nostro tempo. Il suo approccio artistico è segnato dal tecnopessimismo e da una nuova visione del femminismo, che riflette una profonda insoddisfazione politica, esplorata a livello esistenziale.
Romanticismo, eroismo, cultura underground e rivoluzione tecnologica sono i paradigmi del suo linguaggio artistico. Violenza e fragilità sono dimensioni ossimoriche della sua ricerca, che prende forma in azioni performative e produzione materiale.
MAIL: cornacchinifrancesca@gmail.com
SITO: https://www.francescacornacchini.it/
STUDIO DRANG
Spazio di ricerca dedicato all’arte contemporanea, accoglie artisti e curatori per lo sviluppo di progetti che guardano alla complessità del presente, sostenendo un approccio transdisciplinare e la sperimentazione in tutte le sue forme.
Studio Drang nasce dall’esigenza di muoversi al di là delle logiche istituzionali legate al mondo dell’arte, aprendosi alla possibilità di nuove forme espressive concettuali e installative.
STUDIO DRANG sono ILARIA GOGLIA, ALESSANDRA PINNA & KONRAD HONGAARD NIELSEN
https://www.instagram.com/studiodrang/
Contatti:
studiodrang@arcimagma.it
cell. 3462410433
Due video e un intervento ambientale trasformano lo spazio espositivo in uno dei livelli del famoso gioco Tomb Raider, nel quale Lara Croft, iconica archeologa protagonista della saga, si ritrova a dover superare impenetrabili caverne di lava e ad attraversare Vilcabamba, antica città inca invasa da famelici animali selvatici.
L’allestimento crea uno scenario fluido che scompagina la distinzione tra spazio reale e virtuale, all’interno del quale l’autobiografia dell’artista si confonde con le azioni della protagonista del video game, conducendoci in una straniante ricerca esistenziale che rispecchia fragilità personali e generazionali.
“Per anni giocai senza mai poter salvare i dati. Non potevo seguire la storia in modo lineare, ogni volta dovevo ricominciare. In questa costante amnesia virtuale scoprii il fascino dei glitch e dei cheat code, alternative di sopravvivenza sovversiva.”
Sviluppati attraverso l’utilizzo di Open Lara, i lavori in mostra sono stati concepiti attraverso un software open source che permette di intervenire sulla struttura del gioco, modificando le azioni dei personaggi e dei dettagli presenti nei diversi livelli.
Esposti per la prima volta a Roma i video machinima, abbreviazione di machine cinema, utilizzano una tecnica sperimentale che prevede l’integrazione della produzione filmica alle immagini in 64 bit del video gioco, interagendo con esse in chiave registica.
Svincolandosi dalla logica utilitaristica interna al gioco, Cornacchini attraverso i cheat code (trucchi) manomette le caratteristiche fondanti della protagonista e degli elementi con cui si interfaccia, minando l’approccio combattivo che la contraddistingue, la porta ad astenersi dall’azione, deponendo le armi di sempre.
Nel video infatti Lara anziché lottare, si lascia andare a momenti di contemplazione e di pausa, collocandosi in una posizione di osservatrice privilegiata che la rende immune alle insidie che affollano il contesto che la circonda.
Ritornando dopo venti anni a ripercorrere lo stesso cammino (lo stesso livello), con questi lavori Cornacchini si dichiara vincitrice, palesando il superamento di uno stato infantile in favore di una maturità conquistata attraverso il tempo.
L’intero progetto si colloca in una prospettiva dichiaratamente femminista, non solo perché si focalizza su una delle poche eroine di sesso femminile protagoniste di un videogioco, solitamente dominate da figure maschili, ma anche perché Lara viene presentata dall’artista come icona invincibile che non ha più bisogno di dimostrare nulla; dopo aver superato immani difficoltà niente può più toccarla.
Nella logica dei due video l’arma arcaica: la pistola, viene soppiantata dall’artista dall’utilizzo del codice utilizzato per sovvertire la realtà e il ruolo della protagonista all’interno del gioco, Lara ha già vinto e non ha più bisogno di combattere.
The code is the weapon.
FRANCESCA CORNACCHINI
Ha conseguito una laurea in scenografia e un master in scultura presso la RUFA - Rome University of Fine Arts.
Dal 2018 al 2024 è stata membro del collettivo di artisti Spazio In Situ.
Attualmente lavora presso lo studio kāma, un nuovo studio situato nel quartiere Pigneto, a Roma.
L'artista incarna lo spirito della cultura underground contemporanea, attingendo a un'estetica che esprime le tensioni sociali, politiche ed emotive del nostro tempo. Il suo approccio artistico è segnato dal tecnopessimismo e da una nuova visione del femminismo, che riflette una profonda insoddisfazione politica, esplorata a livello esistenziale.
Romanticismo, eroismo, cultura underground e rivoluzione tecnologica sono i paradigmi del suo linguaggio artistico. Violenza e fragilità sono dimensioni ossimoriche della sua ricerca, che prende forma in azioni performative e produzione materiale.
MAIL: cornacchinifrancesca@gmail.com
SITO: https://www.francescacornacchini.it/
STUDIO DRANG
Spazio di ricerca dedicato all’arte contemporanea, accoglie artisti e curatori per lo sviluppo di progetti che guardano alla complessità del presente, sostenendo un approccio transdisciplinare e la sperimentazione in tutte le sue forme.
Studio Drang nasce dall’esigenza di muoversi al di là delle logiche istituzionali legate al mondo dell’arte, aprendosi alla possibilità di nuove forme espressive concettuali e installative.
STUDIO DRANG sono ILARIA GOGLIA, ALESSANDRA PINNA & KONRAD HONGAARD NIELSEN
https://www.instagram.com/studiodrang/
Contatti:
studiodrang@arcimagma.it
cell. 3462410433
30
settembre 2024
EXISTENCIAL SAFARIEXISTENCIAL SAFARI
Dal 30 settembre al 10 ottobre 2024
arte contemporanea
personale
personale
Location
VIA GALEAZZO ALESSI
Roma, Via Galeazzo Alessi, (Roma)
Roma, Via Galeazzo Alessi, (Roma)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
30 Settembre 2024, ore 18.00/22.00
Autore
Curatore