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Expo 2
Questa Collettiva propone il risultato del dibattito e del confronto che si è sviluppato nell’ultimo anno fra i pittori, gli scultori e i fotografi del Gruppo Artistico Quartodecimo sui diversi modi di interpretare e rappresentare la realtà.
Comunicato stampa
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Presentazione critica
Artisti che si sono formati attraverso differenti esperienze e con modalità espressive le più diseguali (pittura, scultura e fotografia), un anno fa si sono casualmente incontrati proprio qui, a Villa Imbonati, in occasione di una collettiva che aveva come tema la Luce.
La discussione attorno alle opere esposte, abbastanza disomogenee fra loro, ha avviato un interessante dibattito sul concetto di collettiva, comunemente intesa come mezzo per esporre dividendo fatiche e oneri economici tra diversi artisti, per assegnarle contenuti più specifici e culturalmente pregnanti, attraverso i quali proporre al pubblico il risultato di un dibattito e di un confronto che si è sviluppato all’interno del gruppo sui diversi modi di interpretare e rappresentare ciò che ci sta attorno. L’arte infatti non può avere a sua disposizione altro materiale che quello che le viene fornito dal mondo delle tre dimensioni e dal mondo più limitato di una società diseguale e quando un artista crea il cielo e l’inferno, non fa altro che trasformare l’esperienza della propria vita in immagini fantastiche. L'opera d'arte nelle sue pur diverse manifestazioni è sempre una testimonianza immanente che rappresenta il mondo, il mondo dell'uomo, come il mondo fatto dall'uomo.
E’ proprio partendo da queste considerazioni che ricerca e confronto diventano fondamentali nella costruzione di nuove proposte culturali e, per poter seguire questo percorso, alcuni artisti hanno deciso di mettersi assieme e darsi come obiettivo quello di favorire la nascita di un movimento attraverso il quale potersi confrontare prima con loro stessi poi con la società e, attraverso questo permanente confronto, costruire nuove proposte culturali.
Il gruppo artistico Quartodecimo ha così iniziato a muovere i primi passi presentandosi l’estate scorsa, con successo, all’ex Ateneo di Bergamo alta e ora debutta in terra comasca con EXPO 2, una rassegna di opere che escono dal laboratorio di Quartodecimo come primo risultato di un dibattito interno appena iniziato, ma già ricco di nuove proposte.
Le opere esposte a Villa Imbonati, venti quadri, dieci fotografie e sei sculture, sono il lavoro di diciassette artisti (Daniele Alessi – Fabrizio Bellanca – Marco Besana – Alberto Bogani – Nicoletta Brenna – Vito Cimarosti – Enrica Frigerio – Matteo Galvano – Stefano Maesani – Angelo Minardi – Simona Muzzeddu – Roberto Parisi – Alessandra Ronchetti – Bruno Saba – Aldo Scorza – Jo Taiana – Stefano Venturini) che, partendo dalle loro specifiche formazioni e dalle diverse esperienze culturali, hanno iniziato assieme il complesso quanto affascinante percorso della ricerca e del confronto. Una prima sintesi di questo interessante dibattito. Le opere esposte escono dai luoghi comuni, propongono originali interpretazioni di stati d’animo, sensazioni forti, parodie di vita quotidiana e le tecniche impiegate per trasmettere questi messaggi culturali, mostrano in ogni settore (pittura, fotografia e scultura) una interessante originalità e un primo sia pur timido tentativo di dare corpo ad un linguaggio comune che permetta di comunicare in modo efficace con la società.
Sergio Masciadri
Artisti che si sono formati attraverso differenti esperienze e con modalità espressive le più diseguali (pittura, scultura e fotografia), un anno fa si sono casualmente incontrati proprio qui, a Villa Imbonati, in occasione di una collettiva che aveva come tema la Luce.
La discussione attorno alle opere esposte, abbastanza disomogenee fra loro, ha avviato un interessante dibattito sul concetto di collettiva, comunemente intesa come mezzo per esporre dividendo fatiche e oneri economici tra diversi artisti, per assegnarle contenuti più specifici e culturalmente pregnanti, attraverso i quali proporre al pubblico il risultato di un dibattito e di un confronto che si è sviluppato all’interno del gruppo sui diversi modi di interpretare e rappresentare ciò che ci sta attorno. L’arte infatti non può avere a sua disposizione altro materiale che quello che le viene fornito dal mondo delle tre dimensioni e dal mondo più limitato di una società diseguale e quando un artista crea il cielo e l’inferno, non fa altro che trasformare l’esperienza della propria vita in immagini fantastiche. L'opera d'arte nelle sue pur diverse manifestazioni è sempre una testimonianza immanente che rappresenta il mondo, il mondo dell'uomo, come il mondo fatto dall'uomo.
E’ proprio partendo da queste considerazioni che ricerca e confronto diventano fondamentali nella costruzione di nuove proposte culturali e, per poter seguire questo percorso, alcuni artisti hanno deciso di mettersi assieme e darsi come obiettivo quello di favorire la nascita di un movimento attraverso il quale potersi confrontare prima con loro stessi poi con la società e, attraverso questo permanente confronto, costruire nuove proposte culturali.
Il gruppo artistico Quartodecimo ha così iniziato a muovere i primi passi presentandosi l’estate scorsa, con successo, all’ex Ateneo di Bergamo alta e ora debutta in terra comasca con EXPO 2, una rassegna di opere che escono dal laboratorio di Quartodecimo come primo risultato di un dibattito interno appena iniziato, ma già ricco di nuove proposte.
Le opere esposte a Villa Imbonati, venti quadri, dieci fotografie e sei sculture, sono il lavoro di diciassette artisti (Daniele Alessi – Fabrizio Bellanca – Marco Besana – Alberto Bogani – Nicoletta Brenna – Vito Cimarosti – Enrica Frigerio – Matteo Galvano – Stefano Maesani – Angelo Minardi – Simona Muzzeddu – Roberto Parisi – Alessandra Ronchetti – Bruno Saba – Aldo Scorza – Jo Taiana – Stefano Venturini) che, partendo dalle loro specifiche formazioni e dalle diverse esperienze culturali, hanno iniziato assieme il complesso quanto affascinante percorso della ricerca e del confronto. Una prima sintesi di questo interessante dibattito. Le opere esposte escono dai luoghi comuni, propongono originali interpretazioni di stati d’animo, sensazioni forti, parodie di vita quotidiana e le tecniche impiegate per trasmettere questi messaggi culturali, mostrano in ogni settore (pittura, fotografia e scultura) una interessante originalità e un primo sia pur timido tentativo di dare corpo ad un linguaggio comune che permetta di comunicare in modo efficace con la società.
Sergio Masciadri
15
novembre 2008
Expo 2
Dal 15 al 30 novembre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
VILLA IMBONATI
Cavallasca, Via Imbonati, 1, (Como)
Cavallasca, Via Imbonati, 1, (Como)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9,00-12,00/15,30-18,00 (escluso giovedì) domenica 15,00-19,00
Vernissage
15 Novembre 2008, ore 18
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